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Autore: Justice Gundam    02/12/2017    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 52 - Pericolo immediato


"Maledizione... non può andare avanti così!" ringhiò Sirius. Il comandante del Team Meteora stava assistendo ad uno degli scontri più a senso unico che gli fosse mai capitato di vedere, e quello che lo faceva imbestialire era il fatto che erano loro del Team Meteora quelli che le stavano prendendo... e il suo Seviper stava chiaramente perdendo la battaglia con il Blaziken di Vera, senza essere riuscito nemmeno a sferrare un colpo decente. "Seviper, che stai combinando? Finiscilo, una buona volta! Usa il tuo attacco Idrondata!"

"Blaziken, schivalo, e poi rispondi con Fuocopugno!" esclamò Vera. Frustrata, la vipera dai denti a sciabola scattò verso l'avversario, mentre una grossa mossa d'acqua appariva attorno alla sua coda simile ad una lama tagliente. Con tutta la forza che gli era rimasta, il Pokemon Veleno sferrò un potente colpo di coda, ma Blaziken si mosse con una velocità e una precisione quasi incredibili, e fece in modo che il fendente di Seviper gli passasse vicino con un potente ruggito di onde che si schiantavano sulla roccia. Blaziken sfruttò al massimo quel breve istante in cui Seviper non era in guardia, e lo colpì al torace con un tremendo pugno acceso di fiamme rosse, che lasciò sul petto del serpente una marchiatura a fuoco a forma di pugno prima di scaraventarlo a terra senza più forze! Seviper crollò a terra privo di sensi, e Blaziken rimase fermo in piedi con il pugno esteso dal quale si levavano delle volute di fumo.

"Blaz!" stridette il Pokemon Vampe, la gamba sinistra sollevata come un lottatore di taekwondo, pronto a colpire ancora.

Vera fece un applauso al suo starter, che sfoderò un piccolo sorriso di fierezza e poi guardò nuovamente verso Sirius. Il comandante del Team Meteora era visibilmente infuriato, i denti stretti e l'occhio buono spalancato in un'espressione di odio feroce. Era convinto che sarebbe stata una battaglia facile, ancora una volta... ma il Blaziken di Vera si era dimostrato un avversario troppo forte per il suo Seviper.

"Maledizione... incapace di un verme! Ritorna!" ringhiò Sirius. Ma non si perse d'animo, e tirò fuori un'altra Pokeball. "Non so che cosa tu abbia fatto per diventare così forte, mocciosa, ma non credere di poter umiliare così il Team Meteora... Chandelure, ora tocca a te!"

Vera e Blaziken si misero in guardia quando Sirius fece uscire un Pokemon che loro non conoscevano: una sorta di lampadario vivente di forma sferica, sulla cui sommità ardeva un'alta, guizzante, spettrale fiamma violacea, e il cui volto consisteva in niente più che un paio di occhi gialli e tondi senza pupille. Quattro braccia lunghe e affusolate si dipartivano dalla parte inferiore della strana creatura, e ognuna di esse terminava con una fiammella più piccola, anch'essa di colore viola, che guizzava in aria come se si muovesse da sola.

"Chaaandeluuuure!" esclamò il nuovo Pokemon con una voce penetrante, simile all'ululato del vento tra gli alberi. Le sue fiamme cominciarono ad ardere furiosamente, come se il Pokemon volesse dire che non vedeva l'ora di iniziare a combattere... e Blaziken si acquattò leggermente e alzò la guardia. Era un Pokemon del tutto sconosciuto, e nè lui nè Vera sapevano cosa aspettarsi.

"Stai attento, Blaziken, questo mi sembra un cliente un po' più pericoloso..." disse la bambina castana, con il suo Pokedex in mano...

"Chandelure, il Pokemon Attiranime. Tipo Fuoco/Spettro. Forma evoluta di Lampent. Sfrutta le sue fiamme danzanti per ipnotizzare gli avversari. Le fiamme di Chandelure risucchiano lo spirito e lasciano il corpo come un guscio vuoto. Le anime bruciate dalle sue fiamme cupe perdono la strada e rimangono a vagare in questo mondo per l'eternità." disse il Pokedex.

"Ooookay..." disse Vera nervosamente. "Adesso sono ontenta di non aver mai incontrato questo Pokemon prima d'ora... Blaziken, stai attento! Usa Focalenergia e resta pronto a tutto!"

Blaziken si piegò un po' di più sulle robuste gambe e cercò di tenersi pronto ad ogni mossa Chandelure potesse usare contro di lui. Sirius, da parte sua, sembrava essere più sicuro di sè, ora che il suo Pokemon più forte era sceso in campo, e decise di passare immediatamente all'attacco. "Chandelure, mostra a quella mocciosa che nessuno può opporsi a noi del Team Meteora! Usa Palla Ombra, adesso!"

Chandelure spalancò un paio di fauci che Vera non aveva visto nella parte inferiore del suo corpo sferico, e rivelò una bocca come una fornace ardente, all'interno della quale si stava formando una sfera di ombre turbinanti. Concentrato al massimo, Blaziken tenne d'occhio l'avversario, e nel momento in cui vide la Palla Ombra muoversi, scattò di lato con tutta la rapidità di cui fosse capace! Anche così, fu a malapena sufficiente ad evitare quel colpo devastante: la sfera di oscurità raggelante mancò Blaziken solo di pochi centimetri e si schiantò sul pavimento, lasciando su di esso una macchia nera e viola che sembrò quasi muoversi per conto suo per qualche istante, prima di dissolversi. Blaziken si voltò rapidamente, e Vera diede il suo ordine.

"Okay, Blaziken... adesso vediamo le sue difese come reggono! Usa Aeroassalto!" esclamò la bambina castana.
Con uno stridio di battaglia, Blaziken scattò verso il suo avversario ancora sospeso in aria e sferrò un preciso colpo con i suoi artigli, che raggiunse il Pokemon spettrale e riuscì ad infliggere qualche danno... ma Chandelure riuscì quasi subito a riprendersi. Volteggiò rapidamente su sè stesso, e Blaziken, atterrando con un'acrobazia, vide ravvivarsi le fiamme violacee che ardevano sulle sue braccia.

"Non è tanto facile mettere all'angolo il mio Chandelure." commentò Sirius senza scomporsi, l'occhio bionico che scintillava in una maligna luce scarlatta. "Continua così, Chandelure. Colpisci con Stordiraggio."

"Chaaaaaaa!" esclamò il Pokemon Attiranime. I suoi occhi giallastri passarono rapidamente da un colore all'altro, con una tale velocità che Vera si sentì girare la testa soltanto a guardarli... e dal suo corpo scaturì una raffica di colori vivaci e febbrili che raggiunse Blaziken e gli fece perdere l'orientamento per un istante! Il Pokemon Fuoco/Lotta barcollò all'indietro e sgranò gli occhi in un'espressione di sorpresa ed orrore, mentre cercava in qualche modo di mantenere il controllo dei suoi movimenti...

"Blaziken, no!" esclamò Vera. "Cerca di resistere! Usa Granfisico!"

"Bla... zi... ken..." mormorò il Pokemon Vampe, la testa tenuta tra le mani in un vano tentativo di concentrarsi. I poteri soprannaturali di Chandelure stavano mandando i suoi sensi in confusione... e quando Blaziken cercò di usare la sua mossa successiva, finì per andare a sbattere contro il muro, incapace di controllare i propri movimenti.
Sirius ghignò malignamente. "Ammetto che mi hai sorpreso, ragazzina, ma il tuo Pokemon è già al limite!" esclamò il comandante del Team Meteora. "Continua ad attaccare, Chandelure! Usa il tuo attacco Sciagura!"

