Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Miwako_chan    10/11/2017    4 recensioni
Naruto e Sasuke vivono al Villaggio dei Pescatori sulle sponde del lago Izuya, in un luogo immerso nella natura incontaminata. Sono migliori amici da sempre, ma quando i sentimenti iniziano a cambiare veloci e incontrollabili, diventa difficile continuare a percorrere la stessa strada.
[Questa fanfiction partecipa alla "Calippo Challenge" indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4 altrariva





L’ha cercato per tutto il Villaggio e alla fine si è arreso all’evidenza che Naruto fosse proprio nel luogo più faticoso da raggiungere. In cima al monte Setegai si erge il santuario shintoista dedicato al dio Hachiman, al suo interno vi è custodito il corpo sacro della divinità rappresentato da un arco dorato e una faretra. Uzumaki è sempre stato profondamente legato a quel luogo, dove si respira un’aria particolarmente pura e luminosa, circondati da un paesaggio percorso dalle suggestioni della spiritualità. Non che sia una persona religiosa o dedita a certe pratiche così prive di concretezza, ma certi luoghi rappresentano una sorta di spiraglio verso i propri cari e antenati, l’unico modo per avvicinarsi a qualcosa di ormai irraggiungibile. E dopo un profondo respiro, lo spirito s’innalza leggero, sollevato dalle noie quotidiane.

La strada è ripida, immersa nei boschi punteggiati dagli accesi colori dell’autunno. Verso la cima il terreno è così scosceso che sono state fissate delle catene alle rocce per offrire sostegno in caso di difficoltà.
Sasuke corre come un folle, talvolta arrancando. Vorrebbe fermarsi ma il suo cuore pompa furioso con una frenesia tale che, non appena rallenta, viene percorso sulle braccia da un prurito insopportabile. Reclina il capo all’indietro, le gambe si muovono libere e veloci, e osserva il cielo sbiadito fantasticando di essere ascoltato da una qualche divinità, ma non sa esattamente in cosa sperare.

Attorno al tempio si estende un prato cosparso qua e là da piccoli fiori dai petali semi trasparenti, fragili e bianchi. Naruto è seduto sopra una roccia ricoperta da licheni colorati, all’ombra di un imponente acero. I raggi del sole penetrano tra le fronde disegnando delicati giochi di luce. Il ragazzo pare assorto, lo sguardo scuro, indossa una maglietta arancione che spicca in modo chiassoso in quel quadro di semplice natura.
Una brezza leggera fa stormire le foglie e ondeggiare le strisce votive appese alle corde sacre che decorano la veranda del tempio.  

Sasuke ha la canottiera bianca appiccicata alla schiena e il sudore che gronda dalla fronte.

“Quando pensavi di dirmelo?” Nonostante tutta la rabbia in corpo si mantiene pulito nel linguaggio. Sotto la visiera del cappello, i suoi occhi riflettono l’usuale limpidezza, ora così acuminata da pungere. Naruto al contrario non è mai stato tanto disonesto e sporco. I suoi pensieri sono imbrattati di fanghiglia come i pesci gatto che discendono il fiume. Nasconde qualcosa d’inafferrabile in quelle sabbie limacciose, Sasuke ne ha il presentimento.

“Ehi”

Uchiha stringe i pugni fino a farsi sbiancare le nocche. “Pensavi di dirmelo una volta a Tokyo? Un po’ tardi non credi?”

Naruto scuote il capo e scende dal masso. “Sei stupido? Non far finta di non saperne nulla! È da mesi che te ne parlo, voglio andare a Tokyo perché voglio studiare lì.”
“Tu!” Sbraita con voce arrochita. “Tu non fai altro che parlare a vanvera. Come potevo sapere che facevi sul serio o era un’altra delle tue stronzate?”
“Che bastardo… come sarebbe a dire che parlo sempre a vanvera? Io sono una persona seria, così seria che a Tokyo domani ci vado sul serio.” Naruto l’affronta con un’energia tale che perfino uno come Sasuke inizia a sentirsi spaesato.

“A Tokyo non pensare che sia tutta ‘sta gran cosa, tornerai con la coda tra le gam—” Blatera con un ghigno dimesso.

Naruto l’interrompe: “Non iniziare con i tuoi discorsi intimidatori del cazzo.”

“Che speri di trovarci? Cosa ti manca qui?” Mormora, rabbuiandosi sotto la tesa del cappello.
“La possibilità di fare qualcosa di grande. Stando qui non combinerò mai niente a parte cazzeggiare, pescare e…”

“Tu non sai pescare.”

“Appunto!” Ringhia Uzumaki.

“Perché sei così ottuso da non accorgerti che qui hai già tutto, cosa puoi desiderare più di questo?” Sasuke lo dice con collera, aprendo un braccio verso il promontorio. I gabbiani descrivono ampi cerchi nel cielo, che si riflette nel lago Izuya creando l’illusione di fondersi con esso. Un panorama così abbacinante da strappare il cuore.

“Per me non è abbastanza.” Afferma duramente, senza nemmeno soffermarsi a guardare qualcosa che ha imparato a memoria. I suoi occhi chiari rimangono fissi su Sasuke. Si avvicina quasi volesse sbattere la fronte contro la sua, inclinando leggermente il volto. Uchiha si leva il cappello in un gesto inusuale.

“Inizi a essere irritante.”

“Non vuoi che ti stia così vicino?”

“No.”

“E cosa vuoi?”

Uchiha tace, ma le sue iridi grigie mostrano una lucida volontà.

“Sei venuto fin qua per cosa allora?” Naruto incalza, rabbioso. “Per ammorbarmi con le tue prediche? Non sei neanche in grado di dirmi che ci tieni alla nostra amicizia, che non dovremmo perderci!”

“Cosa diavolo dovrei dirti quando tu sei l’unico a voler gettare tutto alle ortiche! Io sto cercando di farti desistere da scelte sbagliate, visto che sei troppo idiota per capirlo da solo.”
Dietro quella scorza dura, Naruto comincia a credere che forse anche Sasuke ha le sue stesse paure. Sente un poco di calore riscaldargli il petto.
“Vieni insieme a me.” Gli rotola via dalla lingua e poi sgrana gli occhi, preoccupato. Il motivo per cui se ne sta andando è proprio Sasuke, allontanarsi da lui per non doverlo affrontare più in modo così diretto. Socchiude le labbra e il suo cuore impazzito accelera i battiti, quasi si aspettasse, in modo del tutto improbabile, una risposta affermativa dall’altra parte.
Il senso si perde tra le sue dita, mentre gli afferra il polso con forza.

Sasuke osserva la mano di Naruto, la sua stretta è dolorosa. “Io non me ne andrò mai.” Recita come se fosse l’unica certezza disponibile. “Sei tu che devi rimanere.”

Naruto lascia la presa. “Ti dimostrerò che sbagli.” Sbraita a pochi centimetri dal suo viso e gli dà le spalle, allontanandosi. “Ciao, Sasuke.” Caccia le mani in tasca e abbassa la testa. Forse ha sbagliato tutto, forse non c’era proprio nessuna possibilità di fare giusto. Come se l’acqua del lago l’avesse raggiunto allagando il terreno, inizia a vedere sfocato.
Uchiha non risponde e se ne va calandosi il cappello sugli occhi, la sua schiena si perde nell’ombra nitida dell’acero. I sentimenti, come pezzi di vetro in frantumi, luccicano di mille colori in una sconnessa scia tra i fili d’erba ai loro piedi.










  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Miwako_chan