Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: RosePiaf    01/11/2017    1 recensioni
Sarah Stone una ragazza di ventitrè anni riesce a trovare un lavoro presso Neverland, il Ranch della pop star Micheal Jackson, come una semplice domestica. Ma nel tempo libero va molto spesso in un orfanotrofio dove fa compagnia a molti bambini. Ma ogni persona nasconde un passato infelice. Avendo perso suo fratello a soli diciassette anni per un incidente stradale la giovane non sorride mai e la sua vita è ormai sprofondata in un abisso di oscurità.Ma Micheal dopo un pò di tempo si affezzionerà alla giovane prima come un fratello ed alla infine comincerà ad innamorarsi di lei.
Attraverso la permanenza nella casa del cantante Sarah scoprirà che dietro al successo di popstar, si nasconde un uomo bisognoso di amare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno successivo Sarah era riuscita ad avere il sabato libero e cosi decise di trascorrere la giornata all' orfanotrofio. 

Da quanto tempo non si dirigeva in quel posto? 

Dopo la morte di David aveva smesso di soffrire per un pò e cosi aveva dedicato tutto il suo tempo ai bambini più bisognosi.

Arrivata davanti al grande cancello di ferro le venne incontro una donna dalla bassa statura: Indossava un vestito a pois ma aveva dei bellissimi capelli color del grano.

" Signorina Stone che piacere rivederla! Ma prego si accomodi dentro le offro una bella tazza di thè"

" La ringrazio, signora Murray"
 
Dopo essere entrata dal cancello la ragazza attraversò cosi la stradina a ciottoli per poi dirigersi all' interno dell' abitazione.

In quel momento tutti i bambini si divertivano a rincorrersi per l'intero parco altri invece giocavano a campana e i loro visi erano sorridenti e spensierati.

All' interno dell' edificio le due si diressero entrambi nel comodo salotto in stile vittoriano.

 Sarah si accomodò sul divanetto di pelle mentre la donna si avviò in cucina per preparare il thè.

Quando ritornò in salotto con il servizio da thè in mano  Victoria Murray le sorrise

" Sono felice che vuole passare un pò di tempo con i bambini. Ma hai mai pensato di adottarne uno?"

" Non sarei una brava madre. E poi sono stata molto impegnata in questi ultimi tempi"

" Al contrario saresti una madre meravigliosa. Però devi prima trovare un uomo che possa amarti per quella che sei"

In quel momento Sarah rimase in silenzio a riflettere: Le sarebbe piaciuto vivere in un bellissimo appartamento con dei bambini che scorrazzano in un grande giardino e un marito premuroso e pieno d'affetto.

" Ho saputo che lavori a Neverland Ranch, non e vero?"

" E lei come lo sa?" esclamò all' improvviso la giovane ridestandosi dai suoi pensieri

" Ha ha ha mia cara le notizie girano. Comunque dovresti essere una ragazza fortunata nel lavorare per un artista ammirato e amato da tutti"

" Bhè si mi sento fortunata. Il signor Jackson è un uomo cosi gentile e cosi... dolce" esclamò Sarah nascondendo il rossore sulle guance mentre si portò la tazza da thè alle labbra per berne poi il contenuto

" Non vorrei sbagliarmi ma... ho come l'impressione che tu ti sia innamorata di lui"

" Che cosa? Oh no questo non è vero. Il signor Jackson è una persona importante: Lui è il re del pop. Non credo che potrebbe interessargli una ragazza come me" 

A quel punto la signora Murray si sedette accanto a lei e le strinse la mano in segno di conforto: Conosceva quella giovane da cosi tanto tempo che sapeva benissimo quando Sarah le nascondeva la sua disperazione.

" Dimmi la verità: Stai ancora pensando a David?"

Sarah non rispose mentre grosse lacrime cominciarono a rigarle il volto.

