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Autore: Altair4    14/10/2017    1 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una volta entrati nell’ospedale a forma di cubo ricoperto di rampicanti, un bipede con forma umanoide li accolse. L’essere sembrava un monaco tibetano ma era completamente verde, con due rami al posto delle braccia che terminavano con quattro foglie prensili come dita. Ṡénza ed i Paichiani rimasero a bocca aperta quando il Reugiano cominciò parlare:
         -Benvenuti stranieri. Tril sei tornato! Vieni, presto! Abbiamo bisogno della tua energia-
L’essere li condusse frettolosamente in una grande stanza dove un vegetale ne occupava quasi tutto lo spazio, sembrava un’enorme pianta di aloe con dei prolungamenti che, attraverso dei fori nelle pareti di legno, arrivavano a tutte le stanze dell’ospedale.
         -Dona quello che puoi, sarà sufficiente per guarire o far star meglio i miei pazienti, dopo potrai prendere quello che desideri al mercato-
         -Senz’altro Obo. Avete anche la grappa di germogli?-
         -Sì certo, la produciamo per gli stranieri, è ottima merce di scambio, noi però non la beviamo- Disse Obo con uno sguardo un po’ disgustato.
Tril si avvicinò all’enorme pianta di aloe, tirò fuori una generosa manciata di zirconi, li mise in contatto con il suo bracciale fatto di Tetrazirconio e si disintegrarono caricando il bracciale. Tril diresse l’energia dal suo braccio alla pianta, la quale cominciò ad illuminarsi e divenne di un verde brillante, quasi fluorescente.
         -Grazie Tril, sei sempre il benvenuto qui, tutto il pianeta ti ringrazia, prendi pure tutto quello che ti serve…-
         -E’ sempre un piacere fare scambi con voi, sono io ad essere grato a voi, non mi capita spesso di fare affari e sentirmi utile-
         -Il vostro pianeta è unico- disse Ṡénza.
         -Non è perfetto come Xiar…ma…-
         -La perfezione non esiste, lasciami dire che non ho mai visto un pianeta così bello ed in armonia-
         -Questo è il nostro modo di vivere, non ne conosciamo altri-
Il monaco tibetano vegetale li accompagnò all’uscita e disse rivolto a Ṡénza:
         -C’è solo un modo per guarire il tuo male, ci vorrà tanto tempo, ma ci riuscirai un giorno-
         -Cosa vuoi dire, cosa sai di me?-
         -So che porti in te molta sofferenza che è rimasta sopita per troppo tempo, ma l’origine di questo dolore non è di questa dimensione, non si può guarire con la medicina conosciuta, però posso dirti che proprio il tempo e la tua determinazione ti darà la capacità di superarlo, abbi fede-
Ṡénza raggiunse gli altri camminando al contrario e continuando a fissare Obo, sentiva come delle vibrazioni positive, volle credergli, si voltò ed aumentò il passo.
Tril era di fronte a tutti e mostrava le costruzioni più belle della città mentre raggiungevano una sorta di mercato, tra quelle bancarelle peculiari avrebbero trovato la frutta e la grappa di germogli per Verani e Terziani. Ṡénza rimase incantata mentre osservava una casetta fatta tutta da piante intrecciate simili alle rose, non erano presenti spine ed i petali di quei fiori, che coprivano quasi tutta la superficie disponibile, osservati da vicino avevano forma squadrata ed erano di un indaco brillante. Anche Cleria mostrò il suo lato sensibile, con delicatezza toccò la parete di un edificio che sembrava ricoperto di muschio con tanti fiorellini bianchi piccolissimi che si ritrassero timidi appena sentirono il calore della mano della Paichiana.
         -Non abbiate paura, non voglio farvi del male-
Tril la guardò e rise sonoramente.
         -Strano, credevo volessi strappare quelle povere piante e farci un tappeto per la tua cabina!-
         -Non essere stupido!-
Cleria si allontanò contrariata e pensando:
         -Mi vede solo come un guerriero crudele…forse dovrei assomigliare un po’di più a Ṡénza e fare un po’ la smorfiosa-
Raggiunsero il mercato e furono accolti da tutti in modo molto cordiale, sapevano già chi erano e che potevano prendere tutto quello che volevano.
