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Autore: Dmitrij Zajcev    08/11/2017    1 recensioni
Noah Skirata, un mandaloriano vissuto durante le guerre Mandaloriane, combatté al servizio di Mand'alor il definitivo come capo della squadra rossa, una task force di mandaloriani, formata da sei membri, il cui obbiettivo era quello di eliminare i nemici principali dei mandaloriani, di battaglia in battaglia. Durante la guerra, la sua vita cambierà, facendogli vivere delle avventure per tre epoche diverse.
N.B.: Poiché i mandaloriani tendono a parlare mischiando il basic (linguaggio comune della galassia) e il Mando'a (linguaggio dei mandaloriani), alla fine di ogni capitolo ci sarà un piccolo glossario delle parole o frasi dette durante il capitolo. Frasi/parole che vengono riutilizzate in capitoli successivi non verranno ritradotte.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Quattordicesimo anno della Guerra contro la Repubblica. Settore di Duro.»

A parlare è Voca. È cresciuto, dall'ultima volta che l'ho incontrato, a Jebbles… più di duemila e novecento anni prima della re-sincronizzazione di Ruusan. Siamo in viaggio da Jebble a Concordia, la luna di Manda'yaim. Mi chiedo come sia ridotta ormai la capitale. Il capo della Death Watch, un umano di nome Pre Viszla, ha detto che l'attuale governo mandaloriano è alleato con la Repubblica, e che predica il pacifismo. Ma ora… ora che sono solo, su una nave troppo grande per me, con troppi ricordi per poterli soffocare, non mi importa di questi evaar'la Mando'ade… è da quando sono partito da Jebble che sto guardando in loop l'olo-diario che Voca, Rey, Kaye ed Azrael hanno scritto per me in tutti questi anni…

«Ori'vod… vorrei che fossi qui. Abbiamo raggiunto il settore di Duro e l'abbiamo conquistato. Siamo a pochi parsec da Coruscant, dal cuore della Repubblica. Potremmo distruggerla, conquistare la Repubblica e finire questa guerra. In quest'anno in cui non ci sei stato… sono successe tante… troppe cose. I Jedi si sono organizzati, guidati da un guerriero noto come Revan. Demagol… è morto. Abbiamo saputo che è stato ucciso nel suo pianeta natale, ma non sappiamo minimamente quale esso fosse. Kaye è diventato il nuovo capo della Squadra Rossa, e m'ha incaricato di mandarti ogni volta che è possibile un rapporto… avremo tanto da raccontarti quando ti sveglierai…»

Vedo mio fratello sfocato… non riesco a vederlo bene. Sto piangendo… senza accorgermene, mi sono buttato in ginocchio, piangendo come un bambino… l'ultima registrazione è interrotta a metà… l'ho già vista… e man mano si sta avvicinando. E sapere che cosa fosse successo a lui… a tutti i miei vode… fa male… più di ogni colpo di blaster. Sono l'ultimo dei Taung. Sono l'ultimo della mia razza e della mia famiglia… e mi sento come morire ancora una volta a ogni parola di uno di coloro che furono la mia famiglia. Ogni parola è una cicatrice. A ogni parola posso solo immaginare le loro sofferenze nell'attimo della morte. E ogni volta il dolore si rinnova ancora. E ancora. E ancora. Fino a sopraffarmi. Non ascolto nemmeno più la voce di Voca… almeno fino a quando… fino a quando non sento sette. Maledette. Parole.

«Sedicesimo anno di Guerra. Sistema di Malachor…»

No…non posso vederlo di nuovo… non posso…  ma nonostante io non voglia… alzo la testa. Voca è ferito, è senza un'occhio… ha una benda sul volto. Vedo per un attimo Azrael, che corre verso le torrette.

«La situazione è veramente shu'shuk. Revan ha attirato l'intera flotta Mandaloriana intorno a Malachor V… siamo sotto fuoco intenso. Non so quanto la comunicazione… resi…rà… Noah…»

La trasmissione è confusa… ma dopo pochi minuti ritorna funzionante. Con le notizie peggiori con sé. È Kaye a parlare, stavolta. Sta piangendo.

«Noah! Mand'alor… kaysh'bui kyrayc…Revan… Revan l'ha ucciso!»

Poco dopo, vedo la figura di Kaye tremare. Il generatore di Massa Oscura creata da Revan è stato messo in funzione.

