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Autore: EragonForever    06/10/2017    3 recensioni
L'universo è in pericolo di estinzione, un'antica minaccia sta tornando per rimpossessarsi della conoscenza del Pilastro dell'Equilibrio per piegare l'intera umanità al suo volere. Ma prima dovrà fare i conti con una nuova generazione di Guardiani, sei ragazzi provenienti da dimensioni diverse rinati a nuova vita e divenuti immortali, forti del potere delle Arti Mistiche, dovranno dare fondo a tutta la loro energia per fermarlo. Perchè se la guerra incombe, la nostra umanità non avrà un futuro.
***
Salve gente, questa è la nuova versione appena ristrutturata, spero con il cuore che vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16: Lotta Disperata

Dopo aver ricevuto le informazioni necessarie tornarono quindi dagli altri, dove Alibaba nel frattempo si era un pochino ristabilito, dato che Tenma e Arya lo avevano accudito. Non appena li videro tornare chiesero subito novità.

"Allora? Avete ottenuto le informazioni?", chiese la castana, trepidante.

Annuirono.

"Si, e purtroppo la situazione non è affatto delle migliori.", rispose Shea.

Alibaba allora si fece coraggio.

"E ... com'è?", chiese con fare titubante.

"Pessima, pare che i due nuovi sovrani abbiano dato inizio a una terribile tirannia che opprime la popolazione, ma il peggio è che vogliono consegnare il Cristallo nelle mani del nemico ... sempre se non l'abbiano già fatto.", raccontò Maverick, preoccupato.

"Mh, se forse è così ... allora siamo davvero nei guai.", replicò Arya, rabbrividendo.

Dafne allora sospirò.

"Calma ... niente panico, non è ancora tutto perduto, possiamo ancora ribaltare la situazione.", li tranquillizzò.

"E come?", domandò Tenma, incerto.

"Beh, con un piano semplice ma efficace.", rispose Shin, intuendo la risposta della Guardiana.

"E quale sarebbe questo piano?", domandò Alibaba, le braccia conserte.

Dafne allora sorrise.

"Faremo così, chiameremo in nostro aiuto le truppe di Angeli a Shintiel e quando avremo una potenza notevole invaderemo la città.", spiegò.

Nel sentire quella spiegazione i suoi compagni sorrisero.

"Però, a me sembra un buon piano.", commentò Tenma, soddisfatto.

Alibaba invece li guardò con fare perplesso.

"Avete anche ... gli Angeli?", chiese, stranito.

"Certamente, ognuno di noi li ha e corrispondono al nostro potere, vedrai, ti lasceranno a bocca aperta.", spiegò Arya.

"Mh ... interessante, certo che voi siete davvero pieni di risorse.", osservò.

"Beh ... grazie ...", rispose Shea, arrossendo.

Così poco dopo Dafne si mise a chiamare le loro truppe ad Astrea con un messaggio olografico.

"Abbiamo bisogno del vostro aiuto a Sharazan, raggiungeteci il prima possibile" diceva.

Dopo averlo inviato sorrise soddisfatta.

"Bene e questa è fatta, ora non ci resta che aspettare"

E dette quelle parole si misero in attesa dei rinforzi che nei giorni seguenti arrivarono poco a poco con indosso le loro splendide armature e dando sfoggio delle magnifiche ali. Alì nel vederle rimase senza fiato.

"Sorpreso eh?", commentò Maverick.

"Eccome! Non avevo mai visto degli Angeli prima d'ora!", esclamò Alibaba, entusiasta.

"Eheh, e aspetta di vederli in azione.", fece l'altro di rimando.

Man mano che i rinforzi arrivavano stavano iniziando a preparare il campo sistemandosi nei pressi della grotta con quello che si erano portati dalla Sede. Le tende erano disposte in perfetto ordine, ciascuna del colore dell'elemento a cui appartenevano. L'esercito man mano che aumentava mostrava sempre di più il suo fascino e la sua potenza così come la grandezza, lasciando Alibabà a bocca aperta ogni volta.

Nelle due settimane che seguirono i Guardiani erano riusciti a mettere su una notevole potenza bellica, circa un migliaio mentre il resto era rimasto ad Astrea per badare alla Sede e continuare la sua ricostruzione e quando i preparativi furono ultimati si riunirono per decidere il da farsi su come agire.

