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Autore: Il Narratore FT    17/10/2017    1 recensioni
Chi avrebbe pensato che i nostri eroi di Heartland si sarebbero congelati nel tempo per ben sette anni, chissà come sarebbero andate le loro vite se non fosse mai successo. Ma il tempo per le loro controparti di Edolas è andato avanti, sono “cresciuti”, quindi hanno la bellezza di 7 anni in più dei nostri personaggi preferiti di Heartland (figurarsi la Wendy di Edolas). Abbiamo già visto i nostri eroi di Edolas combattere, innamorarsi, di tutto e di più, ma ormai si sa, la pace non dura mai per sempre, come si dice… la calma prima della tempesta…
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Edo Gray, Edo Natsu, Mistgun
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Da un cuore spezzato a...'
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~Capitolo 18: Ricordo di una famiglia

 

Gray era in sella al suo destriero alla volta del castello, doveva ritirare la ricompensa per aver sventato insieme a Natsu le malefatte di un gruppetto di trafficanti di una nuova droga, sebbene fosse un suo dovere di fatto, gli dava comunque fastidio dover aspettare fino a sera per poter fare visita a Juvia, ma sapeva anche che Lucy aveva ragione, Gray è sempre stato un ragazzo appiccicoso ancora prima dell’inizio della loro relazione, però dopo sette anni insieme era giunto il momento di farsi un piccolo esame di coscienza per valutare il loro rapporto: “Sono sempre stato attratto da Juvia, fino ad sette anni fa ho fatto l’impossibile per attirare la sua attenzione provocando l’effetto contrario, ma dal giorno in cui l’ho salvata per la prima volta, ho provato qualcosa ben oltre l’infatuazione ed il desiderio, era come se sapessi fin dall’inizio di essermi innamorato di lei, gli ho persino dichiarato i miei sentimenti praticamente cinque minuti dopo il suo risveglio da quel letto, il letto sul quale l’avevo adagiata dopo averla salvata dalle grinfie di Elsa. Le cose sono notevolmente cambiate oggi:

- la magia non esiste più, entro un paio di decenni se non prima, la nuova generazione nemmeno crederà che sia mai esistita probabilmente;

-abbiamo un nuovo re che non è pronto a uccidere chiunque pur di ottenere il potere magico;

-siamo in ottimi rapporti con i comandanti, le stesse persone responsabili dell’eliminazione dei nostri amici più cari;

-infine, abbiamo addirittura intrapreso delle relazioni, Cana e Mira sono addirittura sposate, mentre Natsu e Lucy lo saranno tra meno di tre mesi.

Io che aspetto a chiederlo a Juvia? Qualcosa mi frena ed ho paura di sapere cosa sia.”. Gray accarezza il collo di Iceball, come se fosse alla ricerca di un qualsiasi tipo di consolazione da qualcuno: “Tu che dici amico, dovrei farmi avanti e comprare un anello alla gioielleria che abbiamo appena oltrepassato?”. Iceball in un impeto si impenna, Gray preso alla sprovvista cade all’indietro, ma illeso: “E-Era il tuo modo di dirmi di fare marcia indietro sulla questione? O è uno dei tuoi soliti scherzi?”. Iceball lo affianca per riprenderlo in groppa: “Oppure sono entrambe le cose?”. Iceball nitrisce impennandosi un paio di volte, come se ridesse confermando la supposizione di Gray: “Come immaginavo...”. Gray rimonta in sella e riprese la cavalcata: “Vorrei che sapessi parlare, almeno avresti meno scuse per farmi disperare.”.

 

Gray era appena giunto all’ingresso del palazzo, non si aspettava di vedere un’ambientazione del tipo post-apocalittico: “Ma che cosa è successo!?”.

Coco appena nota la presenza di Gray, sospende la guida delle le riparazioni per beneficiarlo della sua presenza: “Ciao Gray, sei qui per la ricompensa vero? Scusaci ma dovrai aspettare.”.

Gray nota una certa nota di rammarico nelle sue parole: “La ricompensa può aspettare! Cosa è successo qui? Il palazzo… il giardino era così verde mentre adesso...”.

