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Autore: dragun95    29/10/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 24



I cinque cacciatori e lo stregone tornarono a casa di quest'ultimo ma non prima che egli avesse curato le ferite a Molock è tolto il cattivo odore dovuto al tuffo nelle acque della Senna, mentre salivano la scala che dava alla casa del ragazzo, il cacciatore teneva lo sguardo basso e nervoso,

-Tutto bene Molock?- chiese Iole la quale si era accorta dello stato d'animo del compagno templare e le era arrivata a canto,

-Si...più o meno- rispose sospirando,

-Hai abbattuto il nemico e sgominato la setta. La tua missione qui è compiuta, dovresti andarne fiero- gli disse Lance con tono orgoglioso per aver visto il suo amico e in parte allievo abbattere quel demone gigantesco, dandogli una pacca amichevole sulla schiena,

-Non è per quello, anzi mi sento l'adrenalina ancora a mille per questa uccisione. Solo...ho dovuto tramortire Mayling....e non so come la prenderà al suo risveglio- disse mordicchiandogli l'interno della guancia per il nervosismo,

-Bella domanda, non sai mai come possono reagire le donne. Sopratutto se non la conosci da anni- commentò Bartholomew, guardando le due cacciatrici, che non sapevano di come la ragazza avrebbe reagito visto che non la conoscevano,

-Tu che dici Yann....la conosci da più anni?- chiese Molock guardando il giullare che arrivato davanti alla porta, si mise a pensare,

-In un caso straordinario ed intendo pari quasi allo zero. Salterebbe tra le tue braccia riempiendoti di baci, essendo felice di vederti ancora intero....ma è più probabile che il sole sorga ad ovest- disse ridendo aprendo la porta ed entrando nella stanza, subito una figura sfrecciò velocemente saltando e colpendo Molock con un calcio a piedi uniti in piena faccia creando un proiettile di pressione e spedendolo a terra, subito il ragazzo si sentì un peso sullo stomaco e vide Mayling con sguardo rabbioso seduta sul suo petto,

-Oh...- riuscì a dire solo il moro prima di beccarsi un pugno in piena faccia, da parte della ragazza,

-Tu stupido cinghiale idiota- ringhiò iniziando a tempestarlo di pugni in pieno viso, sotto lo sguardo sconcertato degli altri cacciatori, mentre Yann assisteva con un sorriso incerto,

-Più che altro avrebbe reagito proprio così- disse grattandosi la guancia, sentendo le braccia di Elise stringerlo da dietro e lui girò il viso per concedere un caloroso sorriso alla sua compagna, nel frattempo il moro era riuscito ad alzarsi nonostante il peso della ragazza sul suo corpo, che anche così continuò a colpirlo anche alla bocca dello stomaco,

-Mayling...- iniziò lui ricevendo una ginocchiata allo stomaco,

-...so che sei...- questa colpa lo colpì con un calcio in pieno viso ma lui rimase comunque immobile,

-...arrabbiata ma...- continuò ricevendo un pugno in pieno naso che lo fece indietreggiare leggermente,

-...non volevo...- una gomitata lo colpì in pieno petto facendolo boccheggiare, ma lui ingoiò il dolore,

-...perderti- riuscì a concludere dopo quella raffica di colpi, quando la ragazza orientale portò in alto il ginocchio mirando in mezzo alle gambe, ma questa volta il templare si mosse parando il colpo,

-Gradirei di no. Mi servono ancora- disse mentre lei gli dava una testata furiosa,

-Non li avrai ancora per molto- disse agguerrita e imbestialita, mentre cercava di far cadere il ragazzo come aveva fatto prima, sotto lo sguardo degli altri occupanti della stanza,

-Certo che si è trovata proprio una tigrotta da pelare- disse Bartholomew, a quella parola Mayling si voltò verso il castano

