Nathan
“Andremo
a
visitare i principali punti di interesse del mondo delle ombre: il
nightclub dei vampiri, il negozio di proprietà della Somma
Strega di
Londra e il pub dei licantropi. Non perdetevi e non allontanatevi dal
gruppo, nonostante siamo in rapporti di amicizia con i nascosti di
questa città nulla vieta che qualcuno di loro provi a fare
qualche
scherzo strano.” la voce di Andrew rimbomba sulla facciata
dell’Istituto. Jeremy se ne sta al suo fianco con il cane,
sempre
presente, e ci osserva sorridendo. Una volta che il discorso del suo
parabatai si è concluso aggiunge: “Più
che per loro dobbiamo
preoccuparci per i poveri nascosti che li devono incontrare!
Chissà
cosa faranno loro.” sorridendo e facendoci
l’occhiolino e alcuni
perfino ridacchiano, compreso me, ma per il resto rimane il silenzio
nervoso che era presente anche a cena.
Ci
incamminiamo
tutti in fila per due, come dei bravi soldatini, verso il primo
obbiettivo e noto che i ragazzi di Londra rimangono leggermente
indietro. Sembra che stiano… litigando? Non pensavo li avrei
mai
visti litigare dato che sono sempre molto in sintonia. Alla fine Liza
si allontana e ci supera senza degnarci di uno sguardo e sembra
furente.
“Ciao
ragazzi!”
Matt mi mette un braccio sulle spalle dopo essersi unito a noi nella
colonna.
“C’è
qualcosa
che non va?” domando al ragazzo senza riuscire a frenarmi e
il suo
sorriso si incrina leggermente, anche se solo per un secondo, per poi
tornare normale.
“Non
preoccupatevi, Liza è solo super preoccupata come al solito.
A volte
sembra suo padre.” risponde schiarendosi la voce per poi
riprendere: “Stasera dopo il giro ti va di vedere un
po’ la
città?” ridacchiando. Sto per rispondere quando
Dan prende
finalmente la parola dal mio fianco: “È
già abbastanza nei guai,
non gliene servono altri.” chiudendo il discorso per me.
“Oh,
avanti! Chi
dice che finiremo nei guai?” il tuo sorriso ad esempio? Non
espongo
però ciò che penso perché se voglio
sperare di andare davvero a
fare quel giro devo convincere Dan a non opporsi.
“Cosa
state
progettando voi tre?” una voce mi distoglie dai piani per la
nottata e quando alzo gli occhi il mio sguardo si posa su uno dei
nostri istruttori: Andrew ci è venuto incontro,
evidentemente
notando che abbiamo rallentato il passo, e adesso ci osserva con le
braccia incrociate e la fronte corrucciata.
“Chi
dice che
stavamo complottando qualcosa? Trovo molto offensivo che tu possa
averlo anche solo pensato!” Matt ha la risposta pronta, si
vede che
lo conosce da tempo perché invece a me ancora incute un
po’ di
timore, e gli sorride prima di accelerare per riunirsi al gruppo poco
lontano. Anche noi acceleriamo senza dire niente e lui si posiziona
alle nostre spalle senza aggiungere altro a sua volta. Non so come
Matthew ha intenzione di allontanarsi ma dubito che riuscirà
a
sfuggire al mastino alle nostre spalle.
Kristofer
Stiamo andando al covo dei vampiri per
incontrarli e, nonostante
siano passati alcuni giorni dalla batosta che ha ricevuto da Jeremy,
per tutta la strada Nathan ha adocchiato i due istruttori con sguardo
critico, parlando con il suo parabatai che sembra ignorarlo per la
maggior parte del tempo.
