Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh! Arc-V
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Autore: tbhhczerwony    05/10/2017    1 recensioni
【chazz (2 chaps) and yuri's (1 chap) pov | 3/3 short chapters | 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘳𝘤 𝘴𝘵𝘢𝘷𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢】
dal primo capitolo:
Tutto questo è sbagliato. Non accetto ciò che sta succedendo, non accetto tantomeno il fatto che Aster Phoenix stia pianificando il tutto, che sia stato accettato come comandante del Progetto ARC.
Penso che sia stato lui a far scomparire Yusho Sakaki, in un modo o nell’altro. Anzi, ne sono sicuro.
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Yuri /Joeri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Petali di stelle'
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iii — the end
 
 
Mi sembra strano che io abbia voluto credere alla storia di questo ragazzo. Dall’aspetto sembra proprio uno di quelli che vuole trasformare le persone in carte solo per puro divertimento. Forse mi sbaglio? Sembrava così triste quando ha raccontato la sua storia.
Ma in fondo, forse non sono il solo a cui piace questo caos, quindi forse è meglio tenerselo.
«Come ti chiami?» gli chiedo, senza voltarmi verso di lui una seconda volta.
«Yuri» mi dice, quasi con tono titubante. Suppongo che lui mi conosca già dalle voci che circolano nell’Accademia, quindi evito di presentarmi.
«Sei dello Slifer del primo anno, giusto?» domando semplicemente.
«Uhm… non proprio».
Inarco un sopracciglio, non convinto della risposta. Cosa voleva dire “non proprio”? È impossibile che uno non sappia in che anno stia o in che classe stia. Roba da matti. Fatto sta che di solito non mi lascio abbindolare tanto facilmente, se mi sta seguendo, vuol dire che ciò che dice è la verità, quindi non credo di star sbagliando.
«Quindi Jaden Yuki era tuo amico?»
E adesso perché mi fa questa domanda completamente fuori dal contesto? Sospiro, cercando di darmi internamente una calmata.
«Sì, diciamo di sì»
Forse questo è uno dei miei peggiori difetti. La realtà è che Jaden era uno dei miei migliori amici, insieme ad Alexis, che possiamo considerare come una mia vecchia cotta. E gli altri? Certo, anche loro erano miei amici, stavamo sempre insieme. Ma perché ne parlo come se fossero morti? So per certo che Alexis è ancora all’Accademia, all’oscuro di tutto, mentre Jaden, chissà dove sarà.
«Eravate molto legati?»
Ed eccolo che ricominci a fare domande. Non sopporto di andare in giro con qualche ficcanaso, soprattutto se chiede molto sui miei amici, sulla mia famiglia, o chissà cos’altro. Vuoi anche il mio codice fiscale e la mia carta di credito? No, perché te la posso schiaffare in faccia se la vuoi.
«Sì, diciamo di sì»
Stessa risposta di poco fa, ma a denti leggermente stretti e un ruggito accennato.
Ma il ragazzino non demorde.
«So che però anche tu e Phoenix eravate amici, che è successo tra di voi?»
«Chiudi quella bocca.» gli dico seriamente, fermando la mia camminata. Mi volto verso di lui, notando che è rimasto sorpreso dalla mia affermazione. Io non mi lascio intenerire, è solo un ragazzino. «Non farmi più questo genere di domande, se vuoi cercare Jaden con me, almeno abbi la decenza di stare zitto».
Forse era proprio la domanda di poco fa che mi ha fatto arrabbiare così tanto. Cosa c’entra Aster Phoenix con questa faccenda? Non voglio neanche sentirlo nominare, a quello.
«O-okay… va bene» mi risponde, ridacchiando e mettendo le mani davanti, «Vorrà dire che faremo il tragitto in silenzio».
«Sarà meglio».
Infatti, per il resto della camminata, siamo rimasti in completo silenzio. Nessuno dei due fiata, lui non mi fa domande, è di sicuro la pace interiore, tranne per il fatto che stiamo camminando in una landa piena di distruzione e panico.
Continuando il tragitto, ci troviamo fuori città, verso un’autostrada, che prima di proseguire ha un distributore. Naturalmente non ci fermiamo ancora, anche se ormai si sta facendo buio più di prima. Sicuramente pioverà, con tutte queste nuvole nere.
Pensandoci, cambio direzione, andando sotto il vecchio tetto del distributore. Yuri ovviamente mi segue a ruota, e si siede per terra, cosa che faccio anche io. Infatti, comincia a piovere dopo qualche minuto.
«Temo che dovremmo dormire qui»
«Non riesco a dormire con questo tempaccio» rispondo, andando verso la cabina che c’è lì di fianco. Oltre al grande distributore d’auto, c’è anche un distributore di lattine e bibite, uno dentro la cabina e l’altro fuori. Nonostante questo posto sia abbandonato, è ben fornito.
Yuri apre la porta della cabina, entra e la richiude, guardandosi in giro. «Dormiamo qui?» domanda.
«Stai alla larga da me, non dormo con chi conosco a malapena».
Mi sto quasi pentendo di averlo portato con me, ma in fondo anche lui deve scappare dall’Accademia. Ho voluto aiutarlo solo per pietà. Basta che non si metta a dormire appiccicato a me.
Naturalmente non troviamo una posizione comoda, ma per coprirci dal freddo utilizziamo semplicemente le nostre giacche – la mia poi, non è nemmeno considerabile una giacca a tutto tondo, visto che copre la parte superiore del petto e dai fianchi in giù non c’è nulla.
 
