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Autore: DeltAmb3r    06/10/2017    1 recensioni
Ambientata qualche mese dopo la quarta stagione.
William e Aelita hanno visioni ricorrenti che riguardano avvenimenti mai accaduti.
Jeremy, per essere certo che Xana sia stato definitivamente distrutto, riaccende il supercomputer.
Solo che questo comporterà avvenimenti impossibili da prevedere.
Genere: Avventura, Malinconico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Anthea, William, X.A.N.A.
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Xana. Andiamo svegliati." Aelita scosse il bozzolo di coperte del futon, non ottenendo risposta. La rosa sollevò lentamente le lenzuola corpose e, riuscendo finalmente a vederla, le scosse delicatamente una spalla. Era incredibilmente calda e la pelle aveva riacquistato colore "su sveglia."
Xana dormiva profondamente.  Era crollata sotto le coperte la sera prima dopo aver messo piede nel suo letto, alla fine di quella che sembrava un'eterna battaglia infinita con asciugacapelli e spazzola. Aveva addirittura pensato di tagliarsi i capelli corti. Poi ci aveva ripensato, ci teneva troppo ai suoi capelli. Nonostante la guerra vinta e un cambio di vestiti -che Yumi aveva dato ad Aelita in caso di bisogno- data la corporatura esile, ma abbastanza alta di Xana. Un po' alta per i vestitini della rosa, al contrario della giapponesina. Dopo cena sembrava ancora distrutta, nonostante non avesse fatto nient'altro per tutto il giorno. Aelita pensò che ciò era dovuto al fatto che dopo molti anni in un mondo virtuale, dormire le era divenuta una cosa quasi impossibile.  Non sembrava sentirla comunque. Dormiva così beatamente che  avrebbe voluto non svegliarla. 
Non ci volle molto però che vide un movimento. Xana si allungò con le braccia e le gambe, stiracchiandosi e sbadigliando, con una faccia che voleva dire -...'giorno.-
"Buongiorno bella addormentata." rispose l'altra. "Non te l'ho mai chiesto prima, ma avevi dimenticato come fosse dormire?"
Xana si prese il tempo svogliato di alzarsi, magari aggiustarsi anche i  capelli -adesso morbidi al tatto-, e prendere in mano il blocco appunti di Aelita.
Scrisse: -Avevo immaginato una simile domanda da parte tua. Dormirei per sempre, se potessi.- un leggero filo di malinconia volteggiò per aria, ma poi lei domandò -Che c'è per colazione oggi?-
"Se siamo fortunate..." la rosa si alzò e aprì la porta della sua camera per sbirciare fuori dal corridoio, nel caso in cui Jim si fosse nuovamente presentato "...credo qualcosa di molto dolce."
Xana sorrise, scarabocchiando: -Spero che siano pancake. Non è un piatto comune della Francia, ma io stravedo per i pancake.- 
Dopo aver letto questa affermazione, ad Aelita si illuminò una lampadina, poi le chiese un dubbio "Tu non sei esattamente francese, vero? Da che paese vieni? Hai caratteri orientali, come Yumi." 
In effetti, nessuno ne aveva mai parlato. La risposta di Xana la lasciò di sasso.
-I miei genitori erano originari del Giappone, ma io e mia sorella siamo nate in Svizzera.- scrisse.
Ci furono molti istanti di silenzio. Quel filo di malinconia e tristezza divenne sempre più teso.
I genitori di Xana... Aveva dei genitori... E una sorella?
"Una sorella?" ripetè, sconvolta "Hai anche una sorella?"
-Avevo. Da quando mi hanno portato via da piccolina, non ho più rivisto né loro, né lei.-
Per un attimo si sentì empatica nei suoi confronti. Lasciare i genitori e una sorella quando ancora era piccolissima non era proprio una bella cosa da pensare. E se fossero morti?
Chissà quanto aveva sofferto.
"Mi-mi dispiace..."
-Non preoccuparti.- le scrisse l'altra, sorridendole con compassione -Ormai bisogna pensare al presente.-
"... Giusto. Comunque." rispose Aelita "Non pensavo fossi proprio del Giappone." rivelò "Sei nata in Svizzera?" domandò nuovamente dalla sorpresa.
-Si. Non mi hanno mai spiegato il motivo, però sono nata lì.- rispose, stiracchiandosi e passando una mano tra i capelli.
"Caspita, hai davvero tante cose da dire allora!" esclamò la rosa, fingendo di essere entusiasta per risollevarle il morale. Un po' funzionò.
-Ci sono molte cose che voialtri non sapete di me.- confessò, abbozzando a una risatina contagiosa.
"Giusto." annuì l'altra "Ecco un'altra cosa che devo annotarmi." confessò, mentre si preparava i vestiti per andare a fare colazione. 
Occorsero diversi minuti di preparazione per la ragazza, in cui Xana la osservava in silenzio, seduta sul comodo letto di lei, con il quadernetto su un lato delle coperte, e Mister Puck tra le sue gambe incrociate, messo in una posizione tale come se anche lui  stesse guardando la sua padroncina. 
In un batter d'occhio, Aelita era pronta per uscire.
"Bene. Io vado. Vedo cosa posso portarti, va bene? Se c'è qualche problema, nasconditi." le raccomandò, con la sua espressione sorridente "A presto!"
