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Autore: dragun95    24/10/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 23



La luce sprigionata dal manufatto produceva al contempo un suono assordante come quello di catene che venivano fatte tintinnare e di unghie su un lavagna insieme, mentre l'oggetto si illumina di una luce nera e violacea, incantando tutti i presenti che lo osservarono, 

-Che diavolo?- si chiese Molock osservando la luce e tappandosi subito le orecchie per il rumore assordante e fastidioso che stava producendo, nessuno poteva sapere cosa quella luce avrebbe potuto significare viste le poche informazioni che avevano sull'oggetto creato dal demone maggiore Abbadon, tra i cinque Bartholomew osservava cercando di analizzare la situazione con vista da falco per poter elaborare i dati e trarre delle conclusioni fattibili,

-Pensa Bartholomew, del manufatto sappiamo che è stato creato da Abbadon e che lui è il signore del vento e dell'oscurità, gli spazi tra i mondi sono opera sua...andiamo cosa potrebbe essere- cercò di spremersi le meningi, quando un'idea si fece strada nella sua testa, il momento che stavano vedendo, ricordava vagamente una scena simile, l'aveva vista in un film e inoltre sentiva un brutto presentimento crescere dentro di lui, allungò una mano afferrando una delle sua balestre che con scatto metallico attaccò al suo polso,

-Molock, spostati immediatamente da lì- gridò al compagno che lo guardò senza capire, ma quando il templare lesse la preoccupazione negli occhi del compagno sentì i peli del collo rizzarsi e subito saltò di lato, mentre Noir Maitrê aveva spostato lo sguardo indietro prima che qualcosa gli strappasse via la parte superiore del corpo,

-Me lo sentivo, era come pensavo!- affermò il castano sparando a ripetizione con la sua balestra verso il grosso bersaglio, il quale era un grosso demone lungo almeno cinque metri e grosso tre e mezzo dalle sembianze di un insetto simile ad un verme con delle zampe a falci ed un muso lungo ed assottigliato verso la fine, con cinque occhi violecei in sequenza, il muso si aprì a tre sezioni mostrando una grossa bocca circolare piena di denti,

-Come ha fatto quel coso ad arrivare propri qui?- chiese Marianne estraendo un fioretto, anche se doveva ammettere che per quel demone sarebbe potuto essere un perfetto stuzzica denti,

-Io forse avrei una teoria...- disse Bartholomew ma prima che potesse spiegarla il grosso demone mosse la coda ad uncino circolarmente,

-Abbassatevi- urlò Lance e i cinque cacciatori si abbassarono quasi contemporaneamente, mentre la coda volava sopra le loro teste falciando alcuni mondani lì vicino come grano,

-Allora?- chiese Molock intimando il compagno di continuare a parlare ed esporre la sua teoria,

-Credo che il Manufatto creato da Abbadon, in realtà sia un portale che attira i demoni e li fa arrivare nel nostro mondo da un'unica parte e non sparsi a caso- concluse il castano prendendo un'altra balestra di acciaio che lui stesso aveva creato personalmente e ancorarla all'altro polso con uno scatto metallico,

-Potrebbe avere senso. Ma al momento l'unica cosa che ci interessa è fermare quell'affare. Prima che altri demoni escano fuori- come se fosse stata letta nel pensiero altri due figure vennero fuori dalla luce oscura del manufatto, mentre il demone più grande si agitava sbattendo contro le pareti spaventando i mondani ancora svegli, evidentemente non gli piacevano gli spazzi chiusi,

-Barth, prepara le frecce appena spedisco in aria quell'affare trivellare di dardi- disse Molock al castano che lo guardò confuso, il moro poi fece uno scatto correndo verso il demone più grosso e scivolandoci sotto per tutta la lunghezza del suo corpo, quando fu dietro di lui si rimise in piedi con un colpo di reni flettendo le gambe per scattare nuovamente verso il manufatto che ormai era ad un paio di metri da lui, allungando la mano prese la sua alabarda facendola ruotare, e con un'avvitamento del busto colpire il disco di metallo demoniaco mandandolo per aria, il templare castano capì subito cosa il compagno avesse in mente è così si mise in ginocchio puntando le balestra e sparando dardi a ripetizione colpendo sempre il centro del manufatto, il quale dopo qualche colpo si frantumò in tre sezioni che caddero a terra smettendo di emanare quella luce oscura, come a spegnersi.



