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Autore: Aladidragocchiodiluce    18/11/2017    2 recensioni
Crossover fra Elfen Lied e Transformers Prime
Starscream viene trasformato in umano dalla M.E.C.H. grazie ad una reliquia ma riesce a trovarsi un improbabile alleata all'interno della base in cui è rinchiuso.
Insieme dovranno collaborare per recuperare la reliquia e far tornare il Seeker al suo aspetto originario.
Si svolge dopo “Operazione Bumblebee pt 2” e fa da spin-off di una futura storia
Genere: Avventura, Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Starscream
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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I due avanzarono cercando di fare il mano rumore possible quando sentirono un allarme scattare, segno che avevano ritrovato il cadavere dell'autista.

Ormai erano abbastanza lontani dal luogo del delitto, erano arrivata al punto in cui l'elicottero era atterrato e Blue sospirò di solievo quando non sentì la strana voce.

Salendo su uno deigli edifici per avere una visuale migliore, trovarono qualcosa.

-Guarda.-Esclamò Starscraem, indicando un grosso tubo che sporgeva dal terreno con una grata: un condotto di aereazione, abbastanza grande per passarci.

Recepito il messaggio, la ragazza lo staccò ed entrambi vi si calarono all'interno.

Il condotto era stretto e davano un forte senso di claustrofobia ed erano completamente al buio, costringendo i due a procedre a tentativi per trovare la via giusta ma almeno erano abbastanza resistenti da reggere il loro peso.

Dopo quasi mezz'ora al buio, strisciando in condotti che portavano verso il basso, finalmente adocchiarono una fonte di luce proveniente da una grata laterale.

Starscraem, essendo davanti, diede una sbirciata e scoprì che erano finiti sopra una sala dove delle persone stavano lavorando al cumputer.

-Scendiamo?

Soffoco qui dentro.-Sussurò la ragazza dietro di lui.

-No, c'è troppa gente, procediamo.-Sussurò andando avanti.

-Sai che bello, ancora a fissare il tuo fondoschiena.-Borbottò mentre riprendeva a strisciare.

Dopo cinque minuti, si trovarono in un altro laboratorio vuoto e la ragazza impallidì ed iniziò a respirare profondamente.

Aveva ricominciato a sentire la voce che supplicava aiuto.

-Qu-Qui.-Balbettò e Starscraem tolse la grata per scendere mentre la ragazza si aiutò con i propri vettori.

Era un laboratorio molto piccolo rispetto agli altri, con un solo computer collegato con vari schermi e davanti ad esso vi era uno strano contenitore cilindrico di metallo che sembrava un misto fra uno zaino e un metal detor, con un cavo che lo collegava ad uno scanner.

Eppure Blue sentiva che la voce, ormai diventata insopportabile, proveniva da là dentro.

Tremante si avvicinò a quella cosa mentre il compagno non potè fare altro che guardare.

Si accorse che lo “zaino” poteva essere aperto tramite un tasto, così lo premette.

Metà di quello strano contenitore si aprì di scatto facendo cadere qualcosa per terra, qualcosa di organico.

Blue spalancò gli occhi dalla sorpresa mentre Starscraem si mise le mani sulla bocca per non vomitare.

Forse un tempo era umano, ma ora non rimaneva altro che un enorme massa grumosa e sanguinante con ossa e oragani che sporgevano da ogni parte.

Si dimenava, segno che era ancora viva e Blue capì: la fonte della voce era lei.

Era una Diclunicus usata per rintracciare le sue simili, e ora stavano assistendo ai suoi ultimi momenti di vita.

Non potendo fare altro, la ragazza utilizò i propri vettori per porre fine all'inutile sofferenza di quella creatura.

Fu quasi sicura di averla sentita mormorare un “grazie”, prima che smettesse di muoversi.

-Quando troveremo ciò che cerchi, distruggiamo questo posto.-Disse Blue con un tono così serio da far paura.

Starscraem, ancora scosso da ciò a cui aveva assistito, annuì.


 

Non trovando nulla in quel laboratorio, controvoglia, ritornarono all'interno dei condotti e dopo un altra mezz'ora a girare a vuoto, si trovarono al di sopra una sorta di magazzino in cui erano situate numerose casse su file di scaffali illuminate da numerose lampade.

-Sarà come cercare un chip funzionante fra rottami.-Commentò Starscream.

-Eh?-

-Proverbio cybertroiano.-Spiegò mentre scendeva, arrampicandosi su uno scaffale per poi essere raggiunto dalla compagna.

-Io non vedo nessuno, tu?-Chiese la ragazza.

-Nemmeno, il che è strano.-

-Dici che sono usciti tutti quando ha suonato l'allarme?-

-Speriamo.

Scendiamo, forse tengono una lista di ciò che c'è qui.-

Proseguirono lungo lo scaffale fino a quando arrivarono al un punto in cui si separava da un altro.

Per Blue fu facile, grazie ai propri vettori, superare l'ostacolo ma per Starscream la distanza era troppa anche per un salto.

-Se rimani fermo ti prendo io.-Disse la ragazza e l'altro annuì.

Avvertì i vettori della ragazza avvolgersi sul suo torace e venne sollevato.

Per l'argentato fu l'esperienza più brutta mai avuta.

Certo, era un volantino ma essere sorretti da una cosa invisibile a circa dieci metri d'altezza era una cosa del tutto anormale per lui.

Ma fu utile.

-Stop! L'ho visto!-Esclamò felice.