Xana la fermò un attimo prima che potesse varcare la soglia, strattonandola delicatamente per una mano. Prima che lei potesse chiedere spiegazioni, la corvina le fece leggere quanto aveva scritto.
-Aelita, aspetta un attimo, devo chiederti una cosa.-
"Si?" domandò curiosa "Di cosa si tratta?"
-Hai ancora quegli incubi? Voglio dire, rivedi ancora quei pezzi del passato che ti ho portato via? Ti disturbano per caso?-
"Si, ma adesso non sono poi tanto forti e inquietanti come lo erano prima." spiegò. Dopo la permanenza di Xana, alcuni ricordi si erano come dileguati. Meglio così "Forse tu c'entri inconsciente qualcosa." ipotizzò.
Xana rimase in silenzio. A riflettere.
"C'entri qualcosa... Non è così?" Il viso della ragazza, da sorridente, si fece un po' più cupo e serio.
La corvina se ne accorse, e si affrettò a scrivere una risposta.
-Forse si. Non ho idea di come funzioni lo storcere con la forza dei ricordi, anche dopo tutti questi anni. Volevo che tu mi vedessi per come sono davvero. Una persona codarda e patetica. Ma non preoccuparti. Una volta tornati nel Cortex e riportati indietro i tuoi genitori, non dovrai più preoccuparti di questo. E tu potrai avere la vita che hai sempre voluto e che io ti ho ingiustamente sottratto. Ho solo bisogno che dopo la scuola, tu ed io andiamo alla tua vecchia casa per cercare diverse cose. Tutto quello che ti chiedo per ora è di fidarti di me. Tutto qui.-
Aelita era davvero senza parole. Xana, con uno sguardo di felicità ma allo stesso tempo malinconia, si era definita davvero come persona codarda e patetica, mettendo da parte il suo orgoglio e concentrandosi solo su cosa era giusto fare. Un'altra delle cose che la stupiva da un ex-intelligenza artificale che credeva di conoscere bene. Quante cose le passarono per la testa in quel momento.
Troppe cose del suo passato che cerca ancora di lasciarsi addietro.
Con un gesto che neanche l'altra poteva prevedere, la rosa si buttò letteralmente tra le braccia di lei, facendole cadere il blocco appunti tra le mani, abbracciandola più forte che poteva. Xana, dal canto suo, inizialmente confusa e smarrita, realizzò un po' più tardi  cosa Aelita stesse facendo, e ricambiò l'abbraccio con espressione a metà tra il felice e il pianto.
"Non sei patetica e codarda. Sei solo una persona che ha avuto delle brutte esperienze. Tutti meritano una seconda possibilità." le mormorò, staccandosi a malincuore da lei. Ci furono alcuni minuti di riflessione "Allora io vado. A più tardi." si diresse nuovamente verso la porta d'uscita e, salutando l'ospite, uscì definitivamente, lasciandosela alle spalle.
Xana rimase ferma per un attimo, poi raccolse il quaderno da terra, e un sospiro uscì fuori dalle due labbra.
Grazie, per avermi dato almeno una seconda possibilità.
Credimi, c'entro molto più di quanto tu possa immaginare.

 
"Oggi vado alla fabbrica per verificare come stia andando il processo di trasferimento. Secondo i miei calcoli, è quasi completo." spiegò l'informatico occhialuto davanti ai suoi amici, sorridente. 
"Questa è una notizia fantastica Jeremy!" esclamò l'altro biondo "Finalmente Aelita potrà riabbracciare tuo padre! Non sei contenta?"
La rosa annuí "Non vedo l'ora. E quando insieme troveremo anche mia madre, niente e nessun'altro ci separerà." rispose, immaginandosi di nuovo il candido viso della madre mentre l'abbracciava di nuovo.
"... A questo proposito, Aelita." Jeremy interruppe il sogno ad occhi aperti della sua amica "Credo che dovremmo parlare di questo problema."
"Cosa intendi con questo Jeremy?" 
"Non possiamo ancora fidarci del tutto di Xana." le rispose il biondo occhialuto "Anche se non rappresenta un pericolo per noi, potrebbe diventarlo se ritornasse a Lyoko."
"Anche se non mi sembra giusto." rispose l'altro biondo con i capelli alzati "Non ci pensate nemmeno voi a darle un'altra possibilità."
"Non dirmi che ci sei cascato Odd." lo canzonò il castano "È evidente che stia architettando qualcosa di spiacevole."
"Ma non farmi ridere. Se avesse potuto fare qualcosa di male contro di noi, lo avrebbe già fatto." rispose irritato il ragazzo vestito di viola.
"Calmatevi voi due." li riprese Yumi. Ulrich cadde un po' nell'imbarazzo mentre Odd deglutì.
"Il punto è che non sono convinto di nulla. Non capisco se tornerà il vero Franz Hopper, non sappiamo assolutamente niente del Cortex e di cosa ci sia esattamente lì. Non credo sia una buona idea ritornarci così, di punto in bianco." le spiegò cautamente, nonostante la situazione tesa come la corda di violino. Non voleva ferire i suoi sentimenti ma doveva essere chiaro, non brusco "Innanzitutto, finchè le cose non si saranno chiarite, in nuovo mondo verrà considerato come territorio off limits."