-Che hai detto sapientone? Avanti ti sfido a ripeterlo?- lo minacciò la corvina facendo qualche passo verso di lui, pronta a colpirlo avendo già posizionato la mano a zampa di tigre, ma Molock la precedette afferrandola il braccio con una mano e avvolgendola la vita con l'altro braccio, e quando lei si girò per guardarlo né approfitto per baciarla dolcemente davanti a tutti, lei prima nervosa lentamente iniziò a calmarsi godendosi quel bacio, 

-Ti sei calmata?- chiese dopo essersi staccato dal bacio,

-Zitto stupido cinghiale!- affermò rossa per l'imbarazzo, ma lasciando intuire che in parte la rabbia era scemata a nervosismo, facendo arrossire il suo ragazzo.



Dopo che la situazione fu stabile, gli altri raccontarono ad Elise e Mayling, di cosa era successo alla setta e dello scontro con i demoni che avevano avuto,

-Quindi quelli della setta...sono morti...tutti?- chiese la vampira, ricevendo una risposta affermativa da parte dello stregone che le strinse le spalle,

-Meglio così. Erano dei pazzi che hanno fatto il passo più lungo della gamba- esclamò Mayling prendendo una sigaretta ed accendendola,

-Sono certa che tu ed Elin, sareste delle ottime amiche- disse serenamente Iole, pensando alla risposta che la ragazza aveva data, ciò fece tornare in mente alla ragazza l'altra compagna delle Croci sacre,

-Non paragonarla con quella gorilla di Elin. Mayling è molto più femminile di lei!- affermò Molock facendo arrossire la ragazza, 

-Per quanto mi piacerebbe sentire il paragone tra là gorilla rossa e la cinesina corvina. Ci resta un quesito!- affermò Bartholomew che in quel momento aveva in mano un bicchiere pieno di gin e menta, attirando l'attenzione degli altri su di se,

-Che ne facciamo del manufatto?- a quella domanda tutti si concentrarono sull'oggetto che aveva causato molti problemi, che in quel momento giaceva sul tavolo della cucina spezzato in tre sezioni,

-Diviso è innocuo, ma non possiamo permettere che cada in mani sbagliate. Sarebbe un disastro- disse seria Iole spostandosi i capelli sul lato destro del collo, e Lance si trovò a concordare con lei,

-Potrei affidarlo all'accademia francese, sarebbero al sicuro- propose Marianne, guardando le sezioni di metallo demoniaco,

-Forse, ma non mi sembra sicuro tenere le sezioni in un unico punto!- affermò Lance, incrociando le braccia al petto,

-Quindi che cosa vuoi fare?- chiese Molock guardando il loro leader massaggiarsi il mento con aria pensante, 

-Forse sarebbe il caso di separare le sezioni, in modo da non riunirle accidentalmente. Se non ti dispiace vorrei parlare con il direttore dell'accademia?- a quella domanda la cacciatrice parigina annuì,

-Pensi che ti ascolteranno?- chiese Elise guardando il rossiccio che scrollò le spalle,

-Tentar non nuoce e poi si tratta di un bene comune che quell'oggetto non venga riunito- rispose il leader delle croci sorridendo alla vampira che arrossì,

-Allora domani organizzerò un'incontro tra te e il direttore dell'accademia. Oltre tutto devo spiegargli cosa diavolo è successo questa notte- disse Marianne, grattandosi la testa,

-In questo caso ci serve un posto dove poter dormire- disse Iole poggiando la mano sulla spalla del compagno che annuì poggiandoci sopra la propria, sorridendole,

-Potete restare qui. Ho molte stanze e non mi darebbe fastidio avervi qui- propose lo stregone allegro, ma i due scossero la testa,

-Grazie dell'ospitalità. Ma preferiamo avere la nostra intimità- disse Lance stringendo a se la corvina che ricambiò la stretta,

-Per ringraziarvi, posso aiutarvi a trovare un luogo per dormire. È il minimo che possa fare- disse la cacciatrice parigina, intromettendosi nella conversazione,

