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Autore: kisspiece99    21/10/2017    5 recensioni
STORIA INTERATTIVA [Iscrizioni chiuse]
Tre fratelli decidono di seguire le orme dei genitori, due pirati che pur di assicurare la serenità del mondo hanno perso la vita. Ora toccherà a Aiden, Viktoria e Nicholas Almanser e le loro ciurme salvare il mondo. Ci riusciranno?... anzi, ci riuscirete?
Vi invito a leggere e a partecipare numerosi! ^_
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA PIETRA ACQUAMARINA
BRUTTE NOTIZIE

Jun sbuffò per l'ennesima volta. Haiked gli aveva detto che gli avrebbe dato il cambio alle quattro, ma erano le cinque e del vice capitano neanche l'ombra. Poi sentì dei passi risalire la passerella. Jun corrugò le sopracciglia perplesso. Era sicuro che Haiked avesse una camminata pesante e sicura, non veloce e leggera. Il ragazzo si nascose dietro l'albero maestro e si trasformò parzialmente in leone, grazie al potere del suo frutto del diavolo. Quando sentì i passi avvicinarsi a lui balzò fuori dal suo nascondiglio, pronto a fronteggiare il nemico. Ma la persona che si trovava di fronte a lui era tutt'altro che un nemico. Infatti i passi che aveva udito erano di Ellen che ora, con il fiato corto e le gote leggermente arrossate per la corsa appena fatta, lo guardava con gli occhi color nocciola pieni di lacrime. Jun tornò normale e alzò un come per chiedere spiegazioni. La ragazza con la voce rotta dal pianto gli disse un'unica parola, o meglio, un unico nome:"Haiked."
Bastò quello ad allarmare il carpentiere. Senza dire nulla percorse velocemente la passerella e cominciò a correre schivando i marinai che incontrava. Al suo fianco Ellen gli stava indicando il luogo in cui aveva lasciato il suo amico. Una volta arrivato Jun guardò ad occhi spalancati la scena che gli si parava davanti: vicino al bordo del molo giaceva inerme il minuto corpo di Lulu, con i capelli e i vestiti ancora bagnati. A qualche metro di distanza invece c'era Haiked, disteso in una pozza di sangue. Il biondo si avvicinò cautamente all'amico, come se avesse paura di svegliarlo da quel sonno eterno. Qualcosa attirò l'attenzione del biondo. Intorno al polso del vice capitano c'era un braccialetto azzurro che non gli aveva mai visto portare. Poi l'immagine di Viktoria davanti alla collana azzurra del Demone dei Mari gli fece sorgere dei dubbi. E se... Il ragazzo non terminò il pensiero perché Ellen aveva richiamato la sua attenzione. "Dovremmo chiamare gli altri per dirglielo." Disse la ragazza con tono triste. Lui annuì e entrambi si diressero verso la città.

 
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Stefaine e Monica stavano guardando le ultime bancarelle sulle quali erano riposti in ordine alfabetico vari libri. All’improvviso il lumacofono di Stefaine squillò e la ragazza, allontanandosi, rispose. Dall’altro capo Gerald, senza nemmeno salutarla, le disse solo ti tornare alla nave. La bionda non fece in tempo a chiedere spiegazioni che il compagno di ciurma dall’altro capo riattaccò. Ripose il lumacofono nella tracolla e preoccupata tornò dall’amica che la stava aspettando con un cipiglio perplesso. L’espressione di Stefaine la allarmava non poco. “Era Gerald. Ha detto di tornare alla nave immediatamente. Mi auguro solo non ne abbia combinata una delle sue.” E insieme si diressero al porto.
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Maryam e Kidd appoggiarono il boccale vuoto per l’ennesima volta in contemporanea. Era da un po’ che la sfida andava avanti e nessuno dei due sembrava intenzionato a darla vinta all’avversario. Nel frattempo, intorno a loro, si era radunato un piccolo gruppo di uomini che avevano cominciato a scommettere. Tra questi c’era anche Chris che, all’insaputa della castana, aveva puntato su Kidd. Se non fosse stata impegnata a bere birra glielo avrebbe reso noto solo per infastidirla. Mentre i due si facevano riempire nuovamente il boccale il lumacofono di Chris suonò. Il ragazzo sbuffò, infastidito dal fatto che probabilmente avrebbe potuto perdersi qualche scena imbarazzante con cui avrebbe potuto ricattare Maryam in futuro. Uscì dal locale e rispose. “Chris, per favore, torna! Lulu... c’era e poi non c’era... Il mare, lei non può nuotare...” Ellen con voce sconvolta stava cercando di formulare delle frasi sensate per far capire a Chris la gravità della situazione, ma ciò confuse sono il moro. “D’accordo Ellen. Non ho capito nulla, ma sembra una cosa importante. Recupero Maryam e arriviamo.” Il carpentiere della ciurma argentata rientrò e, con poca grazia, afferrò per un braccio Maryam. Sapeva che se glielo avesse chiesto con le buone la castana non avrebbe abbandonato a sfida per nessuna ragione. Così i due tra gli sghignazzi della ciurma di Kidd e le proteste della castana lasciarono la locanda.