Coco: “Già… a proposito, tu te ne intenti di botanica? Ho chiamato cinque esperti nel settore che non trovano una soluzione per un terreno così sterile.”. Cercava di rimanere sarcastica, ma presto le lacrime sarebbero sgorgate.

Gray: “Sono cresciuto a Northro Coco, non indosso i guanti per nascondere il mio pollice verde, ma i geloni che sto attualmente contrastando. Adesso basta scherzare, terreno sterile? Ho visto foreste incontaminate meno rigogliose dei vostri fiori, e mi vieni a dire che adesso non c’è vita su questo terreno?”.

Coco faticava a parlare con i suoi singhiozzi: “Se lo tocchi... se-sentirai che è… che è ancora caldo.”. Distolse lo sguardo dal suo interlocutore per non mostrare le sue lacrime.

Gray la prese in parola, scese da Iceball, si tolse il guanto destro è tento di tastare il terreno, era così spesso e caldo da riuscirgli impossibile: “Come è accaduto? Come è potuto accadere?”.

Coco riuscì a darsi un contegno per potergli parlare a dovere: “New Warriors ci ha attaccati, dopo aver sgominato i soldati hanno aggredito il re.”.

Gray: “Credevo che il team Twins avesse capito la lezione, come…?”.

Coco: “NO… non sono stati loro.”. Lo corresse la giovane.

Gray: “Allora chi? L’incappucciato?”.

Coco: “Non conosco la sua vera identità ma ne dubito. E’ stato il team Dynamite, il team sconfitto dai nostri sovrani sette anni prima.”. Gray non si aspettava l’intervento di un altro nemico assetato di vendetta: “Si sono infiltrati nel castello come il sommelier, il bibliotecario, e addirittura come consigliere del re.”.

Gray: “Ma è una cosa assurda! Come è lontanamente possibile fingersi consigliere da un giorno all’altro?”.

Coco: “La situazione è molto più complessa di quanto puoi immaginare Gray e ci stiamo impegnando al massimo per capire come...”.

Gray: “Coco, non c’è niente da capire...”.

Coco: “NON TI AZZARDARE A FARLA SEMBRARE FACILE PERCHÉ NON LO E’!”. Coco era furibonda, Gray voleva calmarla ma era troppo tardi per farlo: “Pensi che sia stato dato tutto per scontato quello che viene fatto qui dentro?!”.

Gray si sentii molto a disagio, avrebbe dovuto pensare prima di parlare: “Mi dispiace Coco, come noi vi impegnate al massimo per far funzionare le cose, ma a differenza vostra gli errori sono un lusso da non prendere in considerazione. Sono mortificato.”.

Coco si sistemò i capelli dopo la sua sfuriata, doveva essere costantemente composta, come gli aveva insegnato Byro: “E’ tutto perdonato.”.

Gray era fin troppo imbarazzato per chiedergli qualsiasi cosa, ma voleva sapere: “D-Dimmi, che fine hanno fatto i membri del team Dynamite?”.

Coco: “Sono stati arrestati, adesso Sugarboy e Hughes li stanno interrogando.”.

Gray: “E come sta andando?”.

Coco: “Ecco...”.

 

Nel frattempo, nella sala degli interrogatori:

Den, il leader del team nemico era seduto su una sedia, ammanettato al tavolo in acciaio, nonostante ciò era compiaciuto dalla situazione, infatti sono più di tre ore che i due comandanti cercavano di carpirgli informazioni sia da lui sia dai suoi compagni oltre tre ore, ma non ottennero nessun risultato se non il raptus di rabbia del comandante Hughes, provocato dal ghigno dell’interlocutore: “TI UCCIDERÒ! E LO FARÒ FACENDOTI SOFFRIRE!”. Hughes gli saltò addosso, voleva carpirgli un’informazione a qualunque costo.

Sugarboy lo trattiene a fatica, ma almeno gli impedì di fare una sciocchezza: “Datti un contegno! Attaccarlo adesso sarebbe abuso di potere!”.

