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Autore: Bay Stallion    15/10/2017    1 recensioni
E’ l’inizio del sesto anno e Draco ha una missione importante da svolgere per il Signore Oscuro, se fallisce lui e la sua famiglia verranno uccisi. Solo una persona può aiutarli a fuggire e permettergli così di salvarsi…
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Il carico di compiti di quei giorni le impedì di dedicarsi alle sue ricerche quanto avrebbe voluto, adesso che la situazione si faceva più disperata. I Mangiamorte continuavano ad insistere affinchè Draco colpisse di nuovo.
Ovviamente lui non le aveva detto nulla, ma lo aveva intuito dal suo comportamento. Con il passare dei giorni diventava sempre di più intrattabile (anche più del solito) e ogni traccia di divertimento era ormai sparita dal suo volto.
Spesso lo vedeva sfregarsi il braccio durante le lezioni e, anche se gli altri non se ne accorgevano, lei sapeva bene cosa lui stesse passando, sotto gli occhi di tutti, incapace di dire una parola, incapace di chiedere aiuto.
Dopo Difesa contro le Arti Oscure aveva provato a parlarci, ma la conversazione non era andata come lei aveva sperato
<< Sembravi agitato in classe, hai ancora male al ...? >>
<< Non parlarmi, Granger, ti ho già detto di non immischiarti >>
Lo vide chiudersi ancora nella Stanza delle Necessità per tutti i giorni che seguirono. Molte volte era stata tentata di entrare per controllare che stesse bene.
La mattina del primo di Marzo Hermione si svegliò con una strana sensazione addosso, che non avrebbe saputo come spiegare, poi si ricordò che era il compleanno di Ron.
Mentre scendeva le scale per andare nella Sala Grande, vide Draco che saliva dalla parte opposta, probabilmente diretto al settimo piano, ma questa volta non era solo.
<< Granger >> fece un cenno con la testa mentre conduceva una ragazza bionda, di qualche anno più piccola, lungo le scale.
<< Chi è lei? >> sapeva di essere suonata scontrosa, ma non riuscì a trattenersi. La ragazza al suo fianco guardò prima Hermione, poi Malfoy, con imbarazzo, forse addirittura con timore.
<< Un’amica >> liquidò lui senza aggiungere altro, come se la cosa non dovesse interessarle, e in effetti era così
<< Non starai andando al settimo piano con lei >> stava decisamente parlando troppo, ma aveva un disperato bisogno di sapere come stavano davvero le cose
<< Gelosa, Granger? >> per la prima volta dopo tanti giorni lo vide sorridere sornione, cosa che irritò Hermione non poco.
Riprese a scendere le scale senza rispondergli, urtandogli “accidentalmente” una spalla mentre lo superava.
Non aveva mai visto quella ragazza prima. Non poteva sapere del piano, nessuno sapeva. Possibile che Malfoy fosse legato così intimamente a quella ragazza da rivelarle della missione? Sentì ribollire qualcosa dentro di lei, una sensazione che aveva già provato prima di allora. La stessa che aveva provato qualche tempo prima, quando Ron aveva cominciato a frequentare Lavanda.
Quando arrivò nella Sala Grande né Ron, né Harry erano seduti al tavolo di Grifondoro, probabilmente avevano fatto tardi per scartare tutti i regali di compleanno di Ron.
Ginny era seduta in fondo alla sala e si accomodò di fronte a lei.
<< Che ti è successo? Hai una faccia! >> la salutò l’amica
<< Niente >> Ginny aveva certamente capito dal suo tono che in realtà era successo molto più di niente, ma da buona amica decise di non insistere per il momento.
Poco tempo dopo in tutta la scuola girava voce di un avvelenamento e, cosa che aveva fatto andare di traverso ad Hermione il succo di zucca, Ron ne era stato vittima.
Lei e ginny si precipitarono in infermieria, dove furono costrette ad aspettare davanti alla doppia porta, in attesa di entrare. Da fuori riusciva a vedere il corpo di Ron che giaceva sul letto immobile, privo di sensi.
