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Autore: EragonForever    25/10/2017    3 recensioni
L'universo è in pericolo di estinzione, un'antica minaccia sta tornando per rimpossessarsi della conoscenza del Pilastro dell'Equilibrio per piegare l'intera umanità al suo volere. Ma prima dovrà fare i conti con una nuova generazione di Guardiani, sei ragazzi provenienti da dimensioni diverse rinati a nuova vita e divenuti immortali, forti del potere delle Arti Mistiche, dovranno dare fondo a tutta la loro energia per fermarlo. Perchè se la guerra incombe, la nostra umanità non avrà un futuro.
***
Salve gente, questa è la nuova versione appena ristrutturata, spero con il cuore che vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 18: "Perchè ci hai scelto"

Tornarono in preda allo sconforto generale poiché la situazione non era affatto delle migliori. Tra le dimensioni solo Sharazan era in mano nemica dato che Elios era già stata distrutta tempo addietro. Decisero quindi di fare una riunione per decidere com'era meglio agire.

"Ragazzi, per come la vedo io siamo messi davvero male.", esordì Tenma, preoccupato.

"Già, e come se non bastasse ad Apophys manca solo un Cristallo per attuare il suo folle piano, che però è in mano nostra.", fece notare Maverick.

"Appunto, ma sta di fatto che la mia casa è ancora in mano nemica.", replicò Shin, scosso.

"La salveremo non preoccuparti.", lo rincuorò Shea con un caldo sorriso.

Il Guardiano in risposta sorrise rassicurato.

"A proposito di Sharazan ... che cos'era quel misterioso potere che hai evocato? Era a dir poco stupefacente.", osservò Arya, entusiasta.

A quella domanda Shin abbassò lo sguardo e si strinse nelle spalle, per poi prendere un profondo respiro.

"A quanto pare è arrivato il momento ...", mormorò.

"Se non vuoi parlarne non sei obbligato.", rispose Shea con apprensione.

Lui però scosse la testa.

"No ... è giusto che lo sappiate.", esordì, per poi sedersi "Io per quel che ne so sono orfano dalla nascita, venni cresciuto e addestrato sin da piccolo nel Tempio dei Sette Dragoni, dei combattenti votati a proteggere l'Impero Kai. Li gli orfani come me venivano addestrati alle Sette Arti del Buddha, ossia sette tecniche di combattimento per sette animali, Tigre, Mantide, Serpente, Scimmia, Gru, Gatto e Corvo. Chi sarebbe stato in grado di padroneggiarle tutte sarebbe diventato il Gran Maestro del Tempio.", iniziò a spiegare.

I suoi compagni rimasero stupiti a quella rivelazione.

"Davvero? E tu com'eri?"

Il volto di Shin si incupì a quella domanda.

"Io ... miravo a quel titolo più di chiunque altro dato che ero l'allievo migliore. Tuttavia però io non assomigliavo agli altri allievi, ero diverso e questo mi fece vedere come un estraneo, e non avevo amici ... mi disprezzavano, a tal punto che decisero di togliermi di mezzo.", riprese, la voce tremante.

Dafne allora lo affiancò.

"Calmati ... va tutto bene.", gli disse con dolcezza per rassicurarlo.

Shin annuì e allora riprese.

"Durante uno dei test finali fecero il modo che io uccidessi accidentalmente un nostro compagno e in questo modo venni cacciato dal tempio e marchiato come assassino. Così il mio sogno di diventare Gran Maestro si frantumò in mille pezzi. Ma però non mi arresi e per riscattarmi mi recai al Tempio dei Kishin dove appresi l'Ottavo Sentiero, il più potente di tutti e così tornai al Tempio dei Sette Dragoni"

"E poi che accadde?", chiese stavolta Tenma, Shin allora abbassò di più lo sguardo.

"Lo trovai completamente distrutto e il mio maestro morto. Da quello che mi dissero, gli allievi si erano ribellati e lo avevano ucciso. A quel tempo la mia terra era reduce da una sanguinosa guerra per il potere e io essendo rimasto solo non potevo fare nulla. Diventai Guardiano con lo scopo di proteggerla in futuro ed ora eccomi qui.", concluse.