         -Per favore, non fatemi fare brutte figure, prendete il minimo indispensabile, non mi piace approfittare della loro gentilezza…dobbiamo portar via molto alcol e molta frutta per i nostri amici nanerottoli…cioè volevo dire…Terziani e Verani- disse Tril mentre con i suoi occhi intelligenti osservava tutto quello che il mercato poteva offrire.
Cleria si fermò ad ammirare delle collane fatte con delle pietre del pianeta, alcune erano rosa-rossastre ed avrebbero fatto pendant con i suoi occhi, allora decise di prenderne una sperando di attirare l’attenzione di Tril. Ṡénza invece scelse qualcosa per Krio, trovò una specie di riccio gommoso e resistente che lo pseudofelino avrebbe potuto masticare con i suoi canini affilati.
         -Che ne dici Krio, ti piace?-
Krio lo prese delicatamente dalle mani di Ṡénza, cominciò a mordicchiarlo e a rotolarsi in terra come avrebbe fatto un comunissimo gatto.
         -Ma sei adorabile!-
         -Non avevo mai visto un Petril comportarsi così…deve essere il tuo fascino- disse Treodor che la fissava da un bel po’ aspettando il momento giusto per parlarle.
         -Dici sul serio?…cioè volevo dire…non sono giocherelloni di solito?-
         -Vengono cresciuti per il combattimento, quando lo abbiamo trovato era ferito e lo volevano sopprimere. Pacor ha detto che, con le cure adeguate, sarebbe potuto guarire e l’avremmo rivenduto una volta sano…ma poi è rimasto con noi…è un ottimo guardiano-
         -E’ una creatura adorabile, non ci credo che lo abbiate salvato solo per il vostro tornaconto! E poi voi zucconi guerrieri non lo sapete, ma sa parlare!-
         -Come sa parlare?- Dissero tutti e tre in coro.
         -Sì! Usa la coda, siccome non ha delle corde vocali plastiche come le nostre, ha trovato un modo per comunicare, ma voi non vi siete mai accorti di quanto è intelligente…eppure gli parlate e si vede che capisce…-
         -Sei sicura che usi la coda?…- disse Treodor.
         -Non avete mai visto che la muove sempre in modo strano?-
         -Credevo fosse un caso…adesso cosa sta dicendo?-
         -Non capisco tutte le parole, ma sta dicendo che vi è grato per averlo salvato, ha tentato di dirvelo tante volte-
         -Quindi ci stava ascoltando…-
         -Lo fa sempre, non siete migliori di lui, siete solo diversi da lui!-
         -La tua empatia è incredibile, lo aveva detto Kara…cosa “senti” su questo pianeta?- chiese Tril.
         -C’è un’armonia veramente toccante, non hanno raggiunto il livello di Xiar ma ci sono vicini e per una mezza terrestre come me questo è il paradiso…anche nell’ospedale sentivo comunque la speranza in ogni stanza…le loro vibrazioni positive fanno bene all’anima, sono certa che potete sentirle anche voi…ti ringrazio Tril per averci portato qui-
         -Sapevo che vi sarebbe piaciuto Reugian, vengo appena posso, anche per me è più bello di Xiar…ma adesso dobbiamo andare, non possiamo ritardare ancora, fate presto le vostre scelte, io vado a caricare i doni sulla Bluer, ho già contattato telepaticamente i fornitori giusti-
Mentre Tril si dirigeva verso la sua nave, si rese conto che avrebbe potuto leggere i pensieri di Ṡénza, Kara non li schermava più, ma proprio in quel momento l’entità di Xiar entrò nella sua testa perché seguiva ogni loro mossa:
         -Tril, se vuoi leggere i pensieri di Ṡénza devi chiederle il permesso, lei non lo sta facendo per rispetto nei tuoi confronti e non vuole nemmeno sapere cosa passa per la testa di Treodor, anche se mi sembra abbastanza chiaro-
         -Cosa vuole Treodor da lei?-
         -Quello che un maschio Paichiano vuole da una femmina, è molto colpito anche dalle capacità di Ṡénza…-
         -E tu non farai nulla per fermarlo?-
         -Quando Ṡénza era ubriaca sarei intervenuta, ma se lei volesse accettarlo come partner non potrò impedirglielo, anzi spero che l’aiuti a superare l’amore per David, è una ferita ancora aperta e mi preoccupa un po’, non è servito a nulla il potere di Xiar…Feidor, la madre di Ṡénza, mi aveva avvertito di quanto è potente l’amore-
         -Vorrei tanto sapere cosa si prova…ma forse non è roba per me-
         -Perché mai? Entrambi i tuoi genitori si sono innamorati-
         -Su Kreios dicevano che erano impazziti…e lo penso anche io-
         -Sì, forse l’amore è un po’ pazzia, ma non perdete altro tempo, Prescilla, la sciamana Verana è molto preoccupata-
         -Sono già alla nave e gli altri sono subito dietro di me, saremo alla zona neutrale nel tempo stabilito-
Una volta riempita la nave di doni e souvenir, la Bluer ripartì con dispiacere di tutti i suoi occupanti che sarebbero rimasti ancora un po’.