«Noah… la… stia… preci…NOAH! Aiu…»

La comunicazione si chiude di colpo, mentre la nave di Kaye e Voca… precipita, schiantandosi sul pianeta come quasi tutta la flotta mandaloriana e quella repubblicana. Con loro muore anche l'intera razza dei Taung, tranne me.

«Noah… mi senti? Sono Hunn Wruhl. Siamo arrivati a Concordia. Preparati a uscire dall'Iperspazio.»
«Vor'e, Hunn. Vi sono in coda.»

Dico, alzandomi e rispondendo al comlink, per poi dirigermi alla cabina di pilotaggio.

«Ni su'cuyi, gar kyr'adyce, ni partayli, gar darasuum, vode.»

Mormoro, mentre dentro di me qualcosa inizia a crescere. Un desiderio di morte… un desiderio di distruzione. Inizio in quel momento a desiderare di morire in guerra, di morire in battaglia e raggiungere dunque i miei fratelli e le mie sorelle.

Una volta sceso, Pre Viszla mi si avvicina, togliendosi l'elmo e dandomi ufficialmente il benvenuto nella Death Watch.

«Dimmi, Pre… chi sono i nostri Tomade
«La Confederazione dei Sistemi Indipendenti, guidata dal Conte Dooku. Loro ci aiuteranno a liberarci di Satine Kryze.»
«Abbiamo solo Concordia, come base?»
«No. Anche su Concord Dawn e sulla luna di Dxun.»
«Dunque la vecchia base mandaloriana è stata mantenuta sulla Luna dei Demoni. Mi recherò là dopo aver finito di riparare la nave e il Basilisk. Ma prima voglio che Satine abbia un messaggio da parte mia. Un messaggio da mostrare a tutta Mandalore.»

Dico, per poi risalire sulla nave, rimettendomi l'elmo e registrando un messaggio che avrei fatto mandare a Keldabe, la capitale.


Quattro giorni dopo, con l'aiuto di alcuni membri della Death Watch, sono riuscito a mandare il messaggio su tutta l'Holonet di Mandalore e io -incappucciato in modo da non essere riconosciuto, osservo da un vicolo tutta la scena.

«Evaar'la Mando'ade. Io sono Noah del clan Skirata. Appartengo alla Death Watch e non temo di affrontare voi e la Repubblica. Gar'bui digur mando'ade an meg r'akaanir jetiise! Voi state sputando sui nomi di coloro che morirono per ciò che credevano. -Dice la mia registrazione, per poi mostrare gli ologrammi di Cassus, dei membri della Ge'tal Tsad, di Canderous Ordo, di Te Ani'la Mand'alor -Gar n'ijaat gar kyrayce. Gar n'ijaat gar buire meg ash'amu ti ijaat o'r kyrbej. Colui che vi parla, lo sa eccome, di cosa sta parlando. Io sono l'ultimo della mia razza. -Continua la registrazione, tornando a mostrarmi mentre mi tolgo l'elmo, mostrando il volto dell'ultimo Taung esistente della galassia -Io sono l'ultimo Taung e ultimo Mando'a che ha combattuto contro i Jedi durante le guerre Mandaloriane. Siete così sicuri di essere nel giusto, nell'ascoltare una Auretii che parla di pace, mentre Mandalore è sempre stata simbolo di guerra e battaglia?»

Infine, lascio un simbolo a chiudere la registrazione. Un cerchio fornito di punte, il simbolo dei Crociati Mandaloriani, con sopra il simbolo della Death Watch.


 

Glossario
Manda'yaim
: Mandalore (il pianeta)

Evaar'la Mando'ade: Nuovi Mandaloriani
Ori'vod: Fratellone, fratello Maggiore.

Vode: Fratelli.

Shu'shuk: un disastro, una catastrofe.

Mand'alor…kaysh'bui kyrayc: Mandalore… è morto…

Vor'e: grazie.

Ni su'cuyi, gar kyr'adyce, ni partayli, gar darasuum, vode: Io sono vivo, ma voi siete morti. Io vi ricordo, dunque siete eterni, fratelli.

Gar'bui digur mando'ade an meg r'akaanir jetiise: Avete dimenticato i Mandaloriani che combatterono contro i Jedi.

Gar n'ijaat gar Kyrayce. Gar n'ijaat gar buire meg ash'amu ti ijaat o'r kyrbej: State disonorando i vostri morti. State disonorando i vostri padri che sono morti in Battaglia.

  
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