"Quindi il potere che avevi utilizzato contro i guerrieri di Selene ..."

"Si Shea, quello era l'Ottavo Sentiero ... e non lo userò mai più.", rispose, sussurrando l'ultima parte.

I suoi compagni a quel racconto rimasero non poco sconcertati.

"Cavoli che storia, immagino che non sia stato facile per te.", mormorò Tenma, preoccupato.

"Per niente ... e il solo pensiero che sia ancora in mano nemica mi fa ... sentire male.", replicò l'alro, gli occhi velati.

I suoi amici a quelle parole gli si strinsero vicino per fargli sentire la loro presenza.

"Non temere, ci siamo noi qui con te.", sussurrò dolcemente Shea mentre lo stringeva in un caldo abbraccio al quale lui si abbandonò.

Tra tutti Dafne era quella che lo capiva di più essendo la sua dimensione già distrutta in passato. Fu lo stesso Shin dopo un po' a farle una domanda alquanto particolare.

"Perché ... ci hai scelto?"

A quelle parole la Guardiana della Luce sussultò per poi sospirare e alzarsi in piedi innanzi a loro.

"Vi ho scelti perché in ognuno di voi c'erano due cose che più di tutte vi accumunava, ovvero la forza di non arrendersi di fronte alle avversità e il desiderio di combattere per coloro che amavate. In ognuno brillava la fiamma della speranza e da quando siete diventati Guardiani non si è mai spenta ed è per questi motivi che vi ho scelto.", spiegò, guardandoli uno ad uno per poi riprendere "Ma non solo, vi ho scelto anche per le vostre qualità e il vostro animo." disse infine con un caldo sorriso.

A quel racconto i suoi compagni sorrisero per poi farle un'altra domanda.

"E tu invece?", chiese Maverick a sua volta.

Lei allora abbassò lo sguardo, stringendosi nelle spalle.

"Anch'io come voi sono stata scelta ... ma prima di tutto salvata.", esordì per poi fare una pausa e sospirare "Fu Fabio, il precedente leader dei Guardiani e Guardiano del Fuoco prima di Maverick, a salvarmi dalla distruzione di Elios e portarmi qui. Fui l'ultima membra della squadra, mi fecero da famiglia e poco tempo dopo diventai una Guardiana per mia scelta e ricambiare così il profondo debito che ci legava.", raccontò, mentre la sua mente vagava lontano.

 

Si ricordava come fosse ieri il giorno in cui era stata salvata, il giorno in cui Elios venne distrutta da un'entità oscura e allo stesso tempo ignota.

Era il giorno del suo decimo compleanno, tutto era perfetto così come doveva essere. A festeggiare c'erano tutti quanti e ovviamente la sua famiglia. Accanto a lei stava Lhyr, la sua sorellina di appena sei anni che entusiasta guardava la torta con le candeline. Quel giorno il cielo era azzurro limpido e tutti erano allegri e felici.

Ma all'improvviso esso si oscurò di nubi dense e violacee dalle quali iniziò a piovere una pioggia di fuoco che scatenò il panico generale seminando morte e distruzione. Poi un tremendo ruggito fece tremare la terra e tutti iniziarono a scappare in preda al panico. Quel giorno che doveva essere perfetto si era trasformato di colpo in un incubo vivente.

Senza perdere tempo Dafne prese Lhyr in braccio iniziando poi a correre in cerca di un riparo. Lhyr piangeva terrorizzata e allora lei la strinse più forte.

"Non temere sorellina, non ti accadrà nulla finché saremo insieme.", mormorò.

"Ho ... ho paura sorellona.", sussurrò la bambina.

"Non devi, io ti proteggerò, te l'ho promesso ... non ti lascerò indietro.", replicò Dafne, senza smettere di correre.