"Andiamo Einstein, non puoi dire di no a un'esplorazione del genere." sbuffò l'amico, il quale, per la noia, aveva cominciato a giocherellare con le posate e con il bicchiere di vetro come se fosse una batteria musicale.
"Mi dispiace ma è così. Ho bisogno di studiare potenziali pericoli prima di rispedirvi di nuovo lì." 
"Jeremy ha ragione." affermò la ragazza giapponese "E se non potessimo più tornare nel mondo reale una volta devirtualizzati? Pensaci."
"Inoltre non sappiamo nemmeno se Xana abbia creato di proposito quella replika per salvarsi dalla distruzione." sollecitò Ulrich, con una dose in più di pessimismo "Pensa se da un momento all'altro pensasse di pugnalarci alle spalle."
"Non lo farà." affermò la rosa, abbastanza determinata.
"Perchè ne sei tanto convinta? Ragiona. Non ti ha fatto il lavaggio del cervello o qualcos'altro." 
"Perché me lo sento." rispose con semplicitá, alla domanda che la stava facendo innervosire.
"Non puoi davvero credere che il mostro che ha provato più volte a farti cadere nel mare digitale e a distruggerci tutti, adesso voglia aiutarti a riunirti con la tua famiglia. Sei forse impazzita per caso?" adesso la discussiome tra i due era divenuta molto accesa.
"Non chiamarla mostro." si alzò bruscamente lei, spaventando gli amici "E se anche voi credete che io sia pazza, meglio che me ne vada." e, cupa in volto, si diresse verso l'uscita.
"Jeremy." lo fece riprendere Odd "Credo proprio che tu abbia esagerato." 
Il ragazzo, non appena si rese conto di ciò che aveva fatto, si risvegliò come da un incubo, e si portò una mano sulla fronte.
"Che mi è preso, diamine." si battè il polso sulla testa più volte "Sono proprio uno stupido. Ho pensato talmente tanto alla situazione che non ho pensato ad Aelita." si lasciò cadere con la testa dul tavolo, mentre gli altri si guardarono tra loro, preoccupati. 
William era in disparte e stava osservando la scena. E qualcosa non lo convinceva molto.
 
Per tutto il resto della giornata, Aelita non parlò con nessuno dei suoi amici, se non per rispondere alle domande dei professori riguardo la lezione del giorno. Quando rientrò nella sua camera, in fretta, come una furia, Xana le aveva chiesto cosa l'avesse fatta così tanto arrabbiare, ma lei rispose solo che Jeremy e il resto del gruppo non si fidavano ancora di lei.
-Posso comprenderli, dopotutto.- le scrisse -Qui io sono un'estranea per loro.-
"Non è questo il punto. Non vuole che ritorniamo nel Cortex per prelevare altri dati, e in più non alza spesso la voce." sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
Solo che Xana non la pensava proprio in questo modo, mentre scriveva una risposta -Non mi sembra saggio tornarci ora. Prima di andare a prendere dati, bisognerebbe bloccare in qualche modo il portone d'ingresso con qualche firewall. Ce ne dovrebbero essere alcuni nascosti a casa tua.-
"Allora oggi, dopo le lezioni pomeridiane, andremo noi due insieme!" esclamò, facendola sobbalzare.
-Noi due? Da sole? Sei sicura?-
"Assolutamente." le rispose decisa "Senza nessuno."
-Non lo so. I tuoi amici potrebbero pensare a qualcosa di sbagliato e continuerebbero a fidarsi molto meno.- continuò a scriverle -Però va bene. Qualunque cosa per te.-
"Ottimo." lei sorrise.
Sentirono bussare alla porta, ma prima che Xana scattasse per rinchiudersi nell'armadio, la voce di Odd fece capolino dal corridoio.
"Aelita, sono io. Posso entrare?" le domandò il ragazzo. "Per favore."
La rosa andò ad aprire la porta e il ragazzo, entrando, potè con sorpresa, vedere una Xana avvolta come un raviolo sul procinto si buttarsi nel guardaroba della sua coinquilina e nascondercisi dentro. 
"Uh... Ho interrotto qualcosa per caso?"
"No. Non preoccuparti per questo." le rispose, guardando Odd, Xana che intanto scivolava per terra sulla parete, di nuovo Odd "Anzi, grazie per aver preso le difese oggi contro Jeremy."
"Lo so." rispose l'altro, grattandosi la testa "È da oggi che si comporta in modo strano. Se non fosse per qualcosa potrei dire che sia stato posseduto." cercò di fare una battuta e finse una risata nervosa, tanto per sdrammatizzare la situazione pesante in cui si trovava, ma l'unica reazione che provocò fu quella di Xana che sbattè una mano sulla fronte, per poi farla scivolare sul viso, rendendo la tensione ancora più aggravata di quanto già non lo fosse "Ehm... Scusa Xana."
L'altra rispose con un pollice in su. Nessun problema, forse.
"Comunque, come mai sei qui?" le domandò la ragazza, per cambiare discorso.
"Stavo pensando, magari, di poter parlare con te di una cosa. Ma mi serve il tuo aiuto." gli venne il sorriso sulla faccia "Senza dire niente agli altri, sto preparando il discorso per convincere il preside a trasferire Xana come interno."
