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Autore: Pervinca Styles    29/10/2017    4 recensioni
Harry Styles ed Allison Harvard sono all'ultimo anno di liceo . Sono due persone completamente diverse . Harry è il capitano della squadra di football , amato da tutte le ragazze , ma per quante ragazze abbia ai suoi piedi fin dal primo anno di liceo spasima per un appuntamento con Allison . Allison invece è una ragazza studiosa nonché bellissima che odia Harry quasi quanto lui ama lei . Ma l'ultimo anno cambierà qualcosa tra i due.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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If I could fly, I’d be coming right back home to you
I think I might give up everything, just ask me to
Pay attention, I hope that you listen cause I let my guard down
Right now I’m completely defenceless

For your eyes only, I’ll show you my heart
For when you’re lonely and forget who you are
I’m missing half of me when we’re apart
Now you know me, for your eyes only
 
 
 
 
Zayn non aveva la minima idea di come avrebbe dovuto affrontare la cosa , aveva pensato di chiedere subito a Sophie ma non era sicuro che sapesse e anche se avesse saputo non era sicuro che glielo avrebbe detto . Avrebbe potuto parlarne con Harry , ma parlargli esattamente di cosa , non aveva ben capito cosa ci fosse sotto e così decise di parlarne subito con Allison volendole concedere il beneficio del dubbio , sperando che lei gli avrebbe detto la verità .
Dopo gli allenamenti quella sera era distrutto quindi decise di tornare a casa e farsi una doccia calda rimandando l’incontro con Allison all’indomani .
 
Michela dopo aver visto il biondo non aveva voglia di tornare a casa e così vagò un po’ per la città da sola a pensare. Era una città carina , piccola ma carina , vicino Boston e la cosa che più piaceva a Michela era potersi sedere nel parchetto comunale e scorgere in lontananza il fascio di luci dello skyline della metropoli che era davvero vicina . Rimase lì per un po’ a pensare alla sua storia con Niall , a come un anno fa fossero finiti a letto insieme e a come da quel giorno lui fosse diventato il suo unico pensiero per quanto le era difficile ammetterlo .
Lei ed Harry avevano un bellissimo rapporto , parlavano di tutto , o quasi , ma quello era diverso si trattava della sua piccolina con il suo migliore amico e capiva che non era facile per lui specialmente da quando il padre era finito in coma lui si sentiva l’uomo di casa e in dovere di proteggere lei e la madre.
Dopo aver pensato un po’ a queste cose decise di tornare a casa asciugandosi le lacrime che inevitabilmente le avevano rigato le guance . Varcata la soglia vide la madre dormire sul divano e intenerendosi a quella scena , sapendo perfettamente quanto fosse distrutta dal suo lavoro come primario di chirurgia in ospedale e dalle notti passate al fianco di suo padre nello stesso posto, le si avvicinò per coprirla con un plaid e lasciarla un bacio sulla fronte .
Mentre saliva le scale notò che la porta di Harry era illuminata e capì subito che Louis avrebbe dormito da loro riconoscendo le sfumature di luce sul muro appartenenti alla play station con la quale stavano armeggiando mentre parlavano a voce bassa.
“ Amico , posso dirti una cosa sdolcinata ?”- chiese il riccio non guardando Tomlinson  in faccia ma tenendo fissi gli occhi sullo schermo della tv intento a giocare a FIFA .
“ Fai come se fossi la tua migliore amica .”- disse Lou scherzando .
“ Non pensavo di poter essere così felice , insomma non pensavo di poter essere così felice in un momento così difficile per la mia famiglia . Peter Styles , il mio idolo , il mio eroe , mio padre è in coma e Allison , nel momento più brutto di tutta la mia vita è stato ossigeno puro , capisci ?”
“ Credo di si Haz .”
Michela a quelle parole fu davvero felice che quel donnaiolo di suo fratello avesse finalmente trovato una donna alla sua altezza, bella , intelligente , una ragazza da poter presentare a casa non come quelle poco di buono con cui usciva fino a qualche mese fa . Harry aveva sempre parlato alla sorella della rossa e lei aveva tanto sperato che lei si accorgesse di quanto speciale fosse il fratello sotto quella maschera da stronzo .
I duoi ragazzi continuavano a parlare e la ragazza sentì fare il suo nome così avvicino l’orecchio per sentire meglio.
“ Michela è un po’ strana.” – disse il riccio rompendo il silenzio-“ Non trovi Lou ?”
“ Hazza , suo padre è in coma , neanche io sarei proprio me stesso.”
“ No Tommo , è diverso … penso ci sia altro .”
“ Se fossi così te lo direbbe , sai che ti considera il suo miglior confidente”
Ed era vero , penso in testa sua Michela e avrebbe tanto voluto dirglielo , la conosceva così bene ma era a conoscenza che se avesse fatto una cosa del genere Niall non l’avrebbe mai perdonato e neanche Harry .
 
