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Autore: Derevko91    30/10/2017    2 recensioni
E se la terza stagione di AOS fosse andata diversamente? Un nuovo personaggio, una nuova sfida in corso. Riuscirà Coulson a venirne a capo? e cosa succederà con la nuova new entry?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melinda May, Nuovo personaggio, Phil Coulson, Rosalind Price, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hola a todos, questo capitolo riprende esattamente dove lo scorso si è concluso e sara l'ultimo che non sarà collegato direttamente con le puntate della terza stagione. Spero di sentire presto le vostre opinioni. Ringrazio tutti quelli che leggono e seguono (siete arrivati a 100 LOL me felice ^.^) e i miei due assidui recensori, aspetto le vostre opionioni come sempre e attendo anche nuove opioni. Buona lettura


Giunti a destinazione si fermarono davanti alla porta di Coulson. 
“Aspetta qui con Hunter “disse Daisy entrando. 
“Che noia” disse l'aliena 
“Uh e non conosci nemmeno la metà dei protocolli” si lamentò Hunter.
Serena piegò la testa lateralmente come per studiarlo. 
“Sei una tipologia di umano abbastanza strano”disse dopo 
“La devo prendere come un offesa o cosa?”chiese l'uomo 
“Sei diverso dagli altri, decidi tu se è in senso positivo o negativo” disse con un sorrissetto.
Daisy scelse quel momento per uscire. 
“Venite dentro” disse solamente 
Serena incrociò lo sguardo di Coulson, Mack, una donna alta e bionda e di un uomo basso e grassottello.
Si domandava quando sarebbe andata avanti la fase “interrogatorio “ perchè iniziava ad averne abbastanza. 
“Signorina Jones loro sono l'agente Morse e l'agente Koening” disse Coulson indicandogli i due agenti che non aveva conosciuto la sera precedente.
“Dovrei dire piacere immagino”disse lei 
“Di solito è ciò che si dice in queste circostanze ma è da verificare se sarà un piacere o meno”le rispose decisa la donna bionda 
“Oh ancora, non vi è bastato rinchiudermi che altro volete da me. Vi ho detto tutto ciò che volevate. Non è forse cosi?” disse l'aliena 
“Ho controllato la sua identità”disse l'uomo basso “e per quanto sia ben fatta è risultata falsa. Inoltre ho controllato le registrazioni di video sorveglianza di questa notte. E non c'è alcun indizio di come lei possa essere entrata” aggiunse. 
“Siamo ancora a questo punto? Non gli avete riferito tutto cio che vi ho detto ieri?” chiese rivolta a Coulson e agli altri “Non c'è traccia di una mia intrusione perchè semplicemente sono apparsa laddove era necessario che fossi, e la mia identità non è perfetta perchè io in questo mondo non esisto. Credevo avessimo saltato la fase in cui cercate di capire dove sta la fregatura” disse Serena iniziandosi ad irritare. 
“Se sei una mente altamente intelligente come asserisci non dovrebbe esserti di alcun problema comprendere che non ci si può fidare di una sconosciuta apparsa nel nulla!” disse Bobbie 
“E perchè mai? Non eravate tutti sconosciuti la prima volta che vi siete incontrati? Eppure vi siete fidati! Coulson ha dato fiducia ad un Hacker che cercava di smantellare la sicurezza dello SHIELD. E vogliamo parlare del fatto che si è fidato di te e Mack pur avendolo tradito! Anzi pensandoci bene tutti l'avete tradito, forse l'unico a non averlo fatto da quando lo conosce è Koening. Per la miseria Hunter era un mercenario che avrebbe volentieri venduto Coulson a Talbot se non gli fosse servito Coulson stesso.” Tutti sulssutarono. 
Lei prese l'occasione per continuare senza interruzioni “ Eppure lui si fida sulla base di cosa? Non di certo per bontà. E' puramente una sua capacità la comprensione di un altra persona e per quanto sia prudente e stia seguendo i vostri dubbi, lui sa di potersi fidare della sottoscritta! Ora potete fidarmi di me o fare come vi pare io starò appiccicata a Phil Coulson che vi piaccia o no! Ho un compito da svolgere” 
Così dicendo si diresse verso la porta con il chiaro intendo di andare via. 
“Ma certo scappa. E' un ottima mossa questa per evitare di dire ciò che strenuamente stai cercando di tenerci nascosto” disse Bobbi 
Serena si fermò e si giro.
Tutti erano sicuri che in base alla sua espressione ,se non avesse avuto gli occhiali da sole il suo sguardo sarebbe stato omicida. 
