Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vanessa1995    27/09/2017    2 recensioni
Un mese dopo essere fuggita da Azkaban, Bellatrix si reca nella vecchia casa dei suoi genitori e ,mentre si trova lì, fa una scoperta che cambierà per sempre la sua vita e farà crollare tutte le sue certezze.
Nel frattempo ad Hogwarts, la Serpeverde Clarisse nasconde un segreto destinato a distruggere tutto quello che ha creato se mai saltasse fuori e dentro di lei comincia a chiedersi se sia sbagliato quello che è diventata.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il freddo e l'umidità della Scozia, quel sole che brillava alto nel cielo e quelle nuvole grigie che lo circondavano e minacciavano di far piovere da un momento all'altro... Insomma, quella non sembrava la giornata più adatta per celebrare un matrimonio, ma alla coppia felice non sembrava importare.
La piccola chiesetta nel paese scozzese era alquanto spartana e non c'erano oggetti o dipinti preziosi ad adornarla, però appariva molto graziosa lo stesso.
Gli unici due invitati, ovvero Tonks e Remus, si trovavano seduti su una panca di legno in prima fila e osservavano il silenzio la cerimonia. La giovane aveva un sorriso solare, mentre suo marito sembrava triste come al solito. Il vestito della sposa in origine era un semplice vestitino estivo, ma le due streghe lo avevano modificato in modo che sembrasse un bell'abito da sposa, sebbene molto semplice e dalle lunghe maniche bianche. Avevano fatto la stessa cosa per lo sposo, che invece indossava uno smocking nero con un delizioso farfallino di colore rosso.
La cerimonia venne celebrata da un sacerdote mago che aveva accettato senza tante storie di officiare il matrimonio.
Uscirono poi fuori dalla chiesa e raggiunsero il villaggio lì vicino. C'era una locanda frequentata per lo più da babbani e da pochissimi maghi e streghe. Festeggiarono lì le nozze, sebbene non potessero fare chissà cosa. Ballarono, si divertirono cercando di non pensare a Voldemort e ai suoi scagnozzi. Solo verso mezzanotte se ne andarono dal locale e la coppia di sposi tornò a Grimmauld Place.
Appena entrati nell'atrio della casa, la bruna si voltò verso il marito, gli avvolse le braccia attorno al collo e lo baciò con passione.
« Signor Black. » disse con tono scherzoso. Felpato le strinse la vita con le mani.
« Signora Black. » rispose, anche lui decisamente divertito. « Adesso che ci siamo sposati non ti libererai di me facilmente. » aggiunse. La bruna lo lasciò andare, ma non si allontanò da Sirius.
« Magari sei tu quello che vorrà sbarazzarsi di me e non ci riuscirà tanto facilmente. » osservò. « Abbiamo circa due settimane per stare ancora insieme. » aggiunse, dandogli un altro bacio.
« Penso sia meglio andare a dormire ora. » salirono le scale fino alla camera che da tempo dividevano insieme. Arrivati dinanzi alla soglia della porta, la prese in braccio e lei scoppiò a ridere divertita mentre la portava dentro alla stanza.
Quando furono dentro la mise giù e l'aiutò a liberarsi del vestito. Lei fece lo stesso con lui e il suo smocking.
Passarono il resto delle vacanze insieme, cercando di godersi quella specie di luna di miele. Ogni tanto andavano a fare delle passeggiate nei dintorni e a fare shopping, per lo più nei negozi babbani, siccome buona parte di quelli magici erano stati chiusi per via della Seconda guerra magica.

