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Autore: NotEvenChip    28/11/2017    1 recensioni
Mr. Gold possiede la maggior parte di Storybrooke, oscuro, tenebroso, con un passato turbolento, quasi tutta la città lo teme, tranne il figlio Neal.
Belle French è giovane, spensierata, determinata, ambiziosa ed in cerca di pace e tranquillità, grazie anche al suo nuovo lavoro.
Praticamente Rumbelle AU :)
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Jefferson/Cappellaio Matto, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Ruby/Cappuccetto Rosso, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Gary?”
Belle sbiancò, il fiato corto, una fitta all’altezza dello stomaco, il cuore le batteva all’impazzata e, nonostante la temperatura esterna, le mani cominciarono a sudarle.
“Cos…Cosa ci fai qui? Io…”
Gary le si avvicinò e le sorrise malinconico, poi si sedette di fianco a lei sulla panchina.
“Belle French! Questa si che è una sorpresa! Ti pensavo… In giro per il mondo, ed invece eccoti qui, nel Maine, seduta sola soletta, in una panchina. Sei tornata da tuo padre?”
Belle annuì. Cos’altro posso dirgli? Sono tornata qui anche per scappare da te?
“E tu? Tu cosa ci fai qui?”
Gary rise sommessamente, prima di fissare nuovamente gli occhi su Belle.
“Una sera sono stato al bar che spesso frequentavamo, ho incontrato Ariel, ricordi? Beh, abbiamo iniziato a parlare, Per sbaglio le è scappato che eri tornata da tuo padre… Pensavo… Pensavo che fossi in giro per il mondo, come mi avevi detto. Pensavo che dopo quello che era successo tra di noi, avessi bisogno di esaudire il tuo sogno per capire…”
Ariel, una sua cara amica dell’università. Sicuramente non l’aveva fatto di proposito, sicuramente pensava che Belle avesse detto a Gary del suo ritorno a casa.
“Ho capito tante cose lo stesso, Gary, non…”
Improvvisamente il ragazzo allungò una mano e la posò su una delle sue, Belle si pietrificò.

“Belle?”