         -Se sopravvivremo alla missione, torneremo, ve lo prometto- disse Tril.
         -Sarebbe bellissimo…Tril hai visto la mia collana? Non pensi che ricordi i miei occhi?- Disse Cleria che era in cerca di attenzioni.
         -E’ bellissima e ti dona tantissimo, hai fatto bene a prenderla, la prossima volta ne comprerò una anche per me-
         -Tu indossi le collane?- Chiese Ṡénza ridacchiando.
         -Non so perché, ma credo che siano i tuoi geni barbari da terrestre a suggerirti queste domande! Non sono un uomo! Lo vuoi capire! Anche a me piacciono le cose belle, magari la indosserò, magari la metterò nella mia cabina. Anzi appena inserisco il pilota automatico ti faccio vedere i miei souvenir-
         -Posso venire anche io?- Chiese Cleria.
         -Li hai già visti…non ho aggiunto nulla dall’ultima volta, ma se vuoi puoi venire…Treodor?-
         -No grazie, andrò a bere una birra, scusatemi ma certe cose proprio non mi interessano-
Il bel guerriero blu gettò uno sguardo malizioso a Ṡénza e si avviò verso la cucina seguito da Krio.
         -Perché ha fatto quella faccia?- Disse Ṡénza.
         -Non ricordi nulla?- Le chiese Cleria.
         -No. Cosa dovrei ricordare?-
         -Non ricordi che ti sei ubriacata e ti sei messa a ballare sul tavolo? Treodor ti ha raggiunto e ti abbracciava proprio come se fossi la sua compagna…sono dovuto intervenire altrimenti il farabutto ti avrebbe portato nella sua cabina- Commentò Tril.
         -Che cosa??? Cosa aspettavate a dirmelo! Non reggo l’alcol…non ero in me, ora lo sistemo io-
 Ṡénza fece per muoversi ma Cleria l’afferrò per un braccio e disse con tono accorato:        
         -Aspetta, non pensava di farti del male…ti ha visto disponibile, da noi funziona così, non si rifiuta mai un invito del genere, Treodor è considerato un esemplare ambito…e diciamo che siamo molto affettuosi-
         -Cioè andate con tutti, basta chiedervelo?-
         -Bé, non proprio…tu non l’hai respinto e lui l’ha preso per un sì-
         -Ma ero ubriaca…-
         -Da noi nessuno si riduce così per un po’ di birra…-
         -Per favore Ṡénza lascia correre e venite a vedere la mia cabina, tanto per Treodor non c’è rimedio- Intervenne Tril.
         -Cosa farà quando saremo da soli nella camera che ci daranno i Verani?!-
         -Tranquilla non ti salterà addosso, ma tu non essere gentile…potrebbe facilmente fraintendere-
         -Perfetto! Dovrò dividere la camera con un maniaco! Ma non gli faccio schifo? Non sono blu nemmeno un po’!-
         -E lui ti fa schifo?- Chiese Tril.
         -Bé ecco…no…ma non vuol dire…-
         -Allora magari prima o poi ti convincerà, devo dire che quando si impunta su qualcosa che gli interessa la ottiene sempre- disse Cleria birichina.