Un giorno decisero di andare a fare un salto ai Tiri Vispi Weasley. Il negozio di scherzi dei gemelli sembrava essere uno dei pochi ancora aperti a Diagon Alley e con le sue vetrine colorate e tutto il resto portava una ventata di colori e allegria nelle cupe e scure vie della città.
Arrivati dinanzi alla porta a vetri entrarono nel negozio, ritrovandosi circondati da persone e vari oggetti magici e colorati. Vennero immediatamente raggiunti dai gemelli, come sempre vestiti eleganti e sorridenti. Sprigionavano felicità da tutti i pori.
« Eccovi qua! È da un po' che non ci vediamo. » disse Fred. Adesso che George aveva perso l'orecchio si riusciva a distinguerli senza problemi, o quasi.
« Mamma è furiosa con voi due per esservi sposati in segreto e ci vorrà del tempo prima che vi perdoni. » affermò il suo gemello.
« Ti pareva. » commentò sorridendo la bruna. Sapevano bene entrambi che non sarebbe stato facile, soprattutto in quanto Molly trovava che Sirius fosse troppo grande per lei e non aveva mai appoggiato la loro relazione, neanche prima di avere la conferma che stavano insieme.
« Le passerà presto, vedrai. Potreste venire alla Tana per le vacanze di Natale. » propose George.
« Non dovrebbe invitarci tua madre? » commentò Sirius, perplesso dal fatto che fosse il rosso a proporlo e non la madre del giovane.
« Vorrebbe farlo, o almeno ci ha detto che ne aveva l'intenzione, però penso che non osi chiedervelo. » aveva per caso paura di dare loro l'impressione di approvare le loro nozze?
« Dille di farsi viva. » disse Clarisse, allontanandosi per vedere i prodotti esposti.
Scelse di prendere qualcosa per fare i dispetti ai suoi compagni di casata appena sarebbe tornata a Hogwarts. Non mancava più molto, solo qualche giorno e sarebbe tornata a scuola. Quello era il suo ultimo anno e pure l'unico in cui non era contenta di andarci, siccome sospettava che sarebbe stato un anno non proprio dei migliori. Dopo aver pagato i loro acquisti, tornarono a casa e bevvero del tè in salotto. Nessuno dei due si accorse di Kreacher che li spiava da dietro la porta che portava all'atrio della casa. Parlarono come se nulla fosse, scherzando, e a volte si scambiarono anche qualche bacio.
Andavano sempre a dormire piuttosto presto alla sera, sebbene non si addormentassero subito.
Si stavano godendo quei giorni prima del suo ritorno a scuola. L'amore tra loro era tanto forte e sembrava infinito. Sognavano di restare insieme per tutta la vita. Appena la guerra sarebbe finita intendevano fare un'altra cerimonia, stavolta con tutti i loro amici, e una grande festa.

In seguito la giovane lesse sulla Gazzetta del Profeta la morte del padre. Era stato ucciso da dei Manigamorte e tra loro spuntava anche il nome di Bellatrix Lestrange. Soffrì molto per la notizia e suo marito fece del suo meglio per consolarla e farle pensare ad altro, in modo che soffrisse di meno. Da tempo lei e suo padre, dalla morte di suo fratello e sua madre, si erano persi di vista, tuttavia gli voleva ancora un bene immenso.
Organizzarono i funerali e sistemarono sulla tomba, poi una bellissima ghirlanda di rose nere. Lo seppellirono accanto alla moglie e al figlio minore.

Qualche giorno dopo

Le riunioni dei Mangiamorte non erano mai una cosa gioiosa e da quando i Malfoy avevano iniziato a cadere in disgrazia davanti agli occhi di Voldemort ancora meno, almeno per loro. Le cose andavano via via peggiorando per la loro intera famiglia: Ninfadora aveva sposato Remus, cioè un lupo mannaro, la bacchetta di Lucius si era dimostrata inutile nelle mani di Voldemort che sperava con essa di sconfiggere Harry, e infine Clarisse aveva sposato Sirius Black.
Quelle brutte notizie una dopo l'altra non avevano fatto altro che screditare sempre di più i Malfoy, Bellatrix Lestrange e suo marito agli occhi del loro padrone.
Alla fine furiosa la Mangiamorte si era presentata a casa del padre di Clarisse e l'aveva ucciso, fregandosene altamente che fosse suo fratello. Prima l'aveva torturato per parecchie ore con la maledizione Cruciatus e poi l'aveva ammazzato. L'uomo non sapeva dove fosse sua figlia, tuttavia la strega sospettava che si trovasse a Grimmauld Place. La cosa che più l'aveva sorpresa era che il mago non fosse al corrente del matrimonio della figlia, né della sua relazione con il Malandrino. Immaginò che la ragazza temesse la reazione del padre se glielo avrebbe rivelato. La morte non rimase a lungo celata e ben presto venne scoperta.
Se pensava che sarebbe cambiato qualcosa si sbagliava e di grosso, siccome all'Oscuro Signore non importava se avesse ucciso addirittura suo fratello pur di fare pulizia ed eliminare tutti i Mezzosangue che vivevano nel mondo magico. Le aveva detto semplicemente che aveva fatto il suo dovere. L'aveva presa male e le ci era voluto un po' per riprendersi da quella delusione. Si era illusa che l'avrebbe lodata per aver sacrificato suo fratello per il bene dei Purosangue, che erano gli unici veramente degni di possedere e usare la magia ai loro occhi. Aveva mandato giù quel boccone amaro e aveva ripreso a comportarsi come se nulla fosse.
Sua sorella da parte sua sembrava abbastanza serena, sebbene temesse ancora molto per la vita di suo figlio e non poteva darle tutti i torti con la guerra magica in corso. In teoria a scuola avrebbe dovuto essere più al sicuro, tuttavia Narcissa non ne era tanto sicura ora che ci avrebbero insegnato dei Mangiamorte e che Silente non era più il preside. La sua unica consolazione era che i Nati-babbani non potevano più frequentare Hogwarts.
Suo cognato sembrava un fantasma: pallido come un lenzuolo e con un'espressione come di sconfitta e rassegnazione perennemente sul volto.
Rodolphus si comportava come sempre e non appariva turbato dalla condizione della loro famiglia e dalle minacce che, forse, incombevano su di loro. La ignorava comportandosi come se non esistesse e pensava solo a se stesso, tuttavia quella non era una novità, siccome si era sempre comportato in quel modo e non le aveva mai dato particolare considerazione.
Stessa cosa valeva per suo cognato che non l'aveva mai sopportata e tra loro c'era sempre stato un grande astio. Anche a lei non era mai piaciuto a dir la verità e quindi condividevano un odio reciproco.
Suo nipote non appariva per nulla contento di ricominciare la scuola e pure lui era sempre pallido come il padre. Non era per nulla felice del fatto - insieme ai genitori - che Voldemort usasse Malfoy manor come quartiere generale e del viavai di Mangiamorte. Alcuni vivevano persino lì. L'Oscuro Signore si era stabilito in quell'edifico e si comportava come se fosse casa sua e ciò non faceva altro che peggiorare lo stato umorale dei veri padroni della dimora.

