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Autore: Derevko91    10/10/2017    2 recensioni
E se la terza stagione di AOS fosse andata diversamente? Un nuovo personaggio, una nuova sfida in corso. Riuscirà Coulson a venirne a capo? e cosa succederà con la nuova new entry?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melinda May, Nuovo personaggio, Phil Coulson, Rosalind Price, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nda: Eccovi il nuovo capitolo, scusate per il ritardo ma Domenica sono stata al Romics e ieri ero davvero distrutta, in più non sapevo cosa fare prima, mi è sfuggito proprio di mente che era il giorno in cui avrei dovuto pubblicare. Questo capitolo non è lunghissimo ma necessario allo svolgimento della trama, in più è fondamentale che Serena interaggisca con ogni personaggio per farvi comprendere che rapporto possa avere in seguito con ognuno di loro. Ringrazio chi segue la storia e recensisce spero che continuerete a farlo. Spero anche di sentire altre opinioni che siano positive o negative avrei piacere a sapere cose ne pensate :) Ora vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura. Baci









Serena seguì Daisy nella stanza di contenimento domandandosi se avesse fatto bene a parlare, sembrava in effetti che ciò non fosse servito a nulla, credeva che così facendo avrebbe guadagnato alleati invece si trovava a dover conquistare la loro fiducia
Idealmente aveva pensato, che questi umani essendo venuti a contatto già con altre specie sarebbero stati più aperti al dialogo. Si rendeva conto ora che aveva fatto un madornale errore, non li conosceva abbastanza quando aveva fatto la sua mossa, il loro atteggiamento tradiva sfiducia sicuramente acquistata a seguito di qualche tradimento. Sperava solo che alla fine il loro capo avrebbe capito che potevano fidarsi di lei non aveva voglia di iniziare una lotta, gli umani gli piacevano in fondo.
Si guardò intorno sbuffando. 
“Ma che luogo accogliente, certo potevano mettere un po' di rosso tutto questo bianco mi ricorda gli ospedali” disse la Reggente. 
“Sembra che ti piaccia il rosso” disse Daisy guardandola dalla testa ai piedi 
“Fa Pan Dan con gli occhi” rispose lei indicando gli occhiali 
“In effetti si, immagino che non siano lenti quelle, conosci anche come sono fatti gli ospedali?” disse sarcastica 
“Temo di si, non è la prima volta che vengo qua giù” 
Daisy sbuffò “troverai nei cassetti qualunque cosa ti serva” aggiunse dopo 
“Immagino non la chiave per uscire,comunque grazie per avermi accompagnato” le rispose 
“In realta era più per controllare che non creassi problemi” 
“Si lo immaginavo, non è un caso che Phil mi abbia mandato con te” 
“Scusami tanto chi ti ha dato il permesso di chiamarlo per nome?” disse Daisy irritata 
“Uh sei gelosa?” la sfottè Serena “E' un bel nome perchè non usarlo, e poi sul vostro pianeta siete cosi formali. Avete nomi, cognomi, secondi nomi ,titoli ecc ecc è tutto così snervante per non parlare di tutte le lingue che avete. Siete faticosi” si lamentò 
“Lieta che il mio pianeta ti crei problemi” disse Daisy sorridendo 
“Avanti cosa aspetti?” le disse a sorpresa “chiedi pure” aggiunse 
“E cosa dovrei chiederti di grazia?” 
“Per tutto il tragitto oltre a studiarmi ho notato che, come dite voi ah si le rotelline del tuo cervello continuavano a girare, immagino tu voglia sapere qualcosa, Coulson ha mandato te perchè probabilmente sei brava a carpire informazioni involontarie e probabilmente anche perchè tra tutti sei quella che ritiene più in grado di tenermi testa. Coulson è molto intelligente ha ragione in entrambe le cose, anche se credo mi terresti più testa verbalmente che fisicamente. “ 
“Hai terminato il monologo?” la interruppe 
“In verità no, voi giovani l'educazione non la conoscete. Comunque ciò che stavo dicendo e che puoi tranquillamente chiedere tutto ciò che ti frulla per la testa” 
“E tu risponderesti?”chiese dubbiosa l'inumana 
“Non è forse ciò che ho fatto fino ad ora?” 
