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Autore: pei_chan    21/06/2009    7 recensioni
Neville, ancora una volta, sbaglia qualcosa nel preparare la sua pozione... il problema è che le conseguenze della sua sbadataggine questa volta sono decisamente differenti dalla perdita di qualche punto da parte dei Gryffindor. Harry e Draco, infatti, sono costretti a dividere qualcosa in più della semplice scuola.
Dedicata a tutte le amanti dello Yaoi ♥
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: chiedo umilmente scusa per il ritardo! Purtroppo con l’inizio delle vacanze sto più fuori che dentro casa, quindi è abbastanza difficile aggiornare >__<

Vorrei inoltre ringraziare tutti coloro che hanno recensito e chi a messo la storia tra i preferiti o tra le seguite.. ci vediamo giù!

 

And... now?  ~ Quando una pozione sconvolge tutto.

 

 

 

Capitolo 3: Serata con Potty

 

 

Era strano stare sdraiati sull’erba fresca, di notte, accanto a Potty. Maledettamente strano, ma non così fastidioso come credevo.

Lo Sfregiato era stranamente silenzioso e di certo io non gli avrei chiesto di parlare.

Ogni tanto sospirava, pensando a chissà cosa, mentre io osservavo il cielo stellato. Era diverso dal soffitto della Sala Grande, era molto più bello.

<< A che pensi? >> Mi domandò, tenendo gli occhi chiusi.

<< A niente che ti possa interessare >> Risposi, acido come sempre. Non sembrò, però, davvero interessargli davvero la risposta. Probabilmente me l’aveva chiesto solo per parlare. Avrei forse dovuto chiedergli cosa stesse pensando lui? Nah.

Rimanemmo sdraiati ancora un po’, inspirando l’aria fresca tipica delle serate estive. Fortunatamente non tirava vento, né faceva freddo.

<< Si sta bene, qui. >> Dichiarai, quindi, rendendo partecipe Potter dei miei pensieri.

<< Sì, lo so. Ci vengo spesso quando devo riflettere o semplicemente quando voglio stare un po’ da solo. >> Non capii perché mi stesse dicendo quelle cose, ma non volli chiederglielo.

Mi misi a sedere ed osservai Hogwarts. Non esisteva un posto più bello.. forse casa mia.

L’occhialuto mi aveva portato in cima ad una collinetta, da cui riuscivamo a vedere la scuola e il Lago Nero. Probabilmente se ci fosse stato il sole saremmo riusciti a scorgere perfino la casa del Mezzogigante.

<< Come hai scoperto questo posto? >> Quell’ambiente mi stava rendendo stranamente loquace. Forse sentivo solo la mancanza dei miei amici.

<< Non so.. non me lo ricordo bene. Credo di aver visto questa piccola radura durante la mia prima partita di Quidditch, mentre cercavo il boccino. >>

<< Magnifico sport, il Quidditch. Peccato ci sia gente come te che lo rovini.. >> Dissi, sospirando. Lui aprì gli occhi e mi fissò.

<< Malfoy, ti ho sempre battuto. Te lo devo forse ricordare? >>

<< Fortuna, Potter. Solo fortuna. >> Ghignai, stendendomi nuovamente sull’erba. Era piacevole il contatto dell’erba appena bagnata sulla stoffa sottile del vestito dell’Infermeria. Speravo solo che questo non si aprisse troppo, in modo da non bagnarmi il fondoschiena.

<< Peccato che nella prossima partita tu non possa giocare, mi sarebbe piaciuto batterti ancora. >> Affermò sorridendo e chiudendo nuovamente gli occhi. Si passò poi una mano tra i capelli, per sistemarli un po’, e mi chiese se fosse già ora di tornare in Infermeria.

Pensando ai Grifondoro presenti in quella stanzetta mi lasciai sfuggire un lamento che Potty non si fece scappare.

<< Che c’è? >> Mi domandò, mentre ci avviavamo verso la finestra.

<< Niente. >> Risposi secco.

Mi stupii, però, quando sentii che anche lo Sfregiato si stava lamentando. Eravamo quasi arrivati quando improvvisamente si era bloccato, indicando Hogwarts.

<< Che ti è preso, Potter? >> Sbuffai. Perdere tempo sembrava essere il suo passatempo preferito.

<< Guarda! >> Urlò muovendo il dito che puntava su una finestra. Seguii la traiettoria e vidi che, effettivamente, c’era una finestra aperta. E allora?

<< Anche i professori si dimenticano le finestre aperte, sai che scoop. >> Affermai ricominciando a camminare. Lo Sfregiato, però, non mi seguiva e fui costretto a fermarmi ancora.

<< Potter che diavolo ti prende? >> Domandai esasperato.

<< Malfoy, dannazione, quella è la finestra da cui siamo scesi! Non noti niente di strano? >>

<< Per Salazar.. >> Riuscii a dire, quando capii. Non c’era più la corda. << E ora che facciamo?! >>

<< Niente panico >> Sembrava una presa in giro, visto che ora il più pallido -stranamente- era lui.

Anche questa volta fui costretto a fidarmi del Grifondoro.