Le due ragazze si sorpresero. La corvina uscì fuori dalle sue coperte come se si fosse spaventata, con un espressione imbambolata in viso.
Per un periodo di tempo Odd e Aelita stavano preparando in segreto l'iscrizione come interno di Xana. In modo che 'fosse una sorpresa'. Ovviamente la corvina in questione non ne sapeva nulla, perciò, non appena sentì la notizia, si mise a piagnucolare e ad abbracciare il peluche della ragazza in modo quasi ossessivo. I due amici dovettero pazientarsi per farle passare la commozione. Il discorso poi riprese, qualche abbraccio più tardi.
"Dici sul serio?" le domandò stupefatta la rosa "Hai quasi finito i preparativi?"
"Siamo più che pronti. Basta parlare con il preside e inviare sotto mail falsa il documento di trasferimento ed è fatta."
"E il problema quale sarebbe...?"
"... Non ho il documento di trasferimento." si giustificò "Dovrei scaricarne uno dal computer, ma sai che non ne sono capace. E Jeremy non sembra proprio convinto dell'idea di volerla fare soggiornare qui in modo permanente. Potresti farlo tu?"
"Certo. Nessun problema!"
Per tutto il tempo, i tre amici, anzi, Aelita, lavorò al modo di procurarsi il documento direttamente dalle cartelle personali del preside. Nonostante le molte difficoltà, Xana le indicò un paio di passaggi per un buon Hackeraggio. Alla fine, i ragazzi poterono con successo stampare diversi fogli di carta.
"Perfetto. Basterà solo compilarlo." 
La corvina prese i vari fogli, si posò sul letto e con l'ausilio del suo blocco appunti che le fece da tavolo, cominciò a compilare i documenti, sotto lo sguardo silenzioso dei due, e mentre Xana scriveva, Aelita leggeva, e potè finalmente scuogliere uno dei più grandi misteri di quegli ultimi giorni.
"-Xanadu Kurasa...?- è questo il tuo nome?" le chiese, sorpresa.
Dopo che ebbe terminato di sovrascrivere i dati, prese il foglio bianco degli appunti, e le scrisse una risposta.
-Certo che si. Ovvio che non mi chiamo solo Xana. Il mio nome completo è Xanadu, non Xana, che è un abbrevizione, e non un acronimo. Quanto al cognome, questo è falso. Non vorrei avere problemi, dato che forse il preside potrebbe aver già sentito in passato il mio vero nome danubile da tuo padre.- le spiegò cautamente.
"Capisco." rispose Aelita.
"Allora. Tutto a posto?" domandò Odd. Xana gli consegnò i documenti compilati con ogni dettaglio "Perfetto. Ora, se permettete, avrei una visitina da fare al preside. Ci becchiamo più tardi, ciaooo!" e, sventolando i foglì, uscì dalla stanza, sotto lo sguardo confusionario delle due.
"Va bene. Adesso possiamo andare."
Xana sobbalzò -Ma come? Adesso?-
"Si. Per oggi la scuola è finita. Possiamo andare all'Hermitage insieme."
-Se lo dici tu... Va bene. Andiamo pure.- le rispose, non molto convinta.
Le due ragazze riuscirono con molte difficoltà ad uscire dalla scuola senza farsi vedere e raggiungere l'Hermitage nei fitti cunicoli delle fogne, che fortunatamente ricordavano a memoria. Entrambe erano arrivate stanche alla casa diroccata. La giornata era piuttosto tesa per loro, ed Aelita preferì non farsi alcune domande prima dell'arrivo. Si limitò solo a parlarle in modo arrabbiato di come Jeremy sia proprio un insensibile oppure cose del tipo come avesse fatto la corvina a nascondersi così bene nella mensa per andare a mangiare dei biscotti il giorno prima. Xana invece continuava a rispondere scrivendo sul taccuino, come se parlasse con lei. Il suo handicap non dava assolutamente fastidio alla rosa, ma lei le scrisse di come le mancasse parlare, e delle cose che aveva imparato dal liceo, visto che, a detta sua, non ha mai frequentato la scuola, ma solo le lezioni private di suo padre. Dal collegio aveva scoperto quanto fosse nauseante l'odore dell'erba tagliata in una giornata d'estate dove il sole era maledettamente bollente, oppure di come la musica techno fosse l'ideale da ascoltare sotto la doccia... anche se, ammettè che tutte quelle informazioni le aveva ricevute quando era nella mente di William.
Le aveva confessato di come le dispiacesse aver usato il ragazzo come arma contro di loro, solo per poterle fare del male, ed era sicura che lui non le volesse rivolgere la parola, ma Aelita le aveva gentilmente risposto che "tutto appartiene al passato" e che, di sicuro l'avrebbe perdonata. Anche se con passato, intendeva solo mezzo mese fa.
Erano finalmente arrivate alla casa, in modo che Xana potesse finalmente mostrare diverse cose tenute nascoste. Si diressero al secondo piano della casa, che nonostante tutto era molto solida.
Giunte nella ex camera da letto di Franz Hopper, la corvina cominciò a cercare tra le sue cose.
