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Autore: cussolettapink    04/12/2017    5 recensioni
Sento la porta aprirsi ma non mi giro convinta che sia papà.
“Ehi papà lo stanno già cambiando?”.
“No, in realtà sono appena arrivati ma volevo lasciare a tuo nonno un po’ di privacy” mi giro di scatto sentendo quella voce e sorrido timidamente a Harry facendomi poi da parte per farlo sedere.
“Questo balcone è piccolissimo, vieni così ti siedi” mi appiattisco più che posso per farlo passare e lo vedo passarmi veramente tanto, tanto vicino.
Appena si riesce a sedere mi accorgo di aver trattenuto il respiro per la sua vicinanza e gli sorrido timidamente.
“Allora, a quando l’operazione alla gamba?”.
“Domani mattina, tuo nonno invece in cosa deve operarsi?”.
“Lui è stato operato d’urgenza ormai una settimana fa, stiamo aspettando che ritorna stabile e lo sposteranno in un altro reparto e poi in un centro a lunga degenza, prima che possa tornare a casa ce ne vorrà"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 11 - Harry Point of View

"Allora, dove vogliamo andare?" mi chiede finalmente Ann, accorgendosi di star guidando senza meta da cinque minuti.

"Pensavo non me lo chiedessi mai" scoppio a ridere "Va dritta per il centro, voglio farti provare un ristorante davvero buonissimo" la vedo annuire, decido di lanciarle un altro sguardo "E poi, con questo bellissimo vestito non potevo certo portarti in una comune pizzeria"

Noto che arrossisce ma che cerca di nascondersi il viso dietro i capelli, così faccio finta di nulla sorridendo però di sottecchi.

"Harry, dovresti davvero controllarti con certi complimenti" dice cercando di tenere il tono di voce normale.

"Cosa posso farci se sono sincero?" faccio spallucce, come se la sua richiesta non mi avesse sfiorato minimamente.

Segue le mie indicazioni e arriviamo davanti al ristorante.

Queste stampelle sono un vero handicap per la serata, mi sarebbe piaciuto fare velocemente il giro della macchina per aprirle la portiera e invece è lei a dovermi aiutare a scendere per impedirmi di cadere a terra.

All'entrata un cameriere -che presta fin troppa attenzione a Ann e poca a me - ci accompagna al nostro tavolo, allontanando la sedia dal tavolo per farla accomodare. Quello che avrei voluto fare io.

Un piccolo moto di orgoglio però mi coglie nel momento in cui anche io mi siedo e mi accorgo che Ann non si è minimamente calcolata il cameriere, continuando invece a fissarmi.

"Sono bello, piccola Ann?" appoggio i gomiti al tavolo e la fisso col mio solito sorrisino.

Forse si riscuote dai pensieri, perchè diventa immediatamente rossa e comincia a guardarsi intorno.

Il locale in cui ci troviamo è spazioso, i molteplici tavoli sono disposti ordinatamente per la sala e creano un'atmosfera di classe ma anche abbastanza alla mano, forse per l'arredamento non troppo ricercato, seppur perfetto in tutto il suo complesso.

Le grandi vetrate affacciano sul giardino del ristorante, un bellissimo e piccolo parco con una fontana che puntualmente ogni ora regala ai commensali uno spettacolo di luci e acqua.

Guardo l'orologio. Siamo arrivati cinque minuti dopo le 20,00 e lo spettacolo era già finito. Meglio, mi dico, almeno Ann avrà una totale sorpresa.

Ordiniamo e passiamo una decina di minuti a parlare di ogni cosa ci passi per la mente.

Quando arriva il primo noto che la ragazza ha davvero un bell'appetito, come noto però che nei giorni passati raramente l'avevo vista mangiare.

"Allora, come sta tuo nonno?"

"Ormai è completamente stabilizzato, inizierà la fisioterapia la prossima settimana ma ormai i terribili momenti in cui era a rischio sono solo un brutto ricordo" sorride felice, un sorriso così spontaneo e contento che quasi temo di essere arrossito, sospetto che aumenta quando la vedo guardarmi curiosa con la testa lievemente inclinata.

"Tutto ok, Harry?"

"Si, si tutto bene" bevo un sorso d'acqua e ringrazio con un cenno del capo il cameriere quando porta via i nostri piatti per portare quelli contenenti il secondo.

"Grazie, siamo apposto" dico lievemente infastidito quando lo vedo rivolgere a Ann più domande sul fatto che fosse tutto di suo gradimento.

Brat, questo il nome del ragazzo che ci era stato affidato quella sera, probabilmente intuisce di avermi infastidito più di quanto il suo ruolo possa permettergli e se ne va velocemente a servire un altro tavolo.

"Harry che succede? Ti vedo nervoso in certi momenti" la sua innocenza e purezza è una cosa che mi ha colpito fin dalla prima volta che l'ho vista.

