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Autore: Violetta_    18/11/2017    2 recensioni
Ricordi dal passato che riaffiorano prepotenti nella mente. Eventi che non possono essere rivelati nonostante celino dei momenti di dolcezza.
***
(Dal capitolo 3)
- Baderesti a lei mentre non ci sono? -
Ancora non lo sapeva ma quelle poche parole lo avrebbero tormentato per i successivi diciotto anni.
Il bambino annuì poco convinto.
- Va... va bene... -
(Dal capitolo 6)
Decise di non raccontarle quello che era successo pochi minuti prima: Elena era così entusiasta che avrebbe tenuto quel segreto per se.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Akemi Miyano, Elena Miyano, Tooru Amuro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Desideri repressi









<< Buon compleannooo >>

La bambina sobbalzò colta di sorpresa da quel dolce attacco improvviso.

Si ritrovò stretta al ragazzino che giocava sempre con lei e si mise a ridere agitando le mani.

<< Tao 'ei >>

Elena, che la teneva in braccio, sorrise intenerita da quella scenetta.

Era così felice di sapere che il bambino di cui si prendeva cura e sua figlia andassero tanto d'accordo.

Lo abbracciò d'istinto tenendoli entrambi stretti a se per una manciata di secondi e poi gli stropicciò i capelli biondi.

Akemi, in piedi a pochi passi da loro, si mise a ridere di gusto.

<< Rei sei un vero tenerone! >>
<< .. no... non è vero >> mormorò rosso in viso. Si vergognava per via della presenza di quell'altro ragazzino che li fissava senza dire una parola.


Elena alzò il busto e fece un cenno con una mano salutando una donna che aveva appena varcato la porta della cucina.

<< Rei devo andare a salutare. Dai un'occhiata a Shiho? >>
<< Certo >> rispose contento.

La donna si girò dando un buffetto sul naso alla figlia.

<< Shiho. Ci vai in braccio a Rei? >>

La piccola mise la punta del pollice tra le labbra annuendo in modo evidente poi allungò le braccia aggrappandosi al collo del ragazzino.

<< Mi raccomando che nessuno di voi tocchi la torta >>
<< Va beeene >> dissero in coro i quattro guardando la donna andare verso gli altri adulti.

Shiho compiva due anni quel giorno.
Per l'occasione i coniugi Miyano avevano organizzato una festa in casa loro invitando un sacco di persone.
C'erano tanti palloncini, tanti regali, un tavolo pieno di muffin, panini e pasticcini ed ovviamente una grande torta di compleanno.

<< 'ei >>

Il ragazzino abbassò lo sguardo cullando teneramente la piccola amica.

<< Che c'è? >>

Lei mosse il dito indicando un peluche.

<< Vuoi il gattino? >> domandò Rei con tono dolce.
<< Ti >> rispose Shiho con un dolce sorriso.
<< Ok andiamo a giocare col gattino >>

Rei non era un ragazzino che faceva amicizia facilmente coi suoi coetanei, però era bravissimo con la bambina, era l'unico capace di farla ridere e la seconda persona che riuscisse a farla mangiare senza che volassero pappette da tutte le parti.

Shiho era una bambina taciturna ed introversa, piuttosto tranquilla se non la si forzava a fare ciò che non voleva fare, in caso contrario iniziava ad urlare e a tirare cose. Ma con Rei era un autentico angioletto.
Lo guardava con autentica adorazione, diventava subito allegra in sua compagnia, parlava volentieri ed era più spigliata.

Quei due erano davvero inseparabili. Tanto che la povera Elena doveva accertarsi che Shiho dormisse quando alla sera doveva riportarla a casa. In caso contrario la bambina si aggrappava alla maglietta del ragazzino ed iniziava ad urlare come una disperata iniziando a ripetere " 'ei... 'ei" tra le lacrime.
Ed il ragazzino che se ne stava in silenzio ma la guardava con due occhioni da cucciolo certo non era d'aiuto.

Rei avvicinò il musino del peluche al suo naso facendo dei versi buffi.

<< Come si chiama lui? >>
<< 'attino >>

Il bambino guardò quel buffo pupazzo.

<< Perché non gli diamo un nome più carino? >>

La bambina scosse la testa.

<< Ok va bene... andiamo con gattino a giocare a... ? >>

Shiho allungò il viso fino ad arrivare a quello del ragazzino dandogli un veloce bacio sulla guancia, poi poggiò la testa contro il suo petto e mise il pollice tra le labbra.

<< Ti 'oglio bene 'ei... >>



*



Si svegliò di soprassalto.

Era buio fuori e faceva freddo.

Il vento fuori era talmente forte da far vibrare i vetri della sua stanza che di conseguenza emettevano un fastidiosissimo rumore continuo.

Attese che gli occhi si adattassero all'oscurità e poi si mise a fissare la lampada sul comodino.

Deglutì avvertendo gli occhi pizzicargli e il respiro farsi sempre più pesante, come se avesse un macigno sul petto.

Portò la coperta fin sopra i capelli e chiuse gli occhi con forza.

C'erano delle volte in cui desiderava ardentemente ricevere un colpo in testa in modo da dimenticare il passato. Almeno così avrebbe smesso di desiderare l'impossibile.









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Angolo dell'autrice.

Il disegno è di 333 (mi pare sia questo il suo nik su pixiv). E' semplicemente adorabile.

I sogni possono essere definiti come la manifestazione di desideri inconsci. Alle volte però si rivelano un'arma a doppio taglio.
Forse un po' troppo "fluff", me ne rendo conto, ma spero vi sia piaciuto comunque.
Grazie a tutti. A presto.

Violetta_
   
 
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