         -Staremo a vedere!-
Tril rimase un po’ male, si sentì strano e si chiese se quella fosse gelosia, ma non volle rifletterci troppo, prese le due ragazze per mano e le portò nella sua cabina. La stanza di Tril era tutta tappezzata di oggetti da ogni dove: piante stranissime essiccate, alcune immerse in qualcosa che sembrava formaldeide e vari oggetti penzolavano dal soffitto. Ṡénza non poté non notare un ciuffo di capelli di Cleria sospesi per aria con dei fili colorati insieme a modellini di astronavi, pietre colorate, frutti seccati e riproduzioni di pianeti, tra cui ne riconobbe uno simile a Saturno.
         -Tril dove lo hai preso quello?-
         -L’ho costruito io…è del tuo sistema solare, ho avuto un’immagine di Kara, le era rimasto impresso una delle tante volte che si è messa in contatto con te. Al momento sto costruendo un modellino anche della Terra…è blu come Kreios-
         -Sì certo, è ovvio, ci sono degli oceani immensi sulla Terra-
         -Kreios è ancora più blu perché di terre emerse ce ne sono davvero poche-
         -Mi chiedo come sia possibile che i Kreosiani siano bipedi, a che gli serve in un ambiente marino?- Chiese Ṡénza.
         -Si racconta che un tempo Kreios avesse più terre emerse ed i nostri avi vivessero sulle isole, ma poi piano piano si sono sciolte le calotte polari e siamo tornati al mare, ma possiamo respirare anche fuori dall’acqua…certo il mio lato Xiariano mi aiuta molto, non sento la mancanza di quell’ambiente-
         -Guarda Ṡénza, questo è il modellino di Paico…noi abbiamo più terre emerse, è meno blu…-
         -In compenso lo siete voi- disse Tril pensando di aver fatto la battuta.
         -Spiritoso…ma questi sono i miei capelli!-
         -Sì Cleria, ti avevo detto che li avrei messi insieme ai souvenir, sono di una bellissima sfumatura arancio-
         -Grazie- disse Cleria felice come una bambina. Ṡénza la guardava con tenerezza, ma avvertiva che stava succedendo qualcosa in Tril, Treodor lo aveva turbato, altro non poteva leggere senza il suo permesso, ma era molto curiosa, pensava che il mezzo Kreiosano si fosse preso una cotta per Treodor.
         -Tril cosa è successo prima con Treodor? Mi sei sembrato strano…- Commentò Ṡénza sperando di capire la situazione.
         -Sono arrabbiato con lui, si comporta troppo da Paichiano, non capisce che tu sei diversa-
         -Che cosa vorrebbe dire questo?- Chiese Cleria un po’ contrariata, aveva detto quel “tu sei diversa” con un po’ troppa ammirazione.
         -Voi Paichiani siete come i conigli terrestri, ogni momento è buono per accoppiarsi, non siamo tutti come voi- Rispose Tril.
         -Cosa sono i conigli?- Chiese Cleria.
         -Sono degli erbivori pelosi e morbidi che tendono ad avere molta prole, i terrestri li mangiano, non è vero Ṡénza?-
         -Sì… ma non è molto carino paragonarli ai conigli, non sono animali molto intelligenti- Disse Ṡénza divertita.
         -Grazie tante Tril, comunque mia fratello starà al suo posto, ma non puoi impedire che Ṡénza abbia un interesse per lui…-
         -La piantate di parlare di me come se non fossi presente? Comunque alcuni terrestri sono come i Piachiani, alla fine non siamo tanto diversi. Però mi chiedevo, avete anche voi un nucleo familiare?-
         -Ognuno ne può avere diversi, cioè diverse mogli o diversi mariti, ma alcuni preferiscono essere monogami o monoandriche-
         -Tu e Treodor avete dei partner?- Chiese Ṡénza.
