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Autore: 7vite    30/09/2017    1 recensioni
La vita di Doremi e le sue amiche è cambiata definitivamente da quando le sei apprendiste hanno deciso di rinunciare per sempre all'uso dei poteri magici, scegliendo di restare a vivere nel mondo degli esseri umani.
Le loro strade si sono divise, ognuna di loro ha intrapreso un cammino diverso, promettendosi però di restare amiche per sempre.
Ed è qui che le incontriamo nuovamente, alle prese con i problemi che affliggono tutte le adolescenti.
Riusciranno a gestire le nuove avversità senza l'aiuto della magia?
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- CHRISTMAS SPECIAL -

Sinfony

 
Ad Osaka la neve aveva già cominciato a cadere. Le strade erano ricoperte da una leggera coltre bianca che rendeva tutto inspiegabilmente più bello.
Le decorazioni natalizie, le luci colorate, i bambini che intonavano canti natalizi, rendevano l’atmosfera allegra e vivace.
Sinfony vagava tra le vie a lei ormai ben note senza una precisa meta. Dava una fugace occhiata alle vetrine dei negozi alla ricerca del perfetto regalo di Natale per sua madre. Gli anni precedenti aveva rimediato occupandosene insieme a suo padre, ma quest’anno aveva deciso di fare tutto da sola. Aveva già acquistato un modellino di un taxi per il padre ed una calda coperta per il nonno, dato che si lamentava sempre di avere troppo freddo, adesso bisognava solamente pensare a sua madre. Aveva cercato di indagare, chiedendole in maniera indiretta ciò che le potesse essere utile, ma lei si era limitata a fare spallucce e dire che possedeva tutto ciò che potesse desiderare.
Sinfony scrutava con aria annoiata gli oggetti esposti: guanti di lana, sciarpe, cappelli… Tutte cose che Atusko possedeva già.
Stava per rinunciare e fare dietro front, quando si sentì afferrare il braccio. Si voltò di scatto e si trovò davanti una figura incappucciata con un passamontagna.
«Ehi tu, mollami! Cosa pensi di fare?»
Disse la ragazza scansandosi, allontanandosi quanto più possibile dal tipo.
«Sinfony! Non mi riconosci?»
La ragazzina spalancò gli occhi. La voce che aveva sentito doveva appartenere ad un ragazzino. L’aveva chiamata per nome, quindi doveva conoscerla.
«Come potrei? Sei coperto fino alla punta del naso.»
Gli fece notare Sinfony, dubbiosa.
Il ragazzo emise quello che pareva un sorriso e poi si tolse il passamontagna dalla testa, rivelandosi.
Gli occhi di Sinfony brillarono, come quando finalmente si comprende qualcosa. Il ragazzo aveva i capelli spettinati ed il volto arrossato, ma era impossibile non riconoscerlo, soprattutto perché avevano avuto modo di incontrarsi solo due anni prima.
«Kenichi Anrima
Esclamò allarmata. Quel ragazzo era simpatico, vero, ma durante il loro ultimo incontro non aveva fatto altro che pedinarla e tartassarla con proposte di matrimonio. Quando l’aveva liquidato l’ultima volta non si era aspettata di rivederlo, soprattutto perché si era trasferita, ma solo adesso si ricordava che anche lui viveva ad Osaka. Era nei guai.
«Ehi di’ un po’, non mi starai mica seguendo!»
Urlò la ragazza mettendosi sulla difensiva.
«Ti avviso, corro molto più veloce di quanto tu non possa immaginare.»
Lo avvisò, assumendo la posizione da corsa, ma Kenichi la fermò posandole una mano sulla spalla.
«Non è necessario, in realtà sono qui per puro caso. Stavo facendo una passeggiata e per caso il mio sguardo si è posato su di te. Non sapevo fossi tornata.»
Sinfony non pareva del tutto convinta.
«Uh uh, è successo a inizio semestre. I miei genitori sono tornati assieme lo scorso anno.»
«Questa sì che  è una bella notizia, immagino tu ne sia felice.»
«Sì certo.»
«Se tu sei contenta, allora lo sono anch’io!»
Esclamò Kenichi allegramente, alzando un pugno contro al cielo. Sinfony fece una faccia basita.
«Sei strano come al solito, ma in fondo sei un bravo ragazzo.»
Gli occhi di lui si ridussero a due puntini.
«Cosa intendi con “strano”? Piuttosto cosa ci fai qui tutta sola?»
Sinfony si ricordò come mai si trovasse in quel quartiere, facendosi prendere dallo sconforto.
«Sto cercando un regalo di Natale per mia madre. Purtroppo però non riesco a trovare nulla che mi soddisfi, sono disperata!»
Disse portandosi le mani ai capelli.
«Fammi pensare…»
Disse Kenichi con fare meditabondo, accarezzandosi il mento. Sinfony lo fissava scettica.
«Ma cosa vuoi saperne tu di regali femminili?»
«Ho trovato! Dato che vivete insieme da solamente un anno, immagino che non abbiate molte foto di famiglia. Perché non le regali una cornice che vi ritragga tutti insieme? Sono certo che l’apprezzerebbe.»
La ragazza aveva cambiato espressione ed adesso lo fissava con sbigottimento. Come mai non ci aveva pensato?
«Questa sì che è un’ottima idea, ti ringrazio.»
Kenichi sorrise, sistemandosi i capelli con le dita.
«Ma figurati, per te questo ed altro.»
Lei si fece improvvisamente guardinga. Divenne improvvisamente seria e incrociò le braccia sul petto.
«Ehi tu, non ricomincerai mica con la storia del matrimonio. Ti avverto che non  è affatto divertente.»
Kenichi si affrettò a scuotere le mani davanti a sé.
«No no, non si tratta affatto di questo, io volevo solo ringraziarti per esserti preoccupata per me quando eravamo a Misora, tutto qui, giuro che non c’è altro...»
Sinfony sollevò un sopracciglio dubbiosa.
«E poi vedi… Io ho già la ragazza.»
«CHE COSA?»
La ragazzina spalancò gli occhi e la bocca. Questa non se l’aspettava.
«Sì, vedi? Stiamo insieme dall’anno scorso.»
Le annunciò grattandosi il capo con imbarazzo.
«Quando sono tornato ad Osaka insieme ai miei genitori ero piuttosto avvilito a causa del tuo rifiuto, in fondo avevo sempre sperato nella nostra unione. Quando cominciò la scuola tutti avevano iniziato ad evitarmi a causa del mio malumore, persino i miei vecchi compagni di classe, che faticavano ad abituarsi al mio nuovo atteggiamento. Ma poi una ragazzina si avvicinò a me, mi chiese se andava tutto bene e ha iniziato a consolarmi ed io…»
Sinfony concluse la frase al tuo posto.
«Non dirmelo, te ne sei innamorato perdutamente.»
«Innamorato perdutamente.»
Ripeté Kenichi con gli occhi a cuoricino.
 «Certo che ti innamori più facilmente di Doremi tu! Ad ogni modo sono felice per te. Ehi, non dirmi di averle avanzato strane proposte di matrimonio!»
Il ragazzo scosse un dito della mano.
«Eh no, ho imparato la lezione, sai? Grazie a te credo di essere diventato più maturo.»
«Questa la vedo molto dura la credere.»
«Perché non mi credi?»
Domandò indispettito.
«Perché ti conosco.»
«Potrei essere cambiato sai?»
«Lo spero per te!»
Rispose Sinfony sorniona, facendogli la linguaccia. I due si guardarono in faccia e scoppiarono entrambi in una fragorosa risata.
«Oh, si è fatto tardi, adesso devo proprio scappare.»
Le disse lui infine guardando l’orologio al suo polso, infilandosi nuovamente il cappuccio.
«Mi ha fatto piacere rivederti, Sinfony.»
«Anche a me. Grazie ancora per il prezioso consiglio, lo apprezzo molto.»
«Ma figurati, resterai sempre una carissima amica, oltre alla mia ex quasi futura moglie.»
Il sorriso di Sinfony si capovolse in una smorfia.
«Sto scherzando, non prendertela. Spero di rivederti presto, ciao!»
E, così dicendo, corse nella direzione opposta. Sinfony lo salutò con un gesto della mano. Era sinceramente felice di averlo incontrato, e molto di più di aver appurato che fosse effettivamente maturato, anche solo un pochetto.
Rimase a guardare la sua sagoma allontanarsi fino a sparire nella folla, poi s’incamminò verso il più vicino negozio di fotografie. Sua mamma sarebbe rimasta piacevolmente sorpresa.
 
