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Autore: lilly0806    20/10/2017    2 recensioni
*Storia Interattiva/ad oc* Iscrizioni Chiuse
Dopo la guerra tutti gli istituti hanno bisogno di tempo per riprendersi dalla guerra, quello di Londra non è escluso. Sono passati 5 anni dalla fine della guerra e la famiglia Nightrose sta per affrontare l'arrivo di alcuni giovani Shadowhunters che aggiungeranno sicuramente il loro contributo a quello che già combinano i cugini Matthew e Lizbeth.
Genere: Avventura, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Shadowhunters e altre scocciature'
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Nathan

“Andremo a visitare i principali punti di interesse del mondo delle ombre: il nightclub dei vampiri, il negozio di proprietà della Somma Strega di Londra e il pub dei licantropi. Non perdetevi e non allontanatevi dal gruppo, nonostante siamo in rapporti di amicizia con i nascosti di questa città nulla vieta che qualcuno di loro provi a fare qualche scherzo strano.” la voce di Andrew rimbomba sulla facciata dell’Istituto. Jeremy se ne sta al suo fianco con il cane, sempre presente, e ci osserva sorridendo. Una volta che il discorso del suo parabatai si è concluso aggiunge: “Più che per loro dobbiamo preoccuparci per i poveri nascosti che li devono incontrare! Chissà cosa faranno loro.” sorridendo e facendoci l’occhiolino e alcuni perfino ridacchiano, compreso me, ma per il resto rimane il silenzio nervoso che era presente anche a cena.
Ci incamminiamo tutti in fila per due, come dei bravi soldatini, verso il primo obbiettivo e noto che i ragazzi di Londra rimangono leggermente indietro. Sembra che stiano… litigando? Non pensavo li avrei mai visti litigare dato che sono sempre molto in sintonia. Alla fine Liza si allontana e ci supera senza degnarci di uno sguardo e sembra furente.
“Ciao ragazzi!” Matt mi mette un braccio sulle spalle dopo essersi unito a noi nella colonna.
“C’è qualcosa che non va?” domando al ragazzo senza riuscire a frenarmi e il suo sorriso si incrina leggermente, anche se solo per un secondo, per poi tornare normale.
“Non preoccupatevi, Liza è solo super preoccupata come al solito. A volte sembra suo padre.” risponde schiarendosi la voce per poi riprendere: “Stasera dopo il giro ti va di vedere un po’ la città?” ridacchiando. Sto per rispondere quando Dan prende finalmente la parola dal mio fianco: “È già abbastanza nei guai, non gliene servono altri.” chiudendo il discorso per me.
“Oh, avanti! Chi dice che finiremo nei guai?” il tuo sorriso ad esempio? Non espongo però ciò che penso perché se voglio sperare di andare davvero a fare quel giro devo convincere Dan a non opporsi.
“Cosa state progettando voi tre?” una voce mi distoglie dai piani per la nottata e quando alzo gli occhi il mio sguardo si posa su uno dei nostri istruttori: Andrew ci è venuto incontro, evidentemente notando che abbiamo rallentato il passo, e adesso ci osserva con le braccia incrociate e la fronte corrucciata.
“Chi dice che stavamo complottando qualcosa? Trovo molto offensivo che tu possa averlo anche solo pensato!” Matt ha la risposta pronta, si vede che lo conosce da tempo perché invece a me ancora incute un po’ di timore, e gli sorride prima di accelerare per riunirsi al gruppo poco lontano. Anche noi acceleriamo senza dire niente e lui si posiziona alle nostre spalle senza aggiungere altro a sua volta. Non so come Matthew ha intenzione di allontanarsi ma dubito che riuscirà a sfuggire al mastino alle nostre spalle.