La ragazza sembrò tornare in se e ritirò immediatamente la mano da quella di Gary, riportata al presente dalla voce di Robert. L’uomo le si avvicinò incerto, avendo notato immediatamente la mano del ragazzo sopra a quella di Belle.
“Belle? Tutto bene?” Ripetè Robert, avvicinandosi alla fidanzata, con uno sguardo incerto, puntato sullo straniero. “Chi è il tuo…amico?” Aggiunse con un sorriso forzato, allungando la mano verso il ragazzo.
“Uhm, lui è Gary… Lui è… Lui è…”
“Il suo ex fidanzato” Aggiunse il ragazzo, alzandosi dalla panchina e prendendo la mano di Gold per stringerla, con aria di sfida.
Gold lo squadrò dalla testa ai piedi, nonostante Gary fosse il doppio di lui ed aveva la metà dei suoi anni, lo sguardo di Robert si trasformò di ghiaccio e la stretta di mano, di ferro.
Gary non fu da meno e ricambiò sia lo sguardo che la stretta.
“Gary… Piacere, Robert… Il fidanzato.” Aggiunse con tono di sfida. Gary sorrise sarcasticamente, lasciandogli la mano, visibilmente schifato.
Robert si voltò verso Belle e notandola nervosa le cinse la vita con un braccio, un po’ per tranquillizzarla, un po’ per segnare il territorio davanti a quell’ex fidanzato che non gli piaceva per niente.
“Beh, è stato un piacere rivederti Gary, ora io e Robert dobbiamo andare…”
“Sì, certo. Ci si vede in giro presumo…” la salutò facendole l’occhiolino, Gary voltò le spalle alla coppia e si incamminò nella direzione opposta.
Belle inspirò profondamente, cercando di trovare un ritmo di respiro normale. Mise una mano sul petto di Gold, stringendosi a lui, appoggiando la testa su una sua spalla.
“Tutto bene Belle?” Chiese dolcemente, prima di sciogliere l’abbraccio per cingerle la vita con entrambe le mani.
Belle annuì. “Mi… Mi spiace Robert, non so cosa ci faccia qui… Non me l’aspettavo, io non…”
Gold alzò una mano e le carezzò il viso. “Tranquilla Belle, sei molto agitata. Vuoi che vada da Granny a prenderti un the? Vuoi che torniamo a casa?”
“Granny va bene. Abbiamo accontentato Neal solo per un’ora, se lo riportiamo a casa ora, mi odierà.”
“Non dire così, è abbastanza grande per capire le cose.”
“Andiamo da Granny, potrà prendersi la sua cioccolata preferita…”
“Tutto quello che vuoi, sweetheart.” Le disse abbracciandola, appoggiando le labbra sulla sua fronte, in segno di conforto.
“Belle? Robert? Tutto ok?” Urlò Jefferson, che stava ancora giocando con Neal.
Robert gli fece cenno di avvicinarsi, Neal li raggiunse di corsa con il pallone, subito dopo arrivò anche Jefferson.
“Vi va di andare a bere qualcosa da Granny?”
“Stai bene, Belle?” Le chiese Neal, ignorando la domanda del padre.
Belle gli sorrise ed annuì, staccandosi dall’abbraccio di Robert, gli mise una mano sulla spalla. “Andiamo da Granny per una cioccolata? Sei tutto sudato, dovresti rimetterti il cappotto prima di prenderti un malanno”
Neal le sorrise e si rimise sciarpa e cappotto, prese il pallone sotto braccio e prese Belle per mano.
Jefferson sorrise alla scena. Neal era un bambino così intelligente e sensibile, che spesso si chiedeva come potesse essere figlio di Gold. Non che Gold fosse il peggiore degli esseri umani, ma…
“Tuo figlio è spettacolare” commentò.
Gold annuì sorridendo.
“Chi era quell’uomo dall’aria poco simpatica?”
“L’ex fidanzato di Belle.”
“Oh-oh.”
“Già. Non che io e Belle ne abbiamo mai parlato granché, so solo che aveva un fidanzato, fino a qualche mese fa.”
“Ed è un problema?”
Gold sospirò. “Non fino a quando si è rifatto vivo. Belle è parecchio sconvolta, ma non ne so ancora il motivo.”

 

Arrivarono da Granny ed ordinarono, Gold continuò ad osservare Belle, che ora sembrava essersi calmata ed aver ripreso il suo solito colorito. Neal la stava indubbiamente tenendo occupata con le sue mille domande, fino a quando Belle scorse Ruby nel locale. Chiese scusa a tutti e si alzò dal tavolo, raggiungendo l’amica.

 