Con un ululato innaturale, Chandelure si alzò un po' in aria, e una raffica di guizzanti ombre si formò sulle fiamme che ardevano sulle sue braccia, addensandosi sopra di esse per un istante prima di dirigersi contro Blaziken, che era ancora a terra e sembrava non essere in grado di scansarsi...

Ma un imprevisto venne in soccorso del potente Pokemon di Fuoco.

Il Flabèbè di Vera, che era rimasto al sicuro sul lampadario, fuori dalla portata dei Pokemon che stavano combattendo, vide che Blaziken cominciava ad essere in difficoltà e usò una delle sue mosse di supporto. Il fiore sul quale fluttuava si alzò in aria per un breve tratto, e il minuscolo folletto aprì le braccia e chiuse gli occhi prima di rilasciare una nube di polline profumato che viaggiò verso il Pokemon Vampe. Nel momento in cui Blaziken sentì il profumo - una gradevole miscela di fiori e miele - la sua mente sembrò essere richiamata di colpo alla realtà, e il Pokemon Vampe spalancò gli occhi giusto in tempo per vedere i tentacoli d'ombra di Chandelure che calavano su di li, pronti a risucchiare la sua energia vitale...

"Flabèbè?" chiese Vera, sorpresa. Ma non ci fu il tempo di pensarci su - Blaziken rotolò di lato giusto in tempo per evitare i tentacoli dello spettro fiammeggiante, che si conficcarono nel pavimento lasciando delle macchie di cenere nera su di esso. Con uno stridio irritato, il Pokemon Attiranime si ritirò e cercò di attaccare di nuovo... ma questa volta, Vera non aveva nessuna intenzione di farsi cogliere di nuovo di sorpresa! "Grazie, Flabèbè! Adesso, Blaziken... colpisci con Ombrartigli!"

Con un balzo agilissimo, Blaziken atterrò su un muro, puntando i piedi su di esso. Si diede lo slancio e si scagliò con tutte le sue forze contro Chandelure, che stava cercando di fluttuare via per sferrare un altro attacco Stordiraggio... ma questa volta, Blaziken fu più veloce e riuscì a mandare a segno un poderoso fendente con gli artigli avvolti da volute di fiamme nere e viola! Chandelure stridette per il dolore quando gli artigli di Blaziken tracciarono tre fendenti paralleli sul suo corpo sferico, che svanirono dopo pochi istanti - ma il danno era già stato fatto, e il Pokemon Fuoco/Spettro perse quota, cercando disperatamente di rimettersi in guardia!

"No! Maledizione, Chandelure, non farti battere così!" esclamò furente Sirius. "Riprenditi e usa Psichico!"

"Chaaaandeluuuuure!" con uno stridio furioso, il Pokemon Fuoco/Spettro si ritirò al di là della portata degli artigli di Blaziken, e si concentrò, scagliando poi una massiccia ondata di energia mentale contro il campione di Vera, che reagì appena in tempo puntando gli artigli a terra ed ancorandosi saldamente. Anche così, la tremenda ondata di forza semi-invisibile lo centrò come un'ondata di marea, e il Pokemon Vampe fu costretto ad usare tutta la sua forza e la sua tenacia per non essere scagliato via dalla potenza dell'attacco. Con un enorme sforzo di volontà, Blaziken riuscì a tenersi in piedi, anche se l'attacco Psichico a distanza così ravvicinata lo aveva lasciato indebolito e dolorante... e spingendosi con tutte le sue forze, Blaziken raggiunse l'avversario e lo colpì in pieno con un poderoso attacco Ombrartigli! Questa volta, il lampadario vivente non riuscì a reggere, e si schiantò a terra con un'esclamazione di rammarico. Le sue fiamme persero vigore fino quasi a spegnersi, e i suoi occhi si trasformarono in un paio di spirali, mentre tutt'attorno a loro, il Team Meteora cominciava a retrocedere, sopraffatto dall'abilità inaspettata dei loro avversari.

"Bravissimo, Blaziken! E grazie anchea te, Flabèbè!" esclamò entusiasta Vera. Blaziken tirò un sospiro di sollievo e alzò la testa in segno di fierezza, mentre Flabèbè fluttuò su e giù agitando una delle sue piccole mani.

"Flabèbè!" esclamò il piccolo Pokemon Folletto con voce squillante.

Sirius ringhiò per la rabbia e si guardò attorno - sfortunatamente per lui, neanche il resto del Team Meteora stava andando molto bene: Max, Hitomi, Ortilla e Drew stavano portando i loro Pokemon ad un successo dietro l'altro... e in quel momento, il Linoone di Max stava sferrando un attacco Ritorno al Raichu del Dr. Connal. Dopo aver evitato un attacco Fulmine da parte della versione evoluta di Pikachu, il tasso dalla folta pelliccia afferrò l'avversario con una zampa e colpì con violenza con l'altra! Dei cuoricini rosa fluttuarono per un istante attorno al punto dell'impatto, e il Raichu nemico barcollò all'indietro per una notevole distanza prima di afflosciarsi, con un'espressione di pura incedulità stampata sulla faccia! Il Walrein di Hitomi aveva appena messo a terra un Dugtrio avversario con un ben piazzato attacco Idrovampata, mentre Drew e il suo Masquerain supportavano i loro compagni con degli attacchi Idropulsar e Ventargenteo. Lo Scraggy di Hitomi stava invece tenendo occupato un Sudowoodo del Team Meteora, che venne rapidamente messo a terra da un ben piazzato attacco Breccia.

"Sembra che il Team Meteora non sia più invincibile, Sirius." disse il ragazzo dai capelli verdi, con le mani in tasca ed un'espressione quasi irritante nella sua calma! Certamente, il comandante del Team Meteora non era per niente divertito dal modo in cui i suoi scagnozzi stavano venendo sconfitti con tale facilità. "Che succede? Vi siete dimenticati di allenare i vostri Pokemon? Pensavate che sarebbe stato un gioco da ragazzi ora che avete portato tutti quanti?"

"Dannato moccioso... consideratevi fortunati che la vostra Saphira ci ha indeboliti!" sibilò Sirius. Con un'imprecazione soffocata, fece rientrare il suo Chandelure nella sua Pokeball, ripromettendosi che per il prossimo incontro si sarebbe preparato meglio. "Ammetto che non mi aspettavo che diventaste così forti in così poco tempo! Ma se pensate che basterà questo a sconfiggere il Team Meteora, siete in errore! E comunque... mentre siamo qui che parliamo, il Dr. Connal avrà già catturato i vostri amichetti. Quindi, che io perda è irrilevante."

"E' quello che vedremo!" rispose Ortilla con tono di sfida. "Ritchie e Sparky sono lassù con i gemelli e il resto dei nostri compagni. Non credo che il vostro dottore riuscirà a batterli tanto facilmente."

 

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"Pika! Pika! Pika!" esclamò Sparky, sotto l'assalto furioso dello Electivire di Connal. Il Pokemon Elettro più grande stava scagliando una serie rapidissima di attacchi Tuonoshock, in modo da costringere il Pikachu con il ciuffo ad uno slalom frenetico, mentre Cruise, il Pupitar di Ritchie, stava avendo a che fare con il piccolo e sfuggente Rotom. Il fantasmino di plasma cercava di tenersi a distanza e attaccare il più robusto Pokemn Roccia/Terra con attacchi a distanza, in modo da indebolirlo man mano.

"Rotom. Attacca Pupitar con Funestovento." sentenziò il dottore. "Electivire, colpiscilo con Breccia."