-Il portale è andato ma...il bestione è ancora qui!- affermò mentalmente il moro guardando il grosso demone che sbatteva in continuazione contro le pareti come se volesse uscire, il ragazzo stava per scagliarsi contro di lui, quando sentì delle urla umane dietro di lui, si voltò velocemente vedendo una lama che calava a tutta velocità verso di lui, non sarebbe stato in grado di parare, ma Lance con scatto felino si frappose tra Molock e il suo assalitore bloccando la lama con la sua arma, uno spadone a due mani con il manico a croce,

-Tutto bene Molock?- chiese il leader facendo pressione con le braccia per poter tenere ferma la lama avversaria, il compagno deglutendo annuì,

-Si- rispose lui, guardando cosa l'aveva attaccato, si trattava di un'altro demone con corporatura umanoide alto due metri, ma ricordava più un corvo con la testa dalle piume rovinate e le cavità degli occhi vuoti, la mano destra risultava una lama osseo nera come se fosse stata carbonizzata, mentre l'aria mano era una zampa da rapace munita di artigli affilati, sul corpo presentava sulle spalla, busto e gambe delle protezioni ossee anch'esse che sembravano carbonizzate, il demone gracchiò minaccioso tirando indietro la lama e colpendo ancora il cacciatore che parò il colpo agitando la spada.
Dall'altra parte il demone più grosso sbatteva la testa contro una della pareti per poi stanco aprì le mandibole iniziando a triturale il muro di mattoni e a scavarsi un varco verso fuori,

-Non deve uscire da qui inseguitelo!- affermò Lance ancora intento a bloccare il demone corvo, Molock e gli altri scattarono verso il tunnel ma un'altra figura demoniaca si frappose tra Iole e Marianne bloccandole la strada,

-Ragazze- subito Bartholomew portò la balestra davanti a se, ma la compagna lo fermò,

-No Barth tu e Molock inseguire il più grosso. Di questo mostro ci occupiamo noi- disse Iole guardando la francese al suo fianco che annuì decisa mettendosi in posizione d'attacco, il castano le guardò ma poi sospirò,

-Andiamo Barth- gli gridò il moro correndo dietro al demone più grosso e venendo seguito dal compagno castano che intanto stava ricaricando le sue balestre.
Intanto le due ragazze fronteggiavano il demone che gli era saltato davanti, questo era grosso quanto un'orso ma la corporatura ricordava un'incrocio tra una razza è una donnola, con una lunga coda piena di aculei ossei, le zampe anteriori erano robuste e collegate alle pinne affilate come spade, con degli artigli molto affilati, era privo di zampe anteriori le quali erano sostituite da delle pinne dai bordi a lama ossea, la testa era appuntita con delle pinne dove di solito ci sono gli occhi e delle branchie al posto delle narici.

-Questo sembra veloce- pensò Iole lanciando uno sguardo al suo compagno che aveva disincastrato la sua spada con quella del demone corvo e che velocemente gli aveva lanciato uno sguardo, lui capì subito che lei intendesse combattere e in risposta annuì, allora la mora portò le mani alla cintura estraendo due spade gemelle da cavaliere di colore nero con la lama rossa, e la guardia ad ali,