“Ruby, hai un minuto?”
“Certo Belle!” Fece cenno a Granny che si sarebbe presa un minuto di pausa e si spostarono di stanza, per stare più tranquille.
“Tutto bene? E’ successo qualcosa con quel mostro di Gold?”
Belle sorrise. “No, no! Quella è l’unica parte della mia vita dove fila tutto liscio…”  Nell’ammetterlo, arrossì ed abbassò lo sguardo al pavimento.
“Il vecchio Gold è passato in seconda base e tu non mi dici nulla?”
“Ruby! E’ successo solamente questa notte… Ne parleremo un altro giorno, volevo parlarti d’altro…non puoi immaginare chi è arrivato in città…”
Ruby la guardò inizialmente con uno sguardo malizioso, poi cambiò improvvisamente espressione.
“Cora? Di nuovo?”
Belle scosse la testa. “Gary…”
“COSA??? E che cosa vuole? E’ venuto per te, vero?”
“Non lo so… So solo che eravamo al parco, mi sono seduta sulla panchina e me lo sono ritrovata di fianco, è stato tutto così strano Ruby.”
“E Gold?”
Belle sospirò. “Robert è venuto a chiedermi se andava tutto bene… Quando ha saputo che era il mio ex… Si stavano accoltellando con gli occhi. Non credo che sarà una cosa positiva avere Gary in città. Sono preoccupata!”
Ruby annuì… “Pensi che Gold possa fare qualcosa di stupido?”
“Non lo so… In realtà tutti e due…”
Ruby si morse il labbro, comprendendo appieno i timori dell’amica. Gold soprattutto era famoso per il suo pessimo temperamento. Dall’altra parte, Gary era tutto muscoli e zero cervello, chissà cosa sarebbe successo se si fossero trovati da soli…
“Ora c’è il tuo fidanzato che ti aspetta di là, Vai con lui e goditi la tua domenica senza pensieri, qualora Gary facesse qualcosa di stupido, fammi sapere, sarò da te in un battibaleno.”
Belle annuì, abbracciò velocemente l’amica e tornò a sedersi al tavolo, vicina a Robert. L’uomo la osservò in tutti i suoi movimenti e percepì ancora una volta il suo nervosismo. Non ora, si disse. Non ora che è tutto perfetto, non lasciarmi solo. 

“Va tutto bene?” Chiese casualmente Jefferson.
“Si, tutto ok!” Rispose Belle immediatamente, sfoggiando un sorriso abbastanza convincente. Allungò una mano e la appoggiò sopra a quella del fidanzato, il quale ricambiò subito la presa, sorridendole timido.
Quando ebbero finito le loro cioccolate, Jefferson li salutò, pronto a tornare a casa, lanciando ovviamente a Belle una frecciatina sul suo migliore amico.
“Tratta bene il mio uomo, devo ancora capire come mai abbia preferito te a me…”
La abbracciò brevemente, stropicciò i capelli a Neal, fece l’occhiolino a Gold e si incamminò verso casa.
“Devi scusarlo” Disse Gold tra le risate. “Lui è così… Ti ci abituerai presto, sa farsi apprezzare…”
“Ti vuole molto bene, ma starò lo stesso molto attenta a voi due… Sembra essere mio rivale in amore!”
L’uomo rispose con una finta espressione offesa, poi prese Belle per un braccio, trascinandola a se per un bacio sulla guancia. “Oh ma io so perfettamente perché ho scelto te…” Le sussurrò in un orecchio, facendola rabbrividire e poi sorridere. Aveva scoperto che era una delle cose che preferiva al mondo questo comportamento di Robert, questo suo modo sensuale di farla rabbrividire ma sorridere allo stesso tempo.

“Avete finito? Possiamo andare a casa?” Li richiamò all’ordine Neal.