-Non per me. Ho appena prenotato un volo per New York, quindi spiacente gente ma preferisco passare il tempo con la mia streghetta!- affermò Bartholomew, incamminandosi verso la porta dopo aver raccattato le sue armi, -Prenditi cura di Molock, Chun-Lee- disse il castano sorridendo beffardo verso Mayling prima di andarsene, la corvina iniziò a tremare per il nervosismo, trovava quel cacciatore irritante, ma la mano del templare, si posò sul suo capo attirandola al suo petto facendola arrossire,

-Ha ragione Barth, prenditi cura di lui, Mayling- sorrise Iole abbassando il busto in segno di rispetto, seguito da Lance, facendo arrossire di più la ragazza che sbuffando colpì Molock con una gomitata al costato per il nervosismo.



Ventiquattro ore dopo a New York, o meglio in uno degli alberghi più costosi e con una fantastica vista panoramica sulla città, arrivato davanti ad una delle camere Batholomew prese dalla tasca una chiave che infilò nella serratura facendola scattare ed aprire la porta entrando lentamente, appena dentro il ragazzo venne investito dall'odore di candele profumate alla vaniglia, il suo aroma preferito, appena chiuse dietro di se la porta si sentì abbracciare da dietro,

-È bello sentire vicino- sospirò Abigail dietro di lui sussurrando al suo orecchio, lui in risposta sorrise poggiando le mani su quelle della strega che erano strette alla sua vita,

-Anche tu mi sei mancata- rispose sentendo il suo odore di nocciole e un leggero aroma di muschio, con un movimento veloce Batholomew si girò stringendola per la vita e prendendo le sue labbra con le sue in modo deciso ma allo stesso tempo molto dolce, lei si godette il contatto con le labbra di lui stringendogli la maglietta, quando poi si staccarono in cerca di ossigeno poté dare uno sguardo alla sua ragazza,

-Ti piace, l'ho comprato per quando saresti tornato!- affermò alludendo alla vestaglia verde trasparente con le spalline in pelliccia, l'abito non nascondeva niente mostrando l'intimo rosso che vi era sotto di esso, a quella vista così invitante lui la prese in braccio facendola sobbalzare,

-Cerchi di farmi agire per istinto e non in maniera razionale?- a quella domanda lei sorriso e con uno schiocco di dita il cacciatore si ritrovò a torso nudo, alla vista del fisico magro e slanciato, poggiò la testa sul suo petto sentendo il battito del suo cuore 

-Non mi dispiace quando agisci così- rispose lei baciandogli il petto per poi allungare il collo salendo fino a baciargli la guancia, mentre gli rubava l'elastico che teneva fermo il ciuffo e allo stesso tempo infilava un paio di occhiali dalla montatura sottile al ragazzo,

-Sai che non mi servono molto- disse lui, imbarazzato, aveva bisogno degli occhiali da vista dato che era leggermente miope, ma piuttosto che usarli preferiva le lenti a contatto,

-Ma sei più sexy con quelli!- affermò Abigail innocentemente sistemandosi una ciocca di capelli con l'elastico, in risposta il castano si fiondò a baciarle il collo facendola gemere, mentre la portava sul letto poggiandola delicatamente,

-Come è finita con il manufatto poi?- chiese ad un certo punto curiosa, lui le bloccò i polsi con le mani mettendosi sopra di lei, 

-Lo abbiamo diviso in tre parti. Per quello che ne faranno, non saprei, chiederò domani...per adesso- così dicendo posò le labbra sul collo della castana che gemette, quando sentì che le stava facendo un succhiotto, lasciandole il segno, lei sorrise allungando il collo baciandolo e venendo ricambiata con passione.