 
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Viktoria sbadigliò per l’ennesima volta. Era seduta fuori dalla bottega del liutaio da almeno mezz’ora e si stava stufando di aspettare. Non era entrata nella bottega poichè, secondo la compagna di ciurma, avrebbe sicuramente rotto qualche violino nel vano tentativo di strimpellarlo per scacciare la noia del momento. Sorrise pensando a quanto fosse fortunata ad avere un’amica come lei, che era in grado di prevedere le sue mosse e capirla. L’unico che prima di lei riusciva a farlo era Aiden, ma perchè erano legati da quella che Nicholas aveva soprannominato ‘Telepatia tra esseri dotati di un neurone solo’. Osservò dalla vetrina le due musiciste parlottare, deducendo che si stessero ancora dando consigli. Spalancò nuovamente la bocca, sta volta fregandosene di coprirla con la mano. Quanto avrebbe voluto che un miracolo la portasse via da quella attesa. Quel miracolo si manifestò sotto forma di un Jun affannato. La ragazza lo guardò perplessa, dopotutto il carpentiere insieme a Red e Haiked doveva sorvegliare la Blue Butterfly. “Dimmi che quello che ti ha spinto ad abbandonare la nave sia un buon motivo.” Il biondo di fronte a lei annuì la testa, riprendendo fiato. “Allora perchè sei qui? Se mi dici che dovevi comprarti un nuovo pacchetto di sigarette non ti credo, ne hai comprati una marea nella scorsa isola!” Jun scosse la testa:”Si tratta di Haiked.” La castana inarcò un sopracciglio con fare interrogativo. Il compagno di ciurma proseguì:”E’ morto. E credo che ci sia lo zampino di quell’Anemone di mare.” “Demone dei meri.” Lo corresse la ragazza precipitandosi all’interno del negozio, seguita dal carpentiere. “Ti avevo detto di aspettare fuori.” Sbottò Shizuka in direzione del suo capitano. “E tu che ci fai qui?” chiese in direzione del fratello. Lui la guardò un attimo prima di comunicarle la notizia. La sorella si irrigidì e mollò la presa dall’archetto, e se Scarlett non avesse avuto dei buoni riflessi sarebbe sicuramente caduto a terra. Poi guardò preoccupata la musicista della ciurma del ritorno. Inaspettatamente le si avvicinò e la abbracciò, lasciando l’altra ragazza di sasso. Non si aspettava un gesto del genere da una persona che aveva conosciuto circa tre ore prima. “Scarlett, anche Lulu è morta.” Lo sguardo della ragazza si incupì. I quattro, dopo aver pagato i pochi articoli, uscirono dalla bottega e si diressero al porto.
 
