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Autore: Tawariell    20/06/2009    5 recensioni
Cosa succederebbe se una certa senatrice di Naboo, un giovane jedi schizzato con un alto numero di midichlorian nel sangue e il suo castissimo e noiosissimo maestro si ritrovassero nel nostro mondo nei panni dei loro interpreti? E a loro volta questi ultimi fossero scaraventati nel mondo di Star Wars?
Racconto per ora sospeso, ma spero di riprendere...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci ad aggiornare dopo 4 mesi, lo so, lo so: sempre lenta sono!

Grazie, grazie di cuore a darth harion e shadowmoon, e a tutti quelli che leggono.

Buona lettura

Capitolo X – La riunione delle MENTI.

 

Riassunto dei capitoli precedenti …

Ma non ci penso neanche a farvelo …

Quando si dice coccolare il proprio pubblico …

 

Era una notte buia e tempestosa, nonostante fosse estate, oltretutto l’estate del 2007, che fu una delle più afose della storia dell’umanità, inferiore, come calura, soltanto, alla terrificante estate del 2003.

Comunque, era una notte allucinante, pioggia, vento, grandine in quel di Londra in quella torrida estate, centinaia e centinaia di squadre di vigili del fuoco furono chiamati per tentare di:

1-Salvare persone che stavano annegando persino nel proprio salotto in appartamenti anche al settimo e all’ottavo piano.

2-Far sgomberare il mercato di Porto Bello ( o meglio ciò che ne era rimasto) dove la gente stava usando le bancarelle come barche e barchette improvvisate.

3-Far sgomberare i parcheggi della City, dove, durante l’alluvione improvvisa, si erano formati degli ingorghi paurosi, soprattutto nei parcheggi di cinema, ristoranti e discoteche: i pompieri trovarono almeno venti mila macchine che galleggiavano sia nei parcheggi sotterranei che in quelli ai piani alti, con dentro i rispettivi proprietari, a metà tra l’imbufalito e il terrorizzato.

4-Evacuare Buckingham Palace, che era ormai diventata una doppia piscina: a cielo aperto e al chiuso. La famiglia reale era talmente incazzata che ormai aveva perso tutto il suo aplomb e bestemmiava peggio di uno scaricatore di porto, tirando giù santi,beati e madonne che nemmeno esistono sul calendario, oltretutto in greco antico.

In tutto in questo immondo casino, l’unica strada di Londra, stranamente intatta, era quella dove era piazzata l’abitazione di Ewan McGregor, vicino a dove c’era il noto mercatino di Porto Bello, eppure anche lì gli abitanti non erano propriamente tranquilli.

Da circa quarantotto ore, difatti, si sentiva il rumore di falciatrici, trapani, betoniere e di lavandini ingorgati provenire proprio dall’abitazione del suddetto attore scozzese, dove peraltro sembrava fosse passato sia una tromba d’aria che un ciclone.

Nonostante ciò la consorte del nostro eroe dormiva placidamente nel lettone matrimoniale, abbracciata alle tre figlie, mentre il presunto marito era svaccato a pancia in su nella stanza degli ospiti, dove tentava di smaltire la terrificante sbronza, dormendo placidamente, russando soltanto in maniera lieve: dopotutto faceva solo il rumore di una betoniera che impasta il cemento e di un lavandino ingorgato da almeno cento anni.

In salotto( o in quello che ne era restato) Anakin e Padmè erano anch’essi svaccati a pancia in su sul divano matrimoniale, russando a più non posso, facendo dei sogni insopportabilmente caramellosi e facendo il rumore di trapani di mille kilowatt e di ottocento falciatrici in azione.

Verso le due erano passati i vigili del fuoco anche da loro, ma il frastuono era tale che preferirono desistere: dopotutto a Notting Hill, i danni, erano stimati in soli quattro milioni di euro.