Kristofer

Stiamo andando al covo dei vampiri per incontrarli e, nonostante siano passati alcuni giorni dalla batosta che ha ricevuto da Jeremy, per tutta la strada Nathan ha adocchiato i due istruttori con sguardo critico, parlando con il suo parabatai che sembra ignorarlo per la maggior parte del tempo.
Più ci avviciniamo al luogo dell'incontro e più mi sento agitato, se non fosse per Emy che mi stringe la mano probabilmente mi sarei fermato in mezzo alla strada già qualche metro fa. Ci avviciniamo all’edificio che, a giudicare dalla folla di nascosti che vi è radunata davanti, dev’essere il nightclub appartenente ai vampiri e infatti ci fermiamo davanti all’ingresso. L'ombra dell’edificio sembra scostarsi ed è da lì che compare uno dei ragazzi che ho incontrato il giorno del mio arrivo in Istituto: il ragazzo biondo che subito mi era venuto incontro quando mi ero perso. I suoi occhi scorrono sul gruppo come per valutarci, soffermandosi su di me per un momento di troppo, prima di concentrarsi su Liza che gli si sta avvicinando.
Non sono riuscito a capire cosa si sono detti, per via della distanza e del buio che non mi aiuta di certo a leggere le parole sulle loro labbra, ma ho notato lo sguardo veloce che il biondino ha lanciato in direzione di Matthew prima di chiederci di raggiungerlo con un cenno, infilandosi il cellulare con cui stava scrivendo nella tasca posteriore dei jeans.
"Sono Liam Murphy, il secondo in comando del clan. Questa è la sede principale dove vivono le persone più influenti, fra cui io e il Capo, e in generale buona parte del clan." ora che ci siamo avvicinati riesco a leggere le labbra del ragazzo, evidentemente poco abituato ad occuparsi delle formalità. Dopo queste poche frasi si volta, cominciando a guidarci all'interno dell'edificio, e capisco che sta continuando a parlare soltanto perché mia sorella mi stringe leggermente la mano prima di lasciarla, cosa che attira la mia attenzione abbastanza per farmi voltare verso di lei e notare che sta cercando di catturare l'attenzione del vampiro: "Forse avrei dovuto dirlo prima, ma mio fratello non riesce a seguire se non può leggere le labbra..."
Non è solo Liam a voltarsi verso di me ma anche tutti i ragazzi e gli accompagnatori ma è l'istruttore Lighthawk a sorprendermi, chiedendomi conferma della cosa usando il linguaggio dei segni. Mi ha sorpreso così tanto che impiego un attimo di troppo a collegare ed in quel lasso di tempo Andrew ha preso la parola nuovamente: "Scusa, ho immaginato che avessi imparato il linguaggio dei segni."
"Dovrei essere io a scusarmi con te, da adesso in avanti ci farò più attenzione." il vampiro sta parlando direttamente con me adesso, incurante di aver interrotto l'istruttore.

