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Autore: Fabb5000    24/10/2017    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Sulla nave dei Villager Stefano aveva impostato il pilota automatico, in modo che li portasse di nuovo sull'Overworld, per poi sedersi ad ascoltare il racconto di Mario. Quando questi ebbe terminato, tutti erano sconvolti.

-Non è possibile ...- mormorò Anna. -Mi aspettavo che Null provasse a corrompere uno di noi, ma mai avrei creduto che ...- emise un singhiozzo strozzato.

Mario non osava alzare lo sguardo per la vergogna, ma immaginava benissimo come dovevano sentirsi gli altri. Persino Yranib, che pur non avendolo mai conosciuto aveva sentito narrare le eroiche gesta di Lyon, era ammutolito.

-Mi dispiace- disse infine Mario. -Avrei dovuto dirvelo, ma non sapevo come ... e poi speravo di ricondurlo alla ragione. Ma Null me lo ha impedito per due volte-

-Lyon non può volerlo davvero servire- mormorò Ahsoka. Era distrutta anche lei. -Null gli starà controllando la mente ...-

Mario annuì : -Infatti è così. Ho provato due volte a liberarlo ricordandogli i momenti che avevamo passato insieme, ma ogni volta, seppur avessi ottenuto alcuni risultati, ho fallito-

-Io credi che vi sbagliate- disse Stefano all'improvviso. Tutti si voltarono verso di lui : aveva assunto un'espressione affranta. -Io invece sono più che certo che Lyon stia seguendo Null di sua volontà-

Tutti lo guardarono con gli occhi spalancati : -Come puoi dire una cosa simile?!- urlò ad un certo punto Anna. -Ti ricordo che è di Lyon che stiamo parlando! È il nostro migliore amico!-

-Lasciami finire, razza di isterica!- esclamò Stefano. -Quello che voglio dire è che Lyon ha sempre combattuto per ciò che riteneva giusto-

Tutti lo guardarono stupiti, non comprendendo dove volesse andare a parare, ma Stefano non si scoraggiò : -Ha affrontato migliaia di mostri, ha combattuto contro esseri leggendari, ha protetto noi che eravamo i suoi compagni. Ora sta facendo lo stesso con Null-

-Non credo di capire ...- mormorò Mario confuso.

-Prova ad immaginare la mente come una sorta di spartiacque- spiegò Stefano. -Da una parte ci sono le cose che riteniamo giuste, dall'altra quelle che riteniamo sbagliate. Ora prova a immaginare di invertire le due parti. Capite cosa intendo? Null non ha corrotto Lyon, si è limitato a modificarne la psiche. Ha cancellato i suoi ricordi passati, così che non avesse dubbi su chi seguire, e gli ha dato un nuovo nome affinché non lo riconoscessimo. Poi ha invertito il bene con il male, perciò ora Lyon vede Null come il buono e noi come i nemici. Pertanto è nella sua natura proteggere Null e i suoi leccapiedi e combattere noi, come ha sempre fatto con i mostri che sconfiggeva-

Mario rifletté : -Pensavo si trattasse piuttosto di una personalità diversa ... ma in effetti se è riuscito a ricordarsi chi è grazie a me, anche se lo ha dimenticato subito dopo, deve essere lo stesso di prima, solo ... in versione dark-

-Esatto! È sempre Lyon, ma ora prova per Null gli stessi sentimenti che provava per noi, e si sente in dovere di difenderlo- rispose Stefano.

-Ma allora perché avrebbero attaccato i cultisti con lo scopo di sterminarli? Lyon non avrebbe mai fatto una cosa simile!- obiettò Ahsoka.

Stefano scosse il capo : -Ho una spiegazione anche per questo. Penso che Null ora sfrutti la mente di Lyon come un contagocce. Quando si rende conto che vacilla o indugia, gli stilla alcune emozioni che lo portano a compiere qualsiasi atrocità. Ad esempio, prima di attaccarci gli avrà infilato nel cervello una scarica di rabbia incontrollata e adrenalina, che farebbero diventare pazzo e cieco chiunque, facendogli così attaccare i cultisti. E la prova è lo scontro con Mario : non appena Null si è reso conto che Lyon stava per liberarsi dal suo controllo, gli ha stillato nella mente una goccia di rabbia, che lo ha portato a tentare di uccidere Mario-

Tutti lo guardarono stupiti. -Accidenti Stefano ... sei uno psicologo!- esclamò Anna.

