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Autore: Fabb5000    29/10/2017    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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I cinque passeggeri si sporsero dai vetri distrutti dell'astronave per riuscire a comprendere da dove provenisse quell'urlo disumano.

Ciò che videro furono i resti di un grosso carro di legno semisepolto sotto la nave. E accanto ad essi vi era un tizio in armatura, abbastanza corpulento, che piangeva disperato tenendo fra le mani quella che doveva essere stata una ruota; dietro di lui c'era una donna, anch'essa in armatura, che tentava di consolarlo.

-Sniff ... povero vecchio carro ...- mormorò l'uomo. -Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato ... ma è sempre orribile perdere il compagno di una vita ... Sniff ...-

La donna pareva abbastanza imbarazzata da quel comportamento. Guardandola bene, Anna notò che l'armatura era ammaccata in più punti, segno evidente di una non lontana battaglia. -Coraggio, fratello- disse. -In fondo, è solo un carro ...-

-È più di un carro! Anzi, era! Maledizione, l'aveva progettato Tifone prima che lo spessissimo sotto l'Etna!- esclamò l'uomo.

-Ehm ... scusate?- mormorò Stefano uscendo dai detriti. -Ci dispiace per la distruzione, ma possiamo ...-

Gli occhi dell'uomo bruciarono di odio : -VOI!- urlò furioso, impugnando un ABNORME clava che fece indietreggiare tutti. -Chi vi ha dato la patente?!-

-Ehm ... scusateci- mormorò Mario intimorito.

-Non me ne frega niente delle scuse! Chi è il responsabile della distruzione?!- urlò l'uomo stringendo l'impugnatura della clava.

Senza pensarci due volte tutti indicarono Stefano : -LUI!- urlarono all'unisono.

Stefano balbettò terrorizzato : -Ma ... era Anna che guidava!-

-Non importa! È comunque colpa tua!- disse la ragazza con un sorrisetto. Stefano avrebbe voluto ribattere, ma il tizio con la clava gli stava già correndo contro e pertanto si diede alla fuga, scomparendo poco dopo dietro gli alberi insieme all'inseguitore.

-Bene, così ci siamo liberati di quei due idioti- disse Mario, per poi rivolgersi alla donna. Notò solo in quel momento che essa era avvolta da una strana aura luminosa, la stessa che contraddistingueva Notch ed Herobrine. -Voi chi siete?-

La donna si sistemò l'elmo sulla testa : -Il mio nome è Atena- rispose. -Sono la dea terrestre della sapienza e della lealtà di guerra, e quello scemo che avete conosciuto poco fa è mio fratello Ares. Dovresti conoscermi, Mario-

Mario la guardò stupito : -Come sai il mio nome?-

-Non sono la dea della sapienza per nulla- rise Atena. -E poi, non penso ci voglia un genio per capire chi siete ... sapete, in nessun altra parte del Pluriverso penso che potrei incontrare qualcuno che si schianta con un'astronave del genere, se non Lyon e i suoi compagni-

-Però ... che logica- mormorò Anna. -Dunque tu sei Atena? Perché tu e Ares vi trovavate qui? Non siamo proprio sulla Terra ...-

-L'Olimpo è stato preso dai Titani- mormorò Atena. -So che questa notizia vi scioccherà, ma ... la Terra è caduta nelle mani di Crono. Null lo ha fatto risorgere-

-Oddio! C'è anche lui? Certo che Null si è proprio circondato di cattivi- mormorò Mario.

-Aspetta un attimo!- esclamò Anna terrorizzata. -Che cosa sta succedendo sulla Terra, quindi? Cosa sta facendo Crono? La gente è al sicuro?-

Atena scosse la testa : -La Terra è in grave, gravissimo pericolo. Crono ha evocato una barriera di nuvole oscure che hanno imprigionato il pianeta nell'oscurità e sta inviando i suoi servi in tutto il mondo. La gente è disperata-

-Ma è orribile! Non possiamo fare niente per aiutarli?- chiese Anna.

-Lo stiamo già facendo- rispose Atena. -Venite, abbiamo allestito un campo base qui vicino. Zeus sarà felice di vedervi-

-Zeus! Il re dell'Olimpo è qui?- esclamò Mario.

-Si. Ci siamo tutti- rispose Atena. -Se fossimo rimasti sulla Terra, Crono avrebbe potuto individuare le nostre auree divine-

La conversazione fu troncata dall'improvviso ritorno di Stefano e Ares, che correvano ancora come due forsennati. Il dio pareva una maschera di furia e menava colpi a destra e a manca con la gigantesca clava, mentre Stefano con l'agilità di un acrobata riusciva miracolosamente a schivare tutti i mortali attacchi.

