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Autore: _fioredineve_    02/10/2017    1 recensioni
[...] "Hai visto mamma e papà?" chiese poi lei, speranzosa di una risposta positiva "Loro..." lo sguardo del fratello era cambiato, gli occhi celesti gli si riempirono di lacrime ma sembrò trattenerle con tutte le sue forze "Fateci passare!" entrambi vennero spintonati mentre due barelle bianche e con due corpi coperti dai teli venivano trasportati all'interno della Sala "Michael..." il ragazzo non rispose, annuì solamente "Non è vero..." sussurrò appena, un suono così leggero da non essere udito neanche in un canyon "Non è vero..." la voce si alzò, gli occhi scuri come l'ebano fissi in quelli celesti del fratello [...]
Genere: Avventura, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Antonin Dolohov, Famiglia Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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nono capitolo
Nono capitolo


George non aveva mai fatto una cosa simile, prima. Neanche durante il periodo di guerra. Non voleva abbasarsi ai loro livelli, ai livelli di chi prendeva le vite degli altri e le portava via.
Ai livelli di chi giocava con la morte e la vita altrui, senza permesso.
"E cosa vorresti fare, sentiamo?"  l'uomo sorrise, sfidandolo "Lo faresti qui, davanti a quella ragazzina?"
"Michael, Lucy, tornate a casa, a lui ci penso io"
"Ma..." provò a parlare Lucy, ma George si girò, sorridendole "Non è giusto che siate voi a sporcarvi le mani con questo individuo" lo indicò puntandolo nuovmente con la bacchetta "E tanto meno è giusto che continuiate ad assistere a scene simili"
"Ma George, tu non sei così"
"Neanche voi lo siete, ora andate, mi farò vivo io" e, senza aspettare oltre Michael afferrò Lucy, George li salutò con un cenno della testa prima che questi sparissero in un leggero e classico "plop". Tornò a guardare l'uomo, abbassandosi per mettersi alla sua altezza "Ora possiamo parlare tranquillamente"
"Non ne staresti capace, non puoi farlo" leggeva paura nei suoi occhi, così come avvertiva ansia nella sua voce, diventata stranamente rauca e cupa.
"Infatti non posso, io voglio farlo. Son due cose del tutto diverse" si alzò allontanandosi di qualche passo, gli puntò nuovamente la bacchetta contro "No, non farlo"
"Parlerai?"
"Preferirei morire" ringhiò in risposta, George annuì "Perfetto..." sussurrò per poi prendere un respiro profondo. E' vero, lui non era così, non commetteva gesti simili, ma la guerra l'aveva cambiato; così come la perdita di suo fratello l'aveva cambiato. Ma ora era in gioco più di una vita, ed era giusto ciò che stava per fare, anche se ciò avrebbe significato vivere con i sensi di colpa "Crucio" disse a gran voce, l'uomo iniziò a contorcersi urlando dal dolore, George cercò di mantenere la concentrazione chiudendo gli occhi, staccò l'incanto e lo fissò: un rivolo di bava gli scendeva dalle labbra, quasi fosse un cane in preda alla rabbia. Gli occhi contratti e i respiri affannosi.
"Allora?"
"Dovrai fare di meglio che una semplice scossa, non credi?" la rabbia crebbe in lui, sconvolgendogli ogni pensiero lucido, lanciò l'incanto una seconda, una terza ed una quarta volta. I rami che tenevano Rosier ancorato all'albero iniziavano a cedere lasciandolo più libero nel movimento mentre si contorceva. Non aveva mai provato su se stesso una della maledizioni proibite, sentevo vari racconti sapeva ciò che si provava, il dolore che li portava a soffrire così.
Una volta gli fecero l'esempio di centinaia, migliaia di spilli che colpivano ripetutamente i tessuti muscolari, fino a lacerarsi. Questo dolore portava fino alla pazzia.
Si fermò nuovamamente, ormai era al suole inerme, senza forze, a mala pena sembava riuscire a respirare "Vuole tornare indientro nel tempo, vuole riportare il Signore Oscuro e rendergli omaggio" sussurrò, quasi pensò di averlo sognato "Perchè?" disse solamente, sconvolto "Perchè le razze impure non meritano di vivere con noi" rise, tanto.
Lasciò perdere tutti gli altri suoi farfugliamenti e con un Patrono informò il ministro, lì avrebbero trovato uno dei Mangiamorte in fuga.
"Incarceramus" mosse velocemente la bacchetta bloccando l'uomo al suolo.
"I tuoi giorni di libertà si concludono qui" disse guardandolo prima di smaterializzarsi anche lui.

"Quindi vogliono riportare Lord Voldemort qui?" sussurrò sconvolta Lucy, portandosi le mani sulla bocca. George si limitò ad annuire.
"Arthur Rosier, quell'uomo, che fine ha fatto?"
"Ho contattato il ministero, ora è in mano loro" entrambi i fratelli annuirono.
"Dovremmo dirlo alla nonna?" chiese la ragazza rivolta al fratello "Penso sappia già tutto" e la indicò, era ferma sotto la porta, l'aria sconvolta e l'innaffiatore ai suoi piedi, con una pozza d'acqua a macchiare il pavimento "Non è possibile..." sussurrò portandosi le mani al petto ed inspirando profondamente "Non è possibile..."
"Nonna!" urlarono i ragazzi per poi precipitarsi nella sua direzione, la donna era caduta al suolo senza sensi.

"Ultim'ora sulla Gazzetta del Profeta, a quanto pare è stato ritrovato uno dei Mangiamorte ricercati!" urlava un bambino per la piccola Hogsmade, tra le braccia aveva altri giornali, così come nella cartella sulle sue spalle. Si alzò il cappuccio, coprendosi totalmente il volto, sistemò anche quello della bambina aggrappata al suo mantello.
"Hei, tu, ragazzino" il ragazzo si girò guardandolo "Dammi una copia" il ragazzino gliela porse aprendo poi la mano, gli porse qualche zellino per poi andarsene.
Aprì il giornale, in prima pagina, scritto in caratteri cubitali vi era il nome di Arthur Rosier, accompagnato da una sua immagine in movimento.
"Maledizione, quello stolto si è fatto beccare" accattorciò il giornale "Incendia" gli fece prendere fuoco, lasciandolo per terra a bruciare.
"Andiamo" e la bambina, silenziosamente con le lacrime a rigarle il viso, lo seguì.

Ed eccolo qui, in ritardo.
P
urtroppo lo so, ci ho messo un po' di tempo, ma ero molto indecisa in questa scena.
Non voletemi male per Nonna Caroline, l'ho fatta anche sentir male nel giorno dei Nonni.
Non ho altro da dire, so che è corto, ma meglio di niente no?
Ora vi lascio, a presto!


Vera.


   
 
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