         -Io no…non al momento e non mi interessa, ho avuto qualche storia, ma non contano, invece tutte le unioni serie vengono ufficializzate. Anche Treodor non ha nessuna moglie, ma ha molte fidanzate che attendono da molto di essere ufficializzate…-
         -Capisco…-
         -E da voi sulla Terra come funziona?-
         -In teoria la maggior parte delle popolazioni terrestri sono per la monogamia ed abbiamo un rito ufficiale chiamato matrimonio, ma poi in segreto succede di tutto e sono poche le coppie veramente fedeli…-
         -Cioè avete una regola ferrea che non osserva nessuno o quasi?-
         -Esattamente-
         -Non mi piace il vostro modo di vivere, siete falsi…-
         -Concordo Cleria…- rispose Ṡénza pensando all’animo umano.
         -Come mai una bella Paichiana come te non ha nessun fidanzato?- Chiese Tril.
         -Forse non sono poi così bella…-
         -Scherzi vero? Sei bellissima!-
         -Grazie Tril- se Cleria fosse stata una terrestre sarebbe arrossita, ma la sua pelle blu non rivelò il suo stato d’animo.
         -Forse tu appartieni a quel ristretto gruppo che vuole solo un compagno- disse Ṡénza.
         -E’ possibile-
         -Bé sarà un Paichiano fortunato!- Rispose Tril.
         -Non so se voglio tornare su Paico…-
         -Certo che ci tornerai, sono sicuro che con l’aiuto di Kara e Ṡénza renderemo pacifico anche il tuo pianeta…-
         -Vedremo…-
         -Cos’è questo?-
Ṡénza prese in mano una specie di ciondolo che sembrava una stelletta ninja.
         -Ecco…diciamo che è un ricordo dell’ultima volta che sono stato su Paico…l’ho trovata conficcata nello scafo della Bluer…-
         -Quando sei venuto a salvarci?-
         -Sì Cleria-
         -Raccontatemi tutta la storia dall’inizio, sono davvero curiosa-
         -Ok Ṡénza, però mentre facciamo uno spuntino- Disse Tril e si diressero nella cucina dove Treodor si stava sbafando qualcosa che sembrava un coscio di cinghiale e Krio lo fissava aspettando l’osso.
         -Non voglio sapere che animale fosse- disse Tril disgustato.
         -Non occorre che tu lo sappia- rispose Treodor con la bocca piena.
         -Allora Tril, Cleria, mi raccontate come vi siete conosciuti?-
         -E’ stato tutto un caso, non ci siamo incontrati amichevolmente…voglio dire che è stato un evento davvero strano, se non li avessi salvati mi avrebbero ucciso di sicuro-
         -Non esagerare Tril…- rispose Cleria dispiaciuta.
         -Invece è così, ammettilo! Siete un popolo barbaro, vi uccidete tra di voi per niente, quando non siete a fare figli-     
         -Bada come parli, voi che non sapete nemmeno se vi piacciono le femmine o i maschi- rispose Treodor contrariato, Tril lo guardò di traverso e disse:
         -Vedi Ṡénza, ci sono diversi clan su Paico sempre in guerra…non c’è mai pace su quel pianeta, anche i terremoti ed i vulcani presenti sembrano rispecchiare l’animo dei suoi abitanti. Sono capitato lì perché è un pianeta ricco di pietre preziose e si possono trovare gli zirconi più puri della galassia. Mi ero spinto troppo lontano dai mondi pacifici ed avevo bisogno di rifornimento per la nave, allora mi sono fatto forza ed ho cercato un giacimento lontano dalle zone abitate, non sapevo che le case non sono fisse e che si spostano appena sentono un terremoto od erutta un vulcano. Ad un certo punto stavo raccogliendo dei cristalli quando ho visto la nave di Cleria, Treodor e Pacor in fiamme che atterrava. Poco distanti c’erano due navi di un altro clan che li avevano colpiti e volevano finirli…-
Cleria mise le mani tra i capelli e disse.:
         -Hanno sterminato la nostra famiglia…i Ghu, il clan più forte del pianeta, ha deciso di mettere ordine e governarci tutti. Quegli stramaledetti Ghu si sono alleati con altri clan molto forti per farci fuori e comandare indisturbati…noi invece volevamo organizzare una sorta di consiglio democratico formato dai capi di ogni clan…ed i Ghu, temendo che anche gli altri clan avrebbero acconsentito, hanno cercato di eliminarci…-
         -Quindi non siete tutti in guerra l’uno contro l’altro?- Chiese Ṡénza.