"Che stai cercando esattamente?" le chiese la rosa, e l'altra, non avendo con se il suo taccuino, avendolo posato da qualche parte, mimò con le mani un quadrato di esagerate grandezze.
"Una grande scatola?" domandò. La ragazza annuí "Beh, non sarà difficile."
Cominciarono a cercare tra i mobili buttati a terra con forza tempo fa. Controllarono ovunque nella camera. "Beh... Non è nemmeno troppo facile..." 
Decisero quindi, di dividersi e cercare in tutta la casa. Aelita continuava a controllare di sopra, mentre l'altra era di sotto. 
La rosa decise di controllare in camera sua. Una scatola grossa poteva essere ovunque. Quindi... Le venne un illuminazione. Se fosse una scatola, dove l'avrebbe nascosta una persona?
Subito dopo essersi fatta la domanda, controllò prima sotto il letto di suo padre, non trovandoci nulla. Poi, controllò sotto al suo letto, scostando le lenzuola. Con il buio non vide nulla, ma, controllando meglio, notò un qualcosa di abbastanza definibile a un grosso rettangolo. Si acquattò per terra e allungò le mani sotto al letto con l'intento di prenderlo, e ne tirò fuori con forza un basso e largo scatolone, altrettanto pesante, con sopra scritto a caratteri cubitali "XANA".
"Bingo!" esclamò la ragazza, piena di entusiasmo. Si alzò e si spolverò i vestiti, portando sopra al letto il grosso pacco, curiosa per quanto riguardasse il contenuto. 
Purtroppo non ebbe tempo di aprirlo, perchè dal piano di sotto fu spaventata da un grande frastuono. 
"Xana? Che succede?" le urlò di sopra, in modo da verificare se fosse tutto a posto. Tuttavia il fracasso continuava, e Xana non poteva chiaramente dare voce su ciò che stava accadendo. Temendo il peggio, la rosa si precipitò a vedere, e notò il corridoio completamente sfracellato da cassetti e davanzali di metallo semi distrutti. Adesso la baraonda veniva dal soggiorno. La rosa udì persino un suono di sbattimento e un suono di un pianoforte rotto. Aelita corse subito, per poi vedere che cosa stesse succedendo. La scena che le si presentò davanti fu impensabile da parte sua. Xana barcollava tremante, tenendosi in piedi con una chiave inglese tra le mani, che però cadde al suolo, facendo rimbombare il rumore in tutta la casa. Dietro di lei, si presentava un'altra Xana, che era stata spinta con forza sullo strumento musicale di suo padre, ormai andato completamente in pezzi. Dopo una breve serie di intermittenze, la corvina si alzò dalle macerie senza problemi, e prese ad attaccare l'altra con violenza inaudita. Con le mani al collo, il fantasma cercava di stritolarla abbastanza da farle perdere conoscenza. Aelita non ci pensò due volte a raccogliere la chiave inglese e ad accorrere all'amica, colpendo lo spettro polimorfico in testa. Quest'ultimo cadde per terra, e la rosa potè così aiutare l'altra ad alzarsi. Xana respirava a fatica e non riusciva a tenersi abbastanza forte a lei.
"Coraggio, dobbiamo uscire da qui!" la incoraggiò Aelita, tenendola per il braccio e apprestandosi ad uscire dalla casa. Ma non ci volle molto che lo spettro tornasse all'attacco sotto un nuovo aspetto.
 
"Odd, dove eri finito?" lo sgridò il suo compagno di stanza "Sei sparito nel nulla per un'ora e mezza di fila."
"Tranquillo amico rilassati." gli rispose "Adesso sono qui quindi non sentire la mia mancanza." Abbracciò il suo amico ma venne spinto indietro dallo stesso castano. 
"Smettila di fare l'idiota. Spero solo che tu non abbia messo a soqquadro la nostra camera."
"Stai tranquillo, è tutto esattamente come lo abbiamo lasciato. Anche il mio letto sfatto." scherzò.
"Ad ogni modo-" il biondo occhialuto stava per iniziare a parlare, quando dal suo zaino cominciò a suonare un incessante suono. Il ragazzo fece per prendere il suo computer per verificare quale fosse il problema.
"Che succede Einstein?" domandò curioso Odd.
"Una torre attiva?" Jeremy si sorprese "nel settore ghiaccio?"
"Aha! Lo sapevo! Non c'era da fidarsi di lei!" Esclamò il castano. L'unico, oltre a Yumi, che ancora non si fidava di lei.
"Calmati Ulrich? Non è stata Xana ad attivare la torre." Jeremy cercò di sistemare quella accusa messa su due piedi "Il suo simbolo manca."
"E allora chi è stato?" domandò Yumi, volendo sapere chi altro fosse in grado di attivare una torre, se non lo stesso Jeremy, Hopper o Xana.
"Non può essere Franz Hopper. Il suo processo di materializzazione in corso non può permettergli di farlo. Io...io non lo so." balbettò il biondo, incapace di sapere la risposta.
"L'unica risposta probabile sarebbe chi teneva prigioniera la vera Xana per tutto questo tempo." Si intromise nella conversazione il ragazzo corvino con i capelli spettinati, che aveva notato l'agitazione del gruppo.
Tutti guardarono William con fare interrogativo. Da quando si interessava di Xana in un modo del genere? Dopo tutto quello che ha fatto in quegli anni addietro? Sul serio?