 
La notte di Natale, dopo la tradizionale cena a base di pollo fritto acquistato al più vicino fast food, la famiglia Senoo si raggruppò sotto l’albero per aprire i doni.
Kouji apprezzò il suo taxi in miniatura, cominciando a giocarci sin da subito.
«Dove la porto signora?»
Aveva chiesto a voce alta a nessuno dei presenti.
«All’aeroporto.»
Rispose imitando una voce più acuta, fingendo di essere un’anziana donna.
«Certamente, ma le costerà caro. Brum brum bruuum.»
Sinfony e Atsuko lo guardavano sgomente.
«Papà sei imbarazzante.»
Lo rimproverò Sinfony.
«Eh? Pensavo ti avrebbe fatto piacere vedermi utilizzare il tuo regalo.»
Si giustificò il padre, passandosi un dito sulla guancia.
«Ma non in questo modo!»
Esclamò disperatamente, battendosi il palmo della mano sulla fronte.
Tutti risero sonoramente, persino suo nonno abbozzò un sorriso, anche se poi lo dissimulò fingendo un attacco di tosse.
«Mi sarò preso un’influenza. Niente di strano, questa casa è piena di spifferi, fa sempre un freddo cane!»
Si lamentò col suo tono burbero. Sinfony si avvicinò all’uomo e gli porse il suo regalo.
«Questo è per te. Sono certa che sarà di tuo gradimento.»
Il vecchio la studiò. Non si era aspettato di ricevere alcunché dalla nipote.
«I ragazzini non dovrebbero fare regali, dovrebbero riceverli, lo sai?»
«E perché mai? Con questo gesto ho voluto dimostrarti il mio affetto. Smettila di brontolare ed aprilo, dai!»
Non se lo fece ripetere due volte. Quando sfiorò il tessuto caldo e morbido della coperta di lana, per poco non gli venne da piangere.
«Dici sempre di soffrire il freddo, ho pensato che ti avrebbe giovato. Nessuno vuole che tu ti ammali.»
Gli disse con un gran sorriso. L’uomo aveva gli occhi lucidi, ma cercò di non darlo a vedere. La dolcezza della nipote toccava le corde del suo cuore. Sapeva di non meritarsi il suo amore, dopo come si era comportato nei confronti suoi e del padre in passato, ma sembrava quasi che lei se ne fosse dimenticata, perdonandogli tutto quanto. Quella bambina aveva un cuore grande, proprio come sua madre. Lui aveva imparato velocemente a volerle bene, ma non riusciva ancora a dimostraglielo.
«Sembra comoda. Ti ringrazio.»
Furono le sue uniche parole, ma Sinfony non ci badò nemmeno.
«Sono felice che ti piaccia, ed adesso tocca a te mamma.»
Atsuko parve sorpresa.
«A me? Ma ti ho detto di non aver bisogno di nulla.»
«Sono certa che cambierai idea dopo averlo scartato.»
Con un largo sorriso, le porse il  piccolo pacchetto quadrato. Atsuko lo scartò lentamente, gustandosi quel momento. Quando vide la foto incorniciata, non riuscì a trattenere le lacrime.
«Sinfony, tesoro mio, ma è bellissimo!»
Le disse, stringendola in un abbraccio. Kouji si avvicinò per dare un’occhiata, ed anche il suo sguardo si addolcì.
«Non potevi fare scelta migliore.»
Le disse, circondando le due donne della sua vita con le braccia.
Anche il nonno, incuriosito, volle vedere il regalo. Ebbe una fitta al cuore: nella foto era presente anche lui.
La fotografia li ritraeva tutti insieme sul campo da corsa della scuola media di Osaka ed era stata scattata pochi mesi prima, il giorno in cui Sinfony aveva vinto il secondo posto nella gara scolastica del cento metri. La ragazzina issava alta una coppa color argento su cui brillava il numero 2, sua madre e suo padre si trovavano dietro di lei, mentre il nonno, sulla sedia a rotelle, costeggiava la figlia. Sinfony aveva ricevuto la foto da parte del fotografo della scuola e l’aveva custodita gelosamente fino a quel momento.
Quel giorno era stato molto bello, è vero, ma mai bello come quello che stava appena vivendo.