         -No, di solito le città sono formate da circa cinque-dieci clan diversi e con i matrimoni uno può scegliere a che clan appartenere…-
         -E’ per la variabilità genetica?- Chiese Ṡénza, rispose Tril:
         -Sì, alcuni di loro nemmeno sanno perché, ma ci sono delle regole, altrimenti si incrocerebbero troppo tra parenti, infatti tra cugini non è permesso…comunque Cleria, Treodor e Pacor sono usciti dalla nave in fiamme e dopo poco è esplosa…non sapevo che fare sul momento, avevo nascosto la mia nave in una grotta…ma quando li ho visti così indifesi, non potevo non intervenire e li ho portati in salvo. Per fortuna la mia nave è molto più veloce delle loro, grosse e poco maneggevoli. Siamo rimasti al sicuro nello spazio per qualche giorno. E’ stata veramente una brutta esperienza… sembrava mi volessero fare fuori anche se gli avevo salvato la vita…-
         -Sembrava che tu ci avessi rapito…poi si vedeva che non eri Paichiano, non ti eri trasformato bene- disse Treodor quasi per scusarsi.
         -Se Cleria non mi avesse difeso e non vi avesse fatto ragionare io adesso sarei morto…come posso non pensare che siete dei barbari!-
         -Su vecchio mio, ti abbiamo chiesto scusa per le percosse…- Disse Treodor con un sorriso forzato.
         -A proposito, come vi sentite ora che siamo lontani da Xiar?- Chiese Ṡénza un po’ preoccupata.
         -Devo dire che avrei davvero voglia di combattere, però se tu fossi stata carina con me prima, adesso mi sentirei meglio…ma non è troppo tardi se vuoi fare un’opera di bene…- Rispose Treodor.
         -Ok, ti posso accontentare-
Tutti si girarono stupiti verso Ṡénza che però formò la sua armatura di Xiariana, assunse una posizione da karate e disse al Paichiano.
         -Nel senso che se vuoi possiamo combattere…su fatti sotto, maniaco e barbaro che non sei altro!-
Treodor le rise in faccia, allora Ṡénza con una mossa rapidissima lo raggiunse a pochi millimetri dalla fronte con un pugno, nemmeno l’avevano visto partire.
         -Il prossimo andrà a segno, così vediamo se la smetti di ridere!-
Ci fu un segnale di allarme, le luci cominciarono a lampeggiare.
         -Cosa diavolo succede Tril?- Chiese Cleria che aveva già messo mano alla sua arma.
         -Calma e sangue freddo ragazzi, siamo arrivati-
Si recarono in plancia silenziosi.
         -Vedete quel pallino azzurro sullo schermo? Quello è l’asteroide, la zona neutrale dove incontreremo i rappresentati dei Verani e dei Terziani, poi ci recheremo su Vera, dove Ṡénza potrà cominciare le indagini-
Man mano che si avvicinavano alla meta, sullo schermo del computer apparivano informazioni e schemi sulle caratteristiche di quel sistema solare. Vera era più lontano dal sole Krio ed era più piccolo di Terzia. Krio ricordava il Sole come grandezza, sembrava che avessero preso il sistema Solare della Via Lattea e lo avessero trasferito nella Trixtar. Ma mentre Vera aveva due piccoli satelliti come Marte, Terzia non aveva una Luna. Nonostante questo sembravano i gemelli di quelli della Via Lattea.
         -E’ incredibile! Somigliano davvero a Marte e alla Terra per proporzione e posizione in questo sistema, vedo infatti che anche Terzia è il terzo pianeta e Vera il quarto per lontananza da Krio…però anche Vera è blu…immagino che lo sarebbe anche Marte se ci fosse l’acqua…-
         -Sì Ṡénza, i pianeti con molta acqua e con minerali simili si somigliano- rispose Tril.
         -Come faremo a respirare la loro aria e capire cosa diranno? Kara ci aiuterà anche lì?- Chiese Cleria.