-Tieniti pronta Marianne- le disse Iole mettendosi in posizione di attacca,

-Sono pronta!- affermò la cacciatrice francese, mentre il demone ringhiava lanciandosi in avanti arrotolando il corpo a palla e scagliandosi contro di loro, le due si spostarono contemporaneamente, ma quando il demone toccò il muro rimbalzò verso il sotto, sciogliendo la forma a sferra ed usarlo come appoggio per scagliarsi contro la bionda la quale scivolò con una capriola eseguendo un'affondo bucando la pinna del mostro che ruggì ruotando su se stesso cercando di colpirla con una delle lama ma la ragazza usò la lama per difendersi ma la forza del fendente fu tale da mandarla a gambe all'aria, il demone fiutò l'aria con le branchie pronto a saltare sulla cacciatrice, ma non riuscì visto che un doppio fendente lo colpì alla coda tagliandola quasi di netto, il demone anfibio guaì di dolore girandosi cercando di morderla, ma Iole saltò evitando il morso e staccando le spade dalle carni del mostro, 

-È veloce- pensò stupita Marianne rimettendosi in piedi, la mora agitò le spade liberandole dal liquido nero, per poi prendere un profondo respiro e scattare contro l'avversario tempestandolo di fendenti, il mostro si mise sulla difensiva trovandosi costretto ad indietreggiare a causa degli attacchi in sequenza, a quell'occasione Marianne scattò anche lei trapassando con un'affondo il collo del demone anfibio, questi allora mosse il corpo tanto forte da far volare la bionda che cadde sui corpi maculati di alcuni mondani.
A quel punto Iole si gettò contro il demone andando in scivolata passandogli sotto e allo stesso tempo alzare la spada squarciando in due il mostro che cadde a terra agonizzante, quando una mano afferrò il fioretto estraendolo dalle carni del demone per poi piantarglielo nella testa cosiddetto da farlo tornare nel vuoto,

-Questo è per avermi mandato a gambe all'aria per due volte- ringhiò la francese agitando la sua spada, spostando lo sguardo sulla templare che si rialzava e spostava lo sguardo color lilla sul suo compagno che si stava ancora battendo.
Lance stava parando tutti i fendenti del demone corvo che stava lanciando con ferocia gracchiando ad ogni colpo, puntando per lo più alla cieca mirando a schiacciare il suo avversario, ma anche il cacciatore non scherzava in quanto a forza poiché respingeva tutti gli attacchi provocando scintille ogni volta che le loro armi si incrociavano, con una pressione respinse la lama ossea per poi ruotare il busto, effettuando un fendente circolare mirato a tagliare la testa del demone corvo, ma questi saltò indietro riuscendo ad evitare la spada ma il suo piede destro no, infatti gli fu tagliato di netto,

-Preso!- affermò mentalmente il leader delle croci, mentre guardava il moncherino del piede del demone corvo che perdeva liquido nero, quando il demone puntò le cavità oculari su di lui, il cacciatore poté vedere che si erano illuminate di rosso, con uno stridio il demone mosse la lama da lunga distanza, istintivamente Lance portò la spada davanti a se parando un colpo che era diretto alla sul collo,

-Cosa?- si chiese sgranando gli occhi non capendo cosa fosse successo, ma l'avversario non aveva ancora finito e mosse ancora una volta la lama ossea come prima, ancora una volta il templare si difese portando davanti a se la spada, ma il ragazzo si ritrovò due tagli sulle spalle e due ai lati del viso che iniziarono a sanguinare, con sguardo calmo guardò i tagli, non erano molto profondi e non avevano intaccato nervi o altri punti vitali, per poi osservare il suo avversario,