Più ci avviciniamo al luogo dell'incontro e più
mi sento agitato,
se non fosse per Emy che mi stringe la mano probabilmente mi sarei
fermato in mezzo alla strada già qualche metro fa. Ci
avviciniamo
all’edificio che, a giudicare dalla folla di nascosti che vi
è
radunata davanti, dev’essere il nightclub appartenente ai
vampiri e infatti ci fermiamo davanti all’ingresso. L'ombra
dell’edificio sembra scostarsi ed è da
lì che compare uno dei ragazzi che ho
incontrato il giorno del mio arrivo in Istituto: il ragazzo biondo
che subito mi era venuto incontro quando mi ero perso. I suoi occhi
scorrono sul gruppo come per valutarci, soffermandosi su di me per un
momento di troppo, prima di concentrarsi su Liza che gli si sta
avvicinando.
Non sono riuscito a capire cosa si sono detti,
per via della distanza
e del buio che non mi aiuta di certo a leggere le parole sulle loro
labbra, ma ho notato lo sguardo veloce che il biondino ha lanciato in
direzione di Matthew prima di chiederci di raggiungerlo con un cenno,
infilandosi il cellulare con cui stava scrivendo nella tasca
posteriore dei jeans.
"Sono Liam Murphy, il secondo in comando del
clan. Questa è
la
sede principale dove vivono le persone più influenti, fra
cui io e
il Capo, e in generale buona parte del clan." ora che ci siamo
avvicinati riesco a leggere le labbra del ragazzo, evidentemente poco
abituato ad occuparsi delle formalità. Dopo queste poche
frasi si
volta, cominciando a guidarci all'interno dell'edificio, e capisco
che sta continuando a parlare soltanto perché mia sorella mi
stringe
leggermente la mano prima di lasciarla, cosa che attira la mia
attenzione abbastanza per farmi voltare verso di lei e notare che sta
cercando di catturare l'attenzione del vampiro: "Forse avrei
dovuto dirlo prima, ma mio fratello non riesce a seguire se non
può
leggere le labbra..."
Non è solo Liam a voltarsi verso di me ma anche tutti i
ragazzi e
gli accompagnatori ma è l'istruttore Lighthawk a
sorprendermi,
chiedendomi conferma della cosa usando il linguaggio dei segni. Mi ha
sorpreso così tanto che impiego un attimo di troppo a
collegare ed
in quel lasso di tempo Andrew ha preso la parola nuovamente: "Scusa,
ho immaginato che avessi imparato il linguaggio dei segni."
"Dovrei essere io a scusarmi con te, da adesso in avanti ci
farò
più attenzione." il vampiro sta parlando direttamente con me
adesso, incurante di aver interrotto l'istruttore.
Muriel
Il pub
dei
licantropi è… un buco. Letteralmente. Una vecchia
costruzione,
schiacciata fra i palazzi nuovi della via, che sembra resistere a
tutti i costi all’inesorabilità del progresso.
“Benvenuti!”
una
voce ci arriva alle spalle e ci voltiamo tutti di colpo
perché non
penso che nessuno di noi l’abbia sentito arrivare. Colui che
ci ha
colto di sorpresa è un ragazzo biondo, alto e a dir poco
bellissimo.
Indossa una semplice camicia a maniche corte sopra una canotta e
sembra perfettamente a suo agio nonostante l’aria pungente
della
notte.
“Ryan!
Quanto
tempo!” lui e Liza si abbracciano e anche Matt si avvicina
per
dargli quello che io chiamo un ‘Bro Hug’.
“Credo
la Zia vi
stia aspettando nell’ufficio sul retro
però.” afferma il ragazzo
sorridendo dopo essersi presentato come Ryan Evans.
“Maledizione…
non è che potresti farci passare dal pub? Solo questa
volta!” il
sorriso della ragazza mora si allarga mentre si arriccia una ciocca
di capelli con un dito osservando il licantropo… non credo
di
averla mai vista comportarsi in modo così civettuolo. Anche
il
sorriso del ragazzo si allarga e risponde ridacchiando: “Se
me lo
chiedi così come posso dirti di no? Seguitemi, Vivienne poi
vi
spiegherà tutto.” facendoci strada
all’interno del locale.