         -No, Kara sarà troppo impegnata a controllare cosa succede e ad esserci d’aiuto come può. Ho preparato dei bracciali Xiariani anche per voi, possono essere anche delle armi, ma voi non le userete se non in caso di necessità, ok? Devono pensare che servano solo per farci sopravvivere nel loro ambiente e soprattutto lascerete le vostre armi qui, sono stato chiaro?-
         -Sì certo- disse Treodor seccato, Cleria invece gli sorrise ed annuì.
Si aprì una sorta di cassetto al posto di comando della nave, Tril prese i due bracciali e li porse ai due Paichiani. Ṡénza indossava il suo che un tempo era stato di suo zio Nestor e mise anche la tiara di sua madre Feidor. Inoltre decise anche per un abbigliamento solenne e creò una specie di tunica che ricordava quelle delle nobili romane con le spalle scoperte.
         -Sei stupenda così, è un vestito terrestre?- Chiese Tril.
         -Sì, ma di un’epoca antica, ho visto tramite Kara che anche i Verani hanno un modo di vestire simile, vorrei sembrargli meno strana possibile-
         -Ottima idea, anche io mi vestirò con una tunica, Paichiani restate pure vestiti come siete…non si aspettano molto da voi…e poi i vostri indumenti assomigliano di più a quelli dei Terziani, sembreremo imparziali-
         -Se non mi sentissi ancora in colpa con te, ti picchierei per quello che hai detto- commentò Treodor anche irritato per la scena di prima.
La navetta planò leggera sull’asteroide e penetrò una sorta di campo di forza che come una bolla d’aria proteggeva la piccola folla riunita dallo spazio e dai suoi -273,15 gradi Kelvin.
Quando misero piede fuori dalla nave trovarono due delegazioni ben separate di fronte a loro: alla loro destra i Verani, bassi, tarchiatelli e con la pelle molto chiara, mentre alla loro sinistra i Terziani stessa corporatura ma molto più scuri di carnagione ed i capelli di tutti erano nerissimi. Tril fu il primo ad aprire bocca per toglierli dall’imbarazzo.
         -Salute a voi amici miei, permettetevi di presentarvi prima di tutto l’ambasciatrice Ṡénza Nome ed i nostri compagni Cleria, questa splendida fanciulla che vedete alla mia sinistra e Treodor questo valoroso guerriero. Inoltre la guardia del corpo di Ṡénza, Krio, un animale di animo buono, ma non toccate la sua padrona è molto affezionate a lei, non garantisco che si comporterà educatamente-
Una Verana molto più bassa della media si fece avanti.
         -Sono Prescilla amica di Kara…fatti vedere Ṡénza…sei bellissima anche se molto magra…posso vedere la tua forma terrestre?-
         -Onorata di conoscerti Prescilla…posso mostrarti l’altra mia natura in futuro?-
         -Certamente, scusami, non so se te lo ha detto Kara…sono molto curiosa. Ma perdonate il mio parlare vano…e scusate il nostro freddo ben venuto…la situazione sta peggiorando sempre di più ed è già tanto che ci troviamo tutti qui-
         -Vi abbiamo portato dei doni: per i Verani la gustosissima frutta di Reugian e per i Terziani il prelibatissimo nettare di germogli…Treodor per favore comincia a scaricare- disse Trill.
Treodor rispose con un grugnito ma obbedì, Kara si era raccomandata perché i Paichiani sembrassero cortesi e sottomessi agli ambasciatori Xiariani, per tranquillizzare Verani e Terziani. Ci fu un mormorio di consenso nella folla e gli animi si distesero un attimo, Ṡénza prese la parola.
         -Kara vi porge i suoi saluti e con lei tutto Xiar. Siamo onorati di essere stati accettati da voi per questo compito molto arduo e speriamo di non deludervi. Ci tengo a sottolineare che il nostro scopo primario sarà arrivare alla verità, cioè trovare chi realmente ha compiuto il misfatto e riportare la pace in questo sistema solare-
         -E che dire dell’Ergon che i Terziani ci hanno rubato?- Gridò un nanerottolo biondo.
         -Non è vero, non abbiamo rubato nulla- Gli rispose una nanerottola dal crine corvino, subito si levò un mormorio dalla folla di nanerottoli.