Alle sette del mattino, puntuale come le tasse, Eve si alzò insieme alle tre figliolette, mettendosi a preparare una bella colazione per gli ospiti improvvisati, che, a differenza del presunto consorte, si erano già svegliati e stavano tubando come due piccioni da almeno venti minuti.

Verso le otto la signora McGregor si avvicinò ai due, che indossavano ancora gli orrendi stessi vestiti con cui erano arrivati due sere prima, portando il vassoio della colazione.

“Che bello avervi a casa nostra miei cari e soprattutto è stupendo sapere che vi siate riconciliati: l’ho sempre detto che eravate fatti l’uno per l’altra, proprio come i vostri personaggi Anakin e Padmè”

I signori Skywalker la guardarono senza capire, ma allungarono lo stesso le mani sul vassoio dove facevano bella mostra di sé diversi invitanti piatti di maccheroni ai gamberi e ai broccoli.

“Ehm grazie cara … Ewan come sta?” domandò Anakin mentre la moglie iniziava a mangiare.

“Oh, dorme, è sempre così dopo aver bevuto … ah Hayden?”

“Sì cara?”

“Spero che sia venuto bene il tuo piatto preferito”

“Lo sarà senz’altro” replicò il giovane jedi con un sorriso mentre la donna si allontanava, poi iniziò a mangiare con appetito e bere con molta sete, senza sapere che nel bicchiere vi era del whisky: considerando che il nostro eroe era più o meno astemio, la sua reazione fu assolutamente pacifica, i suoi occhi divennero soltanto leggermente più gialli e lui stramazzò al suolo senza un lamento.

Riavutosi immediatamente dallo svenimento riprese a mangiare, ma evitò di bere: non ci teneva a sbronzarsi, lui.

“Tutto bene caro?” chiese Padmè vedendolo più bianco e pallido del solito.

“Benissimo, solo hai sentito quel liquido?Al confronto la birra zairona che beve il mio maestro è acqua pura”

La senatrice spalancò gli occhi, ancora sul giallognolo.

“Senti, ma ehm secondo te perché c’è stata prima la nevicata e poi l’alluvione?Interferenza della Forza?”

“Sì, causata da noi”

“Da chi?”

“Da noi tre”

“E perché mai?”

“Hai visto i tuoi occhi cara?Sono gialli, così come i miei e quelli del mio maestro”

La signora Skywalker rabbrividì.

“Ma solo i sith hanno gli occhi gialli”

“Difatti”

“Io non sono un sith e nemmeno il tuo maestro e poi tu, tesoro, è totalmente impossibile che possa diventare un sith, sei il prescelto dei jedi!”

“Forse il troppo stress di questi giorni: non sappiamo dove siamo finiti, tutti ci chiamano con nomi strani e quella donna simpatica ma assurda che dice di essere la moglie di … “

“Sì di Ewan, ma il tuo maestro si chiama Obi-Wan!”

Un violento tonfo proveniente dal salotto li distrasse: sembrava che qualcuno avesse sbattuto una palla di ferro contro un muro.

Subito dopo dalla porta spuntò il generale Kenobi tenendosi la testa tra le mani, come se avesse subito un colpo.

“Appunto io mi chiamo Obi-Wan!”

“Quella è tua moglie da almeno 12 anni” urlò inviperito Anakin.

“E non urlare e comunque non è mia moglie, non sono sposato, non ho figli!”

“E allora perché dice di essere tua moglie?”

“Non dice di esserlo … come ha fatto notare Padmè, quella signora sostiene di essere la moglie di un certo Ewan solo che lei pensa che io sia questo Ewan, come … come …”

“Come tutti pensano che io sia una certa Natalie e lui un certo Hayden … chiarito questo punto dove siamo?”

“Non lo so, è un più un mese che mi arrabatto cercando risposte, ma trovando solo mezzi tecnologici arretrati, come la televisione dove vengono trasmessi programmi assurdi e orripilanti adatti agli uomini che vivevano prima della nascita della Repubblica …” bofonchiò il giovane maestro jedi, sedendosi su una poltrona in raso bianco e continuando a tenersi la testa dolorante.