Muriel

Il pub dei licantropi è… un buco. Letteralmente. Una vecchia costruzione, schiacciata fra i palazzi nuovi della via, che sembra resistere a tutti i costi all’inesorabilità del progresso.
“Benvenuti!” una voce ci arriva alle spalle e ci voltiamo tutti di colpo perché non penso che nessuno di noi l’abbia sentito arrivare. Colui che ci ha colto di sorpresa è un ragazzo biondo, alto e a dir poco bellissimo. Indossa una semplice camicia a maniche corte sopra una canotta e sembra perfettamente a suo agio nonostante l’aria pungente della notte.
“Ryan! Quanto tempo!” lui e Liza si abbracciano e anche Matt si avvicina per dargli quello che io chiamo un ‘Bro Hug’.
“Credo la Zia vi stia aspettando nell’ufficio sul retro però.” afferma il ragazzo sorridendo dopo essersi presentato come Ryan Evans.
“Maledizione… non è che potresti farci passare dal pub? Solo questa volta!” il sorriso della ragazza mora si allarga mentre si arriccia una ciocca di capelli con un dito osservando il licantropo… non credo di averla mai vista comportarsi in modo così civettuolo. Anche il sorriso del ragazzo si allarga e risponde ridacchiando: “Se me lo chiedi così come posso dirti di no? Seguitemi, Vivienne poi vi spiegherà tutto.” facendoci strada all’interno del locale.
È un locale che rispecchia l’esterno: tutto arredato e rivestito in legno, piccolo e caotico. Il ragazzo viene salutato da tutti calorosamente ma non si può davvero dire che tutto ciò si trasferisca a come accolgono noi dato che il chiacchiericcio si abbassa di parecchi toni in pochi secondi. Ci fa superare il bancone senza commentare per poi portarci in una stanza molto piccola occupata principalmente da degli armadietti e da una scala che sale al piano superiore.
“Salite pure, da lì dovreste sapere dove andare ormai. Io devo iniziare il mio turno al bancone però se volete fermatevi a bere qualcosa dopo, siete sempre i benvenuti.” fa un occhiolino in generale appena finisce di parlare e inizia a prepararsi incurante del nostro passaggio. Saliamo le scale in silenzio e finalmente arriviamo alla cima, io e Dido siamo verso la fine della fila perciò arriviamo quando le prime presentazioni fra gli istruttori e colei che deduco essere Vivienne Harlow, una donna alta e dal fisico slanciato, sono già cominciate. Ha i capelli corti e un sorriso a trentadue denti mentre stringe la mano a Jeremy per poi salutare più calorosamente i cugini Nightrose. Fin’ora hanno dimostrato di conoscere tutti i nascosti più o meno bene e questo mi fa molto pensare: in accademia ci hanno sempre raccontato cose molto diverse sul rapporto con i nascosti dato che, nonostante siamo vincolati dagli accordi, dopo ciò che è successo con le fate pochi Instituti si fidano abbastanza da lavorare con loro in armonia.

Gabriel

Sapevo che al nostro arrivo ci sarebbe stata la Somma Strega di Londra ma ci ho messo un momento a riconoscerla: il fatto che ci sta aspettando davanti ad un negozio di tatuaggi, vestita in un paio di jeans logori e una maglietta di una qualche band metal, mi ha colto di sorpresa.
"Sono Robyn. Il negozio è chiuso, perciò possiamo parlare dentro." una volta conclusa la frase la strega si volta, recuperando un mazzo di chiavi talmente in fretta che sembrano esserle comparse in mano dal nulla. Dopo averci lasciati entrare si ferma vicino all'ingresso insieme ai due ragazzi più grandi, scambiando qualche parola con loro, prima di raggiungerci mentre noi ancora ci guardiamo in giro un po’ spaesati. "Vi piace?" il suo tono sembra divertito, ma è semplice capire che ci sta studiando nonostante la facciata amichevole. Continua poi a parlare mantenendo il tono leggero: "Ufficialmente il negozio è mio ma sono Keith e Lyanna ad occuparsi di tutto." non ci fornisce altre spiegazioni riguardo chi siano le persone che ha appena nominato, ma inizia a guidarci per il negozio dandoci informazioni a riguardo delle attività che svolgono e degli orari strani che hanno: qui non fanno differenze tra Mondani, Nascosti o Shadowhunters, tengono aperto anche nelle ore notturne una sera o due a settimana per servire i Vampiri.
Poco dopo che abbiamo superato la porta che divide i locali la mia attenzione, e anche quella degli altri, viene attirata dal rumore di una pistola per tatuaggi. Ci siamo tutti voltati nella direzione da cui proviene e Robyn è arrivata alla porta per spalancarla.
"Credevo non ci sarebbe stato nessuno qui, a quest'ora." la donna sta probabilmente cercando di suonare scocciata, con scarso successo, e dall'interno arriva una risata come risposta e una voce femminile: "Credevamo lo stesso anche noi!"
Robyn ci fa segno di raggiungerla, prima di entrare nella stanza, e pochi secondi dopo siamo tutti all'interno. La scena che abbiamo davanti e quella di una ragazza con i capelli rossi fiammanti intenta a tatuare il braccio sinistro ad un biondino sdraiato su una poltrona.
"Non era previsto di incontrarli qui ma loro sono Lyanna e Keith, i miei figli." questa affermazione mi prende un attimo di sorpresa dato che streghe e stregoni sono sterili ma… il ragazzo, che noto soltanto ora essere senza maglietta, ci saluta con la mano del braccio su cui la rossa non è impegnata e mi distrae dalle considerazioni che stavo facendo.
Mi avvicino interessato a scoprire cosa sta creando e mi ritrovo ad osservare uno dei migliori ritratti che ho mai visto, sembra una persona vera. Rimango incantato ad osservare l'immagine prendere forma sulla sua pelle, almeno fino a che Lyanna non apre di nuovo bocca: "Se vuoi osservare il nuovo tatuaggio, non è lì che dovresti concentrare lo sguardo Matthew, ma qui dove sto lavorando." e nella sua voce si può sentire la risata che sta cercando di trattenere. Smette per un momento nel suo lavoro per fissare lo sguardo sul ragazzo Nightrose, che ha già distolto il suo da qualunque cosa stesse guardando prima ancora che io riesca a voltarmi del tutto verso di lui. Il suo disagio è comunque evidente, perciò decido invece di esprimere ciò che mi sta passando per la testa per distogliere l’attenzione da lui: "È uno dei tatuaggi migliori che ho mai visto!".
La ragazza mi sorride, distogliendo l'attenzione da Matt per parlarmi del loro lavoro nel negozio, mentre continua a decorare la pelle di Keith.

