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Autore: Fede883    20/10/2017    3 recensioni
New York, la città che non dorme mai e il sogno di una ragazza che la visita per la prima volta nella sua vita con la sua famiglia.
Irene finalmente si può godere la città che ha tanto desiderato di vedere e questo viaggio gli rimarrà in qualche modo sempre nel cuore, Irene attraverso questa lettera epistolare vi catapulterà nei suoi ricordi e delle sue emozioni del suo viaggio nella grande mela, perchè si sa che New York è davvero la città che non dorme mai....
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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:" Irene alzati... Dobbiamo andare in aeroporto perchè abbiamo l'aereo, alzati!". Mi alzo e leggo l'orologio della sveglia posta sul comodino dell'albergo e recita che sono le 04:00, è prestissimo cavolo ma devo prendere un aereo con tutta la mia famiglia. Mi alzo e sembro una zombie uscita da un provino di "The Walking Dead", appena mi sono alzata abbraccio mia sorella maggiore, anche lei è abbastanza confusa, ci scambiamo un sorriso divertito e ci vestiamo. Dobbiamo andare in aeroporto e sono le 04:00 del mattino, insomma se il mattino ha l'oro in bocca direi che siamo perfettamente in tema.
L'aeroporto internazionale di Milano Malpensa è una vera e propria città, ci sono un sacco di persone che corrono come dei pazzi, mia sorella di 9 mi osserva e mi dice sorridendo:" E' come se fosse una grande gabbia per criceti!". Mi metto a ridere ma devo dire che mia sorella piccola nonostante l'età è sempre molto arguta nelle sue considerazioni di bambina. Sorrido e tengo per mano mia sorella dicendole:" Tienimi sempre la manina Niky, qui se ti perdiamo è un casino, stai sempre vicino a noi!". Finalmente dopo tanti anni riesco a realizzare il mio sogno, andare a New York con tutta la famiglia, siamo tutti esaltati, è il mio primo viaggio negli Stati Uniti D'America ed è un viaggio che ci siamo sudati e adesso è tutto pronto per partire alla volta della grande mela.
Ci imbarchiamo in un Boeing 77 dell'American Airlines e ci aspetta un viaggio di 9 ore, cavolo cosa faccio 9 ore su un aereo? Sarà un viaggio lunghissimo ma so che ne varrà la pena, arriveremo a New York JFK già a sera inoltrata. E' tutto pronto, finalmente l'aereo parte e inizia a rullare sulla pista di Malpensa. La rincorsa è potente, i motori vengono spinti al massimo e ci stacchiamo dalla pista e ci alziamo verso il cielo, tra poco lasceremo l'Italia e ci dirigeremo verso gli Stati Uniti, New York arriviamo.
Il volo procede bene impiego 9 ore in modo abbastanza costruttivo, mi guardo dei film peccato tutti in lingua inglese ma cerco di non farci troppo caso anche perchè sono abituata a vedere film in lingua originale, leggo, disegno e gioco con la mia sorellina che non è per niente agitata e si gode il viaggio in modo superlativo, è il suo primo volo e volevamo farla iniziare alla grandissima. Quando sorvoliamo l'oceano è uno spettacolo unico, fuori è notte, vediamo l'acqua in lontanza che però dall'aereo sembra solo una immensa macchia nera, io e mia sorella piccola guardiamo fuori dal finestrino e lei mi dice entusiasta come non mai:" C'è il mare, c'è il mare li sotto!". L'adoro e la stringo forte a me, sarà lungo il sorvolo dell'oceano atlantico ma sappiamo che tra poche ore saremo a New York.

Dopo 9 ore di volo ci avviciniamo alla pista del JFK, l'aereo si appresta a scendere e mia sorella inizia a lamentare una forte acufene alle orecchie, l'aereo cala di quota e mia sorella urla dal fastidio e io per calmarla le do una gomma da masticcare e l'abbraccio e le dico che andrà tutto bene e che non c'è niente da avere paura. Siamo quasi arrivati, manca davvero pochissimo. Dopo qualche minuto vediamo la pista del JFK e l'aereo appresta ad atterrare, ci siamo finalmente..... Cazzo siamo arrivati a New York. Il 777 tocca la pista dell'aeroporto e inizia il lungo percorso verso il suo parcheggio, siamo felici ed entusiasti, fuori è notte e mia sorella maggiore mi dice che in Italia è pomeriggio mentre a New York sono le 23:40 circa, sorrido e adesso per due settimane non voglio sapere niente dell'Italia, mi sono lasciata tutti i pensieri negativi a Milano, scrivo al mio ragazzo che sono arrivata e sono felice come non mai, arriva la scaletta e scendiamo dall'aereo e mia sorella maggiore mi tocca le spalle e mi dice:" Buon compleanno cucciola, questo  è il tuo regalo!". Inizio a piangere come una cretina per la gioia, scendo le scalette piangendo e appena arrivo a terra capisco di essere a New York. Ora sarà dura uscire dall'aeroporto.
Superiamo infiniti e continui controlli di sicurezza, ci hanno controllato anche i germi che avevamo sotto le unghie delle mani e finalmente prendiamo un taxi, quelli gialli che si vedono anche nei film, ci porta al nostro albergo e lasciamo l'aeroporto internazionale JFK e ci dirigiamo verso New York, la vacanza è iniziata finalmente.
Lo skyline della città è stupendo, nonostante sia quasi mezzanotte la città è ancora piena di persone, è proprio vero che New York è la città che non dorme mai, i negozi sono ancora aperti e pensare che a Bologna chiudono alle 20:00, è proprio un altro mondo. Arriviamo all'albergo e dopo aver fatto tutte le consuete registrazioni ci viene data la camera dell'albergo, mia madre, mio padre e mio fratello avranno una camera mentre io, mia sorella maggiore e quella più piccolina ne avremo un altra, siamo confuse per via del jet lag ma penso che ci abitueremo presto a questo gap. Finalmente siamo a New York e vorremo uscire per vedere la città di sera ma mia madre non è di questa idea e ci mettiamo a dormire, sono talmente eccitata che non riuscirò a prendere sonno.