"Stavo solo riflettendo su una cosa, niente di importante" vedo la sua mano poggiata sul tavolo e decido di fare una piccola mossa, poggiando la mia grande mano sulla sua e stringendola leggermente. "Stai passando una bella serata?"

"S-si, mi sta piacendo moltissimo"

"Mi fa piacere" capendo di dover iniziare a mangiare i secondi - e che per farlo ci occorre poter usare entrambe le mani - lascio la sua mano e inizio a mangiare, guardandola per l'ennesima volta quella sera arrossire di fronte a una mia carineria nei suoi confronti.

"Buonasera amico, una rosa per la signorina?" alzo lo sguardo dal mio piatto e vedo un venditore ambulante di rose, che alterna lo sguardo da me e Ann.

"Ma si, dammene una" sorrido e faccio per metter mano al portafoglio.

"Harry non è necessario, non preoccuparti" mi sorride, forse pensando che mi sia sentito in obbligo a prendergliela.

"Amico, una rosa è per amica. Servono tre rose! IO - TI - AMO, vedi? Ne servono tre"

"Una andrà più che bene amico, è il nostro primo appuntamento non posso correre più di tanto"

"Ma allora ne servono comunque tre: USCIAMO - ANCORA - ? vedi? Anche qui ne servono tre"

Rido e appoggio i gomiti sul tavolo fissando l'uomo che porge tre rose a Ann.

Cercando di non farmi notare la guardo, sta ammirando quelle rose con uno sguardo dolcissimo e mi convinco a prendergliene comunque tre.
Voglio però vedere come se la cava in termini di vendite l'uomo che mi è ancora di fronte.

"Ma hai detto solo due parole, quindi dovrei pagarti solo due rose no?"

"Il punto interrogativo è rafforzativo, quindi servono tre rose per sottolineare il concetto che tu vuoi davvero uscire con la signorina!" si interrompe e mi guarda furbo "anche perchè se non ci esci tu, voglio uscirci io!"

"Ok ok amico, hai vinto!" prendo il portafoglio e lascio che sia lui a dare le rose a Ann, che mi guarda con un sorriso imbarazzatissimo ma felice.

"Ciao amico, ci si vede!" il ragazzo si allontana e si dirige verso un altro tavolo, riuscendo a vendere tre rose anche a quella coppia.

Vedo Ann cercare di sentire quale tattica di vendita stia usando e a un certo punto scoppiare a ridere. La guardo con fare interrogativo ma lei continua a ridere senza darmi spiegazioni.

"Sono" prende un respiro profondo cercando di calmarsi, mentre la vedo quasi con le lacrime agli occhi e le guance di un rosa pieno "Sono fratello e sorella!
E' riuscito a vendere tre rose a due fratelli! Roba che quando esco con Liam e vogliamo scoraggiarli diciamo di esserlo perchè è una delle tattiche che più funziona" continua a ridere e si versa un bicchiere d'acqua.

Nonostante il riferimento al suo amico mi faccia leggermente storcere il naso, non posso fare a meno di trovarla davvero bellissima.

"Parlami un pò di questo Liam, siete molto amici?" decido di voler sapere di più di questo fantomatico amico, in fondo si dice 'conosci il tuo nemico', avrà pur un fondo di verità?

"Appena si è trasferito nella casa accanto alla mia abbiamo legato. Ci siamo trovati in classe insieme e andavamo e tornavamo sempre da scuola insieme. A un certo punto ci è venuto normale vederci anche per studiare nel pomeriggio e, quando entrambi eravamo a casa la sera, incontrarci a casa di uno o dell'altro per una pizza o un film"

"Sembrate davvero molto legati, possibile che nessuno dei due abbia mai provato nulla oltre all'amicizia in tutti questi anni?"

La vedo arrossire e già capisco che la risposta non mi piacerà affatto.

"A dire il vero ho avuto una cotta enorme per Liam all'inizio ma poi ho capito che è sempre e solo stato un grandissimo affetto, quello che ci lega. Con Liam ho un rapporto davvero fraterno, non ci sono segreti e non c'è cosa che non faremmo per l'altro"

"Quindi immagino lui sappia del nostro appuntamento, giusto? Non ti ha detto nulla?"

"Solo che se ti comporti male ti rovina" ridacchia "Capiscilo però, sogna di dire frasi del genere da quando mi conosce! Peccato che io non sia mai uscita con nessuno e quindi non ne abbia avuto modo"

"Nessuno? Da quando conosci Liam - e mi pare di aver capito che vi conoscete da parecchio - non sei mai uscita con nessuno?"

"Beh, diciamo più o meno di sì" vedo che cerca di cambiare argomento e decido di fermarmi con le domande, prima di scoprire cose che non vorrei scoprire.

"Come va a casa con Margareth?" Mi chiede lei, alchè io alzo gli occhi al cielo.

"Oh per favore, parliamo di altro? Mi rovino il dolce altrimenti" sorrido ma la vedo che non crede neanche un secondo al mio sorriso, capendo che non ho la minima voglia di parlare della mia matrigna.

"Ok, questa cheesecake è davvero