Hughes: “Ci hanno attaccati e i loro compagni hanno demolito la gilda Fairy Tail, dillo a loro di darsi un contegno!”.

 

Tornando alla volta del castello:

Gray: “Deve essere stressante. Mentre Gerard?”.

Coco con una certa riluttanza rispose: “Non sono sicura di potertelo dire.”.

 

Sulla soia della porta per la sala delle comunicazioni:

Elsa era davanti alla porta, stava per bussare quando realizza che è una formalità di poco conto dopo quanto stava succedendo, aprì direttamente la porta, la sua attenzione fu catturata da un foglio volante, ma poi concentrò il resto di tale attenzione al resto della stanza, c’era un livello di devastazione alla pari del paesaggio esterno, mobili rotti, libri strappati a metà, scaffali distrutti con i pezzi sparsi da tutte le parti.

Gerard era al centro della stanza in posizione fetale rivolto alla parte opposta ad Elsa, lei si avvicina come se niente fosse, sebbene non lo avesse mai visto in quelle condizioni, era come se sapesse già cosa avrebbe dovuto fare una volta lì: “Ehi… ciao...”. Gerard rimase fermo ed impassibile a fissare il vuoto: “Lo sai che non è colpa tua vero?”. Dopo quelle parole sgorgarono delle lacrime dal volto del sovrano vulnerabile: “Hai fatto tanto di quel bene in questi sette anni di governo e sei anni di matrimonio, perché disperarsi dopo quanto è successo in un giorno?”.

Gerard: “Non ti biasimerò se vorrai lasciarmi portandoti il bambino, ora come ora sono la cosa più lontana di un padre.”. Era in uno stato catatonico, forse nemmeno aveva dato ascolto alle parole della sua regina.

Elsa: “Ancora non hai imparato a conoscermi? Io… noi, non ti lasceremo mai.”. Affermò alludendo anche al bambino nel suo grambo, purtroppo Gerard non reagì, ma ella non lo abbandonò come promesso, si sdraiò a terra accanto a lui, tenendolo tra le sue braccia.

 

Tornando nuovamente alla volta del castello:

Coco: “Ad essere onesta non ho idea delle sue condizioni Gray.”.

Gray: “Non sopporto questa situazione alcuni dei miei migliori amici sono su un letto da ospedale, mentre l’unico sovrano che sia mai valsa la pena di servire ha una crisi esistenziale.”.

Coco: “Cerchiamo di non pensarci, anche lui è un essere umano. Gray torna tra un’ora, prima di allora non posso fare altro per te.”.

Gray constatò che il suo problema era l’ultimo dei pensieri della fanciulla, non poteva non perdonarla considerata la non mancanza di tatto nei suoi confronti: “Va bene.”. Il corvino montò in sella, prima di partire però: “Per quel che può valere, ricordagli da parte di Fairy Tail una cosa di vitale importanza: ha stipulato delle condizioni per lasciare la gilda di Fairy Tail.”.

Gray partì lasciando la ragazza con quell’ultimo pensiero, sapeva a cosa stava alludendo, il principe glielo aveva confidato qualche anno prima: “Sono sicura che non lo ha dimenticato”.

 

Sette anni prima, città reale:

Gerard, a quel tempo ancora principe, stava svolgendo uno scontro all’ultimo respiro con il Gran re demone Dragonil, nonché Natsu Dragonil mascherato. Lo scopo della battaglia era multiplo: Heart Natsu voleva dimostrargli che avrebbe potuto governare nonostante la scomparsa del potere magico, che la folla in delirio non lo stava tifando semplicemente perché si auguravano la sconfitta del dragon slayer, ma perché credevano nel principe. Il terzo motivo, forse il principale, era che il rosato voleva avere modo di sconfiggere il mago di classe S:

Heart Natsu: “Questa è la mia versione della cerimonia di addio di Fairy Tail.”. Gerard rimase sorpreso da quelle parole: “Esistono tre regole che vanno comunicate a chi lascia la gilda: primo, non divulgare informazioni che possono danneggiarla! Secondo...”. Lo scontro divenne sempre più acceso, Gerard lo interrompe colpendolo in pieno volto: “Oh… ma che succede!?”. Chiese frastornato.