Dagli eventi della setta e del manufatto demoniaco, era passata ormai una settimana e tutto sembrava essere tornato abbastanza tranquillo, la setta dell'Oeil Sombre era sparita da quando quei folli avevano per sbaglio fatto entrare dei demoni nel mondo umano finendo per diventare le loro vittime, i corpi delle ragazze scomparse furono ritrovati qualche tempo dopo, le poverette avevano avuto la sfortuna di essere state scelte per dei sacrifici.
Elise era seduta al tavolo del locale, alla fine Yann era riuscito a mantenere la promessa e portarla a mangiare in quel posto, che per l'occasione era stato addobbato con luci soffuse per non dare troppo fastidio alla vampira, ma abbastanza per poter vedere,

-Nervosa?- chiese lo stregone che era seduto davanti a lei con il menù in mano, a quella domanda lei arrossì cercando di nascondere la parte inferiore del viso utilizzando il menù,

-Non sono ab...abbituata...a ma...mangiare...fuori- rispose balbettando per l'imbarazzo facendo sorridere il giullare,

-Vedrai questo posto ti piacerà- la tranquillizzò allungando la mano afferrando quella di lei, facendola sorridere e arrossire allo stesso tempo, i due si persero nello sguardo dell'altro senza accorgersi che Lind è Chloè li stavano osservando da molto vicino, appena se ne accorsero i due sobbalzarono,

-Continuate pure- disse Chloè sorridendo,

-Si non fate caso a noi- gli diede manforte la compagna da dietro le spalle della strega, mentre Elise era bloccata dall'imbarazzo,

-Così questa è la tua ragazza. È proprio carina, ottima scelta Yann- gli disse la strega francese alzando il pollice in su, mentre osservava lo stregone, che in risposta si era portato la mano al volto togliendosi la maschera e poggiandola sul tavolo, osservando le due che poterono vedere che i suoi occhi erano passati da marrone a rosso chiaro, capendo che le stava intimando di lasciarli soli e di non far imbarazzare troppo la sua compagna,

-Be volevamo solo darle il benvenuto, presto arriverà un nuovo cameriere per prendere le vostre ordinazioni- disse sorridendo la strega bionda,

-Già, vi assicuro che il cibo è squisito- concordò la fata dai capelli color lavanda, prendendo le mani della sua compagna facendole fare delle piroette allontanandosi, per poi fare fare alla compagna un casque baciandola,

-Come al solito...tutto bene?- alla domanda del ragazzo, Elise annuì riprendendosi dalla lieve paralisi dovuta all'imbarazzo,

-Scusale, non voleva metterti in imbarazzo. Sono solo curiose...è la prima volta che vengo qui con una ragazza- le disse massaggiandosi gli occhi,

-T..tranquillo...le conosci da molto...quindi è no...normale che siano...curiose- rispose lei abbassando lo sguardo ancora un po' in imbarazzo, mentre esaminava il menù, vedendo i piatti che servivano,

-A proposito...come si è risolto per il...manufatto?- chiese poi di punto in bianco curiosa di sapere cosa i cacciatori avevano pensato per quell'oggetto, Yann abbassò il suo menù,

-Be, ho saputo che hanno deciso tenere separate le tre sezioni. Una parte sarà custodita dall'Accademia francese, la seconda a quella di New York e l'ultima parte credo l'affideranno ad un'altra accademia, ma non ne ho idea di quale- le spiegò, guardandola annuire alla sua spiegazione è riportare lo sguardo sul menù, velocemente il ragazzo si alzò usando gli avambracci o sul tavolo dando un leggero bacio alla ragazza, che rimase sorpresa, regalandogli qualche istante dopo un sorriso imbarazzato, ma i due vennero interrotti dall'arrivo di un cameriere il quale era un membro del popolo fatato, un ogre per la precisione, 

-Scusate se vi interrompo, io sono Skall, il vostro cameriere. Avete già scelto qualcosa dal menù?- chiese l'ogre dai capelli color grigio cenere, mentre i due sorridendo imbarazzati, riportarono lo sguardo sui loro menù.