-Spostamento d'aria. Ovvio- disse capendo come aveva fatto, muovendo con forza la lama ossea aveva creato uno spostamento d'aria così forte da sottile lo stesso effetto di una spada.
Il demone corvo gracchiò più forte portando indietro il braccio a lama ed era proprio quello che il ragazzo voleva, come una saetta scattò verso di lui bloccando l'attacco con la spada costringendo il mostro ad a indietreggiare sull'unico piede ancora rimastogli, guardandolo nelle cavità oculari, allora il demone mosse la mano artigliata per colpirgli il fianco, ma il castano fu più veloce spostando il braccio colpendolo al polso per respingerlo per poi mettere la mano ad artiglio colpendolo violentemente al fianco provocando un proiettile di pressione che lo attraverso facendolo indietreggiare, a quella destabilizzazione avversaria, Lance impugnò lo spadone con entrambe le mani muovendolo e provocando al demone le stesse ferite usando la sua stessa tecnica, il corvo gracchiò alzando lo sguardo vedendo la lama calare sulla sua testa, velocemente portò la lama ossea bloccando la spada, o almeno era quello che pensava stringendo i denti il cacciatore mise più forza e il demone poté sentire la lama iniziare a incrinarsi prima che il rossiccio con una maggiore pressione la spezzasse e la lama dello spadone spaccasse la testa del demone in due facendolo ritornare nel vuoto in uno sbuffo di fumo e piume.
Davanti a quello scontro Marianne rimase a bocca aperta per la freddezza, la forza, ma sopratutto la capacità del leader delle croci sacre di aver copiato la mossa avversaria, al contrario la compagna del ragazzo sorriso,

-Tutto bene Lance?- chiese, mentre il ragazzo faceva roteare la spada poggiandola sulla spalla, e girarsi a guardarla regalandole un sorriso, quel gesto voleva dire tutto per loro due, ma il sorriso del ragazzo si spense subito, andando a prendere qualcosa che luccicava a terra tra i corpi maciullati dei mondani uccisi dai demoni, estraendo le tre sezioni del manufatto che erano riusciti a dividere,

-Questo oggetto ha causato un sacco di problemi!- affermò guardando i cadaveri e il sangue che riempivano la stanza,

-Il gruppo dì ripulitura si occuperà di questo disastro- lo tranquillizzò Marianne guardando anche lei la morte presente nella stanza,

-Non ora! Molock e Bartholomew stanno inseguendo il demone più grosso, dobbiamo andare ad aiutarli. Per quanto forti anche loro sono in svantaggio contro un nemico di quelle dimensioni- disse decisa Iole, cercando di nascondere la preoccupazione, guardando i due che annuirono, seguendo il percorso che il demone aveva scavato nella parete.



Mentre gli altri stavano affrontando i demoni piccoli, il più grosso continuava a scavare triturando il suolo con le sue mandibole fino a sbucare in superficie, issandosi sopra e guardandosi intorno notando le luci sparse per la città di Parigi, con un ringhio il mostro fece qualche passo dirigendosi dove avvertiva odore di umani da poter mangiare, ma subito dalla buca che aveva scavato per arrivare alla superficie saltò fuori Molock effettuando un salto usando l'asta della sua arma come bastone per il salto in alto, saltando sulla schiena del demone e conficcando con forza la punta in ferro nelle carni del mostro, crepando la corazza e perforandone le carni, il demone Gralor ruggì emettendo un suono stridulo e cominciando a muoversi per togliersi di dosso il passeggero indesiderato,

-Cazzo Molock non agire senza pensare- gli gridò Bartholomew che uscì qualche istante dopo dal tunnel, guardando il compagno cacciatore che restava aggrappato mentre il mostro si muoveva violentemente per disarcionarlo, sospirando il templare castano, puntò contro il demone le balestre sparando dardi a raffica, puntando però alle zampe, nel rifugio aveva capito che i dardi non erano abbastanza per perforare in profondità la corazza del mostro per cui pensò di colpire alle zampe, ma il demone si voltò verso di lui aprendo le mandibole e saranno dalla bocca una sostanza bianca.
Il castano si gettò di lato mentre la sostanza bianca colpiva il terreno diventando appiccicosa come una ragnatela,

-Che schifo. Questo mostro sputa ragnatele!- affermò guardando il demone che stava per sputare un'altra sostanza appiccicosa, ma subito il moro alzò la sua arma brandendola con entrambe le mani calandola contro la schiena del mostro spaccando l corazza come vetro, squarciando le carni in profondità facendo zampillare il liquido nero, questo colpo il Gralor lo avvertì maggiormente tanto che inarcò il corpo così violentemente da lanciare di lato il ragazzo, che rotolò rimettendosi subito in piedi,