“Usi la tua bassa psicologia con me?” disse arrabbiata 
“Veramente divertente, detto da chi da ragazzina scappava da casa un giorno si e l'altro pure”
Bobbi cercò di mantenere il suo solito autocontrollo anche se un sussulto fu evidente. 
“Non sono la sola ad usare la psicologia. Parli di me per spostare l'attenzione da te, per evitare a tutti di far notare quanto sei evidentemente insicura e quanta paura hai che noi scopriamo cosa tenti di nasconderci! In realtà non sei nient'altro che una ragazzina tremante che si atteggia a grande donna” continuò Bobbi 
Serena si avvicinò lentamente a lei provocando non poche preoccupazioni agli altri presenti.
Mack e tutti gli altri cercarono con gli occhi Coulson in attesa di un ordine, lui gli fece semplicemente cenno di non intervenire. 
I tacchi le permettevano quasi di essere alla stessa altezza della statuaria umana. Lentamente si tolse gli occhiali guardando Bobbi dritto negli occhi. 
“Hai proprio ragione me la faccio sotto. Ho una paura tremenda che voi possiate scroprire ciò che potrebbe accadere in fututo, perchè udite bene, il mio compito qui è aiutarvi non creare altri problemi temporali. Non posso dirvi ciò che non esiste, state aspettando di svelare chissà quale tremendo segreto, bè notizia dell'ultimora non c'è nessun segreto. Sono qui per evitare che il tempo si ripieghi su se stesso a causa dell'idee sconsiderate che il genere umano continua a partorire. Per cui smettete di cercare alcunchè, non sono autorizzata a parlavi del vostro fututo ma soprattutto non voglio. Voglio solo che vi fidiate per evitare di avere problemi e di crearne a voi. E per la cronaca si sono insicura perchè conosco cosa accadrebbe se il problema temporale si verificasse e perchè non so ancora cosa fare per impedirlo . Come evitare di creare paradossi temporali,come fare per non distorcere la realtà e come far seguire alla storia il suo corso senza intoppi. Sono estremamente insicura e non perchè sono una ragazzina. Dovresti rifare qualche corso di psicologia dolcezza perchè non hai capito un bel nulla,se sommassimo le vostre età non arrivereste neanche lontanamente alla mia “ disse risoluta l'aliena
“Ma tu non puoi chiederci di fidarci sulla parola!” disse Daisy 
“Vi siete fidati di persone che credevate amiche, solo spinti dai vostri sentimenti , il fatto che io mi dimostri per ciò che sono dovrebbe essere una garanzia maggiore dei vostri sentimenti” spiegò Serena “probabilmete sto sulle scatole a chiunque in questa stanza ma questo non significa che sono il nemico” 
“E per questo che io mi fido”disse allora Coulson 
“Ma Coulson...”esclamò Bobbi 
“No,ho sentito abbastanza per oggi. Potrai rimanere qui alla base, non dovrai uscire sola e senza il nostro permesso e seguirai le mie direttive. Sono stato chiaro?” disse il direttore 
“Certo. Ho una condizione però. “ disse Serena 
“Quale sarebbe?” 
“Eseguirò i tuoi ordini. I TUOI. Solo se mi ascolterai quando ti dirò che è necessaria la mia presenza con te in un determinato luogo,dovrai permettermi di venire perchè altrimenti lo farò comunque di mia iniziativa” 
“D'accordo. Se la smetterai con questo atteggiamento superiore nei confronti dei mie agenti” disse scrutandola. 
Serena semplicemente annuì.
“Bobbi ti farà fare un giro della base e poi andrete in laboratorio. Non sarà un problema per te se facciamo qualche prelievo o scansione vero?” domandò Coulson invitandola a dire di no. 
“Certamente no. I vostri strumenti sono talmente datati che non scoprirebbero nulla sul mio DNA “disse con un sorrisetto, poi aggiunse 
“Per quanto riguarda il giro si può anche evitare. Hunter con la scusa di scoprire qualcosa mi ha fatto girare in tondo per tutta la mattinata” 
Coulson guardò Hunter e Daisy, quest'ultima alzò le mani in segno di non aver colpa 
“Non è proprio così” si lamentò Hunter 
“Andiamo” disse Bobbi invitandola a seguirla. 
Serena si rilassò impercettibilmente. Non sapeva se aveva fatto la mossa giusta e non sapeva nemmeno se qualcuno le credesse, ma pensava di aver fatto un minimo passo avanti.
Coulson asseriva che le avrebbe permesso di essere accanto a lui. Questo era ciò che contava, la possibilità di scoprire ciò che era venuta a fare qui. Perchè erano solo poche ore che era scesa sulla terra ma era esausta.
A quanto pare questa missione non sarebbe stata così facile come tutte le altre.

  
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