-Non per nulla mio padre è psichiatra- rispose Stefano.

-Beh, bando alle ciance! Adesso dicci come liberarlo!- esclamò Mario, colto dalla speranza.

Stefano s'incupì : -Non possiamo-

Mario strano gli occhi : -Come non possiamo? Sei uno psicologo e mi dice che non posso aiutare il mio migliore amico?!- esclamò arrabbiato.

-Individuare la causa di una malattia non significa conoscerne la cura!- urlò Stefano di rimando. -Potremmo facilmente ricondurre Lyon alla ragione con il tuo sistema, ovvero parlargli e ricordargli chi é, ma qualunque cosa facessimo Null potrebbe riprenderne il controllo in un istante. Gli basterebbe mettere una goccia di rabbia o di furia nella sua mente ed ecco che tutto il nostro lavoro va in fumo! Dovremmo ...- si ammutolì.

-Allora?- lo incalzò Mario.

-È questo il problema. Dovremmo eliminare Null stesso- rispose Stefano.

Le speranze degli altri crollarono : -Ma non possiamo. È un'impresa impossibile- mormorò Anna.

-Ve lo avevo detto che era un problema- disse Stefano, per poi abbassare il capo, non avendo più il coraggio di guardarli in faccia.

Ma improvvisamente Anna si alzò in piedi : -Forse una speranza c'è!- esclamò. -Armagheddemon!-

-Chi?- chiese Ahsoka; Yranib invece assunse un'aria stupefatta : -Voi mortali lo conoscete?!- esclamò balbettando.

-Io e Lyon siamo caduti nella sua caverna mentre ci trovavamo nelle grinfie degli Scheletri!- rispose Anna. -È un essere millenario, che sa tutto e conosce ogni cosa passata, presente e futura. Se c'è qualcuno che può aiutarci è lui-

-Ma ci vorranno giorni per tornare alle Rupi Frastagliate- obiettò Mario.

Anna sospirò; ma si poteva essere così stupidi? -Sbaglio o abbiamo un astronave che va alla velocità della luce?- chiese.

-Oh! Giusto!- disse Stefano scoppiando a ridere insieme a Mario. -Beh, in tal caso, dovrò modificare un po' la rotta! Ma non ci vorrà molto, saremo alle Rupi Frastagliate fra ...- ma improvvisamente la nave si scosse e un allarme risuonò.

"Attenzione. Pericolo. Tempesta solare in arrivo" gracchio il computer ripetutamente. I cinque si precipitarono sul ponte, ove videro un'enorme massa gialla espandersi dal sole in tutte le direzioni.

-Un'eruzione solare!- esclamò Anna. -Sono rare ma pericolosissime. Dobbiamo andarcene subito!-

-Già, e in fretta anche- disse Stefano mentre armeggiava con il computer di bordo. -Secondo gli strumenti, quell'eruzione è così carice di particelle elettrostatiche e magnetiche da friggere l'intera nave se ci investono. Il problema è che siamo già a tavoletta e che quella specie di tempesta cosmica ci sta raggiungendo-

-Dobbiamo rivestire la nave con qualcosa!- propose Mario. -Nessuno di voi ha pensato di prendere un po' di elettroagalmatoliridio dai cultisti? Con quello potremmo creare uno scudo vosì resistente che nemmeno il plasma solare potrebbe attraversarlo-

Tutti scossero la testa. Mario si rivolse ad Yranib : -Non puoi crearne un po'? Da quanto ho capito per farlo occorrono temperature inimmaginabili, e visto che tu, come tuo padre, sai padroneggiare il fuoco ...-

-Potrei, ma fonderei l'intera nave e tutte le persone all'interno, me compreso- fu la risposta. -Tu non hai idea di quale calore occorra per sprigionare un simile elemento. A confronto la superficie del Sole della vostra Terra è una fredda distesa artica-

-Cacchio- mormorò Mario. -Qui occorre un'idea! Tra poco quell'eruzione ci investirà in pieno!-

-Un momento, guardate!- urlò Ahsoka indicando un puntino sopra di loro. Gli altri aguzzarono la vista e videro una cometa dalla fluente chioma azzurra. -Se ci ripariamo dietro di lei la tempesta ci risparmierà! Siamo vicini all'Overworld, ci basterà uscire allo scoperto solo quando dovremo atterrare!-

-Direi che non abbiamo altra scelta! Stefano, dammi i comandi, presto! Piloto meglio di te!- disse Anna.