"Bene, ora che abbiamo l'esercito non ci resta che invadere la città ... ma come?", esordì Tenma, serio.

"Mh ... purtroppo in questo caso non posso esservi d'aiuto.", rispose Shin, mortificato.

"Tranquillo, troveremo una soluzione.", lo rassicurò Shea "Ma quale?", si chiese poco dopo.

Forse posso aiutarvi io proruppe una voce nelle loro teste.

In quel momento una scia simile a quella di una cometa attraversò inosservata il cielo per poi entrare nella grotta e in un alone di luce prendere le sembianze di una splendida Kitsune, una volpe bianca con le punte delle sei code dorate e vispi occhioni blu elettrico. I Guardiani rimasero incantati a quella vista, specialmente Shin, mentre Alibaba non sembrava affatto sorpreso. La Kitsune allora li guardò con un lieve sorriso.

Salve a voi miei Guardiani, io sono Firelight e da anni veglio sulla famiglia reale, sono qui per aiutarvi spiegò con voce soave.

"Oh ... e come hai fatto a sapere che avevamo bisogno d'aiuto?", chiese Dafne, stupita.

"Sono stato io a chiamarla.", spiegò Alibaba.

I Guardiani rimasero alquanto sorpresi a quella rivelazione.

"Tu? E come?", chiese Maverick, stupito.

Lui arrossì.

"E' semplice, diciamo che mio padre aveva chiesto una protezione speciale per me non appena sono nato, per questo Firelight è venuta in nostro soccorso.", spiegò.

"Wow ... certo che tu sai davvero stupire.", osservò Arya, sorpresa.

"Beh ... grazie, comunque ora abbiamo l'aiuto che ci serve.", fece l'altro di rimando.

"E come potrebbe esserci d'aiuto.", domandò Dafne, incerta.

Beh, so come farvi entrare nella sede nemica per prendere il Cristallo e portarlo al sicuro rispose Firelight per poi creare un'ologramma del Palazzo Imperiale e indicare un punto preciso.

Qui ci sono dei tunnel sotterranei nascosti dalla quale potrete infiltrarvi, vi condurranno dentro, il Cristallo si trova in una stanza sotterranea, ma non posso dirvi di più riprese poco dopo.

"Tranquilla, ci sei stata comunque d'aiuto.", rispose Shin, per poi d'istinto darle una carezza sul muso.

La Kitsune rimase alquanto sorpresa ma poi si lasciò fare facendo delle piccole fusa. Alibaba sorrise, intenerito.

"Le piaci.", spiegò, facendolo arrossire.

I suoi compagni ridacchiarono divertiti per poi tornare seri.

"Bene, ora che abbiamo il nostro esercito non ci resta che agire, faremo così, noi con l'aiuto di Firelight entreremo nel castello mentre Alì guiderà le nostre truppe contro il nemico, tutto chiaro?", spiegò Dafne, seria.

I suoi compagni annuirono ma il principe aveva un'aria alquanto incerta. La Guardiana allora lo affiancò, mettendogli una mano sulla spalla.

"Ehi, tutto bene?", chiese, apprensiva.

Lui sospirò.

"Sicura che potrò guidare gli Angeli? Sono pur sempre le vostre truppe in fondo.", mormorò.

La ragazza allora sorrise.

"Certamente, sono sicura che ce la farai, tuo padre ti ha scelto perché aveva fiducia in te, ma ora sei tu che devi averne in te stesso, quindi forza e coraggio ok?", lo incoraggiò.

A quelle parole il giovane si fece pensieroso per qualche secondo.

Ha ragione, non posso tirarmi indietro, qui c'è in gioco il destino della mia terra e dell'Impero Kai, questa sarà la mia unica possibilità per sottrarlo a coloro che tutt'ora lo stanno portando alla rovina. Mio padre credeva in me e anche loro, ma prima di tutto devo essere io ad avere fiducia in me stesso pensò tra se e se.

E con quei pensieri il suo sguardo si fece carico di determinazione e annuì anche lui.