Dopo quell' orribile perdita aveva deciso di non rivelare a nessuno la sua sofferenza e aveva deciso di tenersi tutto dentro anche se le era costato caro. Ogni giorno soffriva moltissimo e lo nascondeva con dei falsi sorrisi e un finto buon umore.

" Oh no mia cara non devi piangere. Non voglio vederti soffrire in questo modo. Ma forse se gli aprissi il tuo cuore e gli confidassi la tua disperazione di certo il signor Jackson ti potrà aiutare" 

" Preferisco soffrire da sola piuttosto che coinvolgere le persone che mi stanno attorno"

La signora Murray rimase in silenzio per un pò: Forse non avrebbe dovuto discutere su quell' argomento delicato.

Ma lei voleva aiutarla a farle tornare il sorriso per lei quella giovane era come se fosse una figlia dopotutto. 

" Tutti i santi giorni mi manca, mi manca terribilmente. Uff! Se potessi riavvolgere il tempo e cambiare quello che è successo forse lui sarebbe ancora vivo sigh sigh"

 " Non piangere più mia cara. Adesso devi pensare al tuo futuro. Ricorda: Se avrai un problema vieni pure da me io sarò sempre qui per aiutarti"

Ad un certo punto dal corridoio si udirono degli schiamazzi: Tutti i bambini erano tornati dentro all' abitazione che loro chiamavamo casa per dedicarsi alla loro routine giornaliera: si lavavano, si pettinavano e successivamente si dirigevano tutti nella sala da pranzo per consumare l'ultimo pasto della giornata.

" Ehi guardate ragazzi Sarah-chan è qui"

Tutti i bambini dopo averla vista si precipitarono verso il salotto per poi soffocare la giovane con dei lunghi abbracci

" Bambini state calmi abbracciatela uno alla volta altrimenti la soffocherete" esclamò la signora Murray allarmata

" Sarah-chan resterai con noi, vero?"

" Ci racconterai delle fiabe, stasera? Oh ti prego ti prego" esclamò una bambina dai capelli color nocciola e dagli occhi blu come il mare

" Ma certo Christine resterò. E poi io adoro stare con voi. Siete come una famiglia per me"

In quel preciso istante la tristezza riuscì a sparire, almeno per un pò: Quando stava con i bambini Sarah riusciva a ritrovare la sua serenità anche se per poco.

L' ora di cena trascorse in fretta tra schiamazzi e risate e quando l' orologio a pendolo suonò le dieci tutti i bambini si precipitarono verso i loro letti nel grande dormitorio.

" Quale fiaba ci racconterai oggi?" esclamò la piccola Grace dopo essersi messa sotto le coperte.

A Sarah le piaceva molto quella bambina: Assomigliava molto a lei in gioventù. 

La piccola aveva una cascata di capelli scuri e lisci e il suo sorriso contagiava tutti all'interno dell' orfanotrofio.

Cosi la giovane dopo essersi seduta comodamente su una sedia al centro della stanza esclamò

" Bene oggi vi racconterò una fiaba giapponese. S'intitola La principessa Kaguya."

C'era una volta, tanto tempo fa, un vecchio che viveva con sua moglie in un piccolo villaggio. La coppia ricavava il necessario per vivere dai bambù, con cui faceva dei cesti ed altri oggetti.

Un giorno il vecchio si trovava nella foresta di bambù, come al solito, quando ne vide uno che stranamente splendeva. Quando lo tagliò, con sorpresa, vi trovò una bambina in fasce; vi trovò anche tante monete d'oro.

Il vecchio e sua moglie, che non avevano figli, decisero di allevare la bambina come se fosse stata la loro vera figlia, e la chiamarono Kaguya Hime (Principessa Bambù).

Fu così che la nuova famiglia, prima povera, divenne una delle più ricche del villaggio.

La bambina cresceva e diventava ogni giorno più bella, tanto che tutti gli uomini del villaggio la andavano a trovare e ne chiedevano la mano al vecchio.

Ma lei sembrava non dare importanza alla cosa e non degnava alcun uomo di uno sguardo. 

