Film > Sherlock Holmes
Segui la storia  |       
Autore: DjalyKiss94    16/11/2017    1 recensioni
Ambientata durante e subito dopo la caduta dalle cascate di Reichenbach, Sherlock Holmes sarà alle prese con un nuovo mistero:
Chi è Sherlock Holmes?
Senza memoria e senza il suo fedele Watson, che lo crede morto, il detective dovrà affrontare i suoi fantasmi e raccogliere tutti gli indizi, per riuscire a ricordare chi è veramente.
Ci riuscirà?
Ps. Storia ancora da scrivere e quindi potrebbe rimanere incompleta.
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


CAPITOLO 17       VUOTO

 
LONDRA
DOMENICA 6 DICEMBRE 1891
ORE 10:00


 
POV WATSON
 
 
Sono qui.
 
Ci sono tutti.
 
Mycroft.
Carruthers.
Stanley.
Mary.
La Signora Hudson.
Il commissario Lestrade.
Gli agenti di Scotland Yard.
Gente illustre.
Indiscreti.
 
Ma non mi importa nulla di loro.
 
Perfino Madame Simza è presente.
Si è seduta vicino a me e resta in silenzio. Lo apprezzo molto.
 
Non ho pianto.
Non ci sono riuscito.
 
Non è normale.
 
Sono passate due settimane ormai.
Da un punto di vista psicologico dovrei elaborare in qualche modo il… questo.
 
Dolore, tristezza, malinconia.
 
Eppure… nulla.
 
Vado avanti come se niente fosse.
Mi sono occupato del fratello di Madame Simza, del… di questo e dei conti del Professor Moriarty insieme a Mary e a Scotland Yard.
 
Ho ripreso a lavorare.
 
Eppure… vuoto.
 
Ancora questo sento.
 
 
POV???
 
Assisto alla commemorazione… molte persone hanno presenziato per omaggiare Sherlock.
Una targa nera con bordi in oro spicca in una delle colonne portanti dell’edificio.


 
In memoria di
Sherlock
Holmes.
1854-1891
Ha giocato
al gioco
per il puro piacere
del gioco.
 
 
Guardo la fila delle persone più vicine a lui. Ci sono tutti. Beh… quasi.



Sono tutti provati; Mrs. Hudson è commossa nonostante avesse un rapporto piuttosto turbolento con Sherlock.
Mr. Holmes non ha detto niente a nessuno, per adesso: appare addolorato ma, ad un occhiata più attenta, si può scorgere sul viso un’espressione impotente e guardinga, talvolta preoccupata. Si volta verso Mrs. Watson: le chiede dove si trova il suo consorte e se può essere di aiuto.
 
Volto lo sguardo verso sinistra.
Dietro gentiluomini di alto rango e prestigio, scorgo il dottor Watson… da una parte, lontano da tutti.



Percepisco il suo vuoto.
Mi preoccupa.
 
Madame Simza si avvicina lui, gli si accomoda affianco e, silenziosamente, lo conforta.


 
Sospiro.
Non mi è permesso fare nulla… ho le mani legate.
Sono ancora in pericolo; Sherlock Holmes, senza un briciolo di memoria, è in pericolo.
 
A proposito di Sherlock Holmes, meglio che torni a Cormolino prima di destare sospetti a lavoro e, soprattutto, per tenere sotto controllo quel crea guai!
 
Mi volto un’altra volta verso la folla.
 
Annuisco. Si sistemerà tutto. Almeno spero.
 
 
CORMOLINO
LUNEDì 7 DICEMBRE 1891
ORE 7:00
 
POV HOLMES
 
Inspiro.
Odore pungente e fastidioso. Muffa e fumo.
Silenzio.
Rumori lievemente lontani di trascinamento e scalpiccii…
Apro gli occhi.
Pareti bianche scrostate.
Il pulviscolo comincia a vedersi alla luce dell’alba che entra dalla finestra.
Freddo. Il fuoco si è spento.
 
Mi stiracchio e mi siedo… mugugno.
I dolori sparsi per il corpo si fanno sentire.
Il materasso duro e ormai inutilizzabile non ha di certo aiutato.
 
Stringo di più la coperta.
Mi sono trasferito nella casa della Via del panettiere.
Numero assente. Le case della stessa li hanno nuovi, di 4 o 5 anni, altre non hanno la cifra identificativa o sono mancanti. Ma è un numero compreso tra il 190 e 200 o anche più alto. Probabilmente a causa di un nuovo censimento da parte del comune.
 