“Non hai fame?” domandò il suo ex allievo porgendogli un piatto ricolmo di pasta.

“Sì, grazie” e subito agguantò il piatto, prendendo a mangiare, con un appetito vorace, il suo contenuto.

“Da quando ti piacciono i piatti di altri sistemi?” domandò prontamente Anakin, stupito di un tale comportamento.

“Dopo aver assaggiato l’haggis e la cassouela, qualsiasi cosa diventa buona, anche i tuoi vermi”

“La che?” chiesero in coro i signori Skywalker.

“Niente …”

Se il suo maestro aveva imparato a digerire il cibo terrestre, non così il prescelto, che iniziò a sentire uno strano peso sullo stomaco cinque minuti dopo aver finito il misterioso piatto: dieci minuti dopo divenne tendente al blu, poi si fiondò in bagno, dove rimase per circa un’ora, non a vomitare, ma a fare altro, non dico cosa perché sono una signora ^_^…

Rientrato in salotto con un pallore degno di un fantasma con le doglie, tornò a svaccarsi sul divano, dove venne subito abbracciato e poi coccolato dalla consorte, che sorrideva a sessanta quattro denti, anzi a cento ventotto.

Poco dopo in salotto rientrò Eve, che stranamente era vestita in maniera più coperta del solito: indossava, difatti, dei micro-calzoncini e una canotta, per nulla scollata.

“Tesoro, è arrivato un nuovo copione …”

Obi-Wan deglutì a vuoto due o tre volte, poi si volse verso la donna.

“Mi sembra un ruolo interessante …”

L’uomo sorrise, prese il copione che lei gli porgeva e iniziò a leggerne il testo che aveva come titolo “Angeli e Demoni”.

Dopo circa mezz’ora, quando ormai era verso la fine, il suo colorito tendeva al giallo limone, vestiti compresi.

“Dimmi che ho capito male … non dovrò fare quel … quel … come lo chiamano?”

“Intendi il camerlengo? Sì, devi fare quello tesoro: non sei contento? Per la prima volta farai il cattivo”

Kenobi la fissò seccato.

“Su tesoro non fare così, hai fatto il musicista bisessuale, il tossicomane, l’assassino di cosa ti lamenti” aggiunse la donna

Anakin e Obi-Wan la guardarono, si guardarono e poi svennero.

Padmè si avvicinò alla signora McGregor.

“Forse è il caso di disdire, Ewan non mi sembra in forma!”

A questo punto Eve ebbe per la prima volta un momento di debolezza, abbracciò la presunta amica e scoppiò in singhiozzi.

“Sì, difatti, povero caro, sta malissimo, è fuori di sé, chiama tutti con nomi strani e poi insomma è un mese che nisba …”

“Eh??”

“E’ un mese che non facciamo sesso!”

Al sentire la parola sesso, la signora Skywalker passò da tutti i colori dell’arcobaleno(non certo perché non conoscesse il termine, data la sua esperienza approfondita con ehm il prescelto), poi svenne pure lei: dopo circa mezz’ora i nostri eroi erano sdraiati alla belle e meglio su divani e poltrone, mentre Eve e le bimbe facevano loro aria con dei ventagli.

“Quindi dovrei fare una specie di Palpatine?” domandò Obi-Wan, ancora pallido.

“Ma Palpatine non è cattivo” disse Anakin guardandolo con aria da cucciolo: immediatamente Obi-Wan gli tirò uno scappellotto che lo fece volare contro la parete.

“Certo che lo è: è il signore dei sith!”

A quelle parole Skywalker non seppe assolutamente come reagire.

“Non è vero, lo dici solo perché lui mi comprende meglio di te”

“Hayden, caro, non ti sembra di prendere il tuo ruolo troppo sul serio? E poi lo sanno pure i tombini che Palpatine è il cattivo di Star Wars” intervenne Eve, con un sorriso angelico.