Nel frattempo su una collina piena di fiori situata tra le montagne irlandesi, è proprio in quel luogo che Molock aveva portato Mayling, la quale si chiese perché il ragazzo avesse scelto proprio quel posto,

-Siamo arrivati- le disse come a leggerle nel pensiero, appena guardò, la corvina vide davanti a se un magnifico campo pieno di fiori bianchi con cinque petali e il centro giallo, era un tipico fiore irlandese chiamato fata del lino, al centro del campo di fiori vi era una lapide a croce, il moro le prese delicatamente la mano portandola fino alla tomba e lei poté vedere che era incisa con delle rune e davanti ad essa vi era una lama Angelica conficcata nel terreno, a quella vista lei capì,

-È la tomba del tuo Parabatai- disse con un sussurro, che lui riuscì a sentire, annuendo, lentamente Molock portò la mano sotto la giacca estraendo la lama angelica completamente svuotata del suo potere e di conseguenza spenta, alzando il braccio la conficcò nel terreno incrociandola con quella già presente, per poi inginocchiarsi ed accarezzarla, a quella vista, anche Mayling si inginocchiò abbassando la testa in segno di rispetto,

-Come promesso sono venuto a trovarti. Amico mio- sussurrò sfiorando la tomba con le dita perdendosi in vecchi ricordi delle sue missioni insieme a Regan/Oona,

-Credi che se fosse ancora qui...gli sarei piaciuta?- chiese Mayling di fianco a lui, osservando la lapide con sguardo triste, forse in cuor suo avrebbe voluto conoscerlo, da quando il cacciatore gliene aveva parlato,

-Sicuramente, ma non so, se lui/lei ti sarebbe piaciuto/a. Visto che di carattere era simile ad Yann-,

-Diciamo che il carattere di Yann non mi spiace, a patto che non faccia soffrire Elise- a quella risposta il moro rise divertito,

-Era da molto che non ti sentivo ridere- disse una voce che il ragazzo conosceva molto bene, voltandosi vide con stupore un uomo dai capelli color grigio argento che conosceva dannatamente bene,

-Mastro Everard- esclamò Molock abbassando la testa in segno di rispetto, mentre Mayling osservava l'uomo davanti a loro,

-Lance mi ha informato del risultato della tua missione. Un lavoro impeccabile e quando mi ha detto che gli hai chiesto di riportarti la lama angelica, ho capito che saresti tornato qui....te lo devo dire Regan era un cacciatore molto promettente, pensavo di proporgli di entrare nelle croci, prima che....- l'uomo scosse la testa, posando lo sguardo sulla ragazza al fianco del suo allievo e sorridendole,

-Così questa sarebbe la tua ragazza! Mio figlio mi ha informato- rispose velocemente l'argenteo immaginando la domanda del moro, che sbuffo, per la prontezza di previsione e risposta del suo maestro,

-Quindi per lei non è un problema se stiamo insieme?- chiese Mayling stringendo il braccio del ragazzo e sfidando con lo sguardo l'uomo che lo sostenne con fierezza, per poi ridere,

-Posso leggere la determinazione nel tuo sguardo e la tua grinta. Ti sei scelto una compagna che va proprio a braccetto col tuo carattere- disse Everard girando i tacchi e fare qualche passo per poi fermarsi e continuare a parlare, -Tranquilli non vi separerei mai, leggo l'amore nei vostri occhi, riportandomi alla mente l'amore che io e mia moglie provavamo. Inoltre credo che quell'amore sia l'unica cosa che dopo tre anni ha riempito il vuoto che sentì nel petto Molock, e di certo continuerà anche in futuro. Per cui ti prego di continuare ad amarlo e prenderti cura di lui signorina Mayling- sorrise lanciandogli uno sguardo, trasmettendogli fiducia e la gioia che provava vedendo il suo allievo sorridere nuovamente dopo tre lunghi anni.
Dopo l'incontro con il maestro del moro i due si diressero fino ad una baita in legno, in cui entrarono, la ragazza orientale osservo il posto che presentava un'arredamento sobrio ma allo stesso tempo elegante,