Primo piano. In disuso da 10 anni. Soggiorno, cucina spaziosa e due camere da letto. Presenza di un camino, un materasso in disuso, mobili abitati dalle tarme che si reggono in piedi per miracolo, tende lunghe e pesanti alle finestre di color bordeaux con qualche strappo, un tavolo, una sedia senza una gamba, uno specchio rotto, qualche pentola, un mantello dimenticato e bucato che ho usato come cuscino, un orologio a pendolo fermo.
 
Entrare è stato abbastanza facile; la serratura era usurata, con una forchetta rotta e un fil di ferro, trovati in strada, sono riuscito a forzarla. Potrei essere uno scassinatore.
 
Abitato precedentemente da una famiglia di panettieri, vista l’esigua presenza di farina sparsa per la cucina, il piano terra adibito a laboratorio con tanto di forno e di un sacco semi aperto dentro uno scaffale; essa si è trasferita più in centro, vicina al mercato.
L’uscita secondaria è abbastanza precaria ma… la via è quasi disabitata.
 
Mi alzo e mi affaccio alla finestra. I vetri sono tutti interi.
 
Non so perché ho scelto questa casa tra quelle disponibili.
Ma ogni volta che penso al nome della via, vedo un’immagine sfocata di una targa ma non riesco a vedere cosa c’è scritto. E nonostante tutto, ciò rende il vuoto che sento meno opprimente.
 
Vuoto.
 
Strizzo gli occhi e mi passo una mano sul viso.
Osservo il livido sul viso riflesso nel vetro: estensione ridotta del 30% rispetto al primo giorno, colorazione verde tendente al giallo. In via di guarigione.
 
Un rumore gorgogliante e cupo spezza il silenzio. Si tratta nuovamente del mio stomaco.
 
Il cibo, che mi aveva lasciato lo sconosciuto che mi ha salvato e nascosto nelle stalle, è durato fino a sabato… ieri sono riuscito a racimolare poco date le mie condizioni… ho preso furtivamente qualcosa dagli orti vicini e dal magazzino di questa zona del paese.
 
Oggi andrò a prendere le mie cose nella Chiesa. Mi sento abbastanza in forze.
Se esco ora che non è ancora completamente sorto il sole, imbucando le vie periferiche, riesco a passare inosservato.
 
Prendo il mantello e lo indosso.
 
Scendo con calma al piano inferiore inspirando dal dolore ad ogni scalino, apro la porta e guardo fuori.
Destra: libero, sinistra: libero.
 
Esco e mi chiudo velocemente l’uscio alle spalle, senza fare rumore.
L’aria fredda del mattino sferza il mio viso rendendo fastidioso il livido.
 
Guardo il cielo: il blu scuro sta sparendo lasciando il posto all’arancio, ma è ancora presente al 70%. Ipotesi ora: tra le 7:05 e 7:10.  
 
Comincio a camminare.
 
Percorso.
 
Girare a destra e proseguire dritto.
Raggiungere la boscaglia che separa il paese dal lago.
Percorrere il bosco verso Nord.
Sbucare…
 
Un nitrito.
 
-Oh ooooh!-
 
Un colpo.
Ahio!
Nero.
 
________________________________
 
PROBABILE PROSSIMO AGGIORNAMENTO 
30 NOVEMBRE
________________________________
 
Angolino dell’Autrice
 
Salve a tutti!
Perdonate sono leggermente in ritardo.
 
ATTENZIONE
 
Il prossimo aggiornamento potrebbe non avvenire il 30 Novembre e con l’avvicinarsi delle feste natalizie potrei non aggiornare per niente. Quindi la storia potrebbe restare in sospeso fino a data da destinarsi. Ma non preoccupatevi: NON CADRà NEL DIMENTICATOIO.
 
Vi lascio qua sotto, purtroppo ancora incompleta (la finirò pian piano), la sorpresa.
Ecco a voi… Cormolino! =D



Zona rossa: zona dell'agguato del "Capitolo 12 - Matrimoni e Primi Guai 3 parte".
Zona gialla: zona della stalla dove si è svegliato Holmes.
Zona verde: zona della Via del panettiere.

Spero vi piaccia! =)
 
Grazie davvero a tutti voi che leggete, recensite, votate e mettete questa storia nel vostro “elenco di lettura” o tra le “preferite” e “ricordate”. Vi ringrazio con tutto il cuore!
 
A presto! :*
Un abbraccio abbraccioso Djaly! :*
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Sherlock Holmes / Vai alla pagina dell'autore: DjalyKiss94