Allison si svegliò con un peso sullo stomaco quella mattina , forse per il tempaccio fuori  o forse solo un presentimento .
Dopo essersi vestita scese giù pronta a salutare sorridente i suoi ma in cucina vi era solo un biglietto che le ricordava che quella mattina erano usciti presto per un’udienza a Boston , i soliti avvocati super impegnati ma che mai le avevano fatto mancare niente .
Prese del caffè a volo e uscì trovando la macchina rossa dell’amica ad aspettarla per portarla a scuola .
Arrivati davanti al cancello cominciò a guardarsi intorno per cercare il suo bel riccio , ma del solito ritardatario neanche l’ombra , in compenso un Malik al quanto strano si stava avvicinando alle ragazze.
La rossa notò subito il suo nervosismo confermato dalla frettolosa maniera in cui salutò Sophie e dal suo cipiglio al quanto irritato.
“Harvard.” – disse richiamando la sua attenzione- “ Dobbiamo parlare .”
“ Si , certo Zayn , dimmi tutto .”
“ Soli .” – disse facendo cenno alla bionda che lo guardavo allibito .
“ Se ti sei svegliato dal lato sbagliato del letto non prendertela con noi .”
Detto questo Sophie si allontanò ferita dal comportamento del suo bel principe facendo si che Zayn la seguisse con lo sguardo pentendosi di averla trattata così ma aveva bisogno di parlare a quattr’occhi con Allison.
“Spiegami tutto , non mentirmi “ – disse porgendole la lettera che il preside Figgins gli aveva consegnato il giorno precedente.
Allison non capiva e così aprì la  busta leggendo attentamente quel che c’era scritto …  Merda !  Quello stupido patto , se l’era completamente dimenticato , niente di quello che era accaduto era dovuto a quanto diceva quella lettera.
“ Zayn .” – disse lei in tono di supplica- “ Prima di dire qualsiasi cosa o di giudicarmi lascia che ti spieghi bene ..”
“ Allora è vero ? A questo punto credo che ci sia poco da dire .” – disse il moro facendo per allontanarsi- “ Dillo immediatamente ad Harry o lo farò io .”
“ Zayn… ti prego.” – disse lei in lacrime e a quel punto lui si arrestò guardando quel volto così innocente , quegli occhi così sinceri che gli fecero dubitare per un attimo che lei avesse davvero potuto fare una cosa del genere.
“ Ok , hai cinque minuti , poi vado via.”
“ Vorrei poterti dire che non è vero ma lo è ma non lo è .”- disse lei vedendo lo sguardo confuso negli occhi scuri del ragazzo che aveva di fronte- “ All’inizio dell’anno come ben sai io ho perso la scommessa con Harry e gli ho dovuto concedere quel tanto agognato bacio pensando che sarebbe stato disgustoso , quando lo baciai però fu tutto tranne che disgustoso , fu perfetto e a quel punto mi spaventati . Per non fartela lunga sapevo perfettamente ciò che provavo per Harry solo che avevo paura di soffrire e quindi repressi tutti i miei sentimenti continuando a sputare odio in faccia a Styles pur non pensando neanche una parola di quelle che gli sbraitavo contro . Figgins vedendo Harry parecchio giù di corda e venendo a conoscenza che era colpa mia mi disse che mi avrebbe tolto ciò che più amavo al mondo : Harvard. Ma non si rendeva conto che ciò che più amavo al mondo era Harry e che mi serviva solo una spinta per gettarmi tra le sue braccia e fu proprio quella … come se l’universo mi stesse dicendo cosa fare . Capisci Zayn ? Io tenevo già ad Harry , quello è stato solo un incentivo , quindi ti prego ho bisogno che tu mi creda e ho bisogno che tu mi dia il tempo di dirlo ad Harry.”
Zayn aveva ascoltato e anche se era un po’ scettico perché non sapeva se crederle o meno acconsentì.
“ Hai un giorno Harvard.” – disse severo- “ Hazza si merita il meglio e tu , se non sei in grado di darglielo , devi lasciarlo in pace.”
Detto questo si allontanò lasciandola sola in lacrime, lacrime che non poterono sfuggire all’occhio attento della sua migliore amica che li osservava da lontano e che ben presto si avvicinò non capendo cosa mai fosse preso a Zayn.
“ Ally .” – disse facendo sollevare alla ragazza il viso rigato dalle lacrime- “ Lo ammazzo! Cosa ti ha detto ? Come ha potuto ridurti così , il mio Zayn .”
Disse realmente dispiaciuta per il comportamento del suo ragazzo , solitamente così dolce e pacato.
“ No Sophie.”- disse Allison cercando di bloccare i singhiozzi che le fuoriuscivano dalla gola- “ E’ stata colpa mia , io e la mia stupida paura dei sentimenti, ho rovinato la cosa più bella che mi sia mai successa.”
A quel punto cominciò a raccontare quanto accaduto col preside e con Zayn mentre l’amica la scrutava preoccupata.
 