Allora il vecchio disse ai pretendenti che chiunque le avesse portato il tesoro immaginario, l'avrebbe presa in moglie. Ma nessuno dei pretendenti vi riuscì: alcuni portarono doni molto costosi cercando di ingannarla senza successo, altri invece lasciarono perdere e non si dedicarono alla ricerca del tesoro immaginario. 

Il tempo passava e i due genitori adottivi si accorsero che la fanciulla guardava spesso la luna e piangeva. Allora le chiesero come mai guardasse così tante volte la luna e come mai piangesse vedendola.

"Vedete" disse infine la ragazza "Io provengo da lì. Ed il 15 Novembre degli angeli verranno a riprendermi" 

Quando venne la notte del 15 Novembre, il vecchio padre e sua moglie chiamarono alcuni soldati in difesa della propria figlia adottiva cui erano ormai molto affezionati.

Non volevano che ritornasse sulla Luna, e per questo erano molto tristi. Quando fu l'ora stabilita, una luce accecante partì dalla Luna e investì il castello ed i soldati che caddero per magia in un sonno improvviso. 

Fu allora che la principessa Kaguya si abbandonò dolcemente a quella forza misteriosa ed alcuni angeli la portarono via. Ai vecchi genitori in lacrime non restò che vedere la figlia scomparire nel cielo.

" Che storia triste" esclamò Grace mentre si asciugava le lacrime con il dorso della mano

" Anche Sarah-chan è una principessa. Deve solo trovare un principe che la prenda in sposa" 

" Oh forse anche un re"

" Magari un imperatore,forse" 

" Come? Io sarei una principessa?"  esclamò Sarah sorpresa da tali parole: Nessuno a parte suo fratello David l'aveva chiamata così. 

" Come dici sempre l'amore è un mistero da scoprire ogni giorno. E forse quel signore tanto gentile che è venuto a trovarci potrà avere le chiavi del tuo cuore"

" Un signore tanto gentile? Ma di chi state parlando?" 

" Ehm... è successo tutto tre giorni fà. Noi stavamo giocando come al solito quando all' ingresso è sbucato fuori questo signore. Indossava un cappello nero, portava degli occhiali da sole ed era vestito elegantemente. Di sicuro era una persona famosa. Ma non mi ricordo il suo nome" esclamò uno dei bambini mentre stringeva il suo orsacchiotto

Flashback
Michael era uscito dal Ranch per fare una passeggiata. Si era travestito perciò non avrebbe corso il rischio di essere riconosciuto dalla gente.

Dopo aver attraversato un piccolo parco si ritrovò davanti ad un cancello. Sopra di essa una scritta a caratteri grandi citava: The Murray's Orphanage.

Lui adorava molto fare delle beneficenze agli orfanotrofi di tutto il mondo ma sopratutto adorava stare con i bambini.

Cosi decise di entrare: Dopo aver aperto il grande cancello attraversò cosi il grande giardino per poi osservare i bambini intenti a giocare tra di loro.

" Ehi guardate c'è un signore che ci stà guardando. Ma chi sarà?" esclamò uno di loro indicando Micheal con un dito

" Mh... a giudicare dall' abbigliamento sembra un signore molto importante" 

" Oh io so chi è. E' Michael Jackson" 

" E tu come lo sai?"

" Lui è il re del pop. Lo abbiamo sentito anche alla radio stamattina stava cantando una delle sue canzoni"

" Eh vero è lui"

All' improvviso tutti i bambini si precipitarono verso la popstar. Micheal di certo non si era aspettato di ricevere un' accoglienza cosi calorosa.

" Tu sei Micheal Jackson, vero?"