Rotom puntò la testa verso l'avversario e cominciò a girare su sèstesso come una trottola. Dal suo movimento venne a crearsi un vortice di vento violaceo che avvolse il piccolo Pokemon Elettro/Spettro come una cappa di fumo, poi si diresse a tutta velocità contro Cruise, che si ancorò al pavimento con tutto il suo peso. L'attacco centrò in pieno il Pokemon crisalide, ma quest'ultimo, con un'appena percettibile esclamazione di fastidio, restò fermo al suo posto e iniziò a spingere nella direzione opposta, in modo da opporsi alla violenza dall'attacco. Sparky, sapendo di non poter competere con lo Electivire di Connal sul piano della forza fisica, usò un attacco Agilità che gli permise di evitare il tremendo colpo di taglio che Electivire cercò di abbattere su di lui... ma un attimo dopo, il topolino giallo venne colto di sorpresa da un attacco Fuocopugno che Electivire diresse contro di lui con una mossa repentina! Sparky venne colpito e scagliato indietro per un breve tratto... ma riuscì a restare in piedi, appoggiando una piccola mano a terra per frenare.

L'attacco Funestovento di Rotom cessò... e nel momento in cui Cruise aprì gli occhi, vide che il suo avversario si stava potenziando! Il suo minuscolo corpo venne avvolto per un'istante da una splendente aura violacea, e Rotom emise un verso di decisione - l'effetto secondario di Funestovento si era attivato, e adesso Rotom sarebbe diventato un avversario molto più difficile da battere.

"Accidenti, questa non ci voleva..." disse tra sè Ritchie. "Okay, Cruise, usa un attacco Sgranocchio! Sparky, avvicinati e cerca di confondere Electivire! Sai come fare, no?"

"Pika!" esclamò il Pikachu con il ciuffetto. Cruise strinse gli occhi e cercò di seguire i movimenti rapidi e guizzanti di Rotom, mentre Electivire riprese ad avanzare contro Sparky, sicuro che sarebbe stato un attimo prima di chiudere lo scontro. Il Pokemon Elettro più grande sollevò il pugno destro, avvolto da guizzi di fiamme rosse, e prese la mira...

Sparky scelse proprio quel momento per attaccare... o meglio, per sprigionare un lampo di luce abbagliante che colse di sorpresa non solo i Pokemon di Connal, ma anche gli uomini del Team Meteora che stavano cercando senza successo di aprirsi un varco nel gruppetto di difensori! L'attacco Flash lasciò abbacinati Electivire e Rotom, e i Pokemon di Ritchie ne approfittarono immediatamente.

"Viiiiire!" ringhiò Electivire. Si portò le mani agli occhi, cercando di farsi passare il bruciore

"Perfetto! Adesso, Sparky! Colpisci con Mega Pugno!" esclamò Ritchie.

Il battagliero Pikachu coprì in un lampo la distanza che lo separava dal massiccio Electivire e raggiunse con un balzo il torace dell'avversario. Con una mossa rapida e decisa, sferrò un pugno allo sterno di Electivire con tutta la forza che aveva in corpo, e nonostante le dimensioni e la robustezza, quest'ultimo si piegò per il dolore e rimase a boccheggiare per qualche istante. Cruise, invece, si scagliò contro Rotom e lo colpì con un attacco Sgranocchio, acchiappandolo in un paio di mostruose fauci di pietra che si erano spalancate di colpo sul guscio della versione evoluta di Larvitar. Con un movimento deciso e brutale, Pupitar scagliò a terra Rotom, che rimbalzò un paio di volte prima di restare faccia a terra... ma riuscì a rialzarsi e a rimettersi in guardia, fluttuando a circa un metro dal pavimento.

"Hmph..." affermò il Dr. Connal. "Come preferisci, ragazzo. Tu e i tuoi Pokemon vi state rivelando un autentico fastidio, ma non potete opporvi per sempre a noi del Team Meteora."

"Senti, Dr. Barbagianni, queste cose le abbiamo già sentite, e ora ci stanno venendo a noia." affermò Cain, il cui Nidoking aveva appena usato un attacco Incornata, che si era scontrato a metà strada con quello di un Seaking nemico. "Noi non abbiamo nessuna intenzione di consegnarvi i bambini. Mettitela via e sparisci."

"Vire, vire..." grugnì Electivire. Ora che la sua vista stava tornando, il robusto Pokemon Elettro stava riprendendo l'assalto contro Sparky... e un attacco Battiterra colse di sorpresa il piccolo Pikachu! Electivire pestò i piedi a terra e scatenò una raffica di ondate sismiche, che percossero con forza Sparky e lo fecero cadere a terra dolorante. Guidato solo dal suo istinto, Sparky si scansò di colpo, evitando il Fuocopugno con il quale Electivire stava cercando di chiudere lo scontro...

"Sparky, usa Comete!" ordinò Ritchie. Sparky si rimise in piedi con un movimento deciso, aprì le braccia e scagliò una raffica di proiettili energetici a forma di stella, che sfrecciarono verso l'avversario e lo colpirono in pieno! Electivire barcollò, cominciando a sentire la fatica della battaglia... mentre il Rotom di Connal cercava di tenersi a distanza e attaccare con un Segnoraggio. Un raggio di energia multicolore scaturì dal corpo del fantasmino di plasma e colpì in pieno la crisalide di roccia, con abbastanza forza da scagliarla contro un muro e aprire in esso una vistosa crepa. "Attento, Cruise! Usa Abbattimento!"

"Pupitarrrr..." esclamò Cruise con voce roca, arrabbiato e determinato. Rotom si stava avvicinando, e Connal stava per dare l'ordine di sferrare un altro attacco... quando Cruise spalancò gli occhi, e un grosso pezzo di roccia si staccò repentinamente dalla sua corazza e volò verso il Pokemon Elettro/Spettro, che venne colto completamente di sorpresa! Il proiettile di roccia colpì in piena fronte Rotom, che emise un verso di dolore e scivolò a terra mezzo stordito... ed esposto a qualunque altra mossa Ritchie e il suo Pupitar volessero usare!

"Perfetto! Cruise, adesso usa anche tu Battiterra!" esclamò Ritchie, non appena fu sicuro che sia Electivire che Rotom fossero all'interno del raggio d'azione della mossa. Sparky, allenato a questa strategia, spiccò un abile salto in aria nel momento stesso in cui Cruise percosse il terreno con tutto il suo peso, e questa volta, furono i Pokemon Elettro di Connal a subire i dolorosi effetti dell'attacco Battiterra!

"Pikachu!" esclamò Sparky, che atterrò con un'elegante capriola davanti al suo allenatore e alzò la mano per dire che era tutto sotto controllo.

"Yu-huuu! Resistenza siamo noi, Team Meteora attenti a voi!" fu il commento di Julia, nel momento in cui la sua Zebstrika e un Flareon del Team Meteora si scambiarono due attacchi Nitrocarica. La Eevolution di Fuoco caricò di nuovo, mordendo la zebra elettrica su una zampa, ma quest'ultima rispose con un attacco Ondashock a distanza ravvicinata, mentre il Tropius di Florinia metteva al tappeto un Raticate nemico con un attacco Fendifoglia sferrato usando le sue foglie-ali. "Vai così, Ritchie! Dai una bella lezione al dottorastro!"

"Siamo in apparente vantaggio." commentò Florinia con il suo solito tono piatto. "Attenzione all'eccesso emotivo. Possibile calo dell'attenzione."

Fern alzò le spalle, sicuro che a quel punto non ci fosse più nulla che potesse minacciarli. "Hah! Sempre a rovinare la festa, eh, Flobot?" disse il ragazzo con gli occhiali, con voce aspra. Il suo Serperior aveva appena messo a terra un Luxio avversario con un attacco Idrondata ben piazzato, e ora si ergeva in piedi come un cobra davanti alla sua preda, quasi stesse chiedendo al Team Meteora se non avessero nessun altro da mandargli contro. "Allora, buoni a nulla? Tutto qui quello che sapete fare?"