È
un locale che
rispecchia l’esterno: tutto arredato e rivestito in legno,
piccolo
e caotico. Il ragazzo viene salutato da tutti calorosamente ma non si
può davvero dire che tutto ciò si trasferisca a
come accolgono noi
dato che il chiacchiericcio si abbassa di parecchi toni in pochi
secondi. Ci fa superare il bancone senza commentare per poi portarci
in una stanza molto piccola occupata principalmente da degli
armadietti e da una scala che sale al piano superiore.
“Salite
pure, da
lì dovreste sapere dove andare ormai. Io devo iniziare il
mio turno
al bancone però se volete fermatevi a bere qualcosa dopo,
siete
sempre i benvenuti.” fa un occhiolino in generale appena
finisce di
parlare e inizia a prepararsi incurante del nostro passaggio. Saliamo
le scale in silenzio e finalmente arriviamo alla cima, io e Dido
siamo verso la fine della fila perciò arriviamo quando le
prime
presentazioni fra gli istruttori e colei che deduco essere Vivienne
Harlow, una donna alta e dal fisico slanciato, sono già
cominciate.
Ha i capelli corti e un sorriso a trentadue denti mentre stringe la
mano a Jeremy per poi salutare più calorosamente i cugini
Nightrose.
Fin’ora hanno dimostrato di conoscere tutti i nascosti
più o meno
bene e questo mi fa molto pensare: in accademia ci hanno sempre
raccontato cose molto diverse sul rapporto con i nascosti dato che,
nonostante siamo vincolati dagli accordi, dopo ciò che
è successo
con le fate pochi Instituti si fidano abbastanza da lavorare con loro
in armonia.
Gabriel
Sapevo
che al nostro
arrivo ci sarebbe stata la Somma Strega di Londra ma ci ho messo un
momento a riconoscerla: il fatto che ci sta aspettando davanti ad un
negozio di tatuaggi, vestita in un paio di jeans logori e una
maglietta di una qualche band metal, mi ha colto di sorpresa.
"Sono
Robyn. Il
negozio è chiuso, perciò possiamo parlare
dentro." una volta
conclusa la frase la strega si volta, recuperando un mazzo di chiavi
talmente in fretta che sembrano esserle comparse in mano dal nulla.
Dopo averci lasciati entrare si ferma vicino all'ingresso insieme ai
due ragazzi più grandi, scambiando qualche parola con loro,
prima di
raggiungerci mentre noi ancora ci guardiamo in giro un po’
spaesati. "Vi piace?" il suo tono sembra divertito, ma è
semplice capire che ci sta studiando nonostante la facciata
amichevole. Continua poi a parlare mantenendo il tono leggero:
"Ufficialmente il negozio è mio ma sono Keith e Lyanna ad
occuparsi di tutto." non ci fornisce altre spiegazioni riguardo
chi siano le persone che ha appena nominato, ma inizia a guidarci per
il negozio dandoci informazioni a riguardo delle attività
che
svolgono e degli orari strani che hanno: qui non fanno differenze tra
Mondani, Nascosti o Shadowhunters, tengono aperto anche nelle ore
notturne una sera o due a settimana per servire i Vampiri.
Poco
dopo che
abbiamo superato la porta che divide i locali la mia attenzione, e
anche quella degli altri, viene attirata dal rumore di una pistola
per tatuaggi. Ci siamo tutti voltati nella direzione da cui proviene
e Robyn è arrivata alla porta per spalancarla.
"Credevo
non ci
sarebbe stato nessuno qui, a quest'ora." la donna sta
probabilmente cercando di suonare scocciata, con scarso successo, e
dall'interno arriva una risata come risposta e una voce femminile:
"Credevamo lo stesso anche noi!"
Robyn ci
fa segno di
raggiungerla, prima di entrare nella stanza, e pochi secondi dopo
siamo tutti all'interno. La scena che abbiamo davanti e quella di una
ragazza con i capelli rossi fiammanti intenta a tatuare il braccio
sinistro ad un biondino sdraiato su una poltrona.