 
WHO'S THAT?
Kenichi Anrima è un personaggio che appare per la prima volta nella serie "Ojamajo Doremi Naisho" (Magica magica Doremi). 

È un bambino che all’asilo difende Sinfony da alcuni bulli ed invaghitosi di lei, le propone il matrimonio. Sinfony rifiuta, allora il ragazzo la sfida ad una gara di nuoto. Essendo la ragazzina incapace di nuotare, accetta la proposta, certa che se ne sarebbe presto dimenticato.
Durante il quinto anno di elementari però, il ragazzo irrompe nella classe di Sinfony, promettendole di riportarla ad Osaka dove l’avrebbe sposata. Lei rifiuta nuovamente e, dato che ha finalmente imparato a nuotare, viene rilanciata la sfida, che viene vinta dalla ragazza.
Kenichi confessa a Sinfony di essere scappato di casa perché i genitori intendono divorziare. Questi, leggendo il bigliettino che il figlio ha lasciato loro prima di partire, si precipitano a cercarlo, affermando che il loro era un semplice litigio coniugale e che non avrebbero davvero divorziato.
A questo punto Kenichi può tornare a casa con la sua famiglia.

POST SCRIPTUM
Volevo approfittare dello spazio di cui dispongo per fare gli auguri di buon compleanno ad una fedele lettrice della FF, ovvero Sylveon93, che oggi (30 Settembre) compie 24 anni! Ti ringrazio per la costanza con cui mi segui, e ti auguro di passare un felice compleanno in compagnia delle persone a te più care.
I miei più sentiti auguri, ti abbraccio forte, alla prossima! =D
  
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