"Temo di no, ragazzo... in effetti, stavamo giusto aspettando quest'occasione per inervenire!" si intromise la voce di ZEL... e più esattamente, della sua personalità Zero. "Team Meteora, attaccate!"

"Eoooooon!"

Colti di sorpresa, i ragazzi della resistenza si voltarono verso la finestra... da dove lo Espeon di ZEL stava intrufolandosi! Prima che potessero reagire, altri Pokemon si fecero vedere, tra cui il Solrock di Astro e il Lunatore di Eclisse, tutti e tre illuminati da una innaturale aura rosata... e tutti assieme, i tre Pokemon scagliarono un poderoso attacco Psichico sui Pokemon più vicini, sotto forma di un travolgente muro di forza invisibile che investì gli avvrsari come un fiume in piena! Il Nidoking di Cain venne travolto all'istante, e il Relicanth di Pietro venne scaraventato via dalla massiccia ondata di energia mentale un istante dopo... uno alla volta, tutti i Pokemon e i loro allenatori vennero scaraventati via dall'attacco Psichico combinato, tranne la Lilligant di Laura, che riuscì a restare in piedi in mezzo ai suoi compagni caduti!

"Lilli!" esclamò l'elegante Pokemon d'Erba. Laura, finita a terra vicino a Noel ed Anna, fece cenno ai due impauriti gemelli di restare fermi dov'erano, e poi diede un rapido ordine alla sua Pokemon.

"Lilligant, usa Eledanza, e poi un doppio Energipalla!" esclamò la mediana delle sorelle Belrose. Con una piroetta, Lilligant si mise fuori dalla portata di Solrock e Lunatone, appena in tempo per evitare un attacco Turbofuoco che il primo dei due Pokemon cercò di usare contro di lei! Una fiammata mulinante si sollevò dal terreno, e Lilligant riuscì per un pelo ad evitare di essere inghiottita al suo interno, poi eseguì una breve, elegante danza sul punto dove si trovava, incrementando la sua velocità e la sua potenza! Atterrò dalla sua danza con un'altra piroetta, aprì le braccia e scagliò due sfere di energia verdi e pulsanti che sfrecciarono verso Lunatone e Solrock!

"Ah! Attento, Lunatone..." cercò di dire Eclisse.

Ma non fece in tempo, prima che i proiettili di energia colpissero in pieno i due Pokemon meteoriti, che spalancarono gli occhi per l'improvviso dolore prima di scivolare a terra privi di sensi, mancando di poco gli uomini del Team Meteora che si trovavano sotto la finestra. Si sentì una serie di esclamazioni di spavento quando le reclute si dispersero... e ZEL scosse la testa con espressione desolata.

"Sembra che sia io quello che deve fare il grosso del lavoro, come al solito..." disse tra sè, sperando che ad Eve o Lumi non saltasse in mente di manifestarsi proprio in quel momento. Le sue due personalità femminili sarebbero state niente più che un problema per lui. "Va bene... esci, Magnezone. Dobbiamo intervenire."

ZEL lanciò una Pokeball con apparente noncuranza, e fece uscire da essa un inquietante Pokemon che sembrava il risultato di tre Magnemite fusi assieme: in parte navicella spaziale, in parte parabolica, in parte antenna satellitare, aveva un corpo metallico di colore grigio-azzurro, con agli estremi due piccole sfere dove sono posti due dei suoi tre occhi e due viti inclinate verso dietro. Sopra la testa spiccava una specie di antenna gialla che emetteva scariche elettriche ad intervalli frequenti e regolari. L'ultimo occhio era posto in mezzo alla fronte, con una pupilla di colore rosso molto acceso, e il corpo era diviso da una sporgenza circolare che lo faceva assomigliare sempre più ad un disco volante. Come mani aveva tre calamite colorate di nero attaccate alla parte inferiore del corpo, e i suoi occhi simuovevano con rapidità, quasi nervosamente, mentre il Pokemon Elettro/Acciaio sorvegliava i dintorni. Riusciva già a percepire che la situazione era molto concitata...

ZEL sentì una strana emozione salire dal profondo della sua anima - un misto di nostalgia, paura e commozione. Non era sicuro che quelle sensazioni fossero le sue... oppure delle sensazioni che in quel momento Eve e Lumi stavano provando, e che in qualche modo erano riuscite a far sentire anche a lui. La loro condizione era quanto meno strana... la curiosità scientifica di Zero lo spronava a sapere di più su quello che stava succedendo alle sue personalità multiple, e a come esattamente fossero connesse le une alle altre. Ma non c'era tempo di pensarci su, in quel momento. Il Team Meteora aveva bisogno delle sue invenzioni e delle sue macchine PULSE, e Lin non avrebbe atteso risultati ancora troppo a lungo.

"Magnezone, dobbiamo salire fin lassù." disse ZEL, facendo cenno al resto delle reclute di farsi da parte. Espeon era riuscito a penetrare nel rifugio Belrose dalla finestra al primo piano, ma la Lilligant di Laura riusciva benissimo a tenergli testa, mentre il Dr. Connal e i suoi Pokemon perdevano terreno contro Ritchie, Sparky e Cruise.

"Comandante ZEL!" esclamò Eclisse preoccupata. "E'... è sicuro di quello che fa? Quel Magnezone..."

"E' il mio Pokemon più forte, ed è l'unico che possa affrontare un'allenatrice forte come Laura con qualche possibilità di successo." affermò ZEL. Con uno stridio metallico che tradiva nervosismo, Magnezone fluttuò verso il terreno e permise allo scienziato del Team Meteora di afferrare le sue mani-calamita, poi cominciò a fluttuare verso la finestra dalla quale Espeon era entrato... e dalla quale per un pelo non fu costretto ad uscire, grazie ad un poderoso attacco Fogliamagica che lo colpì in pieno! Stridendo per la rabbia e il dolore, Espeon puntò le zampette a terra e scagliò contro Lilligant un potente attacco Segnoraggio, che la graziosa Pokemon d'Erba evitò per un pelo eseguendo uno spettacolare volteggio alla propria destra. Prima che Espeon potesse caricare un altro attacco, Laura diede un altro ordine per tenere sotto pressione il Pokemon Psico.

"Lilligant! Adesso usa il tuo attacco Petalodanza!" esclamò.

Lilligant fece un inchino, alzò le braccia ed eseguì un altro passo di danza, imitando alla perfezione la grazia di una danzatrice professionista. Una raffica di petali apparve attorno al suo corpo e poi volò verso Espeon con la furia di un uragano... e la Eevolution di tipo Psico sgranò gli occhi con evidente spavento quando si vide arrivare addosso il vortice di petali di ciliegio.

"Magnezone, usa Cannonflash! Massima potenza!" esclamò ZEL. Il Pokemon magnetico era riuscito a salire fino alla finestra senza essere intercettato, e il suo occhio più grande si illuminò. Una sfera di energia bianca circondata da anelli di luce azzurra si condensò davanti al corpo di Magnezone, poi venne scagliato con potenza e precisione verso la Petalodanza di Lilligant, scontrandosi con essa prima che questa potesse travolgere lo Espeon di ZEL. Si levò un boato terrificante quando i due potenti attacchi si intercettarono a vicenda, e tutti coloro che si trovavano nella casa, compresi Ritchie e il Dr. Connal, furono costretti a coprirsi gli occhi ed indietreggiare per la poderosa onda d'urto provocata dal contrasto. Mentre all'interno del rifugio regnava il caos, ZEL e Magnezone ne approfittarono per entrare di colpo nell'abitazione. Con uno scatto improvviso, il Pokemon Elettro/Acciaio raggiunse Noel ed Anna, che in quel momento erano i più vicini alla finestra, e la bambina lanciò un breve grido di paura, tenendosi stretta al suo Jirachi di peluche!

