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Autore: __Dreamer97    31/10/2017    5 recensioni
(Scritta per il contest Calling All the Monsters indetto dalla pagina facebook Axis Powers Hetalia - Italian Fans)
Ancora una spruzzatina di lacca, un po' di fard, il tipico papillon verde ed era pronto per lo spettacolo. Ci aveva impiegato molto ma, alla fine, ce l'aveva fatta. Era riuscito a creare la più grande collezione di Freak di tutto il mondo. Olanda, Spagna, Inghilterra, Francia, Italia... in ogni parte del mondo aveva trovato qualcosa, anzi qualcuno, capace di stupire la popolazione umana. Prese il suo cilindro e si avviò verso il palco, dov il pubblico lo stava aspettando. Nel mentre, il carillon cominciò a suonare...
Genere: Dark, Horror, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 2p!Hetalia, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure delle nostre piccole, grandi nazioni'
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Scritta per il contest Calling All the Monsters indetto dalla pagina facebook Axis Powers Hetalia - Italian Fans.






Titolo: Welcome to the Show

Prompt:Freak Show
Personaggio A è il direttore di un circo dove vengono esposti dei ''mostri'', ossia uomini e donne con malformazioni. Le nuove ‘’attrazioni’’ però non sono molto collaborative

Personaggi: Oliver Kirkland, Francis Bonnefoy, Feliciano e Lovino Vargas, Elizabeta Hedervary, Gilbert Beilschmidt, Abel (Olanda), Vladimir (Romania), Kyle (Australia), Peter (Sealand)

Consigli: da leggere ascoltando “Welcome to the Show” di Britt Nicole

Note:

  • i tipi di Freak esistono seriamente, tranne Gilbert e Vladimir, che ho inventato, e Elizabeta e Kyle, presi dal film “Aiuto Vampiro”;

  • -La porfiria è una malattia vera, chiamata “malattia del vampiro” perchè causa, tra i suoi sintomi, una forte sensibilità alla luce e i canini che brillano al buio;

  • è ambientato agli inizi del novecento, quando chi aveva tanti tatuaggi o gli albini erano considerati “fenomeni da baraccone”



Buona lettura.




Ancora una spruzzatina di lacca, un po' di fard, il tipico papillon verde ed era pronto per lo spettacolo. Ci aveva impiegato molto ma, alla fine, ce l'aveva fatta. Era riuscito a creare la più grande collezione di Freak di tutto il mondo. Olanda, Spagna, Inghilterra, Francia, Italia... in ogni parte del mondo aveva trovato qualcosa, anzi qualcuno, capace di stupire la popolazione umana. Prese il suo cilindro e si avviò verso il palco, dov il pubblico lo stava aspettando. Nel mentre, il carillon cominciò a suonare...


Now's the time, get in line, don't be afraid tonight
We're gonna take you high, before you realize





-Benvenuti, signore e signori, al meraviglioso “Freak Show” del Kirkland Circus. Io sono Oliver Kirkland e oggi vi accompagnerò in questo fantastico viaggio attraverso le straordinarie creazioni del nostro mondo!- il pubblicò cominciò ad applaudire.




'Round and 'round you'll go, up and down, never slow
Feel the excitement grow, oh
This is where you let go




-Bando alle ciance, ecco a voi i Freak del Kirkland Circus!- i primi ad uscire stupirono già da subito il pubblico.

-Vi presento Feliciano e Lovino Vargas, i siamesi!- una persona si fece avanti e il pubblico rimase scioccato: attaccate al corpo stavano due teste, una che sorrideva e l'altra leggermente annoiata. Seguirono Abel, il ragazzo con più tatuaggi, Gilbert, il figlo del demonio, chiamato così per via degli occhi rossi, Alfred, il ragazzo aragosta per via delle sue mani e molti altri ancora.* Più Oliver presentava, più la folla applaudiva.