 
Louis entrò in casa , se quel posto poteva essere davvero chiamato così , non per l’aspetto , la casa dei Tomlinson era la tipica villetta americana con cortile e canestro sul garage , ma per i suoi genitori o meglio per suo padre.
Fosse per lui non ci avrebbe mai più messo piede ma per quello doveva aspettare la fine della scuola e la borsa di studio per il college che gli avrebbe garantito la sua indipendenza , che in parte economicamente già possedeva svolgendo lavori qui e lì mentre studiava pur di non chiedere niente a sua madre e suo padre e nel frattempo dava il massimo a scuola sapendo che gli servivano ottimi voti per entrare in un college decente.
“Gwen..” – disse la voce roca di un uomo dalla sala da pranzo- “ Gwen sei tu . “
Louis si affacciò preparato a vedere lo spettacolo che tante volte aveva già visto: suo padre steso sul divano in canottiera e boxer con stretta al ventre la bottiglia di whisky . Non era sempre così, a volte aveva una bottiglia di scotch , o di brandy .
“ Non sono Gwen . “ – disse lui seccato voltandogli le spalle .
Louis salendo le scale notò che anche se non trascorreva più il suo tempo in quella casa da quando aveva dieci anni più o meno vi era ancora appesa la parete la foto del suo quarto compleanno. Sorrideva placidamente mettendo in bella mostra le finestrelle che gli avevano lasciato i denti da latte caduti mentre stringeva un bimbo riccio con due occhi smeraldo : Harry , chiaramente. Ai lati vi erano sua madre e suo padre , in ottima forma, neanche se li ricordava così . Louis pensò che quella era l’ultima volta che aveva visto suo padre davvero felice , pochi mesi dopo perse il lavoro come direttore pubblicitario in una grande azienda e cominciò a cercare qualsiasi tipo di lavoro pur di portare soldi a casa ma non era più lui , sempre nervoso , sempre violento . Non era quell’uomo che rubava il  naso a Louis da piccolo , che colorava con lui , che gli carezzava dolcemente la testa prima che andasse a dormire … quell’uomo era affogato nel fiume di alcol che aveva accompagnato le sue delusioni . La madre provò ad aiutarlo ma lui non era Kevin Tomlinson , l’amabile uomo che aveva sposato ma Kevin Tomlinson il terribile uomo che la malmenava quotidianamente davanti agli occhi del figlio .
Louis ricordava perfettamente tutte le urla che sentiva da bambino , tutte le volte che in lacrime si sedeva sulle scale vedendo sua madre a terra contro il muro e suo padre di fronte a lei con le mani alzate pronte a colpirla nuovamente .
Scacciò quei pensieri dalla testa , deciso a buttare tutto nel dimenticatoio o sarebbe impazzito e giunse in camera sua , prendendo i libri e le cose che gli servivano per la scuola oltre che dei vestiti puliti sapendo di poter contare sull’ospitalità di uno dei suoi quattro migliori amici .
“ Lou ”- si sentì chiamare da una voce familiare mentre riponeva tutto nello zaino .
“ Gwen “- esclamò senza neanche voltarsi sapendo perfettamente che era la madre .
“Sei tornato … “ – disse lei speranzosa.
“ Ma sto andando via , quindi ciao Gwen “ – disse il biondo uscendo fuori dalla stanza mentre la donna continuava a seguirlo .
“ Ti prego Lou , mi manchi tesoro”- disse lei afferrandogli il braccio .
“ Io qui con quello zotico ubriacone non ci resto neanche per un secondo .” – disse indicando il padre sul divano.
“ Come dici ?” – disse lui alzandosi barcollando e Louis fu coltò da un terribile odore di alcol che lo travolse.
“ Ti prego Kev , non fargli del male “- chiese Gwen supplichevole ma ben presto fu scaraventata contro il mobiletto dell’ingresso il cui spigolo le colpì la fronte facendole uscire un rigolo di sangue .
“ Ho detto che sei uno zotico e che mi fai schifo “- disse Louis sputando quelle parole contro il padre.
Kevin furente si scagliò contro il figlio che ormai non era più un bambino e di scazzottate ne aveva viste tante e senza fatica si scansò facendo cadere il padre rovinosamente a terra, troppo ubriaco per rialzarsi.
Louis stava per tirargli un cazzotto in viso ma la madre gli blocco il braccio in lacrime.
“ Ti prego , non farlo.”
“ Questa è l’ultima volta che metto piede qui dentro “- disse prendendo il borsone che aveva fatto cadere a terra – “ Smettila di giustificarlo e rifatti una tua vita Gwen , hai perso due figli a causa di quell’ammasso di spazzatura che non è più lui da dieci anni . “
Detto questo sbattette la porta di casa dietro di sé sapendo perfettamente a chi chiedere asilo : gli Styles , la sua seconda , anzi, la sua prima famiglia.
 