La mattina dopo iniziamo a girare per la città, faccio finalmente colazione da Starbucks e i donuts erano buonissimi, vediamo questi immensi grattacieli che svettono sopra di noi,  il traffco cittadino che è veramente spaventoso, Times Square piena di gente, l'avevo vista solo nei film per ora e adesso che sono qui è una emozione immensa, che bello essere a New York, io e mia sorella maggiore ci perdiamo dentro a Victoria Secret e facciamo shooping ovviamente, mi sono sentita come la protagonista della serie dei romanzi "I Love Shooping", dopo aver comprato dentro a Victoria Secret andiamo dentro al Disney Store, mia sorella piccola impazzisce totalmente e anche io e mia sorella grande non scherziamo, ci prendiamo qualche pupazzetto della collezione degli Tsum Tsum mentre mia madre compra a mia sorella piccola una bambola di Elsa e una di Anna che in Italia non sono mai state rilasciate, stiamo spendendo dollari come se non ci fosse un domani e siamo qui da nemmeno un giorno. E' una giornata straordinaria, faccio un sacco di foto e prima di entrare dentro all'ennessimo negozio mia sorella mi prende per il braccio e mi dice:" Ire facciamo vedere che siamo delle brave ginnaste? Che ne dici?". Sorrido a mia sorella e gli rispondo sorridendo:" Magari al Central Park sorellona, adesso non mi sembra il caso!". Mia sorella mi abbraccia e io mi sento cullare tra le sue braccia e la nostra giornata a New York si fa sempre più bella.
Decidiamo di andare a vedere anche Ground Zero e di visitare il museo del 11 settembre, mia madre decide di fare un altra cosa insieme a mia sorella piccola e entriamo dentro al museo, li ad un tratto i sorrisi spariscono, sento un brivido che mi gela il sangue, sapere che dove sono ora sono morte tantissime persone mi rende triste, mi devo sedere..... Mia sorella capisce immediatamente il mio disagio e mi dice:" Ire se non te la senti non entriamo, stai tranquilla!". Cerco di prendere coraggio e decido di vedere il museo e mia sorella mi abbraccia ed entriamo.
E' stata una esperienza decisamente sconvolgente ma anche molto interessante ma quello che ho visto dentro a quel museo è stato assolutamente tremendo ma nonostante tutto questa visita mi ha insegnato tanto.
E poi che dire della mia gita a New York, ho visto l'Empire State Building, la Central Station, ho fatto delle ruote al Central Park ed è stata una grande figata ed ho pure battuto mia sorella ad una gara improvisata di ruote e capriole, ho mangiato al Hard Rock Caffè e al Hollywood Planet, ho visto il museo di storie naturali dove hanno girato il film con Ben Stiller, ho visto un museo di aerei militari sopra ad una portaerei, la panchina della sigla di "Friends" e il magnifico museo delle cere dove ho potuto finalmente fare una foto con Michael Jackson, il mio idolo d'infanzia e ho visto e fatto tante altre cose bellissime e il mio sogno non solo si era avverato ma l'avevo vissuto con lo stesso entusiasmo di un bambino che guarda i "Pookemon", è stata una magnifica esperienza e ho promesso a New York che sarei tornata, un giorno.
Se è vero che ogni viaggio ti cambia e ti fa conoscere cose nuove posso affermare che il mio viaggio nella grande mela è stata una delle più belle esperienze che io abbia mai vissuto, prendere il sole al Central Park è stato decisamente il ricordo più bello del mio viaggio a New York, è un ricordo che porterò sempre nel cuore perche New York è davvero la città che non dorme mai e non ha deluso le mie aspettative, porterò sempre dentro questo viaggio fatto con la mia famiglia perchè è anche grazie a loro che sono riuscita a realizzare questo sogno, al nostro ritorno in Italia mi sono dovuta riabituare al jet lag ma quello era il male minore, avevo già nostalgia di New York ma alla fine dei conti non cambierei mai e per nulla al mondo la mia Bologna, nemmeno con New York, la città che non dorme mai.  
Irene.
   
 
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