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Autore: Kaoruayame    01/10/2017    1 recensioni
Se anche voi avete amato Max Ligthwood e non volevate vederlo morto qui avete la possibilità di vederlo crescere e diventare uno dei più forti shadowhunters di tutto il mondo nascosto!
Intrighi, amore, passione, porteranno Max a compiere scelte difficili le quali comporteranno tradire l'ordine del clave.
Questa è la storia capovolta al contrario... buona lettura
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, James Herondale, Magnus Bane, Max Lightwood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Max camminava per i corridoi dell'istituto di New York con una certa fretta.

Era cresciuto molto in quegli ultimi anni e assomigliava quasi in maniera impressionante al fratello Alexander.

Tutti i Ligthwood erano belli secondo il parere di Magnus Bane il sommo stregone di Brooklyn.

-Sono arrivati?- Chiese Max al fratello mentre si spingeva sul naso gli occhiali dalla spessa montatura nera.

Alec alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi blu su quelli di Max.

-Se intendi i fratelli Blackthorn no, non sono ancora arrivati, Magnus ha preparato per loro un portale, vedrai che saranno qui a momenti- Alec si alzò dalla sedia stiracchiandosi.

-Sei ancora dietro a quelle scartoffie?- chiese Max inclinando la testa verso i fogli ingialliti che giacevano sulla scrivania del fratello.

Alec sorrise e si stropicciò un occhio -Non sono scartoffie Max e lo sai bene-

Max sbuffò -Lo so cosa sono, ma non mi piace il fatto che tu passi tutto il tuo tempo chiuso qui dentro, quando là fuori hai una famiglia - lo sgridò Max, anche se la maggior parte delle volte i due si pizzicavano Max aveva grande stima di Alec, lo ammirava.

-Hai ragione, ma non posso lasciare l'istituto fino a che quel dannato demone non venga rinchiuso ed eliminato, non posso rischiare di mettervi in pericolo, mi capisci Max?- 

Il tono di Alec era sempre fermo, preciso, ed irremovibile.

Max Annuì anche se poco convinto.

-Sappiano niente sugli spostamenti del demone superiore? Sono stato al mercato delle ombre e girano strani voci laggiù, Johnny Rook sostiene sia stato opera del popolo fatato -

Alec fissò il fratello con una calma quasi glaciale, il suo corpo si irrigidì di colpo e si avvicinò verso Max -Sei stato al mercato delle ombre? Max Ligthwood lo sai che è proibito dal Clave!- la sua voce ferma nascondeva la paura.

Da quando Max si era ferito in battaglia Alec era divenuto sempre più protettivo verso di lui.

-Sono uno Shadowhunters è mio compito cercare informazioni utili al fine di evitare incidenti- rispose

-Si ma questo non implica intrufolarsi al mercato delle ombre! Se qualcuno riferisce di te al Clave verrai punito- 

-Lo so benissimo Alec! Ma sono stufo di vedere la gente morire! Non voglio starmene qui con le mani in mano,mentre là fuori la gente muore!- urlò  Max vistosamente furioso.

-Credi che a me faccia piacere? La legge è dura ma è pur sempre la legge Max-

-non lascerò morire degli innocenti Alec , e poi parli proprio tu che per stare con Magnus sei andato non solo contro il Clave ma anche contro i tuoi doveri da Shadowhunters? Lo sai che io vi approvo e vi amo, ma non venirmi a fare la morale, se quello che sto facendo può aiutare delle vite che il Clave si fotta- disse Max in modo fermo e deciso.

I suoi occhi grigi rilucevano alla fioca luce che entrava nella stanza.

Alec guardò il fratello con fare protettivo, in parte aveva ragione, Max era cresciuto in fretta diventando un valido cacciatore, aveva imparato a maneggiare in maniera impeccabile l'arco e le spade angeliche, questo grazie a Jace, aveva preso il carattere ribelle di Isabelle e questo lo spingeva a ragionare diversamente da tutti gli altri. 

- Hai ragione tu ogni tanto mi dimentico che ormai sei grande- disse Alec scompigliando i capelli castani scuro di Max.

Max sorrise e abbraccio di slancio Alec.

Queste dimostrazioni affettuose avvenivano di rado, ma ogni volta che Max abbracciava il fratello si sentiva completo. 

Da piccolo Max aveva invidiato Jace perché voleva essere lui il parabatai di Alec ed era stato dei mesi ad Idris con i genitori tutto imbronciato.

-Io torno in biblioteca se hai bisogno di me sono là- 

-Non starei leggendo ancora le origini vero?- ridacchiò Alec.

-Non è colpa mia se William Owen Herondale mi piace! È uno dei più forti Shadowhunters mai vissuti nel diciannovesimo secolo- rispose Max 

-Fai bene Max noi Herondale siamo bellissimi è ovvio che il mio bis bis bis di lunga data nonno ti piaccia - 

Max si girò verso Jace e gli lanciò uno sguardo di sufficienza -Ciao Jace- lo salutò.

-Oh Jace smettila lo sanno tutti qui che il più bello è il mio fiorellino Alec- Magnus fece il suo ingresso da star di Hollywood facendo L'occhiolino ad Alec.

-Magnus! Quante volte devo ripetertelo? Smettila di chiamarmi così!- lo incenerì Alec.

-Volevo solo annunciarvi che i Blackthorn sono in istituto - 

Alec uscì per primo dalla stanza insieme a Max seguito poi da Magnus e Jace.

Isabelle, Clary e Simon erano già nella sala grande.