Atena, stanca di quello spettacolo, si parò fra i due e fermò Ares : -Basta così, fratello! Abbiamo cose più importanti a cui pensare!- urlò, mettendosi di fronte a Stefano come uno scudo. Ares la guardò furioso, ma era evidente che preferisse evitare il confronto con la sorella, perciò si limitò a puntare la clava verso Stefano : -Non credere che sia finita! Atena non ti proteggerà in eterno- sibilò furioso.

Stefano rabbrividì e Ares provò una grande soddisfazione, non abbastanza però per ricompensarlo della perdita del suo amato carro, con cui aveva combattuto per quasi quindicimila anni.

A quel punti Yranib prese la parola : -Scusatemi, ragazzi, ma devo andare- disse con tono preoccupato.

Mario lo guardò stupito : -Perché?- chiese.

-Non lo so ...- mormorò Yranib portandosi le mani alla testa. -È solo che ... non saprei. C'è qualcosa che non va. È come un istinto ... mi dice che devo andare, anche se non so perché-

Atena annuì : -Figlio di un dio, non è così?- chiese. -Vai, allora. Noi dei siamo strani ... ma quando sentiamo che dobbiamo fare qualcosa, è meglio eseguirla subito. È una sorta di intuito molto ben congegnato-

-Se hai bisogno di noi, non esitare a venirci a cercare- disse Anna.

Yranib sorrise : -Grazie di tutto ragazzi. Lo stesso vale per voi- e così dicendo svanì in un nugulo di fiamme, che come una freccia schizzò verso l'alto.

-Wow ... non sapevo sapesse farlo- disse Stefano. -Ci credo che Ly ... Lord Death nel duello lo ha eliminato per primo e senza un attacco diretto-

-Basta con le congetture! Muoviamoci!- urlò Atena, facendo cenno a tutti di seguirla.

La dea li condusse attraverso la foresta, finché non giunsero in un grande complesso di tende e falò. Ovunque vi erano decine di divinità, sia greco-romane che di altri popoli. I ragazzi poterono riconoscere Giano, il dio romano bifronte, Ishtar, la divinità assira, Osiride, dall'Egitto, Uracán dai Maya e Afrodite dalla Grecia. Alla vista di quest'ultima, i maschi faticarono a trattenere il testosterone, mentre le ragazze morivano d'invidia.

Atena li portò all'interno di una tenda enorme, in cui si trovava un largo tavolo pieno di mappe, e seduto su una sedia, un uomo massiccio e con una lunga barba bianca. Non fu difficile capire di chi si trattasse. -Il grande Zeus!- esclamarono Anna, Stefano, Mario e Ahsoka all'unisono.

Il dio alzò lo sguardo e si stupì : -Non ci credo! Di fronte a me vi sono tre dei quattro paladini che hanno sconfitto Entity303!- esclamò. -Era ora che le cose iniziassero a migliorare!-

-Puoi dirlo forte! Sono felice di rivedervi ragazzi- disse una voce in un angolo della tenda. I quattro si volsero verso essa e si stupirono : -Notch! Sei proprio tu?-

-In carne e ossa, amici miei- disse Notch avvicinandosi. Abbracciò Mario, Anna e Stefano, felice di rivederli dopo tanto tempo.

-Che sentimentale! E io non ho diritto ad un abbraccio?- chiese un'altra voce, e nel riconoscerlo Mario quasi cadde a terra per lo choc : -Herobrine, ci sei anche tu? Ma cos'é, il ritrovo degli dei anonimi?-

Notch sorrise : -È un piacere rivedervi. Ma ora ditemi, chi è questa nuiva ragazza e dov'è Lyon?-

-Ve lo spieghiamo dopo- rispose Anna. -Prima vogliamo sapere come vanno le cose sulla Terra-

Zeus si rabbuiò : -Non ci siamo mai trovati di fronte ad una simile crisi- rispose. -Io e i miei compagni stiamo studiando un piano per affrontare i Titani da giorni, ma purtroppo non troviamo il modo per batterli-

-Loro come hanno fatto a conquistare l'Olimpo? Insomma, eravate ben difesi, no?- chiese Mario.

-Hanno usato lo stesso trucco che ho usato io per imprigionarli ... un attacco a sorpresa- rispose Zeus. -Li credevamo imprigionati per sempre, e invece ...- la voce gli si mozzò in gola.