-Bel posticino!- affermò lei, stringendosi leggermente le spalle per il freddo che aleggiava nella casa, nel frattempo Molock si era avvicinato al camino presente nel salotto e dopo aver messo della legna accese il fuoco utilizzando il coltellaccio e la punta in ferro della sua arma,

-Tra un po' si riscalderà tutto l'ambiente- gli disse lui, girando a guardare la sua compagna che si era seduta sul divano in pelle un po polveroso,

-Questa era la baita in cui Regan/Oona veniva a passare il tempo quando tornava in Irlanda. Ci sarò stato tre-quattro volte, ma da quando lui/lei non c'è più questo posto è stato trascurato...ora che ci penso è il caso che vada ad aggiustare il letto per la notte, resta pure davanti al fuoco a riscaldarti- così dicendo sparì al piano di sopra, mentre la ragazza si portava le ginocchia al petto, prendendo una sigaretta ed accendendola, si sentiva nervosa a stare lì da sola insieme a lui, restò ad osservare il fuoco per qualche minuto perdendosi tra quelle fiamme quando una mano si posò sulla sua spalla facendola sobbalzare, istintivamente si girò muovendo la mano a coltello ma questa venne fermata dal ragazzo,

-Fiuu, ti ho spaventata, scusami. Volevo solo dirti che ho sistemato il letto- rispose lui, mentre lei arrossiva mettendo il broncio,

-Stupido cinghiale- esclamò voltando lo sguardo mentre teneva la sigaretta tra i denti, lui si sedette vicino a lei, prendendole la sigaretta e portandosela alla bocca, prendendo una bella boccata di fumo e lasciandolo andare lentamente,

-Uhm non mi dispiace molto il sapore della nicotina. Anche se non è salutare- disse, velocemente Mayling si riappropriò della sigaretta riportandosela alle labbra,

-Non fumo sempre, solo quando...sono nervosa!- affermò leggermente rossa prendendo dei respiri di fumo, Molock allungò la mano accarezzandole il viso per poi toglierle la sigaretta dalle labbra così da poterla baciare senza problemi, prima in modo dolce, sentendo la corvina che ricambiava, poi in modo più deciso stringendola per le spalle, lei rimase sorpresa ma ricambiò lo stesso in modo impacciato finché entrambi dovettero staccarsi essendo a corto di ossigeno,

-May...ling- disse riprendendo fiato, mentre si avvicinava a lei baciandole la guancia e scendendo a lasciargli baci sul collo, sentendola fremere per il calore che quel tocco gli procurava, lentamente il ragazzo la strinse con un braccio e con l'altra mano libera le accarezzò il viso passandole il pollice sulle labbra tornando con le proprie sulle sue,

-Scusa...forse vado di f...fretta. Ma io...ecco....sento il calore che mi pervade...- iniziò, quando la ragazza gli avvolse saldamente le mani dietro al collo poggiando il viso completamente rosso nell'incavo del suo collo,

-Forsemaanchi'iolosentoevogliochesiatuaspegnerlo- disse completamente di un color rosso acceso dicendo la frase tutta d'un fiato, 

-Puoi ripeterlo?- a quella domanda la ragazza distorse lo sguardo, rossissima,

-Andiamo non riesci a ripetere una frase che hai detto due secondi fa?- la schernì lui, lei in risposta gli strette il collo in stile mossa di soffocamento, mentre il ragazzo batteva la mano contro la sua schiena per dirle di mollarlo, quando sentendo le forme di lei sfregare contro di lui, arrossì deglutendo a vuoto e guidato dai suoi istinti si privava della maglietta restando a torso nudo, la corvina lo mollo restando come ipnotizzata da quel fisico e lentamente gli diede un bacio in modo impacciato per poi abbassarsi e posare le labbra suo tatuaggio che si trovava sul petto del ragazzo, che gemendo leggermente al contatto caldo delle labbra di lei, allungò le mani sfiorandole le cosce e salendo fino a farle insinuare nel vestito fino all'altezza del ventre.
Lei rabbrividì sentendo le mani fredde, ma i brividi vennero spazzati via da un calore che si irradiava in tutto il corpo, sentendosi accaldata portò le mani alla base dell'abito sfilandosi via il vestito restando in intimo, mentre arrossiva, ma piuttosto che farglielo vedere, gli posò delicatamente le mani sul viso baciandolo in modo deciso, per quanto l'imbarazzo glielo permettesse, in risposta lui gli portò le mani sui fianchi afferrandola saldamente, mentre sentì che la ragazza orientale gli portava le mani al collo stringendolo,