"Potresti avere anche ragione." affermò l'altro, anche se non era molto convinto.
Di sicuro erano gli unici a poter fare una cosa del genere. Ma chi in particolare?
"Bisogna capire quale sia l'attacco in questo momento." raccomandò un alquanto apprensivo Odd "Ricordatevi che potrebbe essere diretto anche a ognuno di noi."
"Tuttavia sarà meglio controllare che Xana e Aelita siano incolumi. Potrebbero anche cercare di riportarla a Lyoko con la forza." Jeremy era davvero molto preoccuoata per la rosa, ma non sapeva che lo era anche qualcun'altro. 
"Potrebbe essere. Raggiungiamole!"
I ragazzi corsero più in fretta che poterono, ovviamente non senza dare sospetto. Nonostante i richiami funesti di Jim, nessuno di loro si era fermato, capendo la gravità della situazione.
Purtroppo ebbero l'amara scoperta che entrambe non erano nella camera della rosa.
"Accidenti. Ma dove si saranno cacciate." fece Ulrich, seccato.
"Se non sono qui." dedusse Yumi "Di sicuro devono essere alla fabbrica."
"Fammi controllare." Jeremy prese il suo portatile dallo zaino, e lo poggiò sul letto. Il ragazzo stava tracciando il segnale GPS del cellulare di Aelita, in modo che potesse trovarla. Odd, invece, si era predisposto di chiamarla semplicemente, ma non rispondeva.
"Non è possibile." si lasciò sfuggire il biondo.
"Allora Jeremy? Dove sono?" domandò l'amico accanto a lui.
"All'Hermitage. Cosa sono andate a fare lì?" 
"Non importa cosa ci facciano lì. Dobbiamo sbrigarci."
I guerrieri Lyoko, questa volta si diresse verso il parco, il più in fretta possibile.
Arrivati all'Hermitage, con l'affanno, il gruppo si apprestava a varcare la soglia della baracca, ma non passa neanche il tempo di avvicinarsi, quando improvvisamente, come in una scena di un film horror, si udì uno strillo acuto provenire proprio dalla casa.
"È Aelita!" esclamò Jeremy, con l'angoscia a mille "Corriamo!" 
Corsero più veloci che potevano verso il luogo diroccato, molto preoccupati per la sorte della loro amica. Non appena la porta venne aperta a calci, videro Xana, che cercava di trattenere uno spettro polimorfico dalla forma simile a quella di un uomo dei servizi segreti, biondo, con occhiali da sole, vestito in giacca e cravatta. Quest'ultimo era bloccato dagli arti tremanti della ragazza, la quale, in qualche modo, lo stava fermando a fatica. Aelita era a terra, dietro di loro, probabilmente aveva cercato di fermare lo spettro, senza successo. 
Non appena notò che i suoi amici erano arrivati, ella strillò immediatemte: "Vi prego aiutatela! È stremata!" 
Xana cercava di resistere con tutte le sue forze, ma quello era molto più forte di lui, trattenendo una smorfia di dolore.
"Caricaaaaaa!" urlò Odd, caricando tutto il suo corpo verso la figura, che si dissolse per un attimo, permettendo alla corvina di fuggire alla sua presa, mentre il poveretto che aveva fatto da ariete finì a sbattere per terra.
"Odd! Tutto bene?" Ulrich lo aiutò ad alzarsi, mentre Aelita e Yumi aiutarono Xana. 
"Forza! Tutti fuori!" Gridò Jeremy. Il gruppo corse giù per le scale come un fulmine, in direzione della fabbrica. Tramite il passaggio secondario della casa, i ragazzi dovettero correre nelle fogne per raggiungere al più presto la fabbrica abbandonata. Per evitare sforzi, William caricò sulle spalle la ragazza, ancora incapace di correre, non solo perchè non era ancora al pieno delle sue forze, ma anche perchè lo spettro di prima si era rivelato davvero un osso duro da battere. 
Arrivati alla fabbrica, raggiunsero velocemente il montacarichi, fino ad arrivare alla sala del supercomputer.
"Quello che avete fatto voi due è stata una stupidaggine." li rimproverò Jeremy "Aelita, ti avevo detto di non fare cose azzardate perchè ancora non possiamo fidarci."
"Se non fosse stato per te, non saremmo andate da sole all'Hermitage! Ora capisci che Xana non c'entra nulla?" protestò la ragazza, ancora arrabbiata con lui per la loro questione. 
"Andiamo voi due, non ricominciate a litigare." li rimproverò Ulrich "Siamo nel bel mezzo di un problema qui."
"Ulrich ha ragione." si intromise William "Non è il momento per pensare a cose così puerili. Dobbiamo pensare a risolvere questo problema."
Ulrich lo scrutò meglio: da quando William gli dava ragione? E quando mai aveva pensato a cose del genere?
No, davvero, da quando? Il corvino sembrava essere diventato molto più maturo di quanto non lo fosse prima.
"William ha ragione." accorse Yumi "Prima disattiviamo questa torre, meglio sarà per tutti noi."
"Va bene." si rassegnò il ragazzo biondo "Allora William rimane con me e Xana nel caso di un nuovo attacco, mentre voialtri andate a Lyoko."