"Oh, no! Anna, Noel! Restate lontani da lui!" esclamò Laura. "Lilligant, cerca di fermarli... AAAAAAH!"

"Lilli!" esclamò Lilligant nel momento in cui lo Electivire di Connal, distraendosi del tutto dal suo combattimento con Sparky e Cruise, si voltò verso di lei e la colpì con un attacco Tuonoshock alla schiena! La ragazza si irrigidì e cadde a terra, contorcendosi per la scarica elettrica... e Lilligant mise da parte ogni altra considerazione e corse a soccorrere la sua allenatrice.

"Noel! Anna!" esclamò Ritchie. Sparky cercò di muoversi per ostacolare ZEL e il suo Magnezone, ma quest'ultimo reagì con un altro attacco Cannonflash che colpì il pavimento ad un metro di distanza dal giovane allenatore di Kanto, e lo costrinse a restare indietro con un'esclamazione soffocata.

"Ottimo lavoro, comandante ZEL!" esclamò Connal. "Prenda i gemelli! Per adesso possiamo accontentarci di loro."

"Cino!" esclamò il Cinccino di Noel. Il Pokemon cincillà e la Gothorita di Anna cercarono di mettersi in mezzo e proteggere i loro allenatori. Ma ancora una volta, il Dr. Connal e i suoi Pokemon intervenirono - un ben piazzato attacco Palla Ombra da parte di Rotom colpì Gothorita mentre questa si apprestava ad usare uno Psicoshock contro Magnezone, ed Electivire raggiunse rapidamente Cinccino e lo colpì con un poderoso attacco Incrocolpo, alzando entrambe le braccia prima di calarle su di lui in un micidiale attacco che lasciò il Pokemon impellicciato a terra stordito.

"Cinccino! Fermi! Che cosa volete fare... ah!" Noel cercò di proteggere la sorella gemella, ma ZEL era decisamente più grande e più forte di loro, e dopo essere sceso da Magnezone, li afferrò per i polsi e li trascinò con sè, verso la finestra dalla quale era venuto.

"Ah! No, non vogliamo venire! Ci lasci andare, per favore!" cercò di implorare Anna. Senza nemmeno risponderle, ZEL raggiunse la finestra e fece un cenno al suo Espeon, che si concentrò sul suo allenatore e usò i suoi poteri psichici in modo che ZEL e i gemelli potessero fluttuare a terra senza farsi male. In tutto questo, Ritchie non aveva potuto fare altro che guardare impotente, grazie al Dr. Connal e ai suoi Pokemon che gli sbarravano la strada.

"Che sta facendo, Dr. Connal?" esclamò il ragazzo di Kanto. "Mi lasci passare!"

"Temo che non sia possibile, ragazzo mio. Quei bambini sono stati legalmente affidati a me. La vostra meschina resistenza non sta facendo altro che ritardare l'inevitabile." affermò il medico criminale, dando poi un'occhiata al resto del gruppo di amici, ancora svenuti a causa del tremendo impatto con l'energia psichica. "E a cosa vi ha portato? Ad un'ingloriosa sconfitta. Dovreste smetterla di giocare a fare gli eroi, non si ottiene niente da tutto questo."

"Pikachu!" esclamò Sparky, mentre le grida e le richieste di aiuto di Noel ed Anna si facevano sempre più flebili. Il Pikachu con il ciuffo si lanciò contro Electivire e sferrò un poderoso attacco Codacciaio, rendendo la sua coda rigida e luccicante come il ferro e cercando poi di colpire Electivire alla testa... ma ancora una volta, la superiore robustezza del Pokemon Elettro più grande fece sì che il coraggioso tentativo di Sparky andasse a vuoto. Il colpo di coda si esaurì sul braccio alzato di Electivire, che poi lo spintonò via e lo fece atterrare vicino a Cruise. Anche il Pokemon simile ad una crisalide cercò di intervenire, e usò un attacco Frana, scatenando una raffica di rocce contro il Magnezone di ZEL... ma quest'ultimo si difese efficacemente, e creò una barriera di energia semitrasparente attorno a sè, sulla quale l'attacco Frana rimbalzò prima che le rocce scomparissero nel nulla.

"Possiamo andare. Qui abbiamo fatto abbastanza." affermò il Dr. Connal. Seguito da Electivire e Rotom, lo psichiatra raggiunse la finestra e, come ZEL prima di lui, si fece calare a terra da Espeon. I quattro Pokemon scesero giù a loro volta, con un agile balzo o fluttuando a mezz'aria... e Ritchie e i suoi Pokemon si ritrovarono con un pugno di mosche.

"Tarrrr..." grugnì frustrato Cruise. Ritchie scosse la testa e appoggiò la mano sulla testa del suo Pokemon Roccia/Terra, nel contempo cercando di pensare ad una soluzione.

"Siamo nei guai... il Team Meteora userà sicuramente i gemelli come esca..."

 

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Al piano terra, il Team Meteora era ormai stato quasi completamente debellato. Sirius era stato costretto a richiamare i suoi due Pokemon più forti, sopraffatti dalla potenza inaspettata di Blaziken, e i suoi sottoposti non erano riusciti a sfondare il muro difensivo formato dai compagni di Vera e dai loro Pokemon. Il Linoone di Max e il Walrein di Hitomi avevano messo all'angolo un gruppo di reclute, e il Pokemon tasso stava davanti a loro, ringhiando ed intimando loro di restare ferme dov'erano.

Il comandante del Team Meteora, messo di fronte all'evidenza della sua sconfitta, non poteva fare altro che pensare ad un modo di limitare il più possibile i danni e cercare almeno di mettersi in salvo. Vera e Blaziken erano davanti a lui, e adesso si stavano mettendo anche Venusaur, Blastoise e Flabèbè...

"Rassegnati, Sirius. Hai perso." affermò con decisione Vera. "Arrenditi. Per il Team Meteora è finita la pacchia."

"Adesso non fate più paura. Molto presto, nessuno a Reborn sarà più vostro schiavo. Il vostro dominio sta per finire" continuò Drew.

Per qualche istante, Sirius e i suoi scagnozzi restarono fermi dov'erano, senza sapere cosa fare... ma poco dopo, il comandante dall'occhio bionico abbassò la testa, e un ghigno poco rassicurante apparve sul suo volto, scuotendo un po' la sicurezza che Vera e i suoi compagni ostentavano.

"Heh... heheheheee... e così, voi pensate davvero che il Team Meteora sia spacciato soltanto perchè siete riusciti ad opporvi a noi? Quando eravamo già indeboliti grazie alla vostra amichetta Saphira?" domandò, anche se il tono di voce era quello di una persona che stava ordinando di rispondere. "Poveri stupidi... vi siete andati ad intromettere in affari che non vi riguardavano. Non avete idea del nido di Beedrill che avete scatenato, con le vostre azioni... e neanche del potere illimitato a cui avete scelto di opporvi!"

"Considerando che il vostro capo non ha fatto questa gran bella figura lì al Picco Apatite, mi è un po' difficile prenderti sul serio quando dici così." affermò il piccolo Max con un sorrisetto altezzoso, le mani appoggiate sulla nuca.

Invece Hitomi non sembrava altrettanto sicura che per il Team Meteora fosse arivata la fine. "Aspetta a parlare, Max. Non hai sentito i rumori che provenivano dal piano di sopra, mentre stavamo combattendo? Ho l'impressione che di sopra non se la siano cavata altrettanto bene..."