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Tae osservo il biondo  che di fronte a lui si specchiava nella vetrina. Era la quinta volta che si fermava davanti ad una qualsiasi superficie riflettente per osservare soddisfatto i suoi capelli. Aghatis al suo fianco lo guardava perplesso. Erano abituati agli attacchi di egocentrismo e protagonismo del loro capitano ma avvenivano sporadicamente. Improvvisamente i lumacofoni dei tre suonarono. Gerald disse ai gemelli di tornare alla nave accennando ad un avvenimento sconvolgente. Karl invece sentì dall’altro capo la voce di Viktoria che gli comunicava che di tornare alla nave perchè Haiked e Lulu erano morti. Il trio cominciò a correre verso il porto. Quando arrivarono videro i corpi dei due pirati distesi per terra. Karl si avvicinò a Viktoria che stringeva spasmodicamente il ciondolo a forma di ‘V’ mentre al suo fianco Scarlett cercava di rassicurarla:”Vedrai che saranno qui a momenti. Conosco Nicholas, sicuramente starà facendo il possibile per raggiungere il porto il più velocemente possibile.” Red guadò il suo capitano, era raro vedere la ragazza così preoccupata e lui voleva che su quel volto spuntasse nuovamente quel sorriso malandrino che la contraddistingueva. Il vicecapitano della ciurma del ritorno si posizionò davanti a Vicktoria e, poggiandole le mani sulle spalle disse:”Vado a cercare i tuoi fratelli.” La ragazza lo guardò interdetta, avrebbe voluto dire che non glielo avrebbe permesso perchè non sapeva a cosa andava incontro, ma l’unica parola che le uscì dalle labbra fu un semplice:”Ritorna.” Red sorrise e le scompigliò affettuosamente i capelli, prima di voltarsi e incamminarsi verso la città. Dopo neanche tre metri Karl lo affiancò con un ghigno sulle lebbra e per dare una spiegazione disse;”Sia mai che ti lasci il divertimento di una caccia al tesoro!”
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Aiden guardò il fratello che aveva uno sguardo smarrito e cupo. Sapeva quanto Nick tenesse a Lulu, era stata una dei primi ad unirsi alla sua ciurma e, conoscendolo, sapeva che le faceva da custode. Li aveva visti combattere insieme e si guardavano le spalle a vicenda. Aiden sollevò lo sguardo pensieroso al cielo, che nel frattempo aveva cominciato a tingersi di calde sfumature arancioni e rosse.
Se uno dei suoi compagni di ciurma fosse morto non sarebbe riuscito a controllare la rabbia. "Mi chiedo perché loro." Il castano guardò il fratello. "Dopotutto loro non sapevano nulla, per lui non erano una minaccia. Eppure li ha uccisi." Riprese Nicholas con un tono di voce basso "Se adesso li informassimo il Demone dei Mari ci darebbe ancora di più la caccia, metteremo ancora più in pericolo le loro vite!" Aiden incrociò le braccia al petto, nemmeno lui impazziva all'idea di mettere al corrente dei fatti i suoi amici, ma sapeva che se non l'avesse fatto avrebbe rischiato di vederli morire uno ad uno senza mai aver detto loro tutta la verità. "Vedrai che capiranno. Quando hanno deciso di seguirci sapevano che la morte avrebbe potuto attenderli ad ogni angolo." Il commento del capitano della ciurma dell'arcere lasciò il corvino senza parole. Sapeva che Aiden e i sensi di colpa fossero due cose completamente diverse, ma non immaginava fino a questo punto. L’attenzione dei due fu attratta da una folla di gente che correva allarmata verso un unico punto. Incuriositi i due si fecero largo tra la folla e ciò che videro al centro dello spiazzo fece gelare il sangue ai due Almanser. Giacevano a terra i corpi di Red e Karl ed entrambi avevano una bandana azzurrina legata al braccio sinistro. Il demone dei Mari li aveva raggiunti,  e se non lui i suoi scagnozzi lo avevano fatto. “Andiamo gente! Non c’è nulla da vedere qui! Non faccia quella faccia quella faccia signora Yukimura! Ha sicuramente già abbastanza di cui parlare domani con la signora Devon.” Man mano, grazie al giovane che aveva appena parlato, la folla si dissipò. Intorno ai due corpi dei pirati rimasero i due capitani e il ragazzo. I due fratelli osservarono meglio il terzo: aveva un fisico slanciato e asciutto. I capelli castani e lievemente lunghi erano mossi dal vento e gli occhi verdi, nei quali si poteva notare una nota di tristezza, erano puntati sui corpi di Red e Karl. Il particolare che però attirò l’attenzione dei due fu la cicatrice sotto l’occhio sinistro. “E’ bello rivedervi ragazzi.” Le labbra del ragazzo si distesero in un sorriso sincero. Dalle labbra di Nicholas sfuggì un solo nome:”Felikz.”

 


Minuscolo spazio vitale di Kiss:
Ciao gente.
Scusate per il ritardo ma scrivere questo capitolo è stato davvero faticoso, l’avrò cancellato almeno quattro volte. ^^”
In ogni caso, purtroppo  anche a questo giro due OC ci hanno abbandonato, credetemi è veramente brutto doverli far fuori.
A questo giro niente domande, ma se non avete risposto a quelle dei capitoli precedenti PER FAVORE FATELO PER MESSAGGIO PRIVATO!
A presto
By
Kiss
   
 
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