Jeremy si fermò al piano del super calcolatore, con William, il quale posò la ragazza, facendola sedere vicino al computer. Tossì un paio di volte e si sfregò la gola arrossata. Lo guardò , ma subito distolse lo sguardo, cosa che stupì non poco il ragazzo, ma decise di stare comunque in silenzio.
 
"Trasferimento. Scanner. Virtualizzazione!"
Yumi, Odd, Aelita e infine Ulrich atterrarono nelle lande fredde e desolate del settore ghiaccio. Nessuna torre in vista per adesso. Nessun potenziale nemico. Niente di niente.
"Jeremy. Ci siamo." lo informò il castano "E adesso da che parte?"
"Nord-ovest." affermò il biondo "Vi spedisco i veicoli."
"Un po' lontanuccio, ma con i nostri mezzi la raggiungeremo in un attimo." disse entusiasta il gatto viola, saltando con un giro della morte sul suo overboard. Aelita salì sull'overwing di Yumi, e Ulrich sul suo overbike. Insieme, partirono verso le coordinate, con la speranza di poter disattivare la torre nel minor tempo possibile.
Il territorio non era seminato di nemici di nessun tipo. Era completamente deserto.
Anche nella sala del super calcolatore era tutto tranquillo. Nessuna traccia di alcuno spettro. Almeno per ora. Xana era molto nervosa e non voleva dare troppo nell'occhio, eppure Jeremy fece capolino dalla sua parte un paio di volte. Quieta e silenziosa, le sue mani sfregavano frequentemente il collo. Il colpo doveva essere stato parecchio forte, ma anche lei non era in condizioni ottime per un combattimento, nonostante si stesse rimettendo in sesto giorno dopo giorno. Non aveva creato problemi, si era sempre resa più distante possibile. Ma ancora non era convinto della sua indole. Dopo questa giornata dovette finalmente ricredersi. Non solo per essersi dimostrata compassionevole nei confronti di Aelita, ma anche perchè era diventata involontario -o forse no- bersaglio di un qualcosa di indefinito. Non poteva essere sicuro se ci fosse qualcuno a muovere i fili di Lyoko, o qualcosa come una vera intelligenza artificiale senziente, almeno questa volta.
In quegli ultimi istanti di pensiero, qualcosa attirò la sua attenzione. 
La corvina alzò di scatto il volto verso l'uscita. Un' inavvertita scarica elettrica uscì dal pannello del montacarichi. In quella stanza fecero tutti diversi passi indietro.
"Ragazzi, sbrigatevi. Lo spettro stà arrivando." li avvertì Jeremy.
"Ci siamo quasi." rispose Aelita dall'altro lato. Ancora nessun mostro in vista. Tutto a Lyoko era tranquillo e vuoto. Tranne che per le forti pulsazioni che portavano alla torre.
Il fantasma uscì dal montacarichi senza troppa fatica. Mentre Jeremy e Xana si allontanavano, William si portò in assetto da combattimento, anche se un po' azzardato.
"Stai indietro!" lo avvertì, portandosi in avanti.
Non ci volle molto, infatti, che il ragazzo venisse sbattuto violentemente verso il muro da diverse scariche elettriche. Il poveretto cadde al suolo da seduto e fece fatica ad alzarsi. 
L'uomo puntava proprio sul bersaglio indicato, impassibile. Xana prese lestamente ad allontanarsi spaventata. Quello però fu più veloce di lei, e la prese per il braccio, strattonandola. Lei cercò di dimenarsi ma venne colpita da altre scariche elettriche che la sfinirono. Jeremy allora tentò un po' di coraggio, e si buttò verso di lui urlando, come aveva fatto Odd. Lo spettro si dissolse per un diverso tempo, in modo che il ragazzo potesse aiutare l'altra ad alzarsi e a portarla via.
William bloccò ancora più frequentemente lo spettro, in modo da guadagnare tempo, ma l'unica reazione che potè fare fu quella di un potente boato elettrico, che fece cadere a terra i presenti.
"Basta giocare." parlò il fantasma, con voce profonda e corrotta "Non ho tempo per pensare a voi mocciosi."
Xana si rialzò, e prese ad aiutare Jeremy questa volta, ma venne nuovamente bloccata e tirata indietro. Era sul punto di attaccare, quando, all'improvviso, non si dissolse sul posto nella massa nera di pixel, e scomparve tra i cavi elettrici del computer. 
Aelita aveva inserito il Codice Lyoko e aveva disattivato la torre prima che potesse succedere il peggio.
 
"Quindi non avete avuto problemi nel disattivare la torre?" chiese Jeremy, rimettendosi in postazione di comando.
"No, nada de nada." rispose Odd, stiracchiandosi.
"Nessun nemico. Nessun problema. Tutto assolutamente normale. Tranne che per la torre blu." li informò Ulrich.
"È strano." disse Yumi "Sembrava solo un attacco di prova."
"Prova per cosa?" domandò il ragazzo corvino, che si stava massaggiando nelle parti in cui era stato maggiormente colpito.
"Non lo sappiamo, ma chiunque sia stato, attaccherà di nuovo." riprese Aelita "Poco ma sicuro."