Lilly

Io credo sia meglio non commenti il ritardo se non con delle immense scuse.
È per me un periodo difficile e solo nelle ultime settimane sono riuscita a riprendere a scrivere. Posso solo dire che non accadrà più perché ora siamo avanti di 3 capitoli e abbiamo già discusso di altri 3 perciò per un po’ siamo tranquille. Gli aggiornamenti avverranno a venerdì alterni con l’altra mia interattiva che abbiamo deciso di riprendere in mano e ricominciare (ma se ne saprà di più venerdì prossimo). Risponderò alle recensioni al più presto!
Questo capitolo è di passaggio ma i prossimi saranno ricchi di avvenimenti! Allacciate le cinture!
Come ultima cosa… chi sono le due persone dello spoiler a fine pagina? Voglio proprio vedere chi indovina!

Macchan

Dunque.. credo potremmo essere passabili di denuncia, ma sorvoliamo sulla cosa che è la decisione migliore..
Dalla mia, posso dire che sono stata un pochino assorbita da un nuovo lavoro e malattie varie ed ho scritto poco, per cui siamo rimaste un pochino indietro anche per questi motivi.
Però! Adesso siamo cariche, abbiamo molte cose pronte ed io mi sono autoproclamata futuro tormento in miniatura per postare sempre in tempo! Quindi, non dovremmo avere più nessun problema, in futuro. O almeno si spera che sia così.
Aspetto i vostri commenti sul capitolo e le vostre speculazione sul piccolo spoiler (sperando che l'idea di un teaser possa piacervi)
A presto (questa volta sul serio!)

*SPOILER*

Non riesci proprio a stare zitto vero? Ci stavano cambiando di coppia ma tu dovevi per forza commentare!” quelli che sto medicando sono solo lividi e graffietti ma comunque mi fa infuriare. Se ne sta qui seduto senza maglietta come se non si fosse fatto picchiare per l’ultima mezz’ora!
Un’iratze basterebbe, lo sai vero?” è l’unica risposta che riesce a darmi e io sfrego un po’ più forte sul suo sopracciglio. Ho appena iniziato a ripulirlo e già ho voglia di strangolarlo.
Te lo scordi, che ti serva da lezione. E ora zitto, non voglio sentire più un fiato. Con tutto ciò che sta succedendo per il ragazzino scomparso potevi evitare.”
  
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