"Cosa?" chiese Ortilla, il cui Scraggy era in guardia accanto a lei. Il Pokemon Buio/Lotta aveva sconfitto uno Stunky del Team Meteora, e ora stava in piedi accanto alla sua allenatrice, in attesa di qualche altro avversario.

Sirius smise di sghignazzare, e tirò fuori un piccolo oggetto sferico da un risvolto dalla sua uniforme nera, poi lo lanciò nel bel mezzo della stanza, dove si aprì con un suono metallico e cominciò a spargere ovunque getti di fumo grigio! La densa nube si diffuse rapidamente, offuscando la vista a Vera e ai suoi compagni...

"Ancora questa storia? Sto veramente cominciando a stufarmi delle loro cortine di fumo!" esclamò Max.

"Linoone!" esclamò il Linoone del ragazzino. Per quanto ancora piuttosto sconvolte, le reclute approfittarono di quel momento per svincolarsi e darsela a gambe levate, prima che qualcuno del gruppo potesse fare qualcosa per fermarli. Sirius seguì a ruota, recuperando il Raichu e il Luxray del Dr. Connal, e lasciando Vera, Blaziken e i loro compagni a brancolare nella nebbia - anche se Blaziken fece comunque qualche tentativo di acchiappare il criminale.

"Ci è scappato... ma almeno siamo riusciti a difendere le Chiavi e il resto del gruppo..." disse Ortilla. Con un rapido battito d'ali, il Masquerain di Drew cominciò a spazzare via il fumo, rivelando lo spettacolo non proprio edificante del soggiorno del rifugio Belrose che era stato messo sottosopra dalla battaglia: un tavolo capovolto, una sedia rotta, cocci di vetro sparsi per terra... "Anche se... non si può dire lo stesso del soggiorno."

"Blaziken..." affermò lo starter di Vera. La loro attenzione adesso doveva andare adei problemi più immediati...

"Beh... immagino che ne parleremo con Saphira, Laura e Charlotte non appena ne avremo la possibilità." disse Drew. Masquerain si abbassò e si appoggiò sulla spalla del suo allenatore, finalmente tirando il fiato. "Piuttosto... dove sarà finita miss Saphira? Non mi dà l'aria di una persona che si fa sconfiggere tanto facilmente, ma... sempre meglio assicurarsi che tutti stiano bene, no?"

"Temo... che non sia andato esattamente tutto bene..." intervenne la voce di Ritchie. Sorpresa e un po' ansiosa, Vera si voltò verso le scale e vide il ragazzino di Kanto scendere assieme a Sparky e Cruise. Entrambi i Pokemon davano l'impressione di essere stanchi e malconci per la battaglia sostenuta con Electivire e Rotom... ma non era solo quello che li faceva apparire giù di corda.

"Ritchie!" esclamò Vera preoccupata. "Che è successo? Sentivamo frastuono provenire dal piano di sopra..."

"Mi dispiace..." il ragazzino rispose in un sospiro di fatica ed ansia. Sentendosi improvvisamente debole, Ritchie si mise seduto sulle scale, quasi afflosciandosi su di esse. "Ho... ho cercato di impedire al Dr. Connal e a Zel di prendere i ragazzi... ma ci hanno colti di sorpresa, e hanno preso Anna e Noel. E' stato Zel... aveva un Magnezone potentissimo, e non sono riuscito a fermarlo."

"Cosa? Accidenti, questa proprio non ci voleva... e gli altri, che fine hanno fatto?" esclamò Drew.

Ritchie guardò verso l'alto. "Stanno bene... sono solo fuori combattimento." affermò. "Ma adesso... adesso il Team Meteora ha Anna e Noel, e sicuramente li useranno come esca per attirarci in qualche imboscata."

"E non credo che ci sia bisogno di chiedersi cosa vogliano in cambio. Non possiamo certo consegnargli l'Anellorubino e la Collanasmeraldo, ma sicuramente non possiamo neanche lasciare Anna e Noel nei guai..." rispose Ortilla, guardando con preoccupazione il prezioso monile che portava con sè, ben nascosto sotto il suo grazioso costume da gara. La ragazzina dai capelli turchini si sentiva quasi in colpa... se quel gioiello così importante non fosse finito a lei in qualche modo, ora i suoi amici non sarebbero stati coinvolti nei folli piani del Team Meteora...

Scosse la testa, interrompendo quei pensieri, No, non doveva pensarla in quel modo. Se non fosse stata coinvolta anche lei, magari Vera, Max e gli altri non sarebbero mai venuti a sapere del Team Meteora, e Reborn oggi si troverebbe in una posizione ancora peggiore, e quei malfattori avrebbero campo libero.

"Ci... ci occuperemo dopo di tutto. Cerchiamo di risolvere i problemi nell'ordine in cui si presentano." disse Drew. La sua proverbiale sicurezza era vacillata giusto per un momento, ma era tornata a posto subito dopo, e il ragazzo dai capelli verdi stava già cercando di formulare un'idea. "Prima di tutto... credo che la cosa migliore da fare sia andare a vedere come stanno i nostri compagni e i loro Pokemon. Poi, vedremo cosa fare per inseguire il Team Meteora... e recuperare i gemelli senza consegnare le due Chiavi che loro cercano."

"Va bene, Drew..." disse Ritchie, sentendosi ora un po' più tranquillo. Con un po' di incertezza, si alzò e si massaggiò la fronte, poi salì nuovamente le scale e raggiunse il pano superiore. La prima cosa che vide, con suo sollievo, fu Laura che si stava rialzando, aiutata dalla sua Lilligant... e altri del gruppo che, una volta ripresisi dallo stordimento, si stavano rimettendo in piedi.

"Uuuugh... che accidenti è successo? Stavamo vincendo contro quelle mezze cartucce del Team Meteora, quando all'improvviso..." mormorò Fern. Si ripulì gli occhiali e se li mise di nuovo, controllando che tutto fosse in ordine. Per fortuna, niente di rotto.

"Dalla situazione attuale, questo soggetto può solo ipotizzare che la resistenza è caduta vittima di un attacco di sorpresa." disse Florinia meccanicamente, mentre Julia la aiutava a rimettersi in piedi. "Due soggetti mancanti - le unità rispondenti ai nomi di Noel ed Anna."

"C-cosa? Hanno... rapito i bambini? N-no... non è possibile... dopo tutto quello che avevamo fatto per tenerli al sicuro..." si lamentò Laura.

"Signorina Laura! Ragazzi, state tutti bene?" chiese Ritchie dopo aver raggiunto il resto del gruppo. Laura disse di sì con la testa e si massaggiò il punto in cui il Tuonoshock di Electivire l'aveva raggiunta. La ragazza tremava visibilmente - la sua fobia dell'elettricità si faceva ancora sentire.

"Relo..." disse il Relicanth di Pietro. Il pesce preistorico si assicurò che il suo allenatore non fosse ferito, e disse di sì con un lento movimento del capo.

"Sì... sì, credo che siamo tutti interi. Solo un po' storditi." disse Charlotte. "Hey, principessa, nessun'unghia rotta?"

Il destinatario della domanda ironica, Cain, rise tra sè e si pettinò i capelli con un gesto della mano. "No, ma mi si è rovinato il mascara." rispose scherzosamente per poi strizzare un occhio alla più giovane delle sorelle Belrose, che alzò gli occhi al cielo - la battuta le si era ritorta contro. "Okay, okay... scherzi a parte, mi sembra che stiamo tutti bene, ma... Anna e Noel sono stati portati via da Zel e dal Dr. Barbagianni."