         -Vi prego, mantenete la calma, noi siamo venuti qui perché non venga compiuto nessun atto di violenza e per trovare l’accordo che renda giustizia ad entrambe le parti-
Ṡénza si avvalse del suo potere empatico e cercò di condizionare, se non tutte le menti, almeno quelle più vicine ed i due che avevano parlato. Per sua fortuna non fu così difficile, poi riprese la parola.
         -Kara mi ha suggerito di occuparmi prima possibile del caso di omicidio e poi discuteremo della situazione dei giacimenti di Ergon-
         -Ma prima vorremmo mostrarvi i nostri doni- disse Tril che sperava di distrarre i nanerottoli da altri propositi bellicosi. Infatti la parola “doni” funzionò subito, la folla cominciò ad accalcarsi intorno alla Bluer, sempre divisa in due fazioni. Tril guardava Ṡénza con ammirazione, la mezza terrestre si stava comportando in modo eccellente, si sarebbe limitato a fare il consigliere fidato. Nel mentre Treodor e Cleria stavano scaricando tutta la merce e cercavano di mantenere la calma. Ṡénza si rivolse a Tril a bassa voce.
         -Sii carino con Cleria, fare da nostra schiava la fa innervosire, quando le parli tu però si calma subito…io penserò a Treodor…senza però fargli credere chissà cosa…-
         -Stai attenta, se lo guardi troppo intensamente lo prende per un sì!- Disse Tril seriamente preoccupato, al che Ṡénza rispose scherzando.
         -Non fare il geloso non ho intensioni serie con lui, a limite lo lascio a te-
         -A me? E che me ne faccio?-
         -Pensavo che ti piacesse Treodor…ecco mi sembravi geloso…-
         -Io geloso? E poi di quell’energumeno tutto ormoni e niente cervello? Stai scherzando?-
Prescilla interruppe la loro “aulica” conversazione.
         -Vi prego di fare presto, la situazione non è facile, le due delegazioni si tollerano appena…abbiamo riposto tutte le nostre speranze in voi, spero non ci deluderete-
         -Prescilla faremo del nostro meglio, posso assicurarti che ho molta esperienza di delitti…-
Ṡénza cercò di mostrarsi sicura, ma era spaventata, non si trattava di un semplice omicidio, era in ballo la pace tra due interi pianeti e probabilmente la loro stessa vita. Tril si avvicinò a Cleria e le diede una mano a spostare e distribuire i contenitori di frutta, Ṡénza affiancò Treodor senza una parola, il Paichiano la osservava sorridendo:
         -Stai molto bene vestita da ambasciatrice, magari un giorno verrai così sul mio pianeta e porterai la pace…-
         -Se è questo che vuoi da me, allora forse è fattibile-
Treodor sospirò e non aggiunse altro, ma non si sarebbe mai dato per vinto, aveva avuto una bella conversazione mentale con Kara mentre gli altri erano nella cabina di Tril e sapeva che un suo intervento sarebbe stato gradito e forse avrebbe aiutato Ṡénza a scordare quel noioso terrestre di nome David. Una volta distribuiti i doni, la Bluer si diresse su Vera, l’avventura aveva inizio.
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Dopo il pacifico ed armonioso Reugian arriviamo al sistema solare di Vera e Terzia, i pianeti dei nanerottoli…mi piace scherzare un po' ed anche se questa storia non è nata per essere comica ogni tanto qualche battuta ci sarà. Del resto l’ho scritto altre volte, la vita non è solo tristezza e disperazione, capita anche nel posto peggiore del mondo di ridere per qualcosa, è l’animo umano che cerca di sopravvivere a tutti i costi e sa ridere di se stesso…ok non siamo nella nostra dimensione e non sono tutti esseri umani ma…cavolo mi sono incartata da sola XD fa lo stesso :-P
Tornando alla storia, oltre alla fantascienza e un po' di risate ci vuole anche un po' di schermaglie amorose altrimenti che gusto c’è: Cleria muore dietro a Tril e Treodor vuole conquistare a tutti costi Ṡénza…ma Tril cosa pensa? E Ṡénza dimenticherà mai David. Spero resterete con me per scoprirlo
Ciaux
 
Altair
   
 
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