-E voi? Non potete prenderli di sorpresa a vostra volta? Sono sicura che ci sono delle vie per entrare nell'Olimpo senza essere visti- disse Anna.
-Ci sono, altroché se ci sono. Ma non possiamo usarle- rispose Zeus. -Crono avvertirebbe la nostra aura divina non appena metteremmo piede sulla Terra. Magari uno di noi potrebbe passare inosservato se comparisse lontano dall'Olimpo e fosse ben schermato. Magari anche due. Ma non possiamo certo portare un battaglione alle pendici della montagna senza che se ne renda conto. Sono certo che ha tutti i sensi in allerta per riceverci in ogni momento-

-Quindi siamo nei casini ...- mormorò Mario. Poi notò qualcosa : -E quella che cos'é?- chiese indicando una specie di monitor sul tavolo accanto alle mappe.

-È una trasmittente interdimensionale- rispose Notch. -Ci serve per comunicare con la Terra.

Mario era stupito : -Anche voi usate la tecnologia?-

-Oh, ci siamo pur tenuti al passo coi tempi, cosa credi? O pensavi che fossimo rimasti all'età della pietra?- chiese Atena abbastanza irritata.

-Ma quindi qualcuno di voi si trova sulla Terra!- esclamò Anna.

-No- rispose Zeus. -Sulla Terra ci sono dei ragazzi come voi che la difendono mentre noi qui progettiamo un piano d'attacco. Vorremmo poterli aiutare, ma stando con loro li metteremmo a rischio, perché inseguendo noi Crono potrebbe individuarli. Li ha reclutati un certo ErenBlaze-

-Cosa? Eren?- esclamò Mario. -Uao! Era ora che comparisse un altro youtuber!-

Improvvisamente il monitor trillò e la faccia di ErenBlaze comparve sullo schermo : -Ciao Zeus! Come vanno le cose?- chiese, per poi rendersi conto della presenza dei tre ragazzi. -Aspetta ... Mario? Anna? E Stefano?! Ragazzi! Ma dove eravate finiti? Sapete, qui sta succedendo il finimondo, ma non so cosa stiate combinando laggiù ... sapete, abbiamo sentito che secondo una profezia Lyon sia destinato a salvare il mondo, e voi con lui, quindi non so cosa state affrontando lì ...-

-Le notizie girano in fretta, eh?- mormorò Zeus scoccando un'occhiataccia ad Ares, imitato da Atena. Era evidente che fosse stato lui a rivelare la profezia.

-Eren! È un piacere sentirti!- disse Stefano. -Cosa sta succedendo sulla Terra? Come vanno le cose?-

-Vanno male, ragazzi- mormorò Eren. -Siamo al buio da giorni. Finora ce la siamo cavata abbastanza bene, ma non so quanto potremo continuare. Sai, ho reclutato tutti ... MatteoFire, Kenia, Sentenza, Michael Righini, iPantellas ... ci sono tutti quanti. Nessuno di loro si è tirato indietro all'idea di proteggere la Terra-

-Wow ... complimenti- mormorò Anna.

-Bando alle ciance! Come vanno le cose lì?- chiese Zeus.

-Sempre peggio, purtroppo- rispose Eren. -Crono ha evocato una massa di nubi che tiene la Terra al buio da giorni ormai. Le piante stanno morendo e c'è carenza di cibo in tutto il pianeta, anche se è ancora presto per parlare di crisi. A peggiorare le cose, Crono ha risvegliato tutte le creature oscure che avevano dormito finora nelle viscere della Terra : vampiri, licantropi, zombie e mostri sono l'ordine del giorno ormai. L'esercito sembra essere crollato e i governi stentano a resistere; è stata dichiarata la legge marziale in quasi tutto il mondo, inclusa l'Italia. Le città sono in mano alle forze armate che tentano di proteggere la popolazione dall'offensiva dei Titani. Le persone tentano di adeguarsi alla situazione, sperando di farcela, ma sono molti ormai quelli che impazziscono o si lasciano andare, e non posso dargli torto. Le violenze si diffondono a macchia d'olio in tutto il mondo-

-Sicuri che non vi occorra una mano? Posso venire, se avete bisogno. Crono non noterà la comparsa di un solo dio- disse Atena.

-No, preferiamo non rischiare- disse Eren. -Se Crono ti identifica scoprirà il nostro rifugio e saremo tutti nella merda. E comunque tu servi lì, come tutti gli altri dei. Trovate il modo di cacciare Crono, a proteggere la gente finché non tornate ci pensiamo noi. Finora non abbiamo avuto problemi ... anche se Crono inizia a lanciarci contro i pezzi grossi. Ieri ci siamo dovuti scontrare con Atlante ... è stata dura, ma ne siamo usciti vittoriosi e lo abbiamo messo in fuga. A proposito, Prometeo ha un messaggio per Zeus-

-Sentiamo- disse il re degli dei.