-Ora sono rovente...ed è colpa tua- disse ansimando al suo orecchio,

-Sei sicura?- chiese Molock con una punta di preoccupazione nella voce, sentendo quella lieve punta lei portò le gambe al suo bacino, abbassando lo sguardo ed annuendo, lui arrossì ma sorridendo le fece alzare il viso baciandola dolcemente, mentre si alzava in piedi con la corvina ancora stretta a lui, e salire le scale fino alla camera da letto.


Il giorno seguente, la fievole luce del sole attraverso la finestra non era ancora molto forte da illuminare tutta la stanza, ma abbastanza da svegliare la ragazza dal suo sonno, non appena Mayling aprì gli occhi la prima cosa che vide fu il viso di Molock addormentato, lei lo osservò sentendo il respiro lento e regolare di lui segno che stava dormendo tranquillo, sorridendo gli baciò la fronte per poi mettermi seduta sentendo un brivido freddo attraversargli la schiena, il fuoco si era ormai spento da ore e il calore creato da esso era andato ad affievolirsi durante la nottata.
Ma i due si erano crogiolati nel calore di entrambi da non aver sentito freddo, mentre consumavano la loro prima volta insieme, improvvisamente ad un certo movimento un forte dolore la colpì alle zone basse facendola gemere,

-Accidenti, che male- pensò mugugnando, anche se si aspettava che le avrebbe fatto un po male, essendo stata la sua prima volta, quando sentì due braccia forti avvolgerle le spalle,

-Come stai?- chiese il moro sorridendo alla ragazza,

-Un po dolorante, colpa tua cacciatore- disse lei rossa, soffocando una risata, il ragazzo sorrise scostandogli i capelli sul collo vedendo un'altro tatuaggio le iniziali GC, lui le sfiorò il tatuaggio con le dita, quando lei sentì i polpastrelli sul tatuaggio, la sua espressione divenne cupa,

-Ti stai chiedendo cosa vogliano dire?- chiese lei alludendo alle alle iniziali, per poi sentire il ragazzo annuire dietro di lei, così prese a raccontare cosa significassero,

-Sono le iniziali di Grace e Caleb, loro sono i figli del mio ormai defunto maestro. Lui era come me, un mondano con la vista, ma era abbastanza forte e coraggioso da riuscire a sconfiggere un cacciatore, per ringraziarlo io feci da guardia del corpo ai suoi due figli, ma ho fallito...- ad un certo punto li tirò su col naso sentendo gli occhi inumidirsi a quel ricordo, -...I suoi figli possedevano oltre che alla vista anche il potere della chiaroveggenza, proprio per questo potere il clan delle Luna rossa ci attacco. Dovevamo fuggire e il mio maestro per permettercelo sì sacrificò, ma durante lo scontro venni ferita e li persi di vista...quel giorno la mia forza è stata inutile- disse sentendo le lacrime accumularsi sui suoi occhi, vedendola in quello stato Molock la strinse al suo petto, poggiando le labbra sul tatuaggio dietro al collo per tranquillizzarla, lei si accoccolò contro di lui per sentire il suo calore,

-Quindi i due ragazzi...uhm...sono...-

-No, sono vivi. Me lo sento e...un giorno li ritroverò!- affermò lei decisa, guardandolo negli occhi e specchiandosi in quelli zaffiro del ragazzo che le sorrise,

-Loro com'erano?- a quella domanda un sorriso si dipinse sulle labbra della corvina,

-Grace è una ragazza dai capelli biondi molto dolce e gentile, sebbene fosse cieca fin dalla nascita. Mentre Caleb caratterialmente era tutto il contrario, molto freddo e solitario, ma con Grace era molto gentile, sebbene non fossero biologicamente fratello e sorella, lui aveva i capelli castani e una lunga cicatrice sul collo- a quella descrizione Molock iniziò a riflettere.