Gerard: “Non avere contatti con i vecchi clienti, per non cercare di trarne profitti!”. Ripresero a lottare intensificando il ritmo, Gerard era in netto vantaggio su di lui.

Natsu: “Sì esatto! E terzo...”. Il rosato riuscì ad insaccargli un sinistro in pieno stomaco: “Pur percorrendo strade diverse, bisogna continuare a vivere facendosi forza!”. Gerard non demorde e riprese il controllo, come se stesse prendendo il combattimento più seriamente: “Non sottovalutare mai la tua esistenza e non devi dimenticare gli amici, ai quali hai voluto bene.”.

Gerard continuò al suo posto: “E queste regole vanno ricordate per sempre.”. Dopo averlo detto riprese il sorriso.

Lo scontro terminò con un ultimo gancio dei due, Natsu fa in tempo a dire un’ultima cosa: “Adesso hai capito…? Se conserverai lo spirito della nostra gilda nulla sarà mai impossibile...”. Gerard riuscì a rimanere in piedi dopo il colpo, fu lui il vincitore: “Forse ci rivedremo… Mistgun.”. La folla esulta per la vittoria del principe, una battaglia rimasta tra gli annali della storia.

Gerard osserva malinconico la figura dell’ormai incosciente rosato, pensando che presto non lo avrebbe più rivisto come gli altri suoi compagni: “Natsu...”.

L’inversione di Anima era già iniziata, tutto il potere magico sarebbe svanito insieme agli eroi di Heartland ed gli altri exceed, tutti i loro corpi cominciarono a brillare di luce propria ed allo stesso tempo venivano trascinati via con la forza, la folla riprese ad esultare il principe per averli cacciati via, solo una cerchia ristretta di persone conosce la verità tutt’oggi, ma Gerard avrebbe governato come meglio credeva per il bene dei suoi sudditi e del resto di Edolas.

Gerard: “Addio Lily. Natsu, Gajil, Wendy, voi siete la mia famiglia, Fairy Tail.”.

 

Gray non sapeva che avrebbe potuto fare in quell’ora di tempo, le possibilità erano tanto numerose da non averne idea: “Che barba, galoppare senza una meta è più noioso di quanto immaginassi, quasi quasi vado davvero in quella gioielleria per vedere che anello potrei comprare a Juvia.”. Gray fu attirato da una piccola figura ad un metro di distanza da lui, arresta l’avanzata del suo destriero per osservarlo meglio, era un bambino coperto dalla testa ai piedi da un mantello ed un cappuccio, questo avanza verso di lui a passo normale, come se non avesse fretta di raggiungerlo. Gray non sapeva come comportarsi se non aspettare il suo arrivo, ma oltre a quello non sapeva il perché di quella sua irresolutezza, nonostante il rumore di fondo della gente, sentiva distintamente il suono di ogni passo compiuto dal ragazzino, prima ancora che se ne rendesse conto, era di fronte a lui, si fece coraggio e gli chiese se avesse bisogno di aiuto:

Gray: “Ehi piccolo come va? Hai bisogno di qualche…?”.

???: “Secondo te quando vale la pena di combattere?”. Gray non sapeva che rispondere a quella domanda improvvisa, o perché mai avrebbe dovuto farlo, si girò un attimo cerca di un adulto che magari stesse cercando il ragazzino, ma appena gli degnò nuovamente della sua attenzione, era già sparito.

 

Fine del capitolo, spero vi sia piaciuto. E non finisce qui.

 

Angolo dell’autore:

Scusate il ritardo di due giorni! Un bel tuffo nel passato, il combattimento tra Natsu Dragonil ed Edo Gerard è stato uno dei miei preferiti sebbene avessero lottato senza potere magico. Gray si è fatto un nuovo piccolo amico, o almeno credo, chi lo sa, può succedere di tutto, siamo solo al 18esimo capitolo e non è neanche un terzo della storia, vediamo come andrà avanti.

Il Narratore FT

   
 
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