Nda: Eccovi il nuovo capitolo, scusate per il ritardo ma Domenica sono stata al Romics e ieri ero davvero distrutta, in più non sapevo cosa fare prima, mi è sfuggito proprio di mente che era il giorno in cui avrei dovuto pubblicare. Questo capitolo non è lunghissimo ma necessario allo svolgimento della trama, in più è fondamentale che Serena interaggisca con ogni personaggio per farvi comprendere che rapporto possa avere in seguito con ognuno di loro. Ringrazio chi segue la storia e recensisce spero che continuerete a farlo. Spero anche di sentire altre opinioni che siano positive o negative avrei piacere a sapere cose ne pensate :) Ora vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura. Baci
Serena seguì Daisy
nella stanza di contenimento domandandosi se avesse fatto bene a
parlare, sembrava in effetti che ciò non fosse servito a
nulla,
credeva che così facendo avrebbe guadagnato alleati invece
si
trovava a dover conquistare la loro fiducia
Idealmente aveva
pensato, che questi umani essendo venuti a contatto già con
altre
specie sarebbero stati più aperti al dialogo. Si rendeva
conto ora
che aveva fatto un madornale errore, non li conosceva abbastanza quando
aveva fatto la sua mossa, il loro atteggiamento tradiva
sfiducia sicuramente acquistata a seguito di qualche tradimento.
Sperava solo che alla fine il loro capo avrebbe capito che potevano
fidarsi di lei non aveva voglia di iniziare una lotta, gli umani gli
piacevano in fondo.
Si guardò intorno sbuffando.
“Ma che luogo
accogliente, certo potevano mettere un po' di rosso tutto questo
bianco mi ricorda gli ospedali” disse la Reggente.
“Sembra che ti piaccia il rosso” disse Daisy
guardandola dalla testa ai piedi
“Fa Pan Dan con gli occhi” rispose lei indicando
gli occhiali
“In
effetti si, immagino che non siano lenti quelle, conosci anche come
sono fatti gli ospedali?” disse sarcastica
“Temo di si, non è la prima
volta che vengo qua giù”
Daisy sbuffò
“troverai nei cassetti qualunque cosa ti serva”
aggiunse dopo
“Immagino non la chiave per
uscire,comunque grazie per avermi accompagnato” le
rispose
“In realta era più per controllare che non creassi
problemi”
“Si lo immaginavo, non è un caso che Phil mi abbia
mandato con te”
“Scusami tanto
chi ti ha dato il permesso di chiamarlo per nome?” disse
Daisy
irritata
“Uh sei gelosa?” la sfottè
Serena “E' un bel nome perchè non usarlo,
e poi sul vostro pianeta siete
cosi formali. Avete nomi, cognomi, secondi nomi ,titoli ecc ecc
è
tutto così snervante per non parlare di tutte le lingue che
avete.
Siete faticosi” si lamentò
“Lieta che il mio pianeta
ti crei problemi” disse Daisy sorridendo
“Avanti cosa aspetti?” le disse a
sorpresa “chiedi pure” aggiunse
“E cosa dovrei chiederti di grazia?”
“Per tutto il tragitto
oltre a studiarmi ho notato che, come dite voi ah si le rotelline del
tuo cervello continuavano a girare, immagino tu voglia sapere
qualcosa, Coulson ha mandato te perchè probabilmente sei
brava a
carpire informazioni involontarie e probabilmente anche
perchè tra
tutti sei quella che ritiene più in grado di tenermi testa.
Coulson
è molto intelligente ha ragione in entrambe le cose, anche
se credo
mi terresti più testa verbalmente che fisicamente.
“
“Hai terminato il monologo?” la interruppe
“In verità no, voi giovani l'educazione non la
conoscete. Comunque ciò che stavo dicendo e che puoi
tranquillamente
chiedere tutto ciò che ti frulla per la
testa”
“E tu risponderesti?”chiese
dubbiosa l'inumana
“Non è forse ciò che ho fatto
fino ad ora?”
