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Autore: Risa_chan    22/06/2009    1 recensioni
Non si può piacere tutti, questo è un dato di fatto: ci sono persone che ci vanno genio, altre che preferiremmo vedere crepare sotto atroci torture...*** dare per scontato le emozioni era il suo mestiere, eppure ormai non riusciva più a fare a meno di pesare che tutto fosse dannatamente sbagliato. Recensite, sono aperta anche alle critiche!!!!!!!! ULTIMO CAPITOLO POSTATO.(facciamo tutti insieme una preghira di ringraziamento)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE:
Vi annucio, ed è ufficilale, che siamo arrivati alla fine della storia  gioia e dolori, sia per me che per voi. questo è l'ultimo capitolo, e sto già lavorando sul l'ultimo per regalarvi un bel finale!
 Aprofitto per ringraziare chiunque abbia seguito questa pazza e contorta storia, chi ha commentato, chi l'ha inserita tra i preferiti o seguiti, e sono in molti... GRAZIE!  Se  Amarsi o dimenticarsi è stato frutto di tante soddisfazioni  il merito è vostro che l'avete letta!
Mi scuso anche per l'assenza ma ultimanente ne ho fatte tante, anche troppe.
un po' mi dipiace di essere alla fine, ma come si dice, la fine di una storia, è sempre l'inizio di un altra.
Fanny'87

Trovarono Lunastorta riverso a terra privo di conoscenza, la febbre alta e il viso madido di sudore freddo.  
Dalla cera che Remus aveva i suoi amici capirono che doveva stare molto male, senza capirne la causa. L’ultima cosa, che chiedevano, era che lui stesse male, speravano sinceramente di passare un po’ di tempo tranquilli, ma il destino non voleva accontentarli.
“ In situazioni come queste che rimpiango veramente la vita noiosa ma tranquilla di quando ero solo una babbana!” ribadì Lily esasperata da quei infiniti guai che li tormentavano.
“Però non mi avresti mai conosciuto, e questo è sicuramente un punto a favore!” fece notare James.
“Non ne sono così sicura.”
Sirius ridacchiò divertito mentre James metteva una di quelle sue espressioni offese.
“Portiamolo da Madame Chips, subito.” continuò lei china sull’amico, impegnata a misurargli la febbre.
“Accidenti, parla anche nel sonno!” notò Sirius chinandosi a sua volta verso le labbra dell’amico per capire cosa dicesse.
“Ho bisogno di carne... di sangue... ne ho bisogno...”  udirono più di un sussurro, sconcertante, incredibile.
“Avete sentito?”
“Yeah, deve centrare il piccolo problema peloso. non ne ho dubbio.” rispose James.
“Che facciamo?” chiese preoccupata Lily.
“Direi di dargli bistecche crude ancora piene di sangue e aromatizzare tutto con un po’ di rosmarino.”
“Sei disgustoso, James. che ti viene in mente?!”
“dai, Lily è per sanare il suo appetito, no?”
Sirius attirò l’attenzione dei due  facendo loro presente che Remus stava male, e che avrebbe gradito un aiuto a trasportarlo in infermeria, infondo non potevano fare altro.  già tanto era stato il comportamento del lupacchiotto figuriamoci quello.
“Dai, James, aiutami! andiamo dalla Chips!”
Mentre  si davano  da fare per aiutare Remus, dei passi veloci e severi  si avvicinavano implacabili, prima che i ragazzi avessero il tempo di alzare lo sguardo si trovarono di fronte alla professoressa Mcgranitt e all’infermiera. con loro, però, c’era anche una ragazzina  che tremante se ne stava in disparte.
Furono rispediti a letto, o, almeno ciò che la professoressa di Trasfigurazione aveva intimato loro di fare.