 

***

 

<< Ahia, Potter! Fermati mi stai facendo male.. sì, così.. no, no! A destra, più a destra! >>

<< No, così non ce la faccio.. ti devi avvicinare un po’ di più. Stai fermo, però! Sennò rovini tutto. >>

<< Potter non sei un peso piuma! Ti ricordo che sei sopra di me! >>

Cosa sono quelle facce? Non avete mai visto due ragazzi che.. beh, si aiutano? Sì, perché noi stavamo facendo solo quello.

Come al solito lo Sfregiato aveva avuto un’idea brillante ed ora lo stavo tenendo sulle spalle per farlo arrivare alla finestra.

<< Se ti avvicini ancora un po’ al muro ce la faccio! >> Erano dieci minuti che ripeteva la stessa frase, e con quei sudici piedoni mi stava rovinando tutto il vestito dell’infermeria.

Finalmente riuscì ad aggrapparsi alla finestra ed io, per evitare che mi cadesse addosso, mi scansai subito. Errore.

<< Malfoy che cazzo fai?! >> Potty, senza alcun sostegno su cui poggiare, rimase attaccato alla finestra, scalciante. Cercava in ogni modo un appiglio che, però, non trovava. Cosa potevo fare io? << Aiutami, maledizione! >>

Se proprio dovevo far fuori San Potter l’avrei fatto con le mie stesse mani, non l’avrei di certo fatto cadere da una finestra.

Fui così costretto a tornare più vicino a lui, cercando un modo per farlo finalmente entrare in quella maledettissima aula.

Provai a spingerlo dai piedi, ma era troppo pesante; tentai di farlo risalire sulle mie spalle, ma scalciando come un pazzo mi aveva quasi cavato un occhio. Senza pensarci, quindi, mi ritrovai a spingerlo per il fondo schiena. Avete capito bene. Eh sì, ero proprio disperato.

<< Che diavolo stai facendo? >> Fu il suo unico commento prima di cadere con la faccia contro il pavimento dell’aula. Fortunatamente, infatti, eravamo riusciti nel nostro intento.

Per il dolore insultò Merlino e Morgana, poi se ne andò. Ero convinto che sarebbe tornato indietro per aiutarmi a salire, invece niente.

Rimasi cinque minuti a fissare la finestra, sperando di veder comparire la stupida faccia dello Sfregiato. Probabilmente era la prima volta che speravo di vederlo.

Quando capii che ero stato un cretino a fidarmi di quell’incapace, abbassai lo sguardo e mi andai a sedere poco distante dal muro del castello. Se ero fortunato sarei riuscito ad entrare di nascosto il giorno dopo.

In quell’istante, però, un rumore mi fece sobbalzare. Mi voltai immediatamente e vidi Potty che calava la corda che avevamo utilizzato prima per scendere. Non era poi così ingrato.

Senza volere gli sorrisi e corsi a prendere la corda: probabilmente gli feci capire che in fin dei conti ero contento che fosse tornato ad aiutarmi.. Ma ero davvero contento per questo?

Decisi di rimandare i dubbi in un secondo momento e mi concentrai sulla scalata.

 

***

 

Salire fu sicuramente più facile che scendere, e non ci fu nessun incidente.

Quando misi piede nell’aula mi accorsi che era quella di Incantesimi, e mi domandai perché non ci avessi fatto caso prima.

Rimasi un po’ a fissare i banchi e la lavagna, quando capii che prima era stato troppo buio per distinguere i contorni degli oggetti. Mi voltai verso la finestra ed, effettivamente, notai che i sole stava sorgendo. Per quanto tempo eravamo rimasti laggiù?

Potter, capendo i miei pensieri, mi indicò la porta con la testa ed io mi limitai ad annuire.

Era tardi e Madama Chips sarebbe passata molto preso in Infermeria per le medicine mattutine. Iniziammo quindi a correre, sperando che nessun fantasma o professore ci scoprisse.

Quando arrivammo davanti alla grande porta che dava sul carcer..ehm..Infermeria, Potty mi guardò.

<< Mi hai toccato il culo. >> Non era una domanda, ma una semplice constatazione.

Rimasi sbigottito, ma lui non ci fece caso.

Aprì lentamente la porta, cercando di non farla cigolare, e si diresse verso il suo lettino. Io, ancora shoccato, ripensai a quello che aveva detto. Avevo toccato il fondoschiena di Potter.

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Naife: mon Dieu! Come farei senza di te? *-* grazie per avermi betato anche questa volta e grazie per i complimenti, tessoro! <3

space_oddity: grazie mille anche a te per i complimenti! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

sssweety: hai ragione, è strano che Potty e Draco già parlino abbastanza civilmente.. spero comunque che la fic ti piaccia! Grazie per il commento :D

Sbranina: ammore! Che bella recensione *-* mi illumini sempre! Sono felice che la fic piaccia anche a te.. che ne dici di questo chap?

EWILAN: sono contenta che questi primi capitoli ti siano piaciuti! La scena del sedere di Malfoy a quanto pare è piaciuta a tanti XD spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento ;P

The Dark Side of a Girl: oh, ma che bel nick! XD sinceramente anche io avrei volute ammirare il perfettissimo fondoschiena di Draco, ma purtroppo non è possibile ç__ç grazie per i complimenti! Spero ti sia piaciuto anche questo capitoletto ^^

  
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