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Autore: Sherry93    02/11/2017    1 recensioni
Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inquisitore, Solas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 2

Nei due giorni di attesa recuperai le energie perse nel lungo viaggio, Dorian mi spiegò nei dettagli cosa avrebbe fatto di preciso. Era un incantesimo complicato, che avrebbe richiesto molto potere, dal mio DNA avrebbe ricostruito ossa, legamenti, muscoli, nervi e pelle. L’operazione sarebbe durata parecchio, infatti non sarebbe stato da solo ad assistermi, ma aveva coinvolto un’amica fidata, che faceva parte del Magisterium con cui aveva formato il gruppo dei Lucerni per riscattare l’onore del Tevinter.

-Quindi è lei l’Inquisitore di cui mi parli sempre, è un onore finalmente conoscerla-

-Lei è Maevaris Tilani, un Magister come me- la presentò Dorian

-L’onore è mio, ma chiamami pure Yen. Mi metto nelle vostre mani-

Tilani sorrise -Faremo tutto il possibile, per riaverla tra noi-

-Bhe, dimmi cosa devo fare- cercavo di rimanere tranquilla, ma iniziavo ad essere un po’ nervosa.

-Andiamo nella tua camera e siediti sul letto, abbiamo già sistemato l’occorrente- rispose Dorian, sentivo fisso il suo sguardo preoccupato sulla schiena. Feci quanto mi aveva detto, accomodandomi, mi ritrovai tra le mani un bicchiere con una sostanza azzurra, sembrava Lyrium liquido.

-Per curiosità, questo sarebbe…?- domandai

-Bevilo e poi sdraiati, ti farà perdere i sensi oltre a non sentire dolore ed a evitare infezioni, la ferita va riaperta…come ti avevo già detto in passato Solas ha fatto un ottimo lavoro, ha evitato che l’Ancora ti uccidesse, ma che lo facesse anche il tuo stesso corpo. Il braccio è stato suturato con la magia alla perfezione. Da quello che mi hai raccontato ha fatto tutto in pochi minuti, ha distrutto il marchio  ed evitato che provassi dolore oltre al morire dissanguata…ci vuole una quantità di mana impressionante per fare tutto da soli. Sarò sincero, l’operazione che stiamo per fare ora verrebbe più semplice e veloce a lui che a noi, visto che ha conoscenze superiori a quelle di cui siamo al corrente- spiegò serio, notai anche un lieve nervosismo che stava cercando di nascondermi.

Non posso più tirarmi indietro, non posso continuare ad aspettare, non ho tempo. Sospirai

-Io continuo a volerlo fare, sai il perché, non posso arrendermi così, apprezzo tantissimo l’aiuto che mi stai dando, ma ora io lo chiedo a te, vuoi andare fino in fondo?- notai Tilani, seguire attentamente la nostra conversazione

-Certo che lo farò! Non intendo abbandonarti, ti ho proposto io questa cosa e voglio che ritorni a uccidere gente con la stessa agilità di prima, poi se servirà anche a picchiare quel bastardo, tanto meglio!-

Abbozzai un sorriso e mi tolsi la maglia, rimanendo solo con i pantaloni  e la fasciatura che copriva il seno -Bene, ho lasciato istruzioni a Cassandra nel caso…-

-Non dirlo neanche!- venni interrotta dall’allarmismo di Dorian

-Lo dirò invece, ho scritto qualcosa a voi e una lettera in particolare per Solas, basterà farla trovare alle sue spie. Siamo stati attenti, sa che sono in Tevinter, ma non sa cosa stiamo per fare, sia che vada bene o male, grazie a tutti- fissai Tilani che mi fece un cenno del capo in risposta, e mi si avvicinò -Posso?- chiese indicando il braccio che avrebbe dovuto subire la ricostruzione, assentii con un cenno del viso. Lo toccò guardando affascinata le cicatrici -È straordinario, l’ha già detto Dorian, ma è stato usato un incantesimo di guarigione notevole- infuse nel moncherino del potere sondandolo e divenne ancora più sorpresa -Questo…Solas, giusto? Deve tenere moltissimo a te-

Ero un po’ imbarazzata -Da che cosa lo deduci?- chiesi curiosa

Sorrise -Bhe, ti spiego, si sutura per fermare il sangue, ed è quello che ha fatto lui, ma buona parte dei nervi e muscoli viene distrutta, ma lui qui ha fatto in modo che potessi ricevere l’intervento che stiamo per fare ora. C’è un sigillo latente che ha protetto ogni componente del braccio, la ferita quando andremo a riaprirla non sembrerà vecchia di un anno, ma come se l’avessi appena subita. È una magia che si usa massimo per qualche ora, per esempio per spostarti dal campo di battaglia in una tenda. Qui è applicato da un anno, io o Dorian non siamo in grado di fare una cosa del genere-

-Capisco, allora almeno per questo vi faciliterà il lavoro?-

-Sì, non dobbiamo revitalizzare nulla, che poi dopo un anno sarebbe stato alquanto difficile un esito positivo- la fissai sorpresa per poi abbassare lo sguardo. Mi stai proteggendo ancora? Stupido orgoglioso! Mi si offuscò la vista per delle lacrime che trattenni e ricacciai indietro -Grazie, per aver chiarito Tilani-

Bevvi quel liquido color del cielo…un senso di nausea prese il sopravvento, mi sdraiai -Potevi avvisarmi che era disgustoso!- mi lamentai, udii Dorian ridere, ma come se fosse molto lontano, stava facendo effetto, divenne tutto completamente buio.