"Non era
previsto di incontrarli qui ma loro sono Lyanna e Keith, i miei
figli." questa affermazione mi prende un attimo di sorpresa dato
che streghe e stregoni sono sterili ma… il ragazzo, che noto
soltanto ora essere senza maglietta, ci saluta con la mano del
braccio su cui la rossa non è impegnata e mi distrae dalle
considerazioni che stavo facendo.
Mi
avvicino
interessato a scoprire cosa sta creando e mi ritrovo ad osservare uno
dei migliori ritratti che ho mai visto, sembra una persona vera.
Rimango incantato ad osservare l'immagine prendere forma sulla sua
pelle, almeno fino a che Lyanna non apre di nuovo bocca: "Se
vuoi osservare il nuovo tatuaggio, non è lì che
dovresti
concentrare lo sguardo Matthew, ma qui dove sto lavorando." e
nella sua voce si può sentire la risata che sta cercando di
trattenere. Smette per un momento nel suo lavoro per fissare lo
sguardo sul ragazzo Nightrose, che ha già distolto il suo da
qualunque cosa stesse guardando prima ancora che io riesca a voltarmi
del tutto verso di lui. Il suo disagio è comunque evidente,
perciò
decido invece di esprimere ciò che mi sta passando per la
testa per
distogliere l’attenzione da lui: "È uno dei
tatuaggi migliori
che ho mai visto!".
La
ragazza mi
sorride, distogliendo l'attenzione da Matt per parlarmi del loro
lavoro nel negozio, mentre continua a decorare la pelle di Keith.
Lilly
Io
credo sia meglio non
commenti il ritardo se non con delle immense scuse.
È
per me un periodo
difficile e solo nelle ultime settimane sono riuscita a riprendere a
scrivere. Posso solo dire che non accadrà più
perché ora siamo
avanti di 3 capitoli e abbiamo già discusso di altri 3
perciò per
un po’ siamo tranquille. Gli aggiornamenti avverranno a
venerdì
alterni con l’altra mia interattiva che abbiamo deciso di
riprendere in mano e ricominciare (ma se ne saprà di
più venerdì
prossimo). Risponderò alle recensioni al più
presto!
Questo
capitolo è di
passaggio ma i prossimi saranno ricchi di avvenimenti! Allacciate le
cinture!
Come
ultima cosa… chi
sono le due persone dello spoiler a fine pagina? Voglio proprio
vedere chi indovina!
Macchan
Dunque..
credo potremmo
essere passabili di denuncia, ma sorvoliamo sulla cosa che è
la
decisione migliore..
Dalla
mia, posso dire che
sono stata un pochino assorbita da un nuovo lavoro e malattie varie
ed ho scritto poco, per cui siamo rimaste un pochino indietro anche
per questi motivi.
Però!
Adesso siamo
cariche, abbiamo molte cose pronte ed io mi sono autoproclamata
futuro tormento in miniatura per postare sempre in tempo! Quindi, non
dovremmo avere più nessun problema, in futuro. O almeno si
spera che
sia così.
Aspetto
i vostri commenti
sul capitolo e le vostre speculazione sul piccolo spoiler (sperando
che l'idea di un teaser possa piacervi)
A
presto (questa volta sul
serio!)
*SPOILER*
“Non
riesci proprio a stare zitto vero? Ci stavano cambiando di coppia ma
tu dovevi per forza commentare!” quelli che sto medicando
sono solo
lividi e graffietti ma comunque mi fa infuriare. Se ne sta qui seduto
senza maglietta come se non si fosse fatto picchiare per
l’ultima
mezz’ora!
“Un’iratze
basterebbe, lo sai vero?” è l’unica
risposta che riesce a darmi
e io sfrego un po’ più forte sul suo sopracciglio.
Ho appena
iniziato a ripulirlo e già ho voglia di strangolarlo.
“Te
lo scordi, che ti serva da lezione. E ora zitto, non voglio sentire
più un fiato. Con tutto ciò che sta succedendo
per il ragazzino
scomparso potevi evitare.”