Dopo sei lunghi anni sto finalmente lasciando questo ospedale cosparso da sofferenza e brutti ricordi per ritornare nella mia casa di origine. Non riesco a crederci che finalmente potrò rivedere i miei amici Sasuke-kun e Sakura-chan. […] Per Sasuke non esistevano altri Usuratonkachi al mondo perché quel soprannome era riservato solo a me, e di questo ne avevamo discusso diverse volte, e per me lui era il mio amico del cuore, colui a cui potevo raccontare tutto ed essere semplicemente me stesso, anche dopo l'incidente che provocò la morte dei miei genitori. Anche a Sakura volevo molto bene, ma il rapporto che avevo con Sasuke era unico nel suo genere e non ho passato neanche un giorno in cui un mio pensiero non lo avessi dedicato a lui, e mi sono sempre chiesto se anche per lui sia stata la stessa cosa. […] Giusto il tempo di svegliarmi che il treno è arrivato alla stazione di Konoha. Non vedo l’ora di tornare alla vita normale. Non vedo l’ora di rivederti, Sasuke.