All'improvviso però un boato la fece cadere a terra ma si tenne Lhyr sempre stretta a se. Fece per rimettersi in piedi ma una figura scura le sovrastò con la sua ombra facendole immobilizzare dalla paura. Ma poco dopo accadde qualcosa di inaspettato, Lhyr si alzò, parandosi tra la creatura e sua sorella, spalancando le braccia, come per proteggere entrambi. La creatura la guardò con fare perplesso ma poi senza alcuna pietà la scaraventò lontano davanti agli occhi spalancati di Dafne che gridò in preda alla disperazione.

In quel momento tutto divenne buio.

Quando si svegliò era sola in mezzo a una landa bruciata e subito andò a cercare Lhyr chiamandola per nome cercando ininterrottamente finché non la trovò in una pozza di sangue, esanime. La prese quindi tra le braccia, in lacrime.

"Lhyr ... ti prego, rispondimi, Lhyr!", la chiamò.

La piccola allora aprì a fatica gli occhi con un lieve sorriso.

"Dafne ...", mormorò con voce flebile.

Lei allora la guardò in singhiozzi.

"Oh sorellina perché l'hai fatto? Perché ...", chiese tra le lacrime.

La bambina le accarezzò quindi il viso.

"L'ho fatto perché ... sei mia sorella ... tu mi hai sempre protetta e ... e stavolta volevo essere io a farlo ...", la voce sempre più debole.

Dafne a quelle parole singhiozzò più forte.

"Non dovevi ... ora non potremo più stare insieme te ne rendi conto? Avrei dovuto essere io a proteggerti non tu ..."

Lhyr allora la guardò con gli occhi colmi di lacrime.

"Oh sorellona ... lo so che me l'avevi promesso ma ... ma non temere ... io ... io ..." la voce venne interrotta da un colpo di tosse e il sangue incominciò ad uscire alle sue labbra.

Dafne allora se la strinse al petto, disperata.

"Lhyr ... Lhyr, ti prego ... ti prego non lasciarmi.", disse tra le lacrime.

"Oh sorella mia ... tutti muoiono prima o poi ... ma non sarai sola ... io ti proteggerò da lassù ... ma tu devi promettermi che ... che andrai avanti, qualunque cosa accada ... promettimelo ...", rispose la piccola, sempre più debole.

"Te lo prometto sorellina mia, te lo prometto"

"Grazie ... ti vorrò sempre bene Da ... Dafne ...", mormorò, per poi esalare il suo ultimo respiro.

Non appena la sentì fredda tra le sue braccia la ragazza spalancò gli occhi, incredula, per poi scoppiare in un pianto disperato lanciando grida straziate mentre nella sua mente rivide tutti i momenti che avevano passato assieme, dalla loro infanzia fino a quella mattina, tutti ricordi che ora non avrebbe mai più potuto rivivere. Pianse a lungo sul corpo inerte di colei che aveva amato nel modo più fraterno possibile. Attorno però la distruzione di Elios stava incombendo, quindi con il cuore spezzato seppellì Lhyr con un cumolo di pietre per poi darle un bacio sulla fronte e dopo aver posato l'ultima pietra corse via in cerca di un luogo sicuro. La sua corsa però non durò a lungo, poiché crollò a terra senza più alcuna energia. L'ultima cosa che vide fu Elios che bruciava in un inferno di fuoco.

 

(...)

 

Un bianco soffitto, questa fu la prima cosa che apparve nella sua visuale sfocata quando aprì gli occhi. Si guardò attorno, notando di essere in una stanza dall'aria confortevole, ma la cosa che più la sorprese fu quella di notare cinque figure sorridenti che la guardavano.

"Ehi, ben svegliata piccolina.", la salutò una delle due ragazze.

"Mhhh ... dove sono?", chiese con voce assonnata.

"Ti trovi ad Astrea, la nostra Sede e noi siamo i suoi Guardiani, io sono Fabio, mentre loro sono i miei compagni, Leila, Lyria, Loki e Ichigo. Ti abbiamo trovata priva di sensi in una foresta in fiamme appena in tempo.", raccontò uno dei ragazzi.

"E tu invece chi sei piccina?", chiese Lyria dolcemente.

"Io ... io sono Dafne.", mormorò.

Fabio allora sorrise.