Una fitta atroce proveniva dalla spalla, penso fosse da quelle parti, volevo urlare, ma non ne avevo le forze, il cuore sembrava stesse per esplodere, di nuovo un senso di nausea, avrei vomitato dal dolore se fosse stato possibile, percepivo un bruciore intenso, non udivo nulla, le orecchie fischiavano, ritornò di nuovo tutto buio. Avevo sempre dolore, la spalla o il braccio, quello che era, pulsava, era quasi insopportabile, sembrava incandescente e diavolo se faceva male! Tenevo gli occhi chiusi e udivo delle voci, non capivo una parola, faceva freddo, avevo i brividi e la nausea, si fece di nuovo tutto buio. Silenzio, aprii gli occhi, non c'era nessuno, mi sentivo strana, confusa, esausta, mi colpii un tremendo mal di testa, di nuovo più nulla. Ripresi i sensi, mi sentivo normale, stavo bene? Ero ancora confusa, l’effetto era identico a quando mi ero presa la sbronza con Bull, mi sentivo normale, ma da schifo. Un tiepido calore sulla mano, voltai il viso per capire, accanto a me Cassandra che me la teneva tra la sue, le strinsi le mani sollevata, ero viva. Era finita anche questa. Si svegliò immediatamente e di colpo mi abbracciò

-Sei viva! Sei di nuovo tra noi!- esclamò con gioia

-Sono anche io felice di rivederti Cassandra-

Aveva le lacrime agli occhi, evento più unico che raro -Che giorno è?- le domandai

-L'operazione è durata due giorni, non so come mai, ma Dorian e la sua amica sembravano sconvolti, ma alla fine è andato tutto bene. I giorni successivi hai avuto una febbre molto alta, abbiamo rischiato di perderti, ma ti sei ripresa. È passata una settimana, grazie ad Andraste sei viva, se...se...- non finì la frase e si coprì il viso con una mano -Potrò finalmente bruciare quelle lettere che mi hai lasciato!- concluse con soddisfazione scaricando la tensione che l’accompagnava da giorni.

-Cassandra, grazie- risposi con un sorriso -Dorian?-

-Dovrebbe arrivare tra poco, passa due se non tre volte al giorno per controllarti, e per sua fortuna sei sveglia, se no lo ammazzavo!-

Sorrisi e mi guardai intorno, alzai il braccio sinistro, lo guardai, toccai e piegai le dita, sembrava funzionare tutto correttamente ed era identico al mio vero braccio. Ci sarebbe voluto tempo per riprendere confidenza, soprattutto a tenere un pugnale.

Mi alzai un po' -Aspetta! Sei ancora debole!- esclamò evidentemente allarmata, come se da un momento all’altro mi fossi rotta come un calice di vetro

-Tranquilla Cassandra, voglio solo mettermi più comoda, per adesso di alzarmi non se ne parla- la rassicurai, mi sentivo bene, ma sfinita. Il mio corpo stava ancora subendo le conseguenze dell’operazione. Entrò nella stanza Dorian, e il suo sguardo si illuminò di gioia e sollievo

-Lo sapevo che sei resistente!-

-Meno male che lo sapevi tu Dorian!- sorrisi -Quindi, Cassandra mi ha fatto il resoconto di questa settimana e mi chiedo, perché eravate sconvolti? Cosa è successo?-

Dorian mi guardò titubante, prese una sedia e si mise di fianco al mio letto.

-Allora amica mia, diciamo che è successa una cosa, che non mi sarei mai aspettato in tutta la mia vita-

Iniziò a raccontarmi di come quando avessero quasi finito e la stanza fosse intrisa di una concentrazione magica così elevata, che il mio sangue ha cominciato a reagire, non so bene come spiegarlo, ma Dorian ha detto che probabilmente il mio sangue antico si è risvegliato. La cosa sbalorditiva però non è stata più di tanto questa, ma che il mio potere sopito, sembra infinito, ho un energia magica terrificante che farebbe invidia a qualunque Magister.