Il re del pop si inginocchiò di fronte ai bambini dopodichè si tolse il cappello e fece un breve inchino

" In persona"

" Come mai sei venuto qui?" chiesero di nuovo i bambini con curiosità

" Sono venuto a fare una passeggiata. Ma quando passo davanti agli orfanotrofi mi fà piacere rimanere ad osservare i bambini che giocano. Io adoro i bambini cosi come gli animali e il pianeta terra"

" Abbiamo sentito che hai visitato molti orfanotrofi in diverse parti del mondo. Sembri una brava persona ed adori stare con i bambini"

" I bambini avranno sempre un posto speciale nel mio cuore"

" Avete sentito? Allora Sarah-chan non mentiva. Lui adora stare con i bambini" 

" Sarah-chan?" chiese confuso il re del pop ma subito s'addolcì sentendo quel nome 

" Sarah-chan viene sempre da noi quando ha del tempo libero. Lei ci vuole bene ci racconta sempre delle favole e gioca spesso con noi" esclamò la piccola Grace " Noi la consideriamo una principessa perché è gentile e di buon cuore"

" Avete ragione. Sarah è una ragazza molto gentile" disse poi Micheal osservando ad uno ad uno quei piccoli bambini che gli stavano attorno.

Fine flashback

 -Il signor Jackson ha detto questo di me?- pensò la giovane mentre le sue guance si tinsero di rosso per l'emozione

" Guardate Sarah-chan ha la faccia tutta rossa" 

" Ah! Avanti bambini adesso dovete dormire. Ne riparleremo un' altra volta adesso devo andare. Ma vi rivedrò tutti molto presto" disse Sarah rimboccando le coperte a Grace come se fosse stata una mamma

" No non andare via. Resta con noi. Puoi rimanere qui a dormire" insistettero tutti i bambini mentre scesero dai loro letti per poi raggiungere la ragazza

Ma alla fine Sarah li fece ritornare nei loro letti e dopo avergli cantato una ninna nanna riuscì ad uscire dal grande dormitorio.

Chissà che ore si erano fatte si chiedeva ormai si era fatto tardi e doveva tornare al Ranch.

" Ma non vorresti fermarti qui per stanotte?" le chiese all' improvviso la signora Murray mentre si rimise a posto lo scialle in modo da non prendere freddo

" Ma no non si disturbi. Sicuramente mi staranno aspettando"

" Ma fuori stà piovendo a dirotto. Forse sarebbe meglio se tu rimanga qui. Farò subito una telefonata al signor Jackson. Sarà in pensiero per te. Tu intanto vai a dormire. Sarai esausta" 

Cosi la giovane decise di arrendersi: Quando la signora Murray insisteva su una cosa diventava molto testarda.

Dopo essersi diretta nella camera da letto che la signora Murray le aveva preparato  la giovane si coricò nel grande letto a baldacchino spense la luce dopodichè cominciò ad osservare il soffitto: Non riusciva a dormire e in quei giorni erano accadute tante cose.

Aveva trovato un lavoro a Neverland, il suo capo non era un uomo qualunque ma era il re del pop e le altre domestiche che lavoravano nel ranch erano molto gentili con lei. 

Daltro canto la signora Middelton era una donna acida e superba ma questo non le importava.

Invece il signor Jackson era un uomo gentile e di buon cuore e la sua musica era bellissima e amata da un sacco di persone.

Non sapeva molto su di lui ma credeva che sotto quella maschera da popstar miliardaria ci fosse un uomo solo e che il signor Jackson avesse avuto bisogno di qualcuno che lo amasse per quello che era.

Da quel che aveva sentito da Jennyfer e Colette, Micheal si era sposato con Lisa Marie Presley, la figlia del re del rock, Elvis Presley.

Di certo era una donna affascinante aveva pensato Sarah ma anche se loro si erano innamorati l'uno dell' altra non potevano stare insieme e cosi avevano troncato la relazione.

 Ma successivamente avevano instaurato un rapporto d'amicizia.

Subito dopo Micheal si era risposato ed aveva avuto dei figli. Lui era fiero di essere diventato papà perchè i suoi bambini erano la sua gioia più grande.

-Chissà che cosa si prova ad essere genitori- pensava la giovane mentre si lasciò cullare tra le braccia di Morfeo 
  
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