Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: angyblu    10/11/2017    1 recensioni
Alessandra Lisi dal suo paesino di provincia si ritrova a Milano per la sua specializzazione in medicina.
Qui incontrerà il dottor De Martino, colui che ha in mano il suo futuro.
Mettiamoci anche che Luca De Martino non è altro che il fratello del suo attuale fidanzato.
Il destino si sa è beffardo e Alessandra si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita."
( William Shakespeare)


POV ALESSANDRA

"Alessandra, veloce! Tra un'ora hai il treno".

"Arrivo, mamma".

Finisco di chiudere le valigie e scendo giù in salotto, dove vedo papà leggere distrattamente il giornale, sorseggiando il suo caffè, e la mamma seduta a cucire lo stesso punto della maglia, non so da quanti minuti.

Scoppio a ridere e le bacio una guancia. "Non essere preoccupata, mamma. Andrà tutto bene".

"Amore, per qualsiasi problema chiamaci e ti raggiungiamo a Milano".

Annuisco e raggiungo mio padre che mi aspetta per accompagnarmi in stazione dove ci aspetta Martina, la mia migliore amica, che per me è la sorella che non ho mai avuto.
Lei non vede l'ora di arrivare a Milano e di cominciare la sua nuova vita.
Potrei dire che è molto più felice di me.
Mio padre e il suo si conoscono sin da bambini e hanno aperto l'unica piccola clinica veterinaria del nostro paesino, mentre le nostre mamme, tre anni fa, hanno deciso di aprire una piccola pasticceria.
Arriviamo in stazione e troviamo Martina con suo padre e suo fratello, Romeo.

"Il treno intercity 1245 per Milano centrale partirà fra cinque minuti. I passeggeri sono pregati di salire sul treno il prima possibile".

Martina e io salutiamo tutti e saliamo sul treno. Guardo mio padre con occhi tristi. Sto per lasciare per la prima volta la mia famiglia e non per un semplice viaggio.
Ad aspettarci a Milano troveremo il mio fidanzato Marco.
Stiamo insieme da solo sei mesi, ma sembra che ci conosciamo da una vita e che siamo fatti per stare insieme.
Ci siamo conosciuti in Sardegna durante le vacanze, e da quel giorno non ci siamo più lasciati, ma è sempre  stato lui a venire nel mio paese, proprio a causa del mio trasferimento.

Durante il viaggio non faccio altro che guardare il paesaggio che scorre attraverso il finestrino del treno.
Dentro me c'è un tumulto di sentimenti, provo paura ma allo stesso tempo felicità.
Dopo ore arriviamo a Milano.
Da lunedì sia io che Martina cominceremo la nostra specializzazione: lei in pediatria, mentre io in cardiochirurgia, che poi è la stessa specializzazione di Marco, solo che lui è già al secondo anno.
Ho sempre amato la cardiochirurgia è sempre stato il mio sogno sin da adolescente e da lunedì avrò finalmente la possibilità di rendere il mio sogno realtà.

Sento Martina fischiare e mi giro.

"Tesoro, non pensavo che Marco fosse ricco".

Guardo Marco appoggiato a una Ferrari. "Ehm, non lo immaginavo nemmeno io. Non mi ha mai detto nulla della sua famiglia. So solo che ha due fratelli e una sorella".

Non ho mai conosciuto la sua famiglia per la lontananza che ci separava. Da un lato mi è dispiaciuto, ma ora sono contenta perché so che qui a Milano avrò la possibilità di conoscerli.

"Dai, non pensiamoci. Ti presenterà la sua famiglia e vedrai che capirai tutto".

Sorrido a Martina sapendo che ora sarà inevitabile conoscere i suoi.

Vedo Marco venirci incontro, sorridendo. "Ragazze, ho chiamato anche un taxi per Martina. Le valigie nella mia auto non entrano".

Martina scoppia a ridere. "Hai noleggiato una Ferrari per un giro turistico?"

Marco l'abbraccia, ridendo. " No è mia. E ora fammi salutare la mia ragazza come si deve".

Si avvicina e mi prende il viso, baciandomi lentamente.
"Benvenuta a Milano, amore".

Lo abbraccio forte sentendo il calore del suo corpo, mi è mancato e finalmente siamo insieme.

Dopo aver caricato le valigie sul taxi, salgo sull'auto di Marco, mentre ci dirigiamo all'appartamento che lui ha trovato per me e Martina.

"Perché non mi hai detto che sei ricco?"

"Non lo sono, cioè si, ma è grazie al lavoro dei miei genitori".

"Che lavoro fanno? Anche i miei lavorano, ma non sono così ricca da permettermi una Ferrari. Mi sono concessa il lusso di una 500".

"Non agitarti, Alessandra. I miei genitori sono medici e prendono degli stipendi abbastanza alti".

"A quanto pare hai omesso molte cose sulla tua famiglia".

"Siamo arrivati. Ecco qui il vostro appartamento".

Scendo dall'auto e trovo già Martina ad aspettarci con le valigie.
Il taxi ha fatto prima di noi.
Noto che siamo in una delle migliori zone di Milano e mi sembra impossibile, visto il misero affitto che io e Martina dobbiamo pagare. Marco nota il mio viso turbato e comprende cosa mi affligge.

Mi appoggia una mano sulla guancia e mi guarda con tenerezza "Ascoltami, Alessandra. Questo palazzo appartiene ai miei genitori. Su nell'attico abita mio fratello maggiore, mentre tu e Martina starete al secondo piano. Dovete pagare così poco d'affitto perche il vostro è l'appartamento più piccolo dell'intero palazzo".

"Ci sono il portiere, il giardino, la piscina interna, da come leggo su questo cartello. Ed ora mi dici che io e Martina dobbiamo pagare solo quattrocento euro, in uno dei quartieri più rinomati di Milano? Non voglio favori dalla tua famiglia".

Vedo Marco rabbuiarsi. "Qui gli affitti costano millecinquecento euro, e voi due non potete pagare quella somma, e non vi avrei mai fatto vivere in una bettola.Mi aspettavo almeno un grazie da parte tua, Alessandra".

Sento Martina tirarmi per un braccio.
"Scusala, Marco. Grazie di tutto quello che hai fatto per noi. Alessandra è agitata. La conosci, no? Quando è nervosa, dice cose che non pensa."

Martina mi lascia il braccio stringendolo leggermente e inizia ad avviarsi verso il portone  "Io inizio a salire. Alessandra, ti aspetto sopra".

Vedo Martina allontanarsi e Marco che mi guarda in attesa.

"Non mentirmi più, Marco. Non sopporto le bugie".

"D'accordo. Ascolta, domani è domenica e sono impegnato in un pranzo di famiglia. Ci vediamo lunedì in ospedale, ok?"

"Ok, va bene. Ciao, e grazie di tutto"

"Ciao, amore".

Salgo in casa consapevole che da domani mi aspetta una nuova vita!


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: angyblu