“Di che?”

“Star Wars : dovresti ricordarti, che oltre ad ingannare il tuo personaggio per tredici anni, prende in giro i jedi, si auto-nomina imperatore e tenta di uccidere tuo figlio davanti a te”

“Cosa fa???????????????????????”

Il generale Kenobi prese la presunta consorte per le spalle e la allontanò un po’ dai due.

“Cara, evita di dire le cose tutte d’un botto, Hayden sta passando un periodo strano e prende tutto molto sul serio”

“Capisco …”

Nel frattempo Anakin aveva preso a girare per la stanza come una trottola impazzita, tirando pugni e calci all’aria, urlando in hutthese antico improperi del tipo:

“P…. di quel consiglio di merda … p…. quel sith falso e bugiardo “

Obi-Wan, pur sentendo insultare i jedi, non riuscì a dir nulla, anche perché era ben felice di sentire che il suo allievo insultasse Palpatine.

Dopo uno sfogo durato quasi tre ore, mentre Eve e le piccole preparavano l’haggis, Anakin si sedette di nuovo sul divano e domandò

“Fammi capire tu sei sposato da oltre dieci anni, hai tre figlie e come secondo lavoro fai l’attore?”

Il suo ex maestro alzò gli occhi al soffitto.

“Ancora con questa storia? Senti, non so di cosa tu stia parlando, si dà il caso che sono finito in questa gabbia di matti un mese fa, non sono un attore, non sono sposato, non ho figli, ecc"

 

"Bugiardo ... quella donna ti chiama tesoro e le bimbe, papino!"

"Ma non ti sembra strano che mi chiami Ewan invece che Obi-Wan? E poi ..."

“E poi?”

“Ho visto un film dove tu passavi al lato oscuro per colpa del cancelliere Palpatine che è il signore dei sith, come ti ho detto prima …"

 

Skywalker sospirò, tirando giù altri due o tre smoccoli, tanto per gradire, poi replicò

 

“Potresti evitare di ripeterlo, per favore? Grazie!”

 

“D’accordo … a proposito di quel film tu e Padmè avrete due gemelli!”

 

Padmè ed Anakin si guardarono negli occhi con uno sguardo sconvolto poi tornarono a osservare l’uomo.

 

“Sai che siamo sposati?”

 

“CERTO CHE LO SO!” replicò il jedi stronfiando intanto i signori Skywalker tornarono a guardarsi negli occhi, ma stavolta con sguardo commosso ed esclamarono all’uniscono

 

“Che bello i gemellini!” e presero a limonare per un quarto d’ora buono il tutto mentre Obi-Wan brontolava un

 

“Per cortesia!!!!!!!!”

 

Provò a scuoterli, ma niente i due continuarono imperterriti a baciarsi per un altro quarto d’ora, il nostro quindi, tentò di andare a recuperare la presunta consorte.

 

“Senti cara, in che sistema siamo?”

 

Eve spalancò gli occhi stile manga, poi gli toccò la fronte e gli provò il polso.

 

“Ti sei fumato qualcosa? Cos’è un sistema?”

 

“Un pianeta”

 

“Ah … il nostro pianeta si chiama Terra, da sempre o anche Pianeta Azzurro, comunque, sì, ti sei fumato qualcosa”

 

“Può essere cara, può essere, torno dai nostri ospiti” e per evitare di farsi baciare dalla donna, si fiondò in salotto.

 

“Non vorrei interrompere il vostro colloquio personale, ma vorrei informarvi che siamo in un pianeta che si chiama Terra o Pianeta Azzurro”

 

I due giovani amanti scollarono finalmente le lingue e iniziarono a grattarsi le rispettive teste, assai pensierosi.

 

“Mai sentito” fece Padmè.

 

“Nemmeno io: non credo che ci sia sugli Archivi” aggiunse Anakin.

 

“Difatti … continuo a pensare a quel film su di noi : le bambine dicono che ne esistono sei”

 

“Fai vedere” fece il suo allievo mentre la consorte assentiva.

