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Autore: SandraWillock    02/12/2017    1 recensioni
[12th Doctor, 13th Doctor]
Il dodicesimo Dottore è prossimo alla rigenerazione. Incontrerà nuovi e vecchi amici che lo aiuteranno a sconfiggere la paura dell'ennesimo cambiamento. E questa volta il cambiamento sarà del tutto radicale.
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, FemSlash | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 1, Doctor - 12, Doctor - Altro, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte III 
Dove ci sono lacrime c'è speranza 

 

Quando i suoi nuovi occhi si posarono per la prima volta sul mondo vide l'espressione del tutto meravigliata di Bill. Per un attimo ebbe un giramento di testa e dovette aggrapparsi alla console del Tardis per evitare di ruzzolare per terra. Si accorse fin da subito che la sua statura era più bassa. Probabilmente non era mai stata così bassa prima. Si sorprese di quella novità e per un attimo pensò che forse era meglio così. In situazioni sconvenienti avrebbe potuto passare innosservata. 
-Okay, vediamo...- 
La sua voce! Era meno profonda, dalle note più alte e molto... femminile? Oh, beh. 
Si guardò le mani e si testò i capelli. Quanto erano lunghi! A dire il vero erano simili di lunghezza a quelli della sua undicesima rigenerazione. Si era già abituata in passato.
-Non sono ancora rossa! Duemila anni d'età, quattordici rigenerazioni e mai una soddisfazione! Non ho nessuna intenzione di passare alla tinta! Ammetto di averci pensato, ma... santo cielo! Guarda che belle mani... mai avute mani così belle! Devo essere ringiovanita... Bill, quanti anni mi daresti?- 
Bill la fissò soltanto, con la bocca spalancata. Non rispose. 
-Hai ragione, devo scoprirlo da sola. Ma non voglio sembrare una ragazzina, chi mi prenderebbe sul serio a quel punto? Già con l'aspetto di quello con la mascella accentuata è stato piuttosto difficile... Chissà se troverò qualcosa di appropriato da indossare nella cabina armadio. Questi abiti mi vanno troppo larghi e le scarpe... Cielo! Mi si sono rimpiccioliti i piedi terribilmente! Mi chiedo come faccia a stare in piedi! Strano, non la smetto di parlare, vero? Ma credo che sia sempre stata una chiacchierona, in tutte le rigenerazioni! E guarda qua! Ho persino il seno! Sembra anche piuttosto abbondante...- Il Dottore sbirciò da sotto la camicia e quando si accorse di non riuscire a vedere nulla, incominciò a slacciarsi i bottoni. 
-Dottore, fermo!- la intimò Bill, afferrandole le mani e impedendole di spogliarsi. 
-Ferm-A. Con la A, Bill- le spiegò. -Curioso come il mio cervello l'abbia già accettato. Comunque, lasciami fare... è la prima volta che sono donna e lo trovo assai interessante!- 
-Non qui, non ora. Non è appropriato- 
-Perché no? Oh, capisco! Voi umani e le vostre stupide idee di pudore! La nudità non è un problema per me, lo sai?- 
-Lo è per me- 
-Pensavo che ne saresti stata incuriosita, siccome mi hai sempre detto che provi attrazione verso il genere femminile- 
-Sì, ma non provo nessuna attrazione per un'anziana- 
-Così mi offendi- 
-Tranquilla, porti bene i tuoi secoli-
-Allora sono davvero ringiovanita!- esclamò il Dottore, eccitata. 
-Abbastanza. Almeno non hai più i capelli grigi- osservò la ragazza, fissandola, ancora piuttosto sorpresa. 
-Rispondimi con sincerità: ho l'aria di una ragazzina?- 
-No, affatto. Dai sempre l'impressione di qualcuno d'importante- 