-Prendi carta e penna- disse Eren.

-Non serve, me lo ricordo- mormorò Zeus.

-Okay ... ha detto "Maledetto bastardo, sappi che appena torni te la faccio pagare per la storia dell'aquila che mi mangia il fegato e, già che ci sono, anche per avermi tenuto incatenato ad una roccia per diecimila anni. Non appena ti vedo ti spacco le ossa come uno stuzzicadenti e poi spedisco quello che è rimasto di te a mio fratello Epimeteo, che vuole farti sapere come la pensa riguardo al vaso che hai regalato a sua moglie Pandora alle nozze" o qualcosa di simile- rispose Eren.

-Però ... se l'è sentita questo Prometeo- rise Mario rivolgendosi al re degli dei. -Ti conviene restare qui per un po'-

Anche Eren rise : -Già, non hai idea della faccia che aveva quando mi ha detto di dirtelo ... anche Tifone ne aveva una, però in modo più gentile-

-Dimmi che cosa ti ha detto, tanto ormai ho toccato il fondo- mormorò Zeus vergognatissimo.

-Non ricordo esattamente le parole, ma credo che in sostanza fossero : "Quando uno va in giro a devastare il mondo pensando ai fatti suoi, non è carino lanciargli in testa una montagna". Inutile dire che anche lui non aspetta altro che prenderti a calci nel didietro- disse Eren.

Tutti risero, abbastanza in contrasto con l'atmosfera cupa della situazione. Ma la cisa era troppo assurda.

-Beh, io vado- disse Eren. -Alle cinque abbiamo in programma di assaltare un nido di vampiri-

-Aspetta!- esclamò Anna. -Come stanno le nostre famiglie? Sai dove sono?-

Eren scosse il capo : -Mi dispiace, ma ho perso i contatti persino con la mia, di famiglia. Non posso aiutarvi- e si scollegò.

-Siamo messi davvero male- mormorò Notch.

Mario lo guardò affranto : -Non c'è qualche altro dio ... magari da qualche altro universo ... che possa aiutarci?-

Notch li guardò sorpresi : -Non avete avuto alcun contatto con il resto del cosmo?- chiese stupito. -Posso capire la Terra, ma tutto il resto ...-

-Che cosa sta succedendo?- esclamò Stefano al limite della sopportazione.

Notch sospirò : -Il Pluriverso intero è sotto assedio- rispose. -La Terra è stata presa da Crono, ma gli altri regni non stanno molto meglio. Eragon e Saphira ci hanno contattato da Alagaesia e ci hanno informati che tutti i draghi sono purtroppo partiti al seguito di Smaug, e che sono rimasti solo loro ad aiutarci; verranno qui con il primo varco. Nella Terra di Mezzo Gandalf ha riunito gli stregoni e si è messo in contatto con Aragorn, ma un contingente di guerrieri-mostro ha assaltato Minas Tirith che ora è sotto assedio. Nella Repubblica Galattica Yoda e gli altri jedi tentano di mantenere l'ordine, ma Dart Sidious è tornate con un esercito di mercenari e sta conquistando un pianeta dopo l'altro. Ad Asgard Thanos è tornato con un esercito di Chitauri e Odino sta affrontando una forte offensiva da parte loro. Silente e Gea sono stati catturati da Null e Godheim stessa è finita sotto il suo controllo. Non abbiamo purtroppo notizie di cosa sta avvenendo a Migificus, poiché non abbiamo alcun contatto con quel mondo, e ad Animalia, poiché Buck pare scomparso-

-CHE COSA?!- esclamò Anna. -Ma allora la situazione è critica!-

-Diciamo pure catastrofica- mormorò Herobrine. -Il Pluriverso è stato letteralmente invaso e Null sta avendo la meglio. A peggiorare le cose la Convergenza sta per ripresentarsi; le avete notate quelle luci in cielo, vero? Ebbene, esse non sono altro che il preannunciamento della catastrofe, che avverrà tra appena una settimana. Ormai lo spaziotempo è così stiracchiato che è quasi impossibile riuscire a spostarsi fra gli universi; io ho appreso alcune tecniche da Null e le ho insegnate agli altri dei, ma è sempre più difficile aprire un varco-

-È terribile! Adesso si che ci servirebbe Lyon!- esclamò Stefano.

-A proposito ... dov'è?- chiese Zeus, con l'aria di chi ha aspettato a lungo l'occasione per quella domanda.