 

I tre aprirono la vetrinetta dove c’erano i cofanetti di Star Wars e presero a leggere le trame di ognuno di essi.

 

“Hanno fatto sei film su di noi, su un nostro possibile futuro” borbottò Padmè tenendo in mano tremante, il cofanetto de “La vendetta dei sith” mentre il marito teneva in mano quello de “L’impero colpisce ancora” ed Obi-Wan quello de “Il ritorno dello jedi”: non sapeva perché, eppure era quello che gli piaceva di più.

 

“Questo può significare che siamo finiti nel futuro …” aggiunse il prescelto tremante.

 

“Futuro?Così arretrato?Hai visto la tecnologia che hanno?”

 

“Hai qualche altra idea? Se non fosse il futuro come potrebbero conoscere la nostra storia?” replicò nuovamente il suo ex padawan

 

“Non lo so, però, vedi, loro sanno la nostra storia ma, mi pare di capire che per loro non esistiamo: credono che la nostra sia solo una favola” fece Kenobi.

 

“Sì … è vero … beh, dopotutto non è poi così importante oppure sì?” il giovane Skywalker tremava sempre di più e aggiunse

 

“Che ne dici se vediamo il film che ha in mano Padmè?”

 

A questo punto fu Obi-Wan a tremare

 

“Perché proprio quello? E se vedessimo quello che ho in mano io?”

 

“Magari dopo … voglio vedere prima quello: voglio capire perché dovrei passare al male”

 

“Io vado a bere” mormorò affranto il generale

 

“Perché?” chiese la senatrice dubbiosa.

 

“Non c’è perché: lui beve sempre” rispose suo marito.

 

“E’ che ho già visto il film, non ci tengo: un’altra visione mi sarebbe fatale” sussurrò il jedi con gli occhi lucidi.

 

“E’ così brutto?”

 

“No, per quello è anche un bel film, ma è davvero triste … a dopo buona visione” e se ne andò nella camera degli ospiti mentre i signori Skywalker infilarono il dvd nel lettore.

 

Passarono due ore e venti … le ore più terrificanti della vita di Anakin e Padmè: quando Kenobi rientrò erano in un mare di lacrime e avevano gli occhi così rossi da sembrare due pomodori maturi.

 

“Ve lo avevo detto io …” brontolò l’uomo che un secondo dopo fu abbracciato dal suo ex allievo che urlava

 

“Master non ti voglio tradire!”

 

“E io non voglio andarmene mentre tu hai bisogno di me!” replicò gridando il suo maestro e stringendolo forte a sé.

 

“Master!!!”

 

“Padawan”

 

“Master!”

 

“Padawan!”

 

“Master!!”

 

“Padawan!!”

 

“Master!”

 

“Padawan!”

 

Il tutto era intervallato da lamenti, singhiozzi e lacrime a profusione mentre la povera senatrice li fissava terribilmente offesa

 

“E io allora che muoio nel dare alla luce i nostri figli?? Nessuno ha lacrime per me?? E poi basta, per cortesia, con questi abbracci voi due!!!!!!!!!”

 

“Ma che dici cara? Certo che le abbiamo anche per te!” urlò Anakin, che a furia di piangere, aveva perso quattro o cinque chili in poche ore e il suo maestro non era da meno … i tre si abbracciarono di nuovo e ricominciarono con i lamenti degni di una partoriente di otto gemelli.

 

In quel mentre rientrò Eve, che avendo sentito le parole di quella che lei credeva essere Natalie, si mise ad imprecare

 

 

“Sì, infatti, voi due evitate di esagerare con gli abbracci, già scrivono cose assurde sul tipo di relazione che intrattenete"

 

Skywalker, staccandosi prontamente dagli abbracci di moglie e maestro, la fissò senza capire.

 

“Perché che tipo di relazione intratterremmo?”

 

Kenobi scosse il capo.