Hands high like a roller coaster
This love is taking over
Take us higher here we go
Oh, oh, oh
Welcome to the show



Dalla Romania, vi presento il ragazzo vampiro!- da dietro una tenda apparve un ragazzo, con i capelli rossi e gli occhi tutti neri, letteralmente, e con grandi canini appuntiti. Alcuni bambini cominciarono a gridare e Oliver rise.

-Non preoccupatevi, è innouo! Ammirate i suoi canini, si illuminano al buio*! E i suoi occhi sono neri come l'Inferno, fantastico!- Il ragazzo vampiro stava in piedi accanto al direttore del circo, con lo sguardo vuoto.




Gravity we're defying
'Cause we were made for flying
We're about to lose control
Welcome to the show
Welcome to the...





All'improvviso, le luci si spensero, lasciando come illuminazione solo alcune candele. Si potevano vedere anche i denti del vampiro. Oliver prese parola.

-Adesso, sto per mostrarvi uno degli esseri più ripugnanti e meravigliosi di tutto il mondo, una creatura proveniente dai bassifondi di Parigi. Vi presento Francis Bonnefoy: il ragazzo serpente.- Dal fondo si levò un urlo e tutti i presenti si girarono. Dietro alla signora che aveva appena urlato si trovava un ragazzo abbastanza alto, con lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. A contrasto con tutto ciò, la sua pelle: era squamosa e viscida, come quella di un serpente. Francis si mosse tra il pubblico, incutendo timore e ammaliando allo stesso tempo, arrivando poi sul palco dove, con l'agilità propria di un serpente, salì accanto a Oliver. Il direttore fece un cenno e tutti i Freak presentati tornarono in scena.

-Per oggi vi dobbiamo salutare ma speriamo di rivedervi!- il pubblico accolse queste ultime parole con un grande applauso.





-E' stato umiliante...- disse Alfred sedendosi ad uno dei tavolini del tendone. Abel lo imitò.

-Ogni sera è umiliante, facci l'abitudine.- l'americano fece per ribattere alle parole dell'olandese ma l'entrata del direttore lo fermò.

-Siete stati magnifici! Lo spettacolo è talmente andato bene che abbiamo avuto il sold-out anche pr tutte le altre sere!- esclamò sorridendo Oliver. Da dietro di lui arrivò uno sbuffo.

-Dovresti piantarla di usarci come attrazioni per il tuo cazzo di spettacolo! Noi siamo esseri umani!- Oliver si girò verso colei che aveva parlato, ovvero Elizabeta Hedervary, la ragazza rigenerante, nome affidatole per via della sua capacità di guarire e rigenerarsi da qualsiasi tipo di ferita.

-Tu dici?- chiese il direttore. Il ragazzo vampiro, Vladimir, avanzò.

-Ha ragione lei. Io sono un comune essere umano, soffro di porfiria* e allora? Non sono un mostro!- gli altri Freak cominciarono a dare ragione all'ungherese e al rumeno. Oliver cercava un modo per difendersi.

-E Alfred? I Siamesi? Francis? Loro come li chiami? Siete mostri.- a questo appellativo, Francis scattò verso l'inglese per attaccarlo ma, ad un certo punto, qualcosa lo fermò: cominciò a sentire un forte dolore alla testa, come se gliela stessero schiacciando e cominciò a gemere dal dolore. Nel frattempo, Oliver sorrideva. Ora i Freak lo guardavano con occhi diversi, come spaventati.

-Questo è quello che vi succederà se non mi ascoltate o peggio. Farete i bravi?- alla domanda, tutti i presenti annuirono, intimoriti dal comportamento del loro direttore. All'improvviso, nel tendone entrò Kyle, ragazzo scimmia per via della lunga coda e delle orecchie.

-Signor Kirkland, c'è qualcuno che la cerca.- disse il ragazzo. Il direttore si congedò dai suoi Freak, lasciando Francis ancora dolorante sul pavimento.





-Si, chi mi cerca?- Oliver entrò nel suo tendone, dove riceceva le visite, e si stupì non appena vide la figura di un bambino venirgli incontro.