-È questo il punto! Siamo stati ... separati durante l'ultima battaglia!- rispose Mario. -Non sappiamo dov'è o cosa stia facendo. Stiamo andando da Armagheddemon per chiedergli consiglio-

Non apoena finì di parlare un mormorio di stupore si levò dagli dei. Zeus spalancò gli occhi stupefatto e Atena per poco non cadde a terra per lo shock. -V-Voi conoscete Armagheddemon?!- esclamò Notch senza parole. In tutta la sua vita lo aveva incontrato una volta sola, e parliamo di quasi tredici miliardi di anni! Come potevano quei ragazzini aerlo già visto.

-Beh, si. È stato lui a rivelarci la profezia- rispose Anna.

Un nuovo eco di stupore si levò tra i presenti. Zeus si alzò : -Se questo è il vostro obbiettivo- disse con tono solenne. -allora vi aiuterò. Vi affiderò i miei mogliori combattenti per il viaggio, e mi auguro possiate scoprire qualcosa di utile- poi si rivolse ad Atena ed Ares : -Voi li accompagnerete-

I due sgranarono gli occhi : -Con lui?! Non se ne parla!- esclamò Atena. -Idem per me! Per una volta siamo d'accordo!- urlò Ares.

-Voi partirete. Questo è il mio volere!- esclamò Zeus con il tono di chi non ammette repliche. Atena e Ares si scoccarono uno sguardo di fuoco.

-Wow ... adesso capisco perché è scoppiata la guerra del Peloponneso- disse Mario divertito dal comportamento dei due dei, che in quel momento parevano due bambini messi in castigo. -È risaputo che Atena è la protettrice di Atene e che Ares lo è di Sparta ... e a vederlo quei due si odiano a morte-


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La città degli Haranduin, ormai ridotta in rovina, era il trionfo della distruzione. Un silenzio innaturale dominava il paesaggio e pareva che persino gli animali avessero paura di metterci piede.

Per questo fu impossibile non udire i passi di un enorme dinosauro albino che camminava fra le macerie. -Vuoi fare un po' più di silenzio? Qualcuno potrebbe sentirci!- disse un furetto sulla sua schiena.

Il dinosauro lo guardò infuriato : -Senti, non sono io che ho chiesto di pesare sessanta tonnellate, va bene?- ringhiò, poi udì un rumore accanto a loro.

Fra le macerie c'era un guerriero-mostro semisepolto dal legno caduto da un tetto che ringhiava nella loro direzione. -Me ne occupo io- disse il furetto smontando. Si diresse verso la creatura e la pugnalò alla testa.

Il soldato-mostro divenne polvere all'istante.

-Bel colpo, Buck- disse il dinosauro.

-Grazie, Rudy- rispose il furetto pulendo il coltello. Poi udì un fischio e alzò lo sguardo.

Un bolide di fuoco stava scendendo a grande velocità, dritto verso di loro. Buck fece un passo indietro un istante prima che si schiantasse.

-E questo cos'è?- chiese il furetto osservando l'oggetto che era caduto. Pareva un grosso bazooka dalla forma strana.

Buck si avvicinò e lo sfiorò con le dita, e a quel tocco un piccolo scomparto si aprì, rivelando una lettera. Il furetto la afferrò e la lesse : -Ma tu guarda ...- disse con tono preoccupato. -Questo Stralone, chiunque sia, ha fatto una grande scoperta. Sarà meglio mettersi subito in marcia-

-Forse prima dovresti leggere qui- disse Rudy indicando un muro accanto a loro.

Buck si voltò e strabuzzò di orrore nel vedere una M scritta con il sangue. -Maledetto Null ... Anche lui dovevi resuscitare, eh?- mormorò terrorizzato. -Sei stato furbo, davvero furbo ...-

Si rivolse a Rudy : -A quanto pare i nostri sospetti erano fondati : la situazione è più grave di quanto tutti pensino. Molto, molto più grave. Ho bisogno del tuo fiuto, amico mio : dobbiamo ritrovare quei quattro eroi, e in fretta anche-

-Potrebbe essere già troppo tardi- gli fece notare Rudy.

-Già, ma potrebbe anche non esserlo. Tu cisa preferisci fare?- chiese Buck.

Udy chiuse un attimo gli occhi. Nella sua mente si dipanò nuovamente il ricordo delle fiamme e delle tempeste a cui era stato partecipe per quel mostro a cui stavano dando la caccia. -Andiamo. Non si interrompe un inseguimento- disse, deciso a non arrendersi.
   
 
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