Il giorno dopo ci svegliamo e, prima di ricominciare a camminare, prendiamo qualcosa dai distributori di bibite e snack. Prendiamo semplicemente due barrette – senza neanche spiccicar parola – e ricominciamo a camminare per la nostra meta.
Mi sembra strano però che non abbiamo ancora incontrato nessun individuo sospetto. Nessuno che ci attaccasse perché “ehi, siete la resistenza!” o cose così, e ci trasformasse infine in due carte. Molto spesso mi capita di guardarmi in giro mentre cammino, perché potrebbero arrivare da qualsiasi parte e sarebbe davvero inaspettato. Ma chissà, forse è meglio così.
«Chazz, guarda lì!».
No, ho parlato troppo presto. Più in là troviamo tre studenti dell’Obelisk Blu, insieme a Sora Shiunin, uno dei soldati, che corrono verso una meta diversa dalla nostra.
«Credi che ci stiano cercando?».
«Stanno cercando chiunque, non solo noi»
Sospiro e continuo a camminare, mentre Yuri mi segue. Quando superiamo gli ostacoli di poco prima, ci troviamo vicino a una collina, che conduce a delle montagne, è meglio seguire il sentiero, da qui in poi.
Ci penso, Jaden adora le montagne, o comunque i posti alti. Sicuramente, se non l’hanno preso, si sarà nascosto qui da qualche parte. Accelero il passo, andando avanti nel tragitto. Guardo dietro, e Yuri cerca di tenere il mio stesso passo.
«Piano, per favore!» esclama.
Sospiro, fermandomi e aspettandolo. Lui, appena arrivato, mi invita a continuare a guidarlo. Annuisco e continuo a condurre la strada, non seguendo più il sentiero. Io stesso ho detto che era meglio seguirlo, ma so che Jaden non l’avrebbe fatto, per nascondersi.
Yuri inizialmente mi guarda strano, ma lo ignoro. Gli avrei spiegato dopo il motivo, prima devo trovare la strada giusta. Sentiamo una sottospecie di boato, dopodiché io cado a terra, colpito da qualcosa mentre camminavo. Non mi sento per nulla bene, ho la vista offuscata e davanti a me vedo una sagoma familiare.
«Jaden? Jaden… sei tu?»
Rafforzo la vista, notando che… sì, quello è Jaden, ma non sembra essere in sé. Certo, ha la stessa divisa dello Slifer, di quell’Accademia maledetta, ma il suo sguardo non è lo stesso.
Continua a guardarmi e, dopo poco, vedo il buio completo.
 
«Non pensavo che tu fossi dalla mia parte fin dall’inizio, Jaden…»
Yuri si mette a ghignare, quasi maleficamente, guardando la carta che raffigura Chazz per terra.
Jaden la prende in mano, guardandola con lo stesso sguardo serio con cui l’ha trasformata poco prima.
 
«Fuori un altro

 

buonaserissima!
eh sì, "finalmente" questa fanfiction giunge al termine, con molto ritardo, ma giunge al termine. mi spiace molto questa fine perché, inizialmente volevo mettere due finali, uno che era il "good ending" e l'altro il "bad ending" che era appunto questo, dove chazz viene trasformato in una carta dallo stesso jaden posseduto dal volere dell'accademia, e di conseguenza trasforma in carte persone anche se non vorrebbe. yuri ne è contento, alla fin fine il suo piano era trasformare in una carta entrambi, ma per lui c'è stato un bel plot twist a quanto pare. del genere "oddio, wow, hai fatto proprio quello che volevo fare io, solo che volevo farlo anche con te! ehm, cioè, ritiro tutto in realtà mi fai cacare addosso dalla paura adesso, quindi vado a trasformare altra gente in carte, eh" e finisce così. purtroppo il destino di chazz è stato questo, e doveva esserlo fin dall'inizio della storia (anche quando non l'avevo ancora scritta ed era un fumetto era destinata a finire così, già). ma vabb-- spero che questa ff vi sia piaciuta e a presto;;
czerwony
   
 
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