 

“Ehm mio giovane padawan, non è il caso davvero …”

 

“No, voglio sapere …”

 

“Fidati, staresti male …”

 

“Perché?”

 

“E non fare finta di non sapere che scrivono racconti slash su di voi!”

 

“Racconti che?”

 

La donna lo trascinò nella sala pc, che era già acceso, dove gli mostrò il sito che aveva visitato il suo maestro ovvero “Feel My Force”

 

A differenza di Obi-Wan, Anakin resse sì e no tre righe quando comprese di cosa si trattasse, tuttavia lui non svenne, no corse in bagno, non a vomitare e vi rimase l’intero pomeriggio perdendo altri quattro chili.

 

“Glielo avevo detto io” brontolò il generale scuotendo la testa, cercando di non pensare cosa avesse letto il suo ex allievo, altrimenti sarebbe andato in bagno anche lui e ci sarebbe morto di dissenteria.

 

Purtroppo per il giovane maestro jedi, pure la senatrice di Naboo lesse quelle poche righe e divenne verde dalla gelosia

 

“Fammi capire avresti una storia con mio marito?”

 

“Cosa ti viene in mente?No!!!” replicò disgustato l’uomo

 

“E allora cosa ci sta facendo vedere la signora … Eve ?”

 

La signora McGregor si era avvicinata alla giovane e la abbracciò

 

“Che bello vi siete sposati: come sono felice!”

 

“Ehm sì … comunque che è questa storia?”

 

“Padmè, sono racconti, solo racconti di alcune menti malate!”

 

“Padmè? Ewan, tesoro, si chiama Natalie … e comunque hai ragione sono fatti da persone malate, tu sei solo ed esclusivamente mio” E qui la donna gli piantò in bocca un metro di lingua lasciandolo senza parole, tuttavia, quando si staccò, lo fissò impietrita

 

“C’è qualcosa che non va” mormorò grattandosi la testa “Sì, decisamente” e tornò in cucina a preparare la laboriosa cena.

 

“Hai visto? Anche lei, in qualche modo, ha capito che non sono chi crede”

 

“Sì, comunque da domani Ani va in missione solo con Ahsoka!”

 

“Ma!”

 

“Zitto pervertito!”

 

“E perché sarebbe colpa mia???”

 

“Ani lo dice sempre: it’s always Obi-Wan fault!”

 

Obi-Wan brontolò qualcosa di incomprensibile mentre Anakin rientrava dal bagno: ora sembrava lo spettro di un ologramma.

 

Nel guardarlo, al suo maestro spuntò un sorriso diabolico

“Signorina Naberrie?”

 

“Signora Skywalker … prego” esclamò piccata la ragazza accarezzando il volto pallidissimo del consorte.

 

“Sì ... appunto ... ricordati che SOLO io so del matrimonio e eviterò di parlarne al consiglio, se e solo se, ascolterai le mie richieste"

 

“Che richieste?” replicò la donna impallidendo a sua volta.

 

“Ma nulla di che, basta che mi fai divertire ancora qualche anno"

 

“Neanche morta” sibilò furiosa la senatrice.

 

“Scherzavo su: basta che lo fai venire con me in missione come sempre!”

 

“Ricattatore, oltre che pervertito!”

 

“Gelosa e possessiva"

 

"Ha parlato quello che è geloso anche dell'ombra di Ani!"

 

Il prescelto continuava a passare lo sguardo dall’uno all’altra sempre più affranto e confuso, alla fine riuscì ad interrompere quel fiume di parole.

 

“Scusate, non vorrei interrompervi ma ... state parlando della mia vita eh, forse avrei diritto di dire la mia in proposito"

 

“Naaah: zitto e buono tu, che decidiamo noi cosa è giusto per te” replicarono in coro sua moglie e il suo maestro..

 

 

Vedendo che non riusciva ad ottenere risposte sensate, il nostro eroe ricominciò a girare per la stanza, stavolta con aria pensierosa, poi, come colto da un lampo improvviso, riprese in mano i cofanetti di Star Wars.