"La cosa importante è che per adesso possiamo rimanere tranquilli." parlò Jeremy, aggiustandosi gli occhiali "Ad ogni modo, ho l'impressione di sapere di chi si tratti. E credo che anche Xana lo sappia. Giusto?" le domandò, voltandosi verso di le, la quale annuì e si sfregò le mani.
"Ci dispiace tanto, il fatto è che con tutti i disastri che ci hai fatto passare, è difficile fidarsi di te." le rivelò Ulrich, un po' imbarazzato. 
Odd intervenne seccato "Parla per te. Io ho già passato da un pezzo quei momenti."
"Ad ogni modo. Ci vuole comunque del tempo, lo sai..." continuò il biondo occhialuto, ma la ragazza in questione alzò la mano come segno di silenzio, abbozzando un sorriso e annuendo. 
Aelita si poggiò vicino a lei e la abbracciò, sotto gli occhi attoniti dei suoi compagni. Non per qualcosa in particolare, ma ogni volta che lo faceva, avvertiva quel gran senso di nostalgia di casa. Le sembrava di essere in qualche modo tornata la bambina di un tempo. Anche senza i suoi ricordi, avvertiva la presenza di Xana accanto a sè, e ogni senso di inquietudine verso il suo nome svanì.
Eppure lei doveva essere l'ultima che doveva fidarsi di lei, dopo tutto quello che le aveva fatto.
 Alla domanda del perchè si trovassero all'Hermitage, la rosa le spiegò tutto. Anche della strana scatola che avevano trovato, e per il terrore di poter perdere misteriosamente il contenuto, Jeremy le diede il permesso di tornare nella casa incriminata per portarla via. E così fecero.
I guerrieri Lyoko avevano optato per un diverso tipo di approccio con la corvina.
Yumi, ancora non del tutto fiduciosa, aveva messo tra le mani un "tre strike e sei fuori" anche se uno su tre erano già andati.
Quando lei tornò a casa, e il resto dei ragazzi tornarono al Kadic, William si era rititato nella sua stanza, ancora ferito e pieno di dubbi. Il resto era nella camera di Jeremy. Aelita, aiutata da Ulrich, aveva ancora con se la scatola, ed era sul punto di aprirla. La poggiò sul letto del ragazzo, e con l'ausilio di un coltellino, riuscì ad aprirla e vederne il contenuto.
Dentro vi si trovavano diversi CD, tante, moltissime foto, e la custodia di un violino.
Aelita si sorprese. Erano tutte le foto in cui appariva Xana. Ce n'erano di tutti i tipi. Una, ad esempio, ritraeva la corvina da piccola, accanto ai suoi genitori. Aelita si trovava ancora nel pancione della mamma. Un'altra era molto più allegra. Una foto di famiglia, con un'Aelita, ancora giovanissima, tra le sue braccia. Ce n'erano altre, alcune sembravano ritrarla in luoghi che non aveva mai visto, ma aveva un'aria triste. 
Dovevano essere molto felici insieme.
Scavando più a fondo, vide una foto che sembrava molto vecchia. Essa ritraeva una piccola Xana, con un'altra bambina accanto a lei. Erano entrambe identiche. Dietro, quelli che dovevano essere i suoi veri genitori.
L'istinto di piangere venne poco dopo ad Aelita. Sembrava aver ripreso vecchi ricordi rimasti ancora inconsci dentro di lei, sopiti fino a quel momento.
Anche senza i suoi ricordi, lei la sentiva parte della sua vita.
Dopo essersi calmata, lasciò andare tutte le foto nella scatola. Le avrebbe conservate in camera sua.
Jeremy prese i CD, e domandò alla corvina cosa fossero.
-Diversi firewall e programmi che ho conservato.- scrisse sul blocco apounti -Forse ti torneranno utili in qualche modo.-
"E questo violino?" domandò Ulrich, prendendo in mano la custodia e sentendo che era piena. Dentro effettivamente c'era un violino.
-Quello è mio. Ma non credo che sia ben accordato.- gli scrisse -Lo farò quando ne avrò occasione.-
In quella situazione, tra la tranquillità generale, solo in quel momento Odd si ricordò di una cosa importantissima.
"Oh no! Ho dimenticato di spedire la mail!"
Jeremy e Ulrich lo fissarono confuso, mentre Aelita e Xana fecero finta di niente.
"...Quale mail? Odd, di che stai parlando?"
 
 
 
 
Angolo dell'autrice che ha la febbre alta
Finito! Finalmente.
Devo dire che ogni capitolo di questa storia è un parto, ma neanche la febbre riuscirà a fermarmi.
Come ho anticipato nel precedente capitolo i problemi arrivano. E scusatemi se non c'è stata azione su Lyoko, ma il nuovo nemico non è mica scemo. Li stà solo studiando per vedere cosa sono capaci di fare. Molto presto i guai veri arriveranno, fidatevi.
Altrimenti, avrei disegnato le atwork di nuovi mostri per niente?
Spero che questo capitolo non sia troppo corto, ma non riesco a vederlo dato che scrivo in gran parte con il cellulare. Così spiego anche eventuali errori grammaticali.
Ah, e in caso non lo avreste capito, la Xana-Aelita-Odd sono da ora in poi la mia brotp preferita di Code Lyoko!
Ci vediamo ad un nuovo capitolo! Alla prossima!
   
 
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