-E perché scusa? Sai come si dice, donne al volante ...- rispose Stefano con voce strafottente.

Il che fece diventare Anna rossa come un peperone maturo : -ASCOLTA, RAZZA DI LURIDO PEZZO DI MERDA MASCHILISTA! NON OSARE RIVOLGERTI IN QUEL MODO A ME, HAI CAPITO?! PASSI LA MISOGINIA, MA IO HO APPENA PILOTATO UN PIANETA, CAZZO! UN PIANETA! PERCIÒ SPOSTA IL TUO DIDIETRO DA QUELLA SEDIA E LASCIAMI I COMANDI PRIMA CHE TI SPELLI VIVO!-

Stefano si spostò all'istante, preferendo non tirare troppo la corda con la ragazza. Anna si sedette sulla sedia del pilota e iniziò a condurre la nave, con eccelza maestria, dietro alla cometa, evitando addirittura le migliaia di detriti che essa emanava dalla sua coda con uno slalom.

E appena in tempo! Un istante dopo, l'eruzione li investì in pieno, e dai bordi della cometa i cinque videro chiaramente passare migliaia di scariche elettriche simili a fulmini gialli che si muovevano ad una velocità inimmaginabile.

Stefano guardò il tutto cercando di non immaginarsi cosa sarebbe successo se fossero rimasti allo scoperto. -Non appena torniamo a casa ci scrivo un libro su questa avventura- disse a Mario. -Con tutti questi orrori farò sembrare Stephen King uno scrittorucolo di provincia-

-Fai prima ad aprire un blog su Internet- disse Mario.

-Si, ma lì mi pagherebbero meno- rispose Stefano.

I due continuarono quello scambio di battute fin quando non videro dal ponte un familiare quadrato azzurro punteggiato di verde. -L'Overworld- disse Anna. -Ci siamo gente, preparatevi a ballare-

E così dicendo si lanciarono fuori dalla cometa, dritti verso il pianeta. Non appena furono fuori, l'eruzione li colpì con violenza inaudita; ma Anna riuscì comunque a mantenere la traiettoria.

All'improvviso si udì un rombo dietro di loro e la nave si squassò. -Il motore destro è scoppiato!- urlò Yranib.

-Non ci voleva!- urlò Anna mentre entrava nell'atmosfera. -Tenetevi forteeeeeee!!!-

La nave si incendiò e puntò alla massima velocità verso terra. L'intero veicolo pareva girare come una molla. Tutti urlarono, e un istante dopo la nave si schiantò al suolo con un boato.

Ma fortunatamente i Villager che l'avevano costruita non erano degli sprovveduti, e il ponte era rivestito con metallo pressurizzante. Non a caso fu l'unica parte della nave a rimanere intatta.

-Sono vivo ... sono vivo!- esclamò Stefano tastandosi il corpo per verificare che avesse tutti i pezzi allo stesso posto.

-Già ... e non solo!- esclamò Anna indicando con un dito il paesaggio intorno a loro. -Guardate! Siamo appena fuori dalle Rupi Frastagliate! Era proprio la nostra destinazione-

-Ehi, è vero!- disse Mario riconoscendo le strane montagne. -Finalmente la fortuna inizia a girare dalla nostra parte!-

Ma prima che qualcuno potesse dire alcunché si udì un urlo : -AAAARGH! IL MIO CARRO! IL MIO BELLISSIMO CARRO DA GUERRA! ME LO AVEVA REGALATO ACHILLE IN PERSONA! CHE DIAVOLO AVETE FATTO?!?-
   
 
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