“Non mi interessa chiedere alcun che, potresti semplicemente essere pazza o brava a mentire, non che le due cose si scolleghino necessariamente” 
“Sai mi stupisco che la più diffidente di tutti sia tu, infondo tu non sei propriamente umana anzi siete stati definiti inumani nelle vecchie ere per un motivo, saresti dovuta essere forse l'unica a credermi” 
“E perchè mai ? Il fatto che non sei umana non garantisce sulle tue intenzioni” 
“Ah ora capisco, qualche inumano non si è comportato tanto bene immagino, se tu mi permettessi di capire magari...”
“Assolutamente no,non mi farai quella cosa WOO-DOO che hai fatto a Coulson” disse con veeemenza
“Ovviamente no, tu non ti fidi... di me. Credo però,che tu ti fidi di Coulson e io sono più che convinta che lui si fiderà di me quindi per me non esiste alcun problema. Però ribadisco se hai qualcosa da chiedere fai pure” 
“No grazie” disse girandosi e dirigendosi verso la porta 
“Io non sono il nemico e non sono nemmeno qui per intralciarvi” le disse Daisy si fermo,ancora dubbiosa se andar via o meno. 
Non aveva cavato un ragno da un buco, ma c'era una domanda irrazionale in realtà che l'assillava,ma temeva di farla. Come se le avesse letto nel pensiero Serena disse
“Avanti parla, non ti mangio” 
Daisy si girò e disse “C'è una cosa che vorrei chiederti in realtà, probabilmente sarà inutile la tua risposta quando riveleremo che sei solo una pazza che crede di essere un aliena,ma se tu veramente vedi tutto e ti definisci una Reggente del Tempo dovresti sapere cosa sarebbe accaduto e se io non...” 
“Se tu non fossi scesa laggiu?” concluse Serena riferendosi al luogo in cui Daisy aveva ricevuto la sua “eredità” 
“Si” rispose con un sussurro Serena tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi.
“Questo è difficile da vedere, e io non dovrei usare i miei potere per dei favori personali 
“Daisy stava per interromperla arrabbiata ma Serena fu piu veloce “...tuttavia posso provare a vedere” disse chiudendo gli occhi e trattenendo il fiato .
Ciò che vide Daisy era alquanto strano era come una persona che sogna ,vedeva i movimenti degli occhi al di sotto delle palpebre chiuse. Di scatto li apri investendola con il suo sguardo rosso rubino.
“Non so cosa tu sperassi ma, che tu decidessi o no di scendere laggiù le cose non sarebbero cambiate, saresti diventata un inumana comunque in un modo o nell'altro” le disse Daisy era paralizzata.
“Perche?”chiese 
“Perchè non era la scelta che hai compiuto tu a determinare il tuo destino, ma quella di tuo padre. Lui credeva che meritassi di diritto di avere il tuo dono. E in verità sono d'accordo con lui. Noi siamo ciò che siamo e dobbiamo accettare noi stessi per cui puoi smettere di crucciarti Daisy puoi aver perso qualcuno laggiu...” Daisy tremò a quelle parole “...ma di certo non te stessa. Non è appartenere ad una specie o l'altra che ti fa migliore o peggiore ma solo le tue scelte.” disse solennemente 
Daisy era sconvolta non sapeva bene per cosa precisamente era come se si fosse tolta un peso, in verità non capiva come le parole di una sconosciuta potessero averla sollevata così, eppure era come se le avesse parlato una persona che la conosceva profondamente. 
“Forse faremmo bene ad andare a dormire ora” disse Serena comprendendo che Daisy avesse bisogno di elaborare quantole aveva detto. 
“Si hai ragione “disse Daisy imboccando la porta , poi si girò ed aggiunse “grazie”
“Di nulla” le sorridette l'aliena. 
Daisy imboccò il corridoio per tornare nell'ufficio di Coulson cercando di riprendere una certa compostezza, maledicendosi mentalmente, era stata un idiota sicuramente gli altri avevano ascoltato la conversazione dalle telecamere di sicurezza. Ora sarebbero stati tutti preoccupati per lei. Non voleva questo.
Ma perchè questa notte non poteva terminare? Si domandò sospirando.



  
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