Per tutto il tempo Sophie aveva accarezzato la schiena dell’amica per consolarla e ascoltando pazientemente il suo racconto e al termine di questo , Allison si aspettava un suo commento .
“ Si Ally , è proprio alla te .” – le sorrise la bionda .
“ Sophie , ma è tremendo , che vuol dire che è proprio alla me ? “
“ Voglio dire che sei assolutamente terrorizzata dai tuoi sentimenti e ti serviva qualcuno , o qualcosa, che ti obbligasse a provare , lo so . Figgins non ti ha mai intimorito e poi , parliamoci chiaro , raccomandazione o no i tuoi voti parlano chiaro , sarebbe un onore per Harvard averti quindi non ti spaventava la sua sfida ma l’idea di perdere Styles, motivo per cui hai accettato . “
La rossa la guardò a bocca spalancata , anche in una situazione in cui era stata un’emerita cretina la sua migliore amica l’aveva capita perfettamente , senza che lei proferisse parola , ma com’è possibile ? Allison non disse niente , abbracciandola semplicemente con gratitudine .
“ Ma come fai a dire sempre la cosa giusta ? “
“ Ti conosco come le mie tasche Harvard , anche il tuo cognome parla .” – rise lei – “ Ora però devi spiegare queste cose ad Harry prima che lo venga a sapere da quel celebroleso del mio ragazzo “.
 
 
Sophie abbandonò l’amica per andare a posare dei libri al suo armadietto e fu colta di sorpresa da Zayn.
“ Tu non sapevi niente vero ? “ – disse lui , non con il suo solito tono caldo e suadente ma con voce dura .
“ No , non lo sapevo .” – disse voltandosi sicura di sé come sempre- “ E se anche lo avessi saputo non avrei potuto dirti niente.”
“ Chiaramente.” – disse lui nervoso e a denti stretti.
“ Cosa pretendi che faccia Zayn ? “
“ Vorrei solo che tu non difendessi quell’emerita str..”
“ Hei calmo con le parole , non conosci le circostanze e non ti permetto di parlare male della mia migliore amica davanti a me . “
“ Ottimo mi sembra che tu ti sia schierata “ – disse lui dandole le spalle.
“ Zayn .” – disse lei bloccandolo per la mano – “ Non abbiamo cinque anni , io non mi schiero , Harry e Ally chiariranno e non ce ne sarà bisogno . Non posso voltare le spalle ad Allison.”
“ Complimenti , le hai appena voltate a me “ – disse il moro allontanandosi lasciando una bionda spaesata alle sue spalle con due pozze negli occhi , ferita dal comportamento di Malik .
 
 
Louis era passato a casa di Harry per chiedergli di restare da lui per i prossimi mesi , finchè non fosse riuscito a mettere dei soldi parte e permettersi l’affitto di un monolocale .
Harry notò il borsone alla mano dell’amico e il suo sguardo disperato capendo che stavolta era diversa dalle altre . Gli si avvicinò prendendo la borsa .
“ Louis , sono anni che te lo ripeto , puoi stare da me per tutto il tempo che vuoi , che sia un giorno , un meso o un anno .”
“ Dovresti chiederlo a ..”
“ Tommo mia madre me lo ripete da anni , sei un secondo figlio”
“ Sei un amico Haz”- disse lui posandogli una mano sulla spalla- “ Il migliore”.
Il riccio sorrise e poi portò la roba di Tomlinson su in camera , dopo insieme si recarono a scuola .
 
 
Michela stava riponendo accuratamente le sue cose nell’armadietto tenendo in mano il libro di spagnolo che sarebbe stata la sua prima lezione della giornata.
“ Hola niña”- disse una voce alle sue spalle .
Un biondino si posizionò spavaldamente al suo fianco appoggiandosi all’armadietto.
“ Adios”- disse lei seccata capendo subito che si trattava di Niall.
“ Mi hanno detto che andrai al ballo di Natale con McCall, ma io ho detto che non era possibile che andassi con quel perdente”.
La mora lo guardò furente non sopportando la sua spavalderia dopo che le aveva frantumato il cuore .
“ McCall è un tipo apposto e si ...  mi ha invitata al ballo”
“ E tu che hai detto ? “- chiese Niall stupito .
“ Io ho detto si “- disse lei sbattendogli l’armadietto in faccia e allontanandosi .
“ Ma Michi…”
“ Niall non posso aspettarti per sempre quindi se hai qualche problema dillo adesso”- disse lei guardandolo dritto negli occhi blu intenso .
“ Sai che io non ti inviterò Mic”
“ Addio Niall “- disse la ragazza ferita allontanandosi dal biondo .
 