-Ho già sentito questa descrizione. C'erano voci di due ragazzi uguali ai tuoi protetti che sono stati avvistati a Londra- a quelle parole lei alzò di scatto il viso guardandolo,

-Dici davvero?- chiese speranzosa, e quando lui annuì, sentì la speranza crescerle nel petto,

-Devo andare e vedere se riesco a ritrovarli- disse cercando di mettersi in piedi ma il dolore al basso ventre la colpì facendola inginocchiare e lei imprecò mentalmente, ma le braccia del templare la strinsero riportandola contro di lui,

-No Mayling, sei troppo preziosa per me, non posso lasciarti andare....almeno non da sola- disse lui poggiando il viso contro i suoi capelli,

-Vuoi dire che?-

-Io verrò con te...che tu lo voglia o no!- affermò deciso lui, a quelle parole lei sentì le lacrime scendergli mentre con uno scatto lo faceva cadere contro il materasso baciandolo in modo passione, ma anche dolce, lui ricambiò sorridendo sulle sue labbra ricambiando l'amore che la compagna gli stesse trasmettendo, per poi rotolarsi con lei tra le coperte beandosi entrambi della vicinanza che ad entrambi era riuscita a risanare i loro spiriti feriti.








Note dell'autore

Bene questo è di certo un capitolo bello lungo forse il più lungo di tutta la storia, che finalmente ecco qui l'epilogo, dopo averla iniziata e lasciata in sospeso per un po di tempo non credevo che l'avrei ripresa e sarei riuscito a finirla e che sarebbe risultata con più di venti capitoli.
Comunque ecco che i nostri eroi tornano vittoriosi e Mayling inizia a pestare Molock per averla tramortita, poi dopo aver deciso cosa farne del manufatto demoniaco, vediamo Abigail e Bartholomew, ammetto di aver dato poco spazio a loro per cui ho pensato di dargli una breve parte. Poi vediamo la coppia Yann ed Elise che finalmente vanno a mangiare fuori e questi due insieme sono molto teneri e come sempre le proprietarie del locale con la loro curiosità mettono in imbarazzo la povera vampira è andata ora un nuovo ritorno l'ogre Skall, un personaggio che era apparso come comparsa in un solo capitolo eccolo come cameriere.
Ed infine il nostro caro templare che porta Mayling a visitare la tomba del suo Parabatai, proprio come gli aveva promesso, ed inoltre la cinesina che incontra Everard il maestro di Molock di persona, il quale accetta di buon grado la compagna del moro. E poi vediamo i due ragazzi coccolarsi e avere la loro prima volta, scoprendo poi anche un po del passato di Mayling (ci tengo a precisare che i personaggi di Grace e Caleb sono personaggi legati al passato della ragazza. Per cui loro due come la loro storia e i personaggi di Mayling ed Elise appartengono tutti alla mia amica Stardust94. La quale ringrazio infinitamente per il loro prestito per questa mia storia, e devo ammettere che la corvina mi ha dato filo da torcere da descrivere caratterialmente, ma credo di essere riuscito a gestirla).
Prima di chiudere voglio precisare che sebbene questo sia l'effettivo ultimo capitolo della storia, intendo ferma una extra che la chiuderà definitivamente, su questo posso solo dirvi che l'extra riguarderà a un tempo più indietro di quello della storia ma non troppo indietro solo di qualche anno.
Non mi resta che augurarvi una buona serata da Dragun e di godervi il capitolo.
  
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