-Salve Signor direttore! Volevo chiederle di poter far parte del suo spettacolo!- ad una simile richiesta, il biondo sgranò gli occhi.

-Dove sono i tuoi genitori?- chiese con un finto tono preoccupato.

-Io non ce li ho, sono scappato dall'orfanotrofio solo per vedere il suo show. La prego, posso fare anche lo sguattero ma mi prenda con sé!- alla rivelazione del bimbo, Oliver sorrise compiaciuto.

-Allora d'accordo! Come ti chiami?- il bambino rispose subito.

-Mi chiamo Peter!-

-Perfetto, aspetta qui, vado a prendere una cosa.-




And put your hands u-u-up
We're gonna have some f-u-u-n
We've only just beg-u-u-n
And it's too late to r-u-u-n, you can't run
So put 'em u-u-up
We're gonna have some f-u-u-n
Turn up the bass let it b-u-u-mp
We've only just begun, and you can't run





-Secondo voi cosa vorrà quel bambino da Oliver?- domandò Vladimir. Dopo quello che era successo a Francis, avevano tutti il morale a terra.

-Non lo so, ma ho un brutto presentimento.- rispose Elizabeta. In parte a lei, Feliciano continuava a piagnucolare e Lovino ne aveva abbastanza.

-Porca troia Feliciano, piantala di frignare come un moccioso.- Lovino sgridò il fratello, peggiorando la situazione.

-Ve, rivoglio il mio corpo!- Francis, dispiaciuto per l'italiano, cominciò ad accarezzargli la testa.

-Anche noi rivogliamo le nostre vite, mon petit. Dobbiamo fare qualcosa.- a quelle parole, Abel rise.

-E come pensi di fare? Hai visto prima cosa ti ha fatto, è inutile provarci. Kyle fermò la lite.

-Piantatela! Così non arriveremo ad una soluzione! Io propongo di scappare senza farci notare.- a quella proposta, tutti annuirono.

-E se ci beccano?- chiese Feliciano, che aveva smesso di piangere. Alfred si alzò gonfiando il petto.

-Ci pensa l'eroe a proteggerti!- nel frattempo, nessuno dei presenti aveva notato un'ombra che lu spiava...



-Forza, non ci ha ancora scoperti, siamo quasi all'uscita del circo...- disse Elizabeta sottovoce mentre gli altri la seguivano verso la libertà.

-Ehi, guardate! Che ci fa quel bambino lì?- domandò Gilbert. I Freak si girarono verso il tendone di Oliver, da dove si intravedeva la figura di un bimbo. Quello, vedendoli, si alzò dalla sedia e corse verso di loro.

-Ciao nuovi colleghi!- disse il bambino sorridendo. Gli altri si guardarono.

-Che vuol dire nuovi colleghi?- chiese Abel.

-Da oggi lavorerò con voi! Il direttore è andato a prendere una cosa.- a queste parole, i Freak si scambiarono degli sguardi. A parlare fu Vladimir.

-Devi scappare prima che...- non finì nemmeno la frase che un'ombra calò sul bambino, che finì a terra colpito da convulsioni. Dietro di lui, comparve Oliver che, con un sorriso inquietante, reggeva una siringa nella mano. Posò lo sguardo sui suoi mostri, che lo guardavano terrorizzati.

-Spero che il messaggio vi sia chiaro. Io vi ho creati, io vi ho trasformati in quello che siete e adesso appartenete a me. Se non volete morire o ritrovarvi trasformati in qualche cosa o con un arto in meno, vi conviene fare come dico io.- all'improvviso, Peter smise di agitarsi. Oliver sorrise ancora di più.

-Benvenuto allo show, Peter.- il bimbo aprì gli occhi: erano completamente gialli. Finalmente, era un Freak.





Welcome to the show
We're gonna have some f-u-u-n
Turn up the bass let it b-u-u-mp
We've only just begun, and you can't run







   
 
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