"Si, farò del mio meglio, non vi deluderò disse con decisione, alzandosi.

"Perfetto, ora non ci resta che andare"

E con quelle parole e il favore della notte i Guardiani con Firelight al seguito si diressero verso il punto dove la Kitsune aveva indicato i tunnel sotterranei, ovvero un luogo nascosto dietro le mura del Palazzo dove vi era un passaggio nascosto dalle erbacce.

Da qui potremo infiltrarvi indisturbati questi, passaggi sono molto antichi. Il Cristallo è qua sotto da qualche parte spiegò la Kitsune.

"Bene, forza ragazzi, la salvezza di Sharazan dipende anche da questo.", disse Shin, deciso.

Gli altri non se lo fecero ripetere due volte e dopo aver liberato il passaggio entrarono nei sotterranei.

 

(...)

 

Nel frattempo Alì con gli Angeli al suo seguito stava avanzando verso la città dall'alto con il favore delle nuvole a coprire il loro passaggio. Fortunatamente l'armatura che avevano dato al giovane principe gli permetteva di volare anche senza l'aiuto delle ali e in questo modo poteva guidare gli Angeli senza problemi.

Guardando dall'alto la situazione non giocava molto a loro favore poiché la città era ben sorvegliata e c'erano guardie ovunque, così cercarono di giocare con l'effetto sorpresa tramortendo non visti le sentinelle che erano circa una ventina, ma per loro non fu troppo un problema dato che erano maggiori di numero. In questo modo giunsero quindi al Palazzo Reale dove però trovarono una brutta sorpresa ad attenderli: a sbarrare loro la strada non c'erano solo i soldati dei due principi ma anche l'esercito al servizio della sacerdotessa. Evidentemente si erano in un certo senso aspettati il loro arrivo e in questo modo avevano organizzato le difese ma ciò non bastò a fermarli.

Iniziò così uno scontro cruento che purtroppo portò a innumerevoli perdite da entrambe le parte. Gli uomini nemici in confronto agli Angeli e ai Demoni Rettile erano quelli più svantaggiati essendo comuni mortali ma non si dettero comunque pervinti.

Alibabà invece combatteva con grinta e coraggio forte anche del suo equipaggiamento che gli dava la forza necessaria e i continui allenamenti. Falciava i nemici senza pietà animato solo dal desiderio di riprendersi il trono che gli spettava di diritto, usurpato da coloro che aveva creduto suoi fratelli.

Gli Angeli al suo seguito mostravano tutta la loro potenza bellica con il potere degli elementi che li distingueva. Si muovevano con grazia in una danza mortale leggiadri e perfettamente in sincronia. Alì rimase senza parole nel vedere il loro modo di combattere, era qualcosa di meraviglioso.

Ma gli avversari purtroppo erano troppi e a stento assieme a un gruppo di Angeli riuscì a farsi strada fino a raggiungere la sala del trono dove c'erano Shun e Shui seduti sui loro troni e l'esercito dei Demoni Rettile come ostacolo. Nel vedere il fratello minore ancora vivo non rimasero molto sorpresi.

"A quanto pare sei sopravvissuto caro fratellino.", esordì Shun quasi compiaciuto.

Alì però li guardò con durezza.

"Sapete, un tempo vi ammiravo, avevo tutto il mio rispetto ma ora provo solamente un'immensa delusione. Ora sono qui per riprendermi ciò che è mio e sappiate che non mi tirerò indietro.

"Attento a come parli, stai per oltrepassare il limite e poi abbiamo fatto tutto questo per rendere onore alla tradizione che nostro padre ha infranto scegliendo te come erede"

"Non mi interessa, riavrò quello che mi spetta anche al costo della vita"

E mosso dall'ardito desiderio di salvare la sua patria si lanciò in avanti con gli Angeli al seguito contro il nemico ma essendo già stati decimati e provati dallo scontro precedente e perciò non fu affatto facile resistere in quel nuovo confronto. Gli Angeli però combattevano comunque strenuamente con i loro attacchi elementali che travolgevano il nemico senza pietà. Purtroppo però erano stremati e il nemico ancora fresco e con il suo veleno corrosivo non ebbero la minima pietà. Lo stesso Alì si faceva strada a stento verso i suoi fratelli. Rimasero stupiti dalla sua incredibile forza di volontà quando se lo videro davanti con la spada grondante di sangue violaceo mentre dietro di lui Angeli e Demoni continuavano a scontrarsi.