Infatti, in una scatola situata a tre scaffali a sinistra di quello in cui era la ragazza, si vedeva chiaramente un asta nera dalle linee blu che pulsavano emettendo un flebile bagliore.

La scatola si trovava sul secondo ripano partendo dal basso, così i due scesero e si diressero verso di essa.

-Visto? Alla fine l'abbiamo trovata.- Esclamò felice il seeker, pregustando il fatto che a breve avrebbe riassunto il proprio aspetto normale.

Blue si fermò un attimo a guardarsi in giro, era troppo strano che non ci fosse nessuno.

I suoi sospetti si rivelarono fondati quando udì un esclamazione di sorpresa da parte del compagno.

Si voltò in fretta verso di lui.

Due uomini della M.E.C.H. Gli stavano puntando addosso i loro fucili.

-Lasciatelo...-Esclamò sul punto di usare i propri vettori ma udì il click di una pistola carica dietro di sé.

-Non ci provare.-Disse un uomo alle sue spalle.

Altri cinque soldati armati fecero capolino da dietro gli scaffali, erano in trappola.

-Silas sarà felice nel sapere che ti abbiamo catturata.-

-Dimentichi un piccolo particolare.-Disse la ragazza voltandosi verso l'uomo.

-Mi basta pensarlo e voi vi ritroverete senza testa, mi sento magnanima quindi lasciateci uscire e io vi risparmierò.-

-Abbiamo noi il coltello dalla parte del manico.-

-Provate pure a spararmi ma non otterrete niente.-

-Non parlavo di questo.-

Con un calcio, uno dei militari fece cadere in ginocchio Starscream e gli puntò il fucile dritto alla tempia.

-Star!-Esclamò.

-Se vieni con noi lo risparmieremo.-

-Cosa ti fa pensare che mi importi se lo uccidi o meno.-

-Facciamo una prova.-L'uomo fece cenno al compare di spararare ma prima che partisse il colpo, la ragazza alzò di scatto la mani, tenendo la testa china.

-Avete vinto.-Mormorò, sconfitta.

Starscream la guardò sorpreso, nonostante tutto, si aspettava che la ragazza avrebbe preferito lasciarlo morire piuttosto che arrendersi e tornare al Centro.

L'uomo che lo minacciva, sollevò il fucile e, prima che l'argentato potesse dire qualcosa, sparò.

Blue cadde a carponi urlando e tenendosi la testa dalla quale iniziò a sanguinare.

L'uomo aveva mirato ad una delle sue corna, tranciandola.

A guidicare dalle urla della ragazza, la cosa la stava facendo patire una sofferenza immaginabile.

La vista riempì di sorpresa e rabbia Starscream, avevano fatto del male alla sua sorellina per colpa della sua debolezza.

Appena vide che l'uomo stava per sparare ancora, guidato da sola rabbia, si alzò e tentò di strappargli il fucile di mano.

Ma si era dimenticato che era circondato da uomini armati.

Un colpo.

Blue vide la scena a rallentatore.

Il corpo di Starscream che cade, una pozzanghera di sangue allargarsi.

Per un attimo al corpo del suo amico si sovrappose un altra immagine: il corpo della sua amica.

“NO! NON DI NUOVO!”

La sua rabbia esplose.

In un attimo, centinaia di vettori tinti di blu uscirono dalla sua schiena, distruggendo ogni cosa trovassero sul loro passaggio.

I corpi dei militari vennero semplicemente polverizzati in un lago di sangue e di loro rimase solo la parte inferiore del corpo.

Gli scaffali tutt'attorno si rovesciarono e le “braccia” arrivarono a polverizzare persino il soffitto.

Tutto ciò in meno di un secondo.

La ragazza allungò la mano verso quella dell'amico.

C'era polso.

Forse poteva salvarlo.

Riuscì ad estrarre il proiettile, ora arrivava il difficile.

Concentò al massimo i poteri nei suoi vettori.

Doveva accelerare la rigenerazione delle sue cellule.

“Guarisci, ti prego guarisci.

Non voglio essere di nuovo sola.”Pregò con le lacrime agli occhi.

Le sue “mani” iniziarono a scurirsi sempre di più; finchè non iniziarono a comparire delle crepe su di esse.

Di colpo, svanirono come se non fossero mai esistite.

Starscream tossì un paio di volte e aprì gli occhi a fatica.

Che era successo? Ricordava solo un forte dolore al fianco e...

-Blue!-Esclamò l'argentato, fregandosene si ciò che aveva attorno e andando subito da lei.

-Sto bene....solo...prendi quella cosa...e andiamocene.-Sussurrò prima di avere un colpo di tosse e sputò un po' di sangue.

Starscream, ignorando la sua affermazione, si assicurò che non avesse nulla di rotto e l'aiutò a mettersi seduta.

-Che cosa è successo?-Gli chiese con tono che non ammenteva repliche.

Lei si pulì il sangue con una manica prima di rispondere.

-Quando noi diclonicus siamo particolarmente arrabbiati, possiamo scatenare al 100% i nostri poteri ma ad un prezzo molto alto.-

-Quandi avresti potuto...-

-Si.

Avrei potuto morire.

Ma ora andiamocene prima che arrivi qualcun altro.-Disse, indicando l'asta metallica che era miracolosamente sopravvissuta alla distruzione.


 

Angolo Autrice

E finalmente, la causa della loro alleanza è stata trovata, ma ora?

La risposta al prossimo e ultimo cappy: The and

Saluti da Ala

P.S.La diclonicus di cui Blue sente la “voce” è ripresa da un cappy del manga di Elfen Lied

   
 
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