“Non mi interessa
chiedere alcun che, potresti semplicemente essere pazza o brava a
mentire, non che le due cose si scolleghino
necessariamente”
“Sai mi stupisco che la più diffidente di tutti
sia tu, infondo tu
non sei propriamente umana anzi siete stati definiti inumani nelle
vecchie ere per un motivo, saresti dovuta essere forse l'unica a
credermi”
“E perchè mai ? Il fatto che non sei
umana non garantisce sulle tue intenzioni”
“Ah ora capisco, qualche inumano non si è
comportato tanto
bene immagino, se tu mi permettessi di capire magari...”
“Assolutamente no,non mi farai
quella cosa WOO-DOO che hai fatto a Coulson” disse con
veeemenza
“Ovviamente no, tu non ti fidi... di me. Credo
però,che tu
ti fidi di Coulson e io sono più che convinta che lui si
fiderà di
me quindi per me non esiste alcun problema. Però ribadisco
se hai
qualcosa da chiedere fai pure”
“No grazie” disse girandosi e dirigendosi verso la
porta
“Io non sono il nemico e non sono nemmeno qui per
intralciarvi” le disse Daisy si fermo,ancora dubbiosa se
andar via o meno.
Non aveva cavato
un ragno da un buco, ma c'era una domanda irrazionale in
realtà che
l'assillava,ma temeva di farla. Come se le avesse letto nel pensiero
Serena
disse
“Avanti parla, non ti mangio”
Daisy si girò e disse “C'è una cosa che
vorrei chiederti in
realtà, probabilmente sarà inutile la tua
risposta quando
riveleremo che sei solo una pazza che crede di essere un aliena,ma se
tu veramente vedi tutto e ti definisci una Reggente del Tempo
dovresti sapere cosa sarebbe accaduto e se io
non...”
“Se tu non fossi
scesa laggiu?” concluse Serena riferendosi al luogo in cui
Daisy
aveva ricevuto la sua “eredità”
“Si” rispose con un sussurro Serena tolse gli
occhiali e si
strofinò gli occhi.
“Questo è difficile da
vedere, e io non dovrei usare i miei potere per dei favori
personali
“Daisy stava per interromperla arrabbiata ma Serena fu piu
veloce
“...tuttavia posso provare a vedere” disse
chiudendo gli occhi e
trattenendo il fiato .
Ciò che vide Daisy era
alquanto strano era come una persona che sogna ,vedeva i movimenti
degli occhi al di sotto delle palpebre chiuse. Di scatto li apri
investendola con il suo sguardo rosso rubino.
“Non so cosa
tu sperassi ma, che tu decidessi o no di scendere laggiù le
cose non
sarebbero cambiate, saresti diventata un inumana comunque in un modo
o nell'altro” le disse Daisy era paralizzata.
“Perche?”chiese
“Perchè non era la scelta che hai compiuto
tu a determinare il tuo destino, ma quella di tuo padre. Lui credeva
che meritassi di diritto di avere il tuo dono. E in verità
sono
d'accordo con lui. Noi siamo ciò che siamo e dobbiamo
accettare noi
stessi per cui puoi smettere di crucciarti Daisy puoi aver perso
qualcuno laggiu...” Daisy tremò a quelle parole
“...ma di certo
non te stessa. Non è appartenere ad una specie o l'altra che
ti fa
migliore o peggiore ma solo le tue scelte.” disse
solennemente
Daisy era sconvolta non sapeva bene per cosa precisamente era come
se si fosse tolta un peso, in verità non capiva come le
parole di
una sconosciuta potessero averla sollevata così, eppure era
come se
le avesse parlato una persona che la conosceva profondamente.
“Forse faremmo
bene ad andare a dormire ora” disse Serena comprendendo che
Daisy
avesse bisogno di elaborare quantole aveva detto.
“Si hai ragione “disse
Daisy imboccando la porta , poi si girò ed aggiunse
“grazie”
“Di nulla” le sorridette l'aliena.
Daisy imboccò il
corridoio per tornare nell'ufficio di Coulson cercando di riprendere
una certa compostezza, maledicendosi mentalmente, era stata un idiota
sicuramente gli altri avevano ascoltato la conversazione dalle
telecamere di sicurezza. Ora sarebbero stati tutti preoccupati per
lei. Non voleva questo.
Ma perchè questa notte non poteva
terminare? Si domandò sospirando.