Senza una spiegazione, senza dire più nulla di non preoccuparsi perché a Remus avrebbero pensato loro, se ne erano andate veloci come erano venute. dar spiegazioni a degli studenti era poca cosa, alla fine, era un futile spreco di tempo, chissà, e se c’entrava il piccolo problema peloso, potevano stare certi che a loro nulla avrebbero detto.  Morale,  avrebbero dovuto fare da se.
“Il mistero s’infittisce.” disse Ramoso guardando il corridoio deserto.
“NO...” sussurrò la ragazzina, la quale con passo malfermo si piazzò davanti a loro, pallida, tremante e forse spaventata.
“Baker.”
Un solo nome e tutte le informazioni del modo.
*******
“E’ quello laggiù con i capelli corti e il viso squadrato da farlo a somigliare ad un pitbull.” disse Leila  fingendo di avvinarsi di più a Sirius per baciarlo. Il ragazzo strinse a sé la ragazza, un po’ per approfittarne e un po’ per stare al gioco della ragazza.  
“Sei sicura?”
“Yeah.  Quello è Wolf S.Baker; la sua famiglia entra nella lista di quelle da cui ben guardarsi. Non sembra, eppure quello proviene da una famiglia parecchio nota. sia chiaro, non quanto la tua, amore.”
“Ah sì? non importata, giusto perché ora è lui che farebbe meglio a guardarsi le spalle.”
“Posso venire a conoscenza delle tue  brillanti intenzioni?” chiese Cornelia divertita dall’espressione arcigna che il suo ragazzo aveva assunto.
Ogni promessa era debito per Black, era notizia diffusa, e ciò non lo aveva mai messo in dubbio; dev'essere questo che la spinse a domandare, per preparasi alla valanga di problemi che sicuramente avrebbe portato dietro, inondandoli.
“Domanda stupida: pestarlo a sangue.”
“Risposta altrettanto stupida.”
“Cosa ti  aspetti? a domanda si risponde: stupida la domanda stupida è la risposta.” notò Sirius come se quella massima fosse così semplice, chiara tanto che anche i sassi ne erano a conoscenza.
Cornelia  sospirò, a questo punto rassegnata ad accettare il risultato delle sue scelte e con lui anche quel cretino così com’era.  spiegò,  piuttosto che niente tentò,  al suo giovane amico la situazione dei fatti.
In sostanza, secondo  la bionda,  il presunto pestaggio ai danni di Baker era  uno spreco di energie giacché il corpo insegnate doveva essere venuto a conoscenza della presunta colpa del essere, dunque una bella punizione  era già pronta per lui.
“Cornelia, tutto è più complesso di come sembra. quando si tratta di Remus  tutto è sempre MOLTO  più complicato.” ribadì Sirus prima di catturare  quella labbra rosse in un bacio famelico, in una danza sensuale e bruciante.
“su, mettiamo in atto il piano, e tutto ti sarà chiaro. però prima devi promettermi una cosa.”
“cosa?”
“qualunque cosa scoprirai non ti farai prendere dalla paura, e che, rispetterai sempre Remus.”
Promesso, e cos’ sia.

Mettere con le spalle al muro Baker si rivelò più facile del previsto, disarmarlo e appenderlo a testa in giù, ancora di più.
Lily faceva il palo sulla porta mentre James e Sirius si occupavano del interrogatorio. Leila prendeva appunti su qualsiasi cosa venisse detta in quella l’ultima stanzetta, dell’ultimo piano.
“Baker, Baker... non pensare di cavartela, perché non è così.” apostrofò James.
“Noi sappiamo. dunque, non renderci le cose difficili”
“canta.” finì per l’amico Sirius.
“Se non lo fai saranno dolori... e sai no, che I Maurders mantengono sempre le loro promesse.”
“E’ nel codice d’onore dei Maurders: le promesse sono promesse. che sia un bacio che sia un pacco di botte.”
Leila seduta sul banco sospirò e alzò gli occhi al cielo: qui due dovevano sempre scherzare.