-Tutto bene?- chiese Bartholomew di fianco al compagno che annuì rigirando l'arma tra le mani, mentre il demone ruggiva furioso,

-Questo è bello tosto....vuoi usare la lama angelica?- a quella domanda il moro diede uno sguardo alla lama di sessanta centimetri e di un'azzardo trasparente da sembrare vetro, che era legata alla sua cintura, non l'aveva più usata dalla morte del suo Parabatai, anzi il cacciatore l'aveva lasciata sulla tomba dell'amico, forse in cuor suo credeva di non essere degno di usarla e l'aveva lasciata come a proteggere la tomba o forse come monito per non essere riuscito ad aiutare il suo amico,

-Se vogliamo batterlo in fretta allora si- rispose deciso, mentre il demone inarca il corpo pronto a scagliarsi contro di loro, usando improvvisamente delle sfere di fuoco colpirono il mostro in pieno, i due spostarono lo sguardo vedendo Yann con la mano incendiata,

-Ci sono anch'io ragazzi e sembra che sono arrivato al momento giusto- affermò facendo comparire delle spade infuocate e scagliandole contro il demone che si scagliò contro di lui, lo stregone si gettò di lato creando una sfera infuocata lanciandola contro il lato destro del demone ustionandogli il lato destro e gli occhi facendolo ringhiare di dolore,

-Bartholomew!- esclamò Molock poggiando la lama a terra, il castano allora prese da sotto la giacca due fasce di dardi dalla punta di Adamas, caricandoli nelle balestre, per poi saltare sull'arma del moro che con una forza sorprendente lo lanciò in alto, Bartholomew estrasse un gladio conficcandolo nella schiena del demone per reggersi come aveva fatto prima il moro, per poi sparare un'altra serie di darmi che si conficcarono nel corpo del mostro perforando la corazza.
Furioso il Gralor mosse la cosa circolarmente costringendo i due a terra ad abbassarsi, ma quando Yann si rialzò vide la coda ad uncino che si dirigeva verso la sua testa, con uno scatto disumano portò indietro il busto la la punta arrivò a colpirlo al viso facendogli volare via la maschera e spedirlo a terra,

-Dannazione- sputò lo stregone alzando la testa e sgranando gli occhi quando la coda del demone si dirigeva a tutta velocità verso di lui, in quel momento il ragazzo vide tutta la sua vita passargli davanti agli occhi e rivide il volto della sua Elise, spaventato dall'idea di non vederla più chiuse gli occhi aspettando il colpo fatale che non arrivò mai, quando riaprì lo sguardo, poté vedere che Molock era davanti a lui con tutti i muscoli tesi per la tensione mentre stringeva al petto la punta della coda del demone, il templare l'aveva fermata a mani nude mettendosi tutta la sua forza,

-Non questa volta bastardo!- affermò stringendo di più la presa sulla coda per non mollarla, sentiva i muscoli andargli a fuoco e che urlavano per lo sforzo di aver fermato un colpo disumano, inoltre era sicuro di avere delle micro fratture alle braccia e delle costole rotte, ma non gli importava, non avrebbe permesso che Yann venisse trafitto, non voleva vedere di nuovo la scena di un'amico che veniva infilzato senza che lui potesse fare niente, il demone allora alzò di scatto la coda in modo così violento da far volare in aria il ragazzo che urlò per la sorpresa,

-Molock- gridarono insieme Barth e Yann, quando videro il demone aprire le mandibole pronto ad ingoiare intero il cacciatore, ma invece il moro vide un'opportunità, con un'avvitamento prese la sua alabarda lanciandola nella bocca del demone che emise un verso strozzato sputando del liquido nero dalla bocca, mentre il templare si aggrappava alla base della testa con un braccio, portando e con l'altra mano estrasse la lama angelica,

