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Autore: Moglyo    23/11/2017    0 recensioni
La scuola dei nostri eroi è stata scelta per rappresentare un opera in teatro molto importante, con un insegnante d'eccezione. Nuovi nemici e nuovi amici, misteri e intrighi forse verranno svelati. Una speranza di scoprire cosa è successo alla signora Agreste si accende nel cuore di Adrien.
Si alza il sipario su questa nuova avventura.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nathanaël, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Risultati immagini per marinette e tikki Angel nel leggere quelle parole sbianco, non poteva essere vero lui era tornato.

“Chloé vieni subito con me, il catrame usato è quello di scena, una pulita veloce e tornerai come prima.”
Cercando di tranquillizzare la ragazza, con al seguito Sabrina, andarono nei camerini. Tutti erano parecchio spaesati, nessuno aveva visto o sentito niente, neanche Alya con il suo cellulare sempre accesso aveva catturato niente; sembrava veramente opera di un fantasma.

“Marinette” la chiamo il biondo a sé, “sta sera dobbiamo andare da Fu e devi far pace con Tikki, anche lei è coinvolta in questa storia, e senza di lei non puoi essere Ladybug.” Con tono caldo e tranquillo, parlava alla mora per convincerla, ostinata peggio di un mulo.

Mari ripenso alla litigata avuta la sera prima con la piccola coccinella. “Mari non puoi continuare così, devi parlarne con qualcuno, non puoi essere sempre forte come Ladybug” aveva detto il piccolo kwami. “Io sono Ladybug, non...non posso farmi vedere così…io…io” la voce rotta dal pianto e i singhiozzi. “Su, dai andiamo da Adrien, parlargli dei problemi, delle tue paure di sicuro lui capirà” la coccinella, con un tono decisamente preoccupato, cercava di convincere la sua protetta. “BASTA, vattene Tikki!! Voglio stare da sola! Lasciami in pace!” non pensava veramente quelle cose ma, Marinette sull'orlo di una crisi di nervi non aveva calibrato bene le parole; offendendo la sua amica più cara e compagna di lotte. A pensarci adesso, le veniva da piangere dandosi della stupida. Dopo un paio di minuti di ripensamento, “Adrien puoi chiedere a Plagg di portare qui Tikki, vorrei sbagliarmi ma qui sta accadendo qualcosa e sicuramente avremmo bisogno di trasformarci” disse con tono deciso e risoluto.
“Plagg hai sentito” chiese il biondo al piccolo kwami nero.
“Certo, per la mia forrrmaggina farei di tutto ma, bello mio mi dovrai una forma di camembert” ribatte Plagg, già affamato, per poi sparire velocemente dal teatro in direzione casa Dupain-Cheng.

Poco dopo Chloé torno bella pulita, indignata e furiosa. Sbranava con gli occhi chiunque le capitasse a tiro, voleva sapere chi era stato sicura della colpevolezza di un compagno di classe. Si era ritrovata coperta di catrame e piume, era stata derisa e umiliata, qualcuno doveva pagare.
Stranamente le prove ripresero e finirono senza che nessuno venne akumizzato, qualcosa bolliva in pentola.

Erano le sette di sera quando una Ferrari rossa sterzo nel giardino di Villa Agreste, il gorilla/guardia del corpo accorse subito, solo per venire ghiacciato dallo sguardo di Angel. “Buona sera Lady della Croix, cosa posso fare per lei?” chiese gentilmente Nathalie accorsa in giardino.
“Chiama subito mio cognato, niente se o ma, lo voglio vedere adesso dobbiamo discutere di affari. E anche del tè, grazie.” Con tono deciso, Angel impose il suo volere alla segretaria, costretta ad ubbidire.
“La gente lavora sai e ha degli impegni, non puoi piombare qui e fare i tuoi comodi.” Gabriel cercava di mantenere un tono pacato, anche se era evidentemente irritato.

Nathalie lì accompagno nella sala da pranzo e fece portare subito del tè.

“Niente convenevoli, Gabriel so che sei Papillon.” Sorseggiando il tè, la bionda restava impassibile continuando quelle affermazioni pesanti; mentre il signor Agreste ascoltava sgomento, senza poter controbattere.

“Non mi interessa quale scusa o motivo ti spinga a farlo, adesso io voglio sapere chi hai akumizzato in questo momento, chi hai sotto la tua influenza?”

“Perché dovrei dirtelo? Non puoi neanche provare quello che dici.”

“Tuo figlio è in pericolo ogni giorno, sai?”

“Adrien non può essere in pericolo ogni suo spostamento è controllato, so dov'è in ogni momento” il signor Agreste, per la prima volta, iniziò ad alternarsi aumentando il tono della voce.

“Ah sì? È allora dove adesso? Con chi? Perché ti ostini a tenerlo in questa gabbia di vetro? Lui è come sua madre, libero.”

Quelle parole tagliarono Gabriel facendogli perdere il controllo.

“Non osare parlare di lei in mia presenza. Tu, proprio tu che non sai niente. Se anche fossi…vuoi fermarmi? Vuoi farmi un'altra predica? Che cosa vuoi?!” Le urla dei due rimbombavano nella villa.

“La verità! Voglio che tu accetti la verità, è che Adrien sappia. Questo voglio.” Angel riprese un attimo compostezza. “Sta sera gli dirò tutto, spetterà a lui scegliere a chi credere.” Fini con voce più calma.

Con voce ormai tremante Gabriel chiese un patto con il diavolo.

“Prometti che non gli dirai che sono Papillon. Per favore, Angel.”

Sorridendo soddisfatta della vincita la bionda concordo le condizioni del patto.

“Come vuoi, ma adesso dimmi chi hai sotto la tua influenza.”

Nel mentre Adrien stava aspettando l'autista davanti al teatro con Marinette. Il gorilla era in ritardo di qualche minuto, quando arrivo i due ragazzi salirono. Prima passarono a casa dei Dupain e poi arrivo a casa sua appena in tempo per vedere miss Angel uscire dalla villa, suo padre sulla porta con un espressione irritata.

Con una sterzata violenta, la Ferrari usci dal cancello, il biondo sali le scale e salutando lo stilista corse in camera sua.

Dopo cena sgattaiolo fuori di casa, arrivando da Fu puntale.

Marinette arrivo poco dopo, come al solito in ritardo. Entro nel negozio dove venne accolta da Wayzz e accompagnata nella stanza dove gli altri ospiti aspettavano.
   
 
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