Wolf Baker, però, prese tutto tremendamente sul serio e siamese di dimenarsi, urlare, perché tanto sapeva che quei due lo avrebbero torturato fino allo sfinimento non prima di aver ottenuto ciò che volevano.
“E va bene, ma mettetemi giù.”
“Saggia decisione!” esclamò James liberandolo dall’incantesimo. tuttavia Felpato lo teneva sotto tiro.
“Se scappi, sei morto.” sibilò minaccioso.
Wolf sospirò asciugandosi il sudore dalla fronte: “Dite di sapere, dunque non è niente di nuovo se dico che Lupin è un Lupo mannaro.”
“smettila con i preamboli se non vuoi qualche bella maledizione! non ti abbiamo preso per dirci questo. avanti.” disse James.
Sirius lanciò un occhiata a Leila,la quale era rimasta impassibile.
“Va bene, calmatevi... Non molti sanno che mio padre ha avuto l’opportunità di studiare diverse congregazioni di lupi mammari. Ne ha studiato le qualità, osservato le trasformazioni e quant’altro.  ad una maledizione simile non c’è rimedio. nessuno sa come, ne perché ma un uomo morso da un altro lupo si trasforma una volta al mese.”
“sta scritto in un migliaio di libri, Baker. non necessita che tu lo ribadisci, smuoviti.” ordinò Leila gelida.
“volete sapere, almeno abbiate un attimo di pazienza, che cavolo! mi brigo, va bene...” disse vedendo pericolose scintille uscire dalle bacchette di Ramoso e Felpato.

“L’esperimento di mio padre, perché è lui l’artefice, è quello di risvegliare l’anima del lupo assopita in Lupin.  ad ogni Luna piena l’uomo perde ogni conoscenza di sé, e si trasforma in una bestia, con una forza enorme, i cinque sensi più sviluppati, e tutta una altra serie di conseguenze. risvegliando questa anima, secondo mio padre, il mannaro potrebbe utilizzare queste qualità senza la necessità di aspettare la luna piena e senza perdere ne ricordi ne conoscenza.”
“ Notevole...” notò James.
“Una settimana prima del plenilunio ho fatto dare un amuleto capace di risvegliare influenzato dal periodo proprio “Anima.” più quella si desta e più una pozione denominata anima del lupo diventa rosso sangue. praticamente, è  questo quello che doveva accadere.”
“E dopo? ottenuta la pozione?” chiese Sirius.
“beh, secondo mio padre è quella che permette di controllare il poter e la forza del Lupo mannaro.”
“Funziona?”
“Beh, no. è  ancora in fase sperimentale.”
“Remus era la cavia. C’è una cosa che non capisco. come è arrivato tuo padre a una ipotesi simile?” chiese Leila.
“ conoscete, un tizio di nome Fenrir Greyback? E’ un lupo mannaro di professione. si diverte a mordere la gente, soprattutto i bimbi, per poi allevarli alla insegna della licantropia.”
“Oh, lo sappiamo bene...” disse sprezzante James.
“Greyback, con il tempo a perso la fisionomia di un uomo diventano più simile a un lupo, capace di mordere senza essere trasformato. è questo caso che ha spinto, mio padre a credere che, ci sia un modo, a parte la trasformazione, per utilizzare la grande forza di un lupo mannaro. comunque, la pozione è stata confiscata da Silente.”
“Il quale non era d’accordo sulle ricerche condotte da tua padre, vero? ecco perché ha chiesto a te,non è così?”  provò ad indovinare Sirius.
“Tu hai utilizzato una cotta da ragazzina per i tuoi scopi, eh?” continuò James.
Baker non rimase altro da fare che annuire sconfitto.
Lo scopo di Baker segnor era semplice da capire: utilizzare i lupi mannari, con la loro forza i loro sensi pronunciati, vista acuta al buio, olfatto e udito supersonici per lavoro socialmente utili, così da impiagare risorse preziose che altrimenti sarebbero inutile.  Lodevole non c’è che dire!
   
 
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