Allison vide subito il riccio arrivare all’entrata della scuola accompagnato da Louis , era arrivato un’ora dopo l’orario d’ inizio delle lezioni ma lei non aveva accennato ad entrare in classe pur perdendosi l’ora di biologia , aveva bisogno di vederlo e non poteva aspettare oltre. Tomlinson si diresse verso la classe mentre Harry raggiunse la rossa.
“Piccola”- disse Harry sorpreso nel vedere la sua ragazza nel cortile della scuola.
“Haz”- disse lei baciandolo distrattamente-“ Io devo parlarti”.
“ Certo Ally , ma prima io .”- disse lui interrompendola-“ Dato che spero diventerai un’habituè in casa Styles devi sapere che Louis vivrà da me per un po’ , lunga storia poi ti spiego.”
La campanelle fece sobbalzare Harry.
 “ Piccola scusa devo correre in classe , possiamo rimandare la nostra chiacchierata alle tre ? “
“ Perché così tardi ? “ – chiese lei preoccupata dal dover mantenere quel segreto ancora.
“ Perché ho allenamento tutto il giorno , faccio un’ora di lezione e poi scappo , il coach è a mille per la partita di Domenica”.
Detto questo le stampò un bacio sulle labbra e poi corse a lezione lasciandola sola .
 
A pranzo per la pria volta dopo diverse settimane Allison e Sophie erano sole ,  o meglio , con Katy e Bree ma senza i ragazzi e nessuna delle due aveva un gran voglia di mangiare .
Allison continuava a girare la sua forchetta in quella sostanza verdastra che prendeva il nome di spinaci ma non ne aveva le sembianze e Sophie giocherellava con il suo purè.
“ Lasciate stare quel povero cibo”- disse esasperata Katy- “ Si può sapere che avete ? “
“ Niente K “ – rispose la rossa- “ Stavi dicendo qualcosa”.
“ Io stavo parlando”- disse offesa Bree – “ Stavo dicendo che non posso credere che Louis chiederà davvero a Karen di andare al ballo con lui, ma com’è possibile ? “
“ Tranquilla Bree, al massimo si faranno una scopata , sappiamo tutte che Tomlinson è cotto di te”- disse Sophie non togliendo gli occhi dal purè.
“ No ma cosa dite , io e Louis … non succederà mai”- cercò di cambiare velocemente argomento facendosi tutta rossa- “ Tu piuttosto K , hai già qualche invito “.
“ Diversi”- disse lei misteriosa- “ Ma solo uno davvero interessante ma è una sorpresa”.
Normalmente le ragazze avrebbero cominciato a supplicarla di rivelarle chi fosse il suo cavaliere ma nessuna ne aveva voglia e quindi continuarono il pranzo in silenzio.
 
L’allenamento era da poco finito e i ragazzi come al solito stavano perdendo tempo sotto le docce tra una risata e l’altra , tutti tranne Zayn che non aveva rivolto la parola a nessuno . Tutti pensavano che il suo comportamento fosse dovuto alla lite che aveva avuto con la sua ragazza , lite che era già nota in tutta la scuola .
Mentre Harry rincorreva Louis con l’asciugamano McCall si avvicinò ad Harry.
“ Capitano”- disse inchinandosi scherzando.
“ Ottimo Gioco oggi Chris”- disse Harry dandogli una pacca sulla spalla.
“ Grazie mille Harry”- disse lui sorridendogli –“ Senti volevo solo dirti, per evitare tensioni tra di noi , che ho chiesto a tua sorella di venire al ballo con me ma se per te è un problema …”
“ Chris sei un bravo ragazzo , meglio uno che conosco “- disse il riccio anche se non era al settimo cielo- “ Comportati bene” .
“ Certo “- disse lui andando via.
“ Amico , lasci che tua sorella vada al ballo con quel cetriolo ? “ – chiese Niall cercando di convincere l’amico che non fosse una buona idea.
“ Niall non è un cattivo ragazzo e poi sicuramente Michi dovrà avere un accompagnatore e lui è cosi rispettoso da chiedermi il permesso .”
“Ma… “
“ Niall neanche fosse tua sorella”- disse ridendo il riccio .
I ragazzi si scambiarono uno sguardo , tutti sapevano di Niall e Michi , tranne Harry , se lui lo avesse saputo Niall non sarebbe stato lì a ridere con loro .
 