"Bene Dafne, benvenuta nella tua nuova casa"

Da quelle parole per lei incominciò una nuova vita. I giorni che seguirono furono molto difficili e fu davvero molto dura per Dafne superare quello che aveva passato, ma i suoi nuovi amici le diedero tutto il loro sostegno facendole sentire la loro presenza nei momenti più bui, e col tempo cominciò a considerarli come la sua seconda famiglia e Astrea la sua nuova casa.

Passarono poi undici anni dal suo arrivo ed era tornata come nuova, crescendo bella, sana e forte. I suoi amici le avevano praticamente ridato la vita e la voglia di vivere crescendola con tanto amore.

Fu quel profondo senso di gratitudine a spingerla un giorno a prendere una decisione molto importante che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Così li riunì alla stanza del Consiglio.

"Vi ho chiamato perché ci tenevo a dirvi una cosa.", esordì.

"Che cosa Dafne cara?", domandò Leila, curiosa.

Lei allora prese un profondo respiro per poi parlare.

"Sapete, in questi ultimi anni ci ho riflettuto molto, voi avete fatto davvero tanto per me da quando sono qui, mi avete praticamente fatto da famiglia crescendomi e amandomi quasi come una figlia e per questo mi sembrava giusto ricambiare. Perciò ... ho deciso di unirmi a voi, vorrei diventare una Guardiana.", rispose.

I suoi amici furono felicissimi della sua scelta e l'accolsero tra loro a braccia aperte e grazie all'intervento di Shiryu divenne una Guardiana, la Guardiana della Luce.

 

I suoi compagni a quel racconto rimase a bocca aperta.

"Quindi è così che sei diventata una Guardiana, davvero incredibile.", commentò Shea, stupita.

"Si ... da quel giorno tutto per me cambiò in meglio.", rispose Dafne con un sospiro.

"Beh ... un po' com'è successo con noi.", osservò Tenma.

La ragazza annuì.

"Si e scusate se non ve ne ho parlato prima ma ... era troppo doloroso.", mormorò.

"Tranquilla, e poi come ci hai detto tu, nessuno giudica nessuno.", replicò Maverick.

"Già ... ma ora siamo comunque in un bel problema, noi abbiamo solo un Cristallo mentre Apophys ne ha già cinque più Sharazan nelle sue mani.", fece notare Shin.

Dafne allora si fece pensierosa per poi farsi seria.

"A quanto pare non ci resta che andare nella Dimensione Fantasma se vogliamo impedire che Apophys metta in pratica il suo folle piano e noi dobbiamo impedirlo a qualunque costo.", disse con decisione.

All'improvviso però la figura splendente di Shiryu apparve in mezzo a loro.

"Calma giovane Guardiana, non avere fretta, l'ultimo periodo è stato davvero molto intenso per voi, perciò insisto che vi prendiate un paio di settimane di riposo, altrimenti finirete per esaurire le energie.", disse con voce calma e pacata.

A quella richiesta da parte del loro Master non poterono di certo rifiutare poiché in fondo aveva ragione, erano Guardiani questo era più che certo ma le loro energie non erano mica eterne, quindi annuirono. In fondo un po' di riposo avrebbe fatto solo che bene.

 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP eccomi qui con un nuovo capitolo dei miei Guardiani, che non si trovano in una bella situazione. Ho sistemato il passato di Dafne perché la precedente versione era abbastanza confusa e priva di stile, spero vi piaccia. Da come dice il titolo qui Dafne spiega ai suoi compagni il perché li ha scelti, qui si scopre anche com'è diventata Guardiana, oltre anche il triste passato di Shin, non ha avuto anche lui vita facile poverino. Ora però come ha detto Shiryu, hanno bisogno di una piccola pausa. Spero che tutto sia di vostro gradimento. Ringrazio calorosamente Vago e Teoth per le loro recensioni ma soprattutto Franky93 che in un giorno solo si è messo in pari con la storia dandomi una carica positiva con i suoi bei commenti. Detto questo alla prossima avventura!

Saluti la vostra EragonForever! (Parte in corsivo sistemata)

   
 
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