Quella mattina

La bruna si svegliò presto quella mattina e uscì di casa alle sette con l'intento di andare a fare una passeggiata. Le piaceva farlo al mattino presto, soprattutto perché non c'era tanta gente in giro e difficilmente avrebbe trovato qualcuno in giro a quell'ora.
Stava passeggiando sul marciapiede davanti a Malfoy manor quando sentì una voce chiamarla.
« Bellatrix. » si voltò e vide Clarisse. I suoi occhi si spalancarono e la guardò sorpresa. Invece la ragazza infilò le mani in tasca e sul suo viso apparve un debole sorriso.
« Cosa ci fai tu qui? » aveva per caso scoperto che era stata lei ad uccidere suo padre? No, in quel caso le avrebbe già puntando contro una bacchetta con aria minacciosa, invece di sembrare così tranquilla. La giovane si sistemò una ciocca dietro all'orecchio sinistro.
« Volevo solo ringraziarti. Ho visto che sei stata tu a colpirlo alle spalle. » capì subito che si riferiva a Creiback.
« Si è trattato di un incidente. Non dovresti stare qui ragazzina. » non la insultò e nessuna delle due estrasse la bacchetta. La bruna alzò e abbassò le spalle come se nulla fosse e si voltò verso la villa.
« Non mi manca quel posto e poi non mi sembri minacciosa. » la fulminò con lo sguardo.
« Non devi sottovalutare il tuo nemico. » esclamò offesa. L'altra scoppiò a ridere e incrociò le braccia ad altezza del petto.
« Tu non mi fai paura. » detto questo estrasse la bacchetta prima che potesse accorgersene. « Avada kedavra. » urlò. Prima che la Mangiamorte se ne rendesse conto, il lampo sprigionato dalla punta della bacchetta la colpì in pieno petto, facendola cadere a terra. Si avvicinò al suo corpo senza vita e le si inginocchiò accanto, spostandole un ricciolo che le era scivolato davanti al viso. « Sai zia, i Serpeverde non amano le regole e chissà se invece ci piace fare giustizia. » osservò, sollevandosi con un sorriso divertito sul volto.
Se ne tornò a casa domandandosi quanto tempo ci sarebbe voluto prima che avessero scoperto la sua morte. La risposta giunse la mattina seguente: il giornale riportava la morte di Bellatrix Lestrange. Secondo la Gazzetta del Profeta non aveva neanche cercato di difendersi, segno che doveva conoscere il suo assalitore. Suo marito non le chiese nulla, ma la bruna era sicura che sospettasse di lei e che avesse capito che era stata lei ad ucciderla, e non se ne pentiva per nulla.
Si recò in cimitero alle tombe dei genitori e del fratello e dopo essersi inginocchiata davanti alle loro lapidi parlò.
« Giustizia è fatta. » esclamò indifferente.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vanessa1995