Il giovane principe era consapevole della forza combattiva dei suoi fratelli, addestrati all'arte della guerra sin da bambini, ma ciò non lo spaventava minimamente poiché era animato solo dalla voglia di salvare il suo popolo dalla loro tirannia. Non ci furono parole, semplicemente incrociarono le lame dando inizio a un ultimo scontro, uno scontro dove si sarebbe deciso il destino di Sharazan e l'Impero Kai una volta per tutte.

I due principi dalla loro avevano la forza e la potenza dei colpi oltre che l'aggressività con cui si muovevano, più che determinati a sconfiggere Alì per tenersi stretto il potere appena ottenuto con l'inganno.

Il giovane invece dalla sua aveva l'incredibile agilità, cosa che lo distingueva, poiché grazie ad essa si muoveva più veloce e nonostante lo scontro era due contro uno gli dava un buon vantaggio. I suoi fratelli però non si davano pervinti e ben presto iniziarono ad avere il sopravvento riuscendo a mandare a segno qualche colpo ferendolo in più punti. I loro sguardi non trasparivano alcuna pietà, ma solo la loro vera indole, un indole ben celata ma che ora aveva preso il sopravvento. Nel vederli così Alì capì che non sarebbe riuscito a resistere ancora a lungo, le ferite infertagli bruciavano impedendogli di pensare lucidamente, era animato solamente dalla forza della disperazione ma non si era ancora arreso. La sua spada finora non era nemmeno riuscita a scalfirli e sentiva le forze venire sempre meno, ma poi qualcosa nella sua mente lo spinse a non mollare ricordando le parole di Dafne poco prima della partenza.

Tuo padre ti ha scelto perché aveva fiducia in te, ma ora sei tu che devi averne in te stesso.

Forte di quel pensiero i suoi movimenti ripresero nuovamente vigore, riuscendo a contrastare quelli dei suoi fratelli che di fronte a quella nuova forza rimasero alquanto sorpresi poiché non si sarebbero mai aspettati una rimonta del genere. Poco a poco riuscì a farsi strada e la sua spada iniziò a colpirli in più punti ferendoli a sua volta finchè non li trafisse uno a uno a morte. Sul loro volto si dipinse un'espressione di incredulità.

"Ma ... maledetto ...", queste furono le loro ultime parole prima di esalare l'ultimo respiro.

Non appena ebbe compiuto tale gesto si trascinò a stento fuori dal Palazzo attraverso la sala del trono ora quieta. All'esterno si erano riuniti nel frattempo gli abitanti, l'aria provata ma quando videro uscire Alibabà i loro volti si dipinsero di nuova gioia. Il giovane allora sorrise alzando la spada in segno di vittoria, poiché con il suo gesto aveva liberato Kouka dalla tirannia dei suoi fratelli. Infine si lasciò cadere a terra privo di ogni energia con un sorriso soddisfatto sulle labbra. E mentre la sua anima volava nel cielo ora limpido il popolo pianse per il suo sacrificio, ma almeno aveva salvato le loro vite da un crudele destino.

 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP, perdonate l'assenza ma in questi giorni purtroppo non avevo Internet. Comunque eccomi qui con un altro fantastico capitolo di questa storia della quale sono davvero orgogliosa! Che dire, è stato parecchio impegnativo con tutte queste fasi da intrecciare. Da quello che potrete leggere vedrete come i nostri Guardiani si organizzano per salvare Sharazan. Ma stavolta la scena si sposta su Alibaba che lotta fino alla fine per liberare la sua patria dalla tirannia dei suoi fratelli. Spero con tutto il cuore che gli scontri siano di vostro gradimento.Tenetevi forte però ... la battaglia è solo all'inizio. Riusciranno a salvare Sharazan una volta per tutte? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Ringrazio calorosamente Vago, reign_00evil e Teoth per le loro recensioni! Detto questo alla prossima avventura!

Saluti la vostra EragonForever! (Capitolo revisionato)

   
 
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