-È strano quello che ti è successo, se fossi stata una maga fin dalla nascita da bambina al tuo clan se ne sarebbero accorti…i tuoi genitori…?-

Lo interruppi -Ho dei genitori adottivi, Dorian, non ho mai conosciuto i miei genitori biologici, quindi tutto sarebbe possibile, ma come hai detto tu non si sarebbero risvegliati in età adulta-

Sospirò -Bhe, è inutile discuterne ora. Quindi riposati il più possibile, quando sarai di nuovo in forma, metterò al tuo servizio il mio tempo libero, non oso immaginare che facce farebbero tutti quegli idioti dei miei colleghi, se venissero a sapere che il Magister Dorian Pavus ha come allieva, uno di quegli elfi che disprezzano tanto-

-Sarò onorata di imparare dal migliore a controllare questo potere, ma prima vorrei imparare a fare le cose più semplici con questo nuovo braccio-

Sorrise -Certo, ci sentiamo tra po', riposati-

-Ah Dorian…- lo richiamai e si voltò -Tilani ha detto che c’era un sigillo, Solas ha sentito che è stato spezzato?-

-No, non rimane un collegamento con chi l’ha lanciato, se non lo viene a sapere dalle sue spie, non sa ancora del braccio e come sai qui non può entrare nessuno a parte me-

-Bene, ringrazia ancora Tilani da parte mia-

I giorni passavano lenti, le mie condizioni miglioravano. Finalmente potei abbandonare il letto e camminare un po', un bel bagno e mi sentivo come nuova, iniziai ad esercitarmi a tenere in mano il pugnale. La mano funzionava divinamente, dovevo abituarmi a sentirla come mia e non come un corpo estraneo, ma per quello ci voleva tempo.

Tiravo giù vari libri dagli scaffali a caso, leggendo quello che trovavo mi capitarono tra le mani manoscritti sull'Oblio, argomentati in modo assai contrario e diverso di come lo avevo conosciuto con Solas.

Solas, almeno una volta al giorno pensavo a lui, spero che stia bene e che non stia architettando qualche altra pazzia, almeno se lo deve fare lo voglio ritrovare prima. Mi manca, mi manca terribilmente. Sfogliai le pagine, ritrovandomi davanti un disegno di un demone dell’orgoglio, restai a fissarlo e mi si parò davanti il ricordo del viso di Solas furioso e poi profondamente afflitto. Saggezza. Lui sta resistendo anche senza il tuo aiuto, sono sicura che gli sei stata di supporto e conforto per molti anni. Quel giorno avrei tanto voluto riuscire a salvarti, solo per lui, magari mi avrebbe mostrato ancora quel sorriso che adoravo, invece mi hai fatto scoprire il suo odio e la sua ira. Alla fine non lo avevo fermato. Io non mi sarei fermata. Era stata vendetta, giustizia o entrambe?

Cominciai con Dorian ad esercitarmi nei primi incantesimi, all'inizio non fu facile prendere confidenza con tutto quel potere. I sussurri del pozzo del dolore mi stavano aiutando come mai avevano fatto prima e per la gioia di Dorian imparavo in fretta, molto in fretta.

Ero seduta su una poltrona di fronte al camino -Cassandra, qualche traccia? Qualunque cosa, che mi permetta di trovarlo, Leliana non ha trovato nulla? Lui può sparire così, ma non penso che gli elfi che ha al suo servizio possano fare lo stesso facilmente!- avevo detto quelle parole rassegnata, mi stavo deprimendo, non andava bene, mi sembrava di perdere tempo, ne avevo già lasciato passare fin troppo. Tra lo scioglimento dell’Inquisizione, la ripresa delle nostre vite perché sembrasse tutto normale e l’infiltrazione delle nostre spie, che era stata tutt’altro che semplice senza più alleanze ufficiali, è già passato un anno! Mi alzai e guardai fuori dalla finestra, arrabbiata, continuavo a essere arrabbiata. Perché? Perché non mi aveva portato con lui? Era una mia scelta e volevo aiutarlo a portare quel peso, non voglio che affronti tutto questo da solo! Stupido orgoglioso! Perché mi vuoi proteggere fino a sparire dalla mia vita? Pensi davvero che riuscirei a dimenticarti?

-Vado in giardino ad esercitarmi, rischio di far esplodere qualcosa…- mi diressi verso la porta come una furia.

-Yen...mi dispiace...- rispose triste

Mi voltai verso di lei -Non è colpa vostra Cassandra, so che state facendo il possibile, perdona questi miei sfoghi- presi i pugnali, il mantello e mi misi il cappuccio, avevo cambiato idea, avevo bisogno di camminare, dovevo trovare un posto dove stare da sola, volevo provare più seriamente il potere che mi sentivo scorrere nelle vene. Ne sentivo il bisogno, era come cercare di domare un drago e i sussurri incitavano questa mia sete di sapienza. Dorian faceva molto per me, ma i sussurri mi stavano insegnando a conoscere appieno questo potere, più imparavo più ormai li capivo perfettamente. Mi capitava, anche senza accorgermene di rispondere nell'Antica Lingua, stavo cambiando.

   
 
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