Max aveva già sentito parlare dei gemelli Blackthorn dell'istituto di Los Angeles si chiamavano Tiberius e Livia ma non li aveva mai visti.

Fecero il loro ingresso uscendo dal portale che Magnus aveva creato per loro.

La prima ad uscire dal portale fu una ragazza su per  giù dell'età di Max con lunghi capelli castani scuro e occhi di un verde azzurro bellissimo, tipici pensò Max dei Blackthorn.

Il ragazzo che uscì dopo era la fotocopia di Livia al maschile tranne per gli occhi grigi e i capelli neri.

-Ben arrivati, vi diamo il benvenuto nel nostro istituto, io sono Alexander Lightwood capo dell'istituto di New York, loro saranno i vostri insegnati, partendo dalla mia destra Isabelle ligthwood, Clary Fairchild e il suo parabatai Simon Lewis, alla mia sinistra Jace Herondale- 

Max si fissava le punte inzaccherate degli stivali.

-Piacere nostro noi siamo Livia e Tiberius Blackthorn dell'istituto di Los Angeles - 

Livia sorrise avvicinandosi agli Shadowhunters.

Livia aveva sin da bambina letto storie su di loro e appena posò gli occhi su Isabelle avvampò, era la sua eroina e avrebbe voluto diventare bella e forte quanto lei.

Tiberius al contrario guardava incantato l'elsa della spada angelica di Jace.

-Bene mio fratello Max vi farà vedere le vostre stanze e vi aiuterà ad ambientarvi, se avete bisogno di me chiedete pure a church lui saprà aiutarvi - 

Alec sorrise e spari in un corridoio insieme a Magnus.

Livia rivolse lo sguardo al gatto appollaiato fra le braccia di Jace Herondale - Dobbiamo fare affidamento su un gatto?- chiese Livia scettica 

-Così lo offendi, Church non è un semplice "Gatto" lui è il gatto immortale! Ha più di 130 anni e non ha mai sperso nessuno qui dentro!- disse Jace 

Livia notò con piacere che Jace fosse bello quanto quello descritto su i libri che lo vedevano come protagonista.

La ragazza era solita leggere ed amava tutti quanti loro, le piaceva anche Alec e la sua forza d'animo che l'aveva spinto ad infrangere gli accordi con Il clave per seguire la persona che amava più di se stesso... Magnus Bane.

A Livia piacevano questi Shadowhunters. 

Nella sala grande rimasero solo Max e i gemelli Blackthorn.

-Io sono Max- si presentò porgendo la mano ad entrambi, Livia notò la strabiliante somiglianza con Alec, solo che Max aveva sul viso una spruzzata di efelidi che rendevano il suo viso fanciullesco, i suoi capelli ondosi ricadevano sul suo viso nascondendo i suoi occhi grigi, Livia pensò che Max fosse ancora più bello di Alec, e questo pensiero la face avvampare.

-Vi mostro l'istituto- 

Max diede loro la schiena e si avviò verso le stanze dell'istituto descrivendole alla perfezione, Livia notò le rune disegnate perfettamente sopra le sue braccia lasciare scoperte dalle maniche della camicia, le sue mani bellissime erano coperta dai metà guanti che lasciavano scoperte solo le dita.

Stava sulle sue e questo a Livia non dispiaceva.

Max si sentiva a disagio, non era solito avere in giro per l'istituto coetanei, non sapeva come approcciare con loro, e se poi fosse risultato antipatico?

-Max scusaci ma noi vorremmo conoscerti meglio, ecco, passeremo insieme molto tempo e ci piacerebbe sapere con chi lo passeremo- Livia lo inchiodò con il suo sguardo - In cosa sei bravo? Io con il corpo a corpo e Tiberius con- Livia fu interrotta dal brontolio del fratello.

-Ty basta e avanza, e poi so parlare da solo! Io sono bravo con i pugnali e le catene - 

A Max si disegnò un sorriso sulle labbra e si scostò i capelli dal viso - Io mi destreggio con l'arco e con le spade angeliche- sorrise ai ragazzi -Sono molto felice di condividere con vuoi le pallosissime lezioni Shadowhunters con Simon, e Clary e sono felice di potermi confrontare con altre persone che non siano i miei fratelli. - 

A Livia era sempre piaciuto l'arco, ma suo fratello Julian non le aveva mai dato il permesso di maneggiarlo, ma adesso lui non era lì con loro e avrebbe chiesto a Max di insegnarle a tirare con l'arco.

Magnus osservò tutta la scena dall'alto era stato un bene chiamare in istituto i gemelli Blackthorn, Max avrebbe conosciuto la forza dell'amicizia che l'avrebbe spinto ad incontrare un suo possibile Parabatai, sorrise guardando i ragazzi scherzare tra di loro, l'istituto non li era mai parso così animato e questo lo rincuorò.

 

Alec aveva finito di compilare alcuni moduli da inviare al Clave,sbadigliò guardando l'ora sul suo smartphone, era l'una passata.

Max aveva ragione doveva passare più tempo a casa con i piccoli Rapahael e Max ma sopratutto con Magnus.

Appena mise piede in casa trovò Magnus che lo aspettava seduto comodamente sulla poltrona del soggiorno.

Alec si avvicinò allo stregone Sedendosi sulle sue ginocchia -Scusa ho fatto tardi anche stasera- 

Magnus si avvicinò ad Alec baciandolo teneramente sulle labbra -Stupido Shadowhunters- 

Alec e Magnus si ritrovarono a ridere nel tepore della loro casa.

Alec pensò che non potesse essere più felice e si giurò che avrebbe passato più tempo con la sua famiglia.

   
 
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