 

Intanto il generale Kenobi e la senatrice di Naboo continuarono a confabulare come due suocere pettegole o come una mamma apprensiva (in questo caso mamma Obi-Wan) del figlio prediletto, ma troppo giovane e inesperto, e come la sua neo-nuora: in breve i due presero una grossa agenda ed organizzarono la giornata del figlio di cui sopra.

 

“Allora starà con te dalle 9 alle 11, con me dalle 11 alle 13, poi con te dalle 13 alle 15, poi con me dalle 15 alle 17, con te dalle 17 alle 19, con me dalle 19 alle 21, con te dalle 21 alle 23 e poi naturalmente con me dalle 23 alle 9, non transigo su questo”

 

“Ah non si preoccupi senatrice, la notte sarà sua, il problema è che dovremmo riorganizzare le giornate, altrimenti lei lo avrà per più ore”

 

“Sono sua moglie, io”

 

“E io il suo maestro: si ricordi che lo devo educare in modo che salvi la Galassia”

 

“Già lo sa fare da solo, senza il suo aiuto”

 

“Se lo sa fare è perché gliel’ho insegnato io”

 

“Non dica fess …”

 

“Insomma basta!!!!!!!!!!” tuonò Anakin con un tono raggelante da far impallidire Exar Kun e Darth Bane in persona.

 

“Che c’è tesoro?” domandò Padmè sorridendogli angelica.

 

“Sì adorato padawan?” chiese a sua volta Obi-Wan.

 

“Voi siete malati, altro che, poi dicono a me che sono morboso … comunque credo di aver risolto un enigma: ci chiamano con i nomi degli attori che ci interpretano”

 

“In effetti, non ci avevo pensato” replicò prontamente il suo maestro e subito la senatrice assentì.

 

“Bene, chiarito questo punto, qui su tutti i cofanetti c’è scritto che l’autore è un signore che si chiama George Lucas, forse rivolgendoci a lui, potremmo tornare a casa”

 

“Giusto, vado a parlare con Eve …” rispose Obi-Wan cercando di fiondarsi in cucina.

 

“Ti starai mica innamorando davvero di quella signora?” domandò sospettoso il prescelto.

 

“Difatti, mi sembra che dimostra un po’ troppo interessamento per quella donna, generale” aggiunse la signora Skywalker con un sorriso sinistro “Attento che potremmo informare il consiglio della cosa”

 

“Io non sono innamorato di nessuno, ho amato e amerò sempre e soltanto Siri”

 

“Incredibile: ha detto la verità. Aspetta che mi segno su un foglio data ed ora: questo giorno dovrà essere ricordato negli annali jedi” fece Anakin sorridendo perfidamente e poi prese davvero un foglio dove scrisse “Oggi … ah sì 20 Agosto 2007, secondo il datario del Pianeta Azzurro, il generale Kenobi ha detto la verità”

 

“Quanto sei spiritoso, io vado da Eve …”

 

“E cosa ci vai a fare?” chiese Padmè.

 

“Voi sapete dove si trova questo famoso signor George Lucas?”

 

I due coniugi scossero la testa.

 

“Appunto, torno subito”

 

Il giovane maestro jedi raggiunse in cucina la presunta consorte, che appariva stanca e smagrita.

 

“Signora … Eve ti senti bene?”

 

Lei, prima di rispondere, lo squadrò a lungo.

 

“C’è proprio qualcosa che non va, decisamente …”

 

“Sì, hai ragione cara, ma non temere, presto sistemeremo tutto. Senti, ti ricordi dove … dove … dove abbiamo girato i film con George Lucas?”

 

A quelle parole gli occhi della signora McGregor divennero due fessure.

 

“Ora basta, chiamo un dottore, anzi i pompieri, la protezione civile, la polizia, la guardia reale, qualsiasi cosa! Tu sei completamente impazzito! Lo sanno tutti, che oltre che qui a Londra e in Australia, avete girato allo Skywalker Ranch, in California, non lontano da San Francisco!!!”