Belle e Gold si guardarono e si misero a ridere. Improvvisamente Belle si accorse che erano arrivati al suo appartamento, le colse un’improvvisa voglia di stare sola, di pensare, non voleva che Robert la vedesse così turbata, così gli strinse una mano per fermarlo. Neal, che stava tenendo l’altra mano del padre, si fermò a guardarli curiosamente.
“Belle, non vieni a casa con noi?” Chiese il ragazzino.
“Uhm… Credo di aver approfittato di voi già abbastanza per questo weekend, credo andrò a casa, ci vediamo domani…?”
“Ah… Ok” Gold rimase sorpreso, non voleva separarsi da Belle, non ora, non quando la vedeva ancora turbata per aver incontrato il suo ex, non quando pensava che Belle avrebbe terminato la domenica con loro. “Fatti accompagnare alla porta allora…”
Sfortunatamente, la presenza di Neal gli impediva di chiarire le cose con Belle, ma lo avrebbe sicuramente fatto l’indomani.
“Eccoci qui!” Esclamò Neal, sorridendo con entusiasmo a Belle.
“Si! Grazie ai miei due valorosi cavalieri per avermi scortata a casa sana e salva!” Neal a quella frase, si inchinò e poi si mise a ridere, dando a Belle nessuna possibilità se non chinarsi a baciarlo e ad arruffargli dolcemente i capelli, era così adorabile!
Neal arrossì e si zittì all’istante, mentre i due adulti adulti si misero a ridere della sua reazione. Poi arrivò il momento di Gold e Belle si alzò sulle punte, gli prese il volto tra le mani e avvicinò delicatamente le labbra a quelle del fidanzato. Chiuse intensamente gli occhi, volendo assaporare quel casto contatto, quel calore improvviso, inspirò e sciolse il bacio, consapevole di Neal al loro fianco che li aspettava. Appoggiò la fronte a quella del fidanzato e gli sorrise timida.
“Buonanotte Belle” sussurrò Gold a fior di labbra.
“Buonanotte Robert… Buonanotte Neal! Mi raccomando a scuola domani!”
Neal annuì e ricambiò il saluto, pochi secondi dopo, Belle scomparve dietro la porta, Gold sospirò.
“Perché è così imbarazzante quando le donne ci baciano? In senso buono però.” Chiese Neal, facendo ridere sotto i baffi il padre.
“Non lo so figliolo, devo ancora capirlo io stesso. Quello che so è che sono straordinarie e alcune di loro ancora di più. Soprattutto quelle che decidono di passare la vita con noi. Entrano nel tuo mondo, nella tua vita, come un terremoto sconvolgono tutto, eppure tu resti lì, ad ammirarle e a sperare che continuino a sconvolgerti tutti i giorni, sempre di più.”
“Cominci ad essere noioso ed io non ci ho capito niente” sbuffò Neal.
“Ne riparleremo tra qualche anno, nel frattempo rispettale sempre, sii gentile e premuroso”
Neal rise del padre a quel punto, ma non obiettò. Lui trattava già bene Emma, per lui era la sua amica più importante, soprattutto in questo periodo, dove venivano presi in giro spesso.
“Vuol dire che sei innamorato di Belle, papà?”
Gold sorrise al figlio, gli mise un braccio attorno al collo mentre compivano gli ultimi passi verso la loro villa. “Si figliolo, ne sono innamorato”. Neal rise e si lasciò stringere dal padre, non lo aveva mai visto così, era tutto nuovo anche per lui.

 

 

Poco dopo erano entrambi in cucina, indaffarati con la cena, a Gold tornarono i pensieri di Belle, del suo incontro con Gary. Cosa ci faceva in città? Com’erano finite le cose tra loro? Era tornato per lei?

Più tardi, quella sera, prima di coricarsi, decise di mandarle un messaggio, così prese il cellulare e notò che aveva un messaggio ricevuto, proprio da  lei.

 

   “Scusami per oggi pomeriggio, avevo bisogno di stare un po’ sola a pensare.                  

    Grazie infinite per il bellissimo weekend. Un bacio a Neal. Ti amo x.”

 

Non era esattamente il messaggio che si aspettava di ricevere, dopo un weekend del genere, dannazione a quel Gary. Gold cominciò a ripensare al sabato notte appena trascorso, agli abbracci, ai baci, alle carezze, ai sospiri, all’intensità dei loro sentimenti, al suo profumo, ai suoi capelli sparsi sulle sue lenzuola. Non si accorse che un sorriso gli si era formato sulle labbra. La amava, glielo aveva finalmente detto, anche lei aveva detto di amarlo, con le lacrime agli occhi, non doveva temere nessun Gary, nessun tizio spuntato a caso dal suo passato, come lei non aveva temuto Cora, una volta superato il malinteso.Ma ancora, Robert Gold era un uomo dalla scarsa autostima, con l’istinto all’ autodifesa più grande del mondo ed un pessimismo cronicoSi passò una mano sul volto, stanco, si coricò a letto e si convinse che l’indomani sarebbe andato a parlare con la preside, per gli atti di bullismo nei confronti di Neal.

   
 
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