Un’idea terribile attraversò il cervello di Hermione, ma lei la respinse ancora una volta, rifiutandosi di pensarci in quel momento.
Si ricordò del ghigno che Malfoy le aveva riservato quella mattina, guardò gli occhi chiusi di Ron e le lacrime cominciarono a scorrere sul suo volto. Era tutta colpa sua.
Quella sera erano arrivati anche Fred, George e Hagrid. Harry stava raccontando loro cosa era successo. Sembrava che Lumacorno avesse offerto a Ron il liquore avvelenato, senza saperlo.
Un odio mai provato per Malfoy le stava lacerando le pareti dello stomaco. Sentiva di poterlo uccidere se lo avesse avuto davanti. Prima Katie Bell, ora addirittura Ron, aveva davvero superato il limite.
Per la prima volta dall’inizio dell’anno, desiderò che venisse scoperto. Tutti dovevano sapere quello che aveva fatto. Aveva sempre odiato Ron e aveva colto l’occasione al volo. Ciò che più le faceva rabbia era il fatto che lei non avesse fatto nullo per fermarlo.
Lo aveva addirittura coperto con Harry per fare in modo che nessuno venisse a conoscenza del suo segreto, ma qualcosa adesso era cambiato.
Hagrid aveva ipotizzato che qualcuno ce l’avesse con la squadra di Grifondoro, avendo attaccato un cacciatore e il portiere.
<< Bé, non credo che sia il Quidditch, ma penso che ci sia un nesso fra le due aggressioni >> per la prima volta aveva preso la parola quella sera.
<< Che cosa te lo fa pensare? >>
<< Bé, intanto avrebbero dovuto tutte e due essere letali e non lo sono state per pura fortuna. E poi né il veleno né la collana sembrano aver raggiunto la persona che doveva essere uccisa >> non avrebbe dovuto sentirsi in colpa, eppure mentre parlava non poteva fare a meno di pensare di stare tradendo Draco. Odiava sé stessa per questo << Naturalmente questo rende il colpevole ancora più pericoloso, perché sembra che non gli importi quanta gente fa fuori prima di colpire il bersaglio >> nella sua testa lo stava prendendo a pugni.
 
Fu proprio uscendo dall’infermeria, quella sera, che lo vide dalla finestra del corridoio, aggirarsi da solo nel cortile del piano di sotto. Decise di cogliere l’occasione al volo.
Disse a Ginny di essere stanca e che sarebbe andata a dormire, ma invece di salire la rampa di scale che portava alla Torre di Grifondoro, scese al piano di sotto, per andare dritta Malfoy.
Lui sembrò quasi aspettarsi di vederla lì, poiché non c’era alcun tipo di stupore nella sua espressione quando se la ritrovò davanti, in preda alla furia, pronta ad affrontarlo.
<< Prima che mi uccidi, posso spiega… >> un pugno lo colpì in pieno viso, facendolo barcollare all’indietro.
<< Sei impazzita per caso? >> si teneva la guancia dolorante con la mano
<< Non voglio più avere niente a che fare con te >> gli occhi lucidi preannunciavano un nuovo fiume di lacrime in arrivo, ma doveva rimanere forte ancora per qualche minuto
<< Che cosa stai dicendo? >>
<< Ti avrei creduto capace di tutto Malfoy, ma non di questo. Non una, ma due persone. Due persone che hai rischiato di uccidere. E’ un miracolo che entrambi siano ancora vivi >> tentava di colpirlo in ogni modo con mani e piedi, ma lui riusciva a parare i suoi colpi.
<< Ron è stato avvelenato per colpa tua! >> gli aveva urlato con tutto il fiato che aveva, incurante delle persone che avrebbero potuto sentirla
<< Allora è solo di questo che si tratta? Il tuo amato Weasley è stato ferito e tu vorresti vendicarlo >> questa volta riuscì a colpirlo. Il suono dello schiaffo che gli aveva assestato riecheggiò per tutto il cortile. Nonostante la guancia arrossata e dolorante, Draco non si mosse di un centimetro
<< Vaffanculo, Malfoy >>
   
 
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