 

“Skywalker Ranch????? Ehm vabbè … e vive lì George?”

 

“Sì!Lo sai benissimo!!!!!!!”

 

“Ed ehm c’è qualche … qualche mezzo che porta a San Francisco?”

 

A quel punto Eve gli tirò uno scappellotto che gli fece fare quattro giravolte complete.

 

“Ora basta, chiamo il pronto soccorso psichiatrico!!!!!!!!!”

 

Una volta riavutosi dalla botta, il generale la bloccò.

 

“No, no, no sto bene, è che non mi ricordo …. Dove …”

 

“Dove prendere l’aereo per San Francisco?”

 

“Esatto!”

 

“In effetti a Londra ci sono diversi aeroporti … quello di Heatrow è senz’altro il migliore, gli altri hanno più voli nazionali … Ma cosa ci devi andare a fare da George? Ti ha forse chiamato per qualche altro film? Non credo …. I film sono finiti … “ fece la donna guardandolo sospettosa

“A meno che non voglia che tu e gli altri doppiate la serie a cartoon chiamata Clone Wars”

 

“Ehm … ehm … difatti vuole quello”

 

Fu il fato, il destino, la predestinazione oppure una dose determinante di fattore C, che in salotto, proprio in quel momento, trillò il telefono, a cui rispose Padmè.

 

“Natalie?” chiese la voce dall’altra parte.

 

“Sì?”

 

“Sono George … George Lucas … “

 

“Ma ciao George, che piacere sentirti” e mai come quella volta tali parole furono assolutamente sincere e sentite.

 

“Ascolta, capiti a proposito … per caso da Ewan, c’è anche Hayden?”

 

“Ehm sì …”

 

“Ecco vi andrebbe di venire a doppiare Anakin, Obi-Wan e Padmè nella prossima serie tv a cartoon?”

 

“Certo George, assolutamente!”

 

“Sei sicura? Non avete altri impegni?”

 

“Ma ti pare, per te lo facciamo volentieri!” urlò quasi la senatrice di Naboo.

 

“Che cari … allora ci vediamo lunedì, ci metteremo d’accordo poi per il compenso, va bene?”

 

“Va bene, ma non …” subito Anakin gli tappò la bocca, strappandole quasi la cornetta.

 

“Ciao George, anche io sono d’accordo … sei molto gentile a volerci dare un compenso”

 

“Ci mancherebbe, quello che è giusto, è giusto: ciao Hayden, saluta gli altri, ci vediamo lunedì!”

 

Quando il giovane jedi mise giù la cornetta, la donna lo squadrò.

 

“Perché mi hai strappato il telefono di mano?”

 

“Volevi dirgli che avremmo potuto farlo gratis …”

 

“E allora?”

 

“Senti, io già faccio una guerra gratis, per una volta che posso guadagnarci qualcosa!”

 

“Giusto povero amore” e dopo avergli agguantato le labbra, iniziarono a farsi le fusa come due pantere in calore.

 

Erano felici, assolutamente felici: una volta arrivati da quel George, ne erano certi, sarebbero presto tornati a casa, tutti e tre!

 

Tuttavia, mentre i signori Skywalker tubavano, dalla cucina si sentì provenire un urlo disumano: Obi-Wan si era improvvisamente reso conto che, se loro erano finiti nei panni dei rispettivi interpreti, questi ultimi erano sicuramente finiti nei loro panni!

 

Un secondo dopo, il poveretto cadde a terra come morto, diventando color grigio topo …

 

 

 

Fine Capitolo X.

 

Piccole noticine finali:

 

-Chiedo venia per aver svelato il finale di “Angeli e Demoni” ma tutti i giornali ne hanno parlato.

-Per chi non lo sapesse gli scienziati chiamano la Terra, Pianeta Azzurro.

 

   
 
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