Il Dottore batté le mani, soddisfatta. -Oh, grazie al cielo! Incomincio già ad adorare questa rigenerazione! Mi divertirò un sacco!-
-Come ti senti...?- Bill sembrava preoccupata da tutto quell'entusiasmo che il Dottore dimostrava. 
-Elettrizzata! Ho una forte voglia di rivedere tutto quello che ho visto in passato. Mi sembra di essere rinata! Mi sembra di vedere il Tardis per la prima volta! Devo riscoprire tutto nuovamente, Bill! Ne ho bisogno!- 
La ragazza ridacchiò, contenta. -E allora vai. Non fermarti mai, Dottore- rispose.
-Non verrai con me, vero?- chiese il Dottore. Dalle sue labbra scomparve quel sorriso eccitato e parve diventare alquanto seria. I suoi occhi penetranti si fissarono in quelli di Bill. Per un attimo la ragazza si sentì scoperta dinanzi a quello sguardo intenso. Indietreggiò, a disagio, e scostò lo sguardo da un'altra parte. 
-No, non questa volta. Heather mi ha fatto diventare umana per permettermi di incontrarti, ma io devo ritornare da lei. La amo, Dottore. Tanto- 
Il Dottore le sorrise, raggiante. -Non mi sono mai piaciuti gli addii, ma questa volta sembra differente- 
-Che cos'è differente?- 
-Siamo tutt'e due felici per ciò che ci aspetta. E so che dopo la nostra separazione tu continuerai a vivere straordinarie avventure, Bill, ancora più belle di quelle vissute con me. Ed è giusto così- 
-Cercherai l'ennesimo assistente di viaggio anche questa volta?- 
-Certo che sì, ho bisogno che qualcuno ascolti le mie riflessioni. Parlare ad alta voce da sola mi sembra assolutamente ridicolo- 
-Chiunque sia non maltrattarlo troppo. E non fare la sapientona. Potrebbe pensare che tu sia soltanto un'eccentrica e superba chiacchierona- 
-E quando mai?- scherzò la bionda. 
-Beh, Dottore, spero che non avrai troppi problemi ora che sei donna. Potresti essere molto più suscettibile e sentimentale, adesso. Molto più delle altre volte, ti avverto- 
-Non vedo l'ora di scoprire tutto di me in versione femminile! Benvenuta nella sorellanza! Diamine, era da tempo che mi chiedevo quando mai sarei passata all'altro sesso! Ero stufa di tutto quell'ego- 
-Non si direbbe- 
-Okay, hai ragione. Probabilmente no- ridacchiò il Dottore. 
-Posso abbracciarti prima di andare?- chiese Bill, un po' in apprensione.
-Direi di sì. Non so ancora se mi piace la cosa, ma...- 
Il Dottore si avvicinò a Bill con cautela. La accolse nelle sue braccia e la abbracciò con slancio e completa naturalezza. Bill rise, divertita. 
-Ti viene naturale farlo, adesso!- commentò Bill.
-Sorprendente, vero? Mi chiedo come alla mia precedente rigenerazione non sia piaciuto tutto questo! È così piacevole e liberatorio!- 
-Fai attenzione, d'accordo? Non metterti nei guai- disse Bill, scherzosamente. 
-Non mi metto mai nei guai, Bill. Come ti viene in mente?- 
Le due risero inseme. 
-Mi ricorderò sempre di te- sussurrò il Dottore, accostando le labbra al suo orecchio. -Del tuo sorriso- 
Poi si scostarono l'una dall'altra e si guardarono negli occhi. Ad un tratto Bill si fece sfuggire una lacrima. Le rigò la guancia sinistra e scese tranquilla fino al mento. Il Dottore gliela asciugò con il pollice. 
-Dove ci sono lacrime c'è speranza. Mi ricordo, me l'hai sussurrato- 
Bill abbozzò un sorriso imbarazzato. -Addio, Dottore- 
-Addio, Bill Potts- 
Fu allora che Heather comparve da dietro la ragazza. Le due si scambiarono un'occhiata così dolce che il Dottore non se la fece sfuggire. Heather le fece un cenno di saluto e dopodiché tutte e due scomparvero nel nulla.
  
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