"Già... sicuramente è una trappola." affermò Vera. "Vogliono convincerci a seguirli, e poi ci prenderanno l'Anellorubino e la Collanasmeraldo. Dobbiamo fare qualcosa per salvare i gemelli e portarli via da quel postaccio."

"Aspettiamo che arrivi nostra sorella." disse Charlotte, ora a fianco di Laura. La sorella minore controllò che Laura non si fosse fatta nulla di serio e, ora più rassicurata dopo che quest'ultima le aveva fatto un sorriso di sollievo, fece cenno al resto del gruppo di non fare mosse azzardate. "Saphira conosce il Dr. Connal e i suoi scagnozzi meglio di chiunque altro... e non credo che, a parte Lord Solaris, il Team Meteora abbia qualcuno in grado di tenerle testa in un incontro di Pokemon."

"Ma... la signorina Saphira è scomparsa." disse Hitomi con un accenno di ansia. "Per quello che ne sappiamo, il Team Meteora l'ha fatta precipitare nel Lago Tanzanite qui vicino."

"Tsk... e credete che questo basti a mettermi fuori gioco?"

La voce chiara e sicura di Saphira interruppe la conversazione prima che Hitomi potesse suggerire uno scenario peggiore. La porta d'ingresso del rifugio si spalancò, e la giovane donna dai capelli multicolore era entrata nel soggiorno, grondante ma illesa. "Vedo che c'è stata una bella festa, da queste parti. Avete dato una sonora lezione a quel dottore da quattro soldi e ai suoi scagnozzi, eh?"

"Sorellona!" esclamò Charlotte. Lei per prima si fiondò giù per le scale per andare ad accogliere la più grande delle sue sorelle, e la avvinghiò in un abbraccio entusiasta, che Saphira ricambiò con piacere. "Sapevo che non potevano essersi sbarazzati di te così facilmente."

La comandante della resistenza anti-Meteora abbracciò gentilmente la sorellona minore, poi passò a Laura quando quest'ultima scese le scale con passo incerto. "Laura... che cos'è successo qui? State tutti bene?"

"Quasi tutti..." affermò Ritchie. "Purtroppo, il Dr. Connal e Zel sono riusciti a portare via Noel ed Anna..."

"Ho cercato di fermarlo... ma il dottore ha... ordinato... al suo Electivire di colpirmi con un Tuonoshock..." mormorò Laura, provata dall'esperienza e dagli strascichi delle cose terribili che aveva passato in quell'orribile orfanotrofio. "Proprio... proprio come faceva... quando ci faceva fare... le sue terapie all'elettroshock!"

"Abbiamo affrontato Sirius, e siamo riusciti a metterlo all'angolo." disse Vera. "Ma mentre eravamo impegnati con lui, il dottore e Zel sono riusciti a cogliere gli altri di sorpresa e... beh, avete visto cos'è successo, signorina Saphira."

La bambina di Hoenn fu sicura di aver visto un lampo terrificante negli occhi di Saphira. Con delicatezza, ma anche con decisione, la comandante della resistenza si staccò dalle sorelle minori, e strinse rabbiosamente un pugno.

"Certo. Lo vedo bene." disse con palpabile rabbia. I ricordi di quello che lei e le sue sorelle avevano passato all'orfanotrofio per colpa di quell'uomo stavano riaffiorando con prepotenza... e ora Saphira era decisa a farla pagare al Team Meteora per tutto quello che avevano fatto! "Laura. Charlotte. Fatevi da parte. Vado a trovare il dottore. Vado a recuperare i gemelli. E vado a spaccare al dottore tutte le ossa che ha in corpo, una alla volta."

"Suona divertente! Posso venire anch'io?" esclamò Julia. "Non vedo l'ora di far saltare in aria tutta la loro base!"

Saphira sorrise quasi cupamente all'idea, ma manteneva ancora abbastanza lucidità da pensare che era meglio elaborare una certa strategia prima di lanciarsi all'attacco della malvagia organizzazione. "Con calma, signori. Con calma. Prima di tutto, dobbiamo scoprire dove si trova il loro nascondiglio. E poi, sconfiggere tutti quelli che ci ostacolano."

"In realtà... non credo che siano molto lontani." affermò Laura. Finalmente, anche lei era più calma e stava riuscendo a ragionare più lucidamente. "SApete... alcuni mesi fa, un gruppo di uomini, tutti vestiti allo stesso modo... con cappucci ed uniformi nere... hanno cominciato a portare tutti quei macchinari nelle miniere abbandonate del Monte Tanzanite."

"Va bene... allora immagino che sarà lì che andremo a cercare." disse Vera. Guardò verso il suo Flabèbè, che ora stava fluttuando accanto a lei. Il Pokemon Folletto abbassò timidamente lo sguardo e salutò Saphira con un sorriso. "Ah, a proposito... vi devo presentare il mio nuovo Pokemon, Flabèbè. E' stato anche grazie a lui se io e Blaziken siamo riusciti a sconfiggere Sirius."

"Fla... bebe..." rispose Flabèbè imbarazzato. Sparky fece un cenno con la testa, e Blastoise fece il segno dell'okay, entrambi approvando l'abilità dimostrata dal Pokemon più piccolo.

Anche una dura come Saphira non potè fare a meno di trovare carino il piccolo Pokemon. "Beh, Vera, lascia che te lo dica, hai trovato davvero un Pokemon adorabile, oltre che dal potenziale notevole." affermò. "E lo dico io che ho una squadra che ha ragione di temere i Pokemon Folletto. Sono sicura che Flabèbè si rivelerà di grande aiuto nella battaglia con il Team Meteora, una volta che lo avrai allenato per bene. Comunque... adesso pensiamo a recuperare Noel ed Anna, e a farle pagare al dottore una volta per tutte."

"A me sembra un buon piano. Ci sto." affermò Pietro dandosi un pugno sulla mano.

"Dovremmo andare fino al Monte Tanzanite per recuperare i due marmocchi? E va bene... che cosa dovremmo fare? Qual è il piano, o grande leader?" chiese Fern con sarcasmo e fastidio. Per quanto lo riguardava, era più saggio tagliare la corda finchè possibile e nascondere al Team Meteora le due Chiavi che avevano con loro.

Ignorando il tono provocatorio di Fern, Saphira cominciò a pensare. "Il Monte Tanzanite, eh? Bene... conosco abbastanza bene quel posto." riflettè ad alta voce. "Non è un posto troppo sicuro, questo è certo. Le miniere sono abbandonate già da un po', con tutto quello che ne consegue."

"Cosa possiamo fare per intrufolarci là dentro?" chiese Max.

Saphira ci pensò un po' su, poi prese una decisione. "Okay, per farlo, avremo bisogno di dividerci. Ascoltate..." iniziò a spiegare.

 

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Bennett prese un bel respiro, cercando di calmarsi. Per quanto il giovane entomologo si vantasse della sua capacità di mantenere il sangue freddo, questo era sicuramente il momento più emozionante della sua vita. Mentre seguiva Padre Elias lungo un corridoio fiocamente illuminato, decorato da degli antichi mosaici che rappresentavano scene religiose, o immagini mitologiche - quasi tutte riguardavano Arceus e i tre Pokemon Drago da lui creati, Dialga, Palkia e Giratina. Bennett non potè fare a meno di notare come le scene rappresentassero Giratina come un nemico...

"Giratina... un Pokemon ribelle che ha rifiutato la verità di Arceus... tutto questo mi fa ripensare a te, mia cara Luna... Padre Elias mi ha raccontato di te, che nonostante tutto, hai scelto di vivere nell'oscurità." pensò il giovane. "Ma non ti rendi conto che questo cammino ti porterà soltanto alla perdizione. Non ti preoccupare, Luna, io farò in modo di salvarti. Scioglierò tutte le illusioni oscure di cui ti circondi, e ti riporterò sul cammino della luce."

"Va tutto bene, giovane Bennett?" chiese Elias. Il ragazzo si voltò rapidamente verso il suo nuovo mentore, e si schiarì la voce, nel tentativo di apparire concentrato sulla sua investitura a nuovo fedele della Chiesa d'Alfa. "Vedo che sei molto interessato a tutte queste rappresentazioni sacre."

"Ah... chiedo scusa, santo padre..." si scusò Bennett, e si mise nervosamente a posto i vestiti. "Sì, mi sono distratto. Avrei dovuto pensare di più all'importante passo che sto per fare..."

Elias alzò la mano in un gesto pacificatore. "No, non è necessario scusarsi. E' comprensibile la tua curiosità. Ed è lodevole che tu metta tanto zelo nel conoscere i misteri della nostra fede." affermò. "Come puoi vedere, le nostre rappresentazioni commemorano la gloria del sommo Arceus, padre di tutti noi, e il suo trionfo sul ribelle Giratina..."
Guardò verso un altro mosaico, dove veniva rappresentato Arceus che sottometteva altri Pokemon - un grosso serpente nero dal ventre verde con varie creste nere che gli uscivano dalla schiena; e una strana creatura simile ad un prisma nero con braccia e gambe. "...e su tutti gli altri invasori ed eretici che cercano di offuscare la sua luce. Il falso salvatore Zygarde... Necrozma, il demone che sottrae la luce al mondo... tutti questi non sono che tentatori e falsi idoli, e l'unica vita degna di essere vissuta è una al servizio del nostro signore Arceus."

"Sì... posso capire..." disse Bennett, ancora un po' incerto. La sua razionalità ancora non gli permetteva di darsi anima e corpo agli insegnamenti di Padre Elias, per quanto gli fosse grato per tutto quello che stava facendo per lui.

Il sacerdote dai capelli bianchi, tuttavia, decise di non parlare oltre di quell'argomento. "Ma queste... sono questioni che studierai più avanti, quando la tua devozione al nostro signore sarà stata rafforzata." affermò. "PIuttosto... adesso preparati ad incontrare coloro che sono orgoglioso di chiamare miei amici e compagni di fede. Prego... avvicinati pure a questa porta. Sentiti libero di entrare. Qui ormai, tu sei a casa."

"G-grazie, santo padre..." disse Bennett, prima di avvicinarsi con trepidazione ad un grande portone di legno finemente intagliato, sul qule si vedeva qualche semplice bassorilievo che rappresentava il Pokemon Alfa. Il ragazzo diede una leggera spinta, e il portone si aprì lentamente, con un leggero scricchiolio... permettendogli di entrare in una grande sala circolare, dalle eleganti vetrate istoriate che proiettavano una luce soffusa sui banchi e sugli uomini di chiesa vestiti di bianco che sedevano tutt'attorno. Nervosamente, il giovane entrò, seguito a breve distanza da padre Elias... e gli appartenenti alla Chiesa d'Alfa si alzarono con lenta, formale eleganza. In mezzo a quelle persone che sembravano tutte uguali, Bennett ne notò subito due che in piedi a poca distanza da lui, che davano l'impressione di essere lì giusto per aspettare lui...

"Padre Elias. Siamo onorati di riceverla, e di accogliere il nostro nuovo fratello." disse con voce calda un uomo sulla quarantina, con un volto dall'espressione severa, vestito di una sorta di kimono bianco dalle ampie maniche, con una hakama del colore della terra, e un paio di scarpe bianche a malapena visibili sotto l'orlo della gonna. Lunghi capelli neri scendevano lungo la schiena, e nonostante la non più giovane età, era un uomo alto e dal fisico invidiabile.

Accanto a lui, si trovava una donna molto più giovane, sulla trentina d'anni al massimo, i cui lunghi capelli di colore verde-azzurrino erano tenuti legati in una coda che arrivava fino quasi alle gambe, e i suoi occhi azzurri rilucevano di una strana luce... come se dietro di essi ci fosse ghiaccio! Era vestita come una inserviente, con un elegante, immacolato vestito nero lungo fino alle caviglie, un grembiule bianco, e un paio di scarpe verdi su calze bianche. "Un'anima persa è venuta a convertirsi... alla verità del sommo Arceus, vero?" chiese la donna. Guardò verso Bennett e fece uno strano sorriso, che voleva essere gentile ma che al ragazzo sembrò soltanto inquietante. Anche a primo impatto, Bennett sentiva che c'era qualcosa che non andava in lei...

"E' così, miei fedeli." disse Elias, per poi fare cenno al resto degli ecclesiastici di accomodarsi. Gli uomini di fede si sedettero di nuovo, in silenzio e con ordine... ed Elias e Bennett si misero davanti ai due inservienti. "Questa pecorella, fino a poco tempo fa smarrita e perduta, è tornata all'ovile. Diamo un sincero benvenuto al giovane Bennett."

"Piacere... ehm... di fare la vostra conoscenza... eccellenze..." disse il ragazzo.

L'uomo dai capelli neri sorrise garbatamente, cercando di mettere a suo agio Bennett. "Il piacere è nostro, giovane Bennett. Ma, per favore, non chiamarmi eccellenza, santità, o con qualche altro di quei termini tanto solenni. Non merito tutto questo sussiego. Il mio nome è Pius, e sono soltanto un umile servitore del santo Arceus, creatore e padre di tutti noi."

"Il nostro scopo è diffondere la sua verità, in ogni parte del mondo." affermò la donna vestita da cameriera, senza perdere quel sorriso inquietante. "La luce di Arceus splenderà in ogni parte del mondo, e spazzerà via tutti gli eretici, i miscredenti e gli atei! Tutti saranno testimoni della sua gloria... e coloro che lo seguiranno, conosceranno la felicità eterna!"

"EHm... immagino... immagino che sia così..." rispose Bennett, sorridendo nervosamente davanti alla luce di fanatismo che brillava negli occhi della donna.

Pius intervenne pacatamente, appoggiando una mano sulla spalla della sua collega. "Ne siamo consapevoli, sorella Angela... ma ricordiamo che il nostro signore, Arceus, predica soprattutto la misericordia." disse. Il suo intervento ebbe l'effetto di far calmare un po' Angela, che prese un respiro profondo e si schiarì la voce. "Sono sicuro che Bennett, il nostro nuovo fratello, si adopererà per fare sì che la verità del sommo Arceus raggiunga i cuori di tutte le persone."

"Non essere intimorito, giovane Bennett." aggiunse Padre Elias. "Sorella Angela è molto zelante nel suo desiderio di diffondere il verbo del grande Arceus, e a volte il sacro fuoco che porta dentro di sè può dare l'impressione sbagliata. Ma sono sicuro che anche lei saprà farti sentire il benvenuto, nella grande famiglia che è la casa del sommo Arceus."

"Va bene... io... farò del mio meglio per essere utile alla vostra causa." rispose Bennett. "Vi aiuterò a ricondurre Luna... e migliaia di altre pecorelle smarrite... sulla retta via."

"Questi sentimenti ti fanno onore, mio giovane amico." rispose gentilmente Pius. "Ora, immagino che sarai stanco, dopo tutto questo viaggio e queste vicende. Abbiamo fatto preparare una camera per te. Sentiti libero di riposarti fino a domani."

Bennett sorrise di nuovo, ma stavolta, con molta più spontaneità. C'era qualcosa in Pius che metteva le persone a loro agio, al contrario della gelida Angela. "Grazie, sant... volevo dire, signor Pius. Saprò dimostrarmi degno della vostra fiducia."

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CONTINUA...

  
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