-Nel nome di Barachiel- gridò e al nome dell'arcangelo la lama angelica, iniziò a brillare, per poi con forza conficcarla nel corpo del Gralor, subito questo sentì il corpo avvolto da delle fiamme azzurre che lo stavano avvolgendo bruciandolo lentamente facendogli lanciare lamenti di dolore, disperato si mosse facendo cadere Bartholomew dalla sua groppa, mentre alla velocità con cui il suo corpo massiccio poteva permetterglielo si gettò nelle acque della Senna.


Gli altri tre cacciatori arrivarono nel momento in cui il demone avvolto dalle fiamme angeliche si gettava nelle acque della Senna, con Molock ancora in groppo, subito tutti si diressero verso il bordo guardando le acque,

-Molock- gridarono tutti aspettando qualche risposta, non volevano temere il peggio e cioè che le fiamme celesti avessero ridotto in ceneri non solo il demone ma anche il Cacciatori, aspettarono ma dopo cinque minuti iniziarono a perdere le speranza, quando improvvisamente qualcosa saltò fuori dall'acqua aggrappandosi con la sua arma al bordo della Senna per non cadere di nuovo in acqua,

-Anf...anf...la carne...la preferite carbonizzata...o in cenere?- chiese il moro ansimando, per la stanchezza, non appena lo videro restarono stupiti, felici e alla fine risero per la battuta anche se forse la situazione stressante li aveva quasi spinto a ridere per sciogliere un po di tensione,

-Questa battuta era bella sebbene tu non le sappia dire- ammise lo stregone aiutando il ragazzo a risalire aiutato da Bartholomew e Marianne, subito il ragazzo venne stretto dall'abbraccio di Iole che lo strinse con la forza con cui una sorella maggiore stringeva il fratello appena uscito illeso da un'incidente, ma quando il ragazzo sussultò di dolore si staccò,

-Ti ha provocato un bel po' di danni!- affermò Lance inginocchiandosi davanti al compagno guardandolo con i suoi occhi color verde smeraldo, mostrandogli un sorriso solleva in volto per il fatto che stesse bene, ammaccato e stanco, ma bene,

-Già...ma alla fine l'ho rispedito nel vuoto- disse gemendo per il dolore, -Ma non da solo- pensò guardando la lama angelica ormai spenta del suo potere, per poi stringerla a se, provando una sensazione di sollievo, orgoglio e felicità insieme,

-Direi di rientrare! Le nostre compagne ci stanno aspettando!- affermò Yann con il suo solito sorriso in volto e per la prima volta il cacciatore gli sorriso apertamente per poi annusarsi i vestiti, accorgendosi che puzzava a causa dell'acqua della Senna, per poi rispondere all'amico.

-Prima è meglio che mi faccio una doccia e che un certo giullare mi sistemi un paio di ossa!-







Note dell'autore

E finalmente ecco il tanto atteso scontro finale, che dire finalmente scopriamo a cosa servisse il manufatto, era un portale che conduceva nel vuoto (scommetto che non ve lo aspettavate. Comunque il manufatto e il suo potere è una mia idea, sebbene nei libri ci sono dei portali, non c'è ne nessuno, che porti nel vuoto il mondo dei demoni. E se per caso l'autrice di Shadow li creerà o ha pensato di crearli. In quel caso allora si tratta di una pura coincidenza).
Che dire la setta ha fatto un grosso errore a provare ad avere il potere, di certo non è fatto per dei mortali, spero che i demoni siano stati interessanti e gli scontri ammetto che sono stati un po' un parto riuscire a scriverli, ma spero che siano stati di vostro gradimento.
Che dire ormai la storia sta giungendo alla sua conclusione forse il prossimo sarà quello finale, ma pensavo di aggiungere un extra alla fine, ma dovrò vedere, con questo concludo, da Dragun questo per adesso è tutto.
  
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