Allison non la smetteva di guardare l’orologio che avrebbe messo fine a quella terribile giornata o ne avrebbe sancito l’inizio , dipendeva dalla reazione del riccio . Quando la campanella segnò la fine dell’ora di trigonometria raccolse i suoi libri velocemente dirigendosi verso il campo da gioco vuoto per la fine degli allenamenti. Si posizionò all’uscita dello spogliatoio aspettando pazientemente l’arrivo di Harry .
Il primo ad uscire fu Zayn che la guardò torvo .
“ Spero tu sia qui per quello che penso “- disse il moro arrabbiato .
“ Si Zayn “
“ Ally giuro che se racconti qualche cazzata ad Harry io …”
“ Che cazzata ?”- chiese il riccio sbucandogli alle spalle serio .
“ Zayn cos’hai ?” – chiese nuovamente.
Il moro non rispose e quindi Harry si cominciò ad innervosire.
“ Parla”- disse Harry guardando l’amico.
“ Non spetta a me”- disse lui guardando Allison con disprezzo e andando via.
La ragazza cominciò a torturarsi le mani mentre gli occhi le si riempirono di lacrime e Harry prontamente l’abbraccio preoccupato .
“ Non merito il tuo amore Harry”- disse lei nell’incavo del suo collo beandosi del suo profumo , un misto di dopobarba e menta fresca.
“ Cos’è successo Ally ?”- chiese lui serio , capendo che qualcosa non andava .
Allison non sapeva bene come affrontare il discorso ma si fece coraggio e gli spiegò quanto successo , cercando di fargli capire perché lo aveva fatto ma si rendeva conto che non era veramente credibile.
Quando terminò di raccontare Harry la guardò per un tempo che le sembrò infinito , senza proferire parola .
“ Ti prego…”- supplicò lei incrinando la voce- “ Dì qualcosa.”
“ Non cosa dirti Allison”- disse il riccio senza osare guardarla negli occhi- “ Hai sempre paura di essere ferita , di soffrire ma quello che finisce sempre per starci male sono io …”
“ Ma io…”
“ Ho bisogno di stare da solo Ally , ci vediamo “- disse alzandosi e lasciandola sola , seduta sugli spalti del campo da football a piangere.
In quel momento Liam e Louis uscirono dallo spogliatoio non facendosi sfuggire la scena del loro litigio . Tomlinson raggiunse l’amico cercando di poter farlo ragionare e risolvere la situazione mentre Liam , vedendo la rossa sempre solare in quello stato gli si andò a sedere accanto .
“ Tutto bene?”- chiese il biondo accarezzandole i lunghi capelli che le ricadevano sulla schiena.
“ Si , certo.”- disse la rossa asciugandosi frettolosamente le lacrime.
“ Si risolverà tutto Ally , ne sono sicuro.”
“ Liam ti ringrazio , davvero , ma non sai cos’ho fatto e neanche io mi perdonerei .”
“ Ally parliamo di Harry , quel ragazzo innamoratissimo di te dalla prima media , neanche volendolo riusciresti ad allontanarlo , ci hai provato per tanti anni senza successo.”
Allison a quelle parole si sforzò a rivolgergli un piccolo sorriso e Liam capendo che non aveva ancora voglia di parlarne la lasciò sola a pensare .
La cosa peggiore è che Harry non aveva urlato , non si era arrabbiato , non aveva detto niente perché era ferito . Il riccio aveva ragione , era sempre lei a farlo stare male ma non sarebbe mai più successo .
 
Sophie mentre si dirigeva verso la macchina vide Zayn andare a passo svelto verso la sua moto parcheggiato di fianco alla vettura rossa della bionda .
La ragazzo provò ad accelerare il passo per raggiungerlo e lui appena se ne accorse mise velocemente il casco e montò in sella.
“ Zayn “ – chiamò Sophie tentando di fermarlo ma senza successo .
Il moro buttò un’ultima occhiata alla ragazza prima di uscire dal parcheggio . Forse stava esagerando ma Allison aveva sbagliato e lei l’aveva difesa a spada tratta , come faceva a giustificare una cosa così meschina , capiva il non arrabbiarsi con lei ma il giustificarla addirittura , lo faceva riflettere.
 
“ Pronto “- disse Zayn rispondendo al telefono
“ Zayn”- disse Harry .
“ Amico , come stai ? “
“ Non mi va di parlarne “ – disse con voce debole- “ Perché non mi hai detto niente ? Come hai potuto nascondermelo ? “
“ Haz non è come credi , l’ho scoperto ieri sera e ho pensato fosse meglio che ti parlasse Allison” .
“ Si , hai fatto bene “ – disse lui capendo la situazione- “ Ora chiama Sophie.”
“ Cosa ? “- rispose il moro all’altro capo facendo finta di niente.
“ Chiamala !”
“ E tu prova a sentire Ally cos’ha da dirti.”
“ Stanno suonando alla porta devo andare “- disse il riccio tagliando corto e andando alla porta convinto di trovare Louis e invece si trovò Allison davanti . Pensò a quante volte avesse sognato di trovarla davanti alla sua porta di casa mentre ora voleva tutto tranne che vederla
“ Ti ho dette che ho bisogno di pensare “ – disse Harry arrabbiato , le parole furono taglienti per la rossa , abituato a vederlo sempre dolcissimo nei suoi confronti .
“ Harry…”- pregò lei con voce flebile.
“Vattene .” – disse Harry chiudendo la porta e accovacciandosi per terra cone le spalle appoggiate alla porta e la testa fra le mani .
Allison si sedette sullo scalino di ingresso piangendo.
“ Lo so che ci sei”- disse la ragazza – “ Lo so che mi senti e questa è l’unica cosa che devi fare , ascoltarmi per un momento . Quando è cominciato l’anno scolastico rivederti mi ha fatto uno strano effetto ma non diedi molto peso ai miei sentimenti cercando di reprimerli e di negarli a me stessa ma ormai era così evidente , Sophie lo sapeva , i tuoi amici lo sapevano e tu , tu lo avevi capito subito che sarebbe stato diverso stavolta . L’unica a non capirlo ero io , o meglio, io sapevo perfettamente cosa volessi ma avevo troppa paura , sono una codarda infondo . Mi ero ripromessa di non perdere la testa in questo per nessuno dopo Jake e pensare di averla persa per un donnaiolo come te era inammissibile. Quando Figgins mi propose quello stupido accordo mi sembrò che l’universo mi stesse urlando un messaggio: il tuo futuro è Harry , ti stai innamorando di lui , provaci stupida . E io mi sono innamorata Haz, avevo promesso di non farlo ma mi sono innamorata .”
Sentì il sospiro del ragazzo attraverso la porta che li separava e confortata dal fatto che fosse ancora lì continuò con il suo discorso.
“ So di aver sbagliato , so che non è il modo di agire ma adesso che so cosa voglio , adesso che so che voglio te , io combatterò per il nostro amore , a costo di rimanere qui tutta la notte . “
Sentì qualche rumore provenire dalla casa e poi dei passi gli fecero capire che il riccio si stava allontanando ma lei era decisa a restare lì finchè Harry non avesse aperto , anche se il tempo particolarmente freddo di Novembre non l’avrebbe aiutata .
Passarono quindici minuti e una porta alle sue spalle si aprì rivelando un ragazzo con una coperta e una cioccolata calda .
Harry poggiò la coperta sulle spalle di Allison e gli porse la bevanda calda per farla riprendere da quel freddo . Non dissero niente per un po’ , la rossa lo guardava sperando che iniziasse a dire qualcosa.
“ Non guardarmi così” – disse Harry interrompendo il silenzio .
“ Così come ?”
“ Con questi occhi imploranti , mi è difficile avercela con te se mi guardi così .”
“La cosa che mi uccide è l’idea che tu possa odiarmi Haz”- disse la ragazza con gli occhi lucidi .
“ La cosa uccide me invece è il non poterti odiare neanche un pochino , ti amo Allison Harvard , ti amo dal primo giorno in cui ti ho vista e non posso smettere di farlo .”
La ragazza non sapeva che dire , non capiva se Harry stava cercando di dirle che la perdonava o se stava cercando di chiudere con lei .
“ Ti credo.”- concluse alla fine il riccio- “ Credo al motivo per cui tu lo hai fatto , solo che adesso devi smetterla di avere queste insensate paure che non fanno altro che allontanarci . Ora Ally si fa sul serio , niente bugie , niente illusioni , solo io e te , so che fa paura .”
“ No Harry .”- disse lei stringendogli la mano – “ Fa paura perderti , ora lo so .”
Lui portò la testa rossa della ragazza sulla sua spalla stampandole un bacio sui capelli .
“Harry ? “
“Mmm?”
“ Perché stiamo fuori con questo freddo ? “
“ Perché volevo vederti penare ancora un po’ per me .” – disse il riccio ridendo e beccandosi uno schiaffetto dietro la nuca.
 
“ Dottoressa Styles”- chiamò una bambina nel corridoio dell’ospedale di terapia intensiva .
“ Mike.”- disse Liz voltandosi e accogliendo tra le sue braccia il piccolo bimbo di  appena cinque anni .
“ Lei lo ha aggiustato “ – disse il bimbo ancora avvinghiato alla donna- “ Lei ha aggiustato il mio papà , ora riesce a respirare tutto da solo senza l’aiuto di quei brutti tubi che aveva nel naso e che lo avevano fatto dormire per tutto questo tempo.”
Liz sorrise felice di aver potuto portare tanta gioia almeno in una famiglia.
“ Posso dirti un segreto Liz?”- chiese il  bimbo avvicinandosi all’orecchio della dottoressa- “ Io ho pregato che qualcuno venisse ad aiutare il mio papà e Dio mi ha mandato lei , lei è il mio angelo.”
Liz a quelle parole si commosse.
“ Ha ragione Dottoressa”- disse la madre di Mike alle spalle del bambino – “ Lei è il nostro angelo , grazie mille , non ci sono parole per esprimerle la mia gratitudine.”
La donna abbracciò Liz piangendo.
“ Ho fatto il mio lavoro Signora , è stato un piacere conoscere lei e il suo meraviglioso figlio.” – disse accarezzando la testa al piccolo- “ Ora mi scusi ma devo andare da mio marito .”
“ Pregheremo per lei .” – disse Mike prima che la donna si allontanasse.
Anne pensò all’assurdità della vita , lei era un neurochirurgo , rinomato in tutto il paese , faceva l’impossibile e salvava vite tutti i giorni eppure sue marito era lì , in coma e lei era impotente di fronte  a questo . 
“ Liz “- la chiamò la dottoressa Martin , cardiochirurgo eccezionale nonché sua fidata amica.
La donna si fermò davanti a quella che era la camera di Peter Styles e vedendo lo sguardo preoccupato negli occhi dell’amica pensò al peggio provando una fitta al cuore.
“ Megan , ti prego parla , senza indorarmi la pillola , sono del mestiere.”
“ Ero andata in camera di Peter per controllare che non avesse strane aritmie come qualche giorno fa”- si bloccò vedendo lo sguardo languido della donna dinnanzi a lei – “ E lui era sveglio , seduto sul suo letto e perfettamente cosciente. Apparentemente non ha nessun danno neurologica e il lobo frontale non presenta…”
“ Meg “- disse bloccandola e stringendole una mano – “ So cosa mi stai per dire , sono un neurochirurgo. Era in coma farmacologico indotto per le lesioni riportare che erano troppo gravi e adesso le sue lesione sono ancora gravi ma lo shock lo fa reagire in questo modo , liberando adrenalina e non facendogli sentire l’entità dei danni riportati . Tra qualche ora , o , se siamo fortunati , una decina di ore , gli organi cominceranno a cedere e non c’è intervento o trapianto che possa salvarlo . Stavi per dirmi questo ? “
Megan infilò le mani nel camice e annuì fissandosi la punta delle scarpe , Liz era così forte , era il suo mentore indiscusso .
“ Dovrei chiamare i ragazzi “- disse la dottoressa Styles- “ Meritano di dirgli addio .”
“Li chiamerò io “- si offrì gentilmente la Martin- “ Goditi le ore che hai con tuo marito.”
Liz le rivolse uno sguardo colmo di gratitudine e si incamminò verso la stanza dove seduto sul netto , come se niente fosse successo, vi era suo marito , il suo amatissimo marito .
I capelli ricci erano lunghi e la barba incolta , gli occhi azzurri la scrutarono per un poì prima che proferisse parol.
“ Elizabeth Styles , vieni a baciarmi, ho un tremendo bisogno dei tuoi baci.”
“ Oh Peter “- disse lei commossa stringendo l’uomo tra le sue braccia .
 
Harry e Allison erano accocolati sul divano a vedere un film quando il telefono squillò e il riccio si precipitò a rispondere. Ormai da quando il padre era in ospedale ogni chiamata faceva tremare il ragazzo che subito pensava al peggio e oggi , i suoi pensieri non lo tradirono .
“ Megan.”
Allison si voltò a guardare Harry e capì che le notizie erano serie notando l’espressione preoccupata di Harry che non faceva altro che ascoltare senza parlare fino al termine della chiamata.
“ Haz .” – lo chiamò lei vedendo che era rimasto in silenzio in piedi di fianco al telefono.
“ Mio padre si è svegliato…”- notando il sorriso della rossa Harry continuò a parlare-“ Ma durerà poco . Ti spiego per bene in macchina , devo passare a prendere Michela e correre in ospedale . Chiaro , se hai voglia di accompagnarmi.”
Allison non rispose , stringendogli solo la mano e con quel gesto fece capire che mai lo avrebbe abbandonato .
“ Vuoi che chiami Louis ? “ – chiese la ragazza.
Harry annuì e cominciò a cercare le chiavi della macchina in giro per la casa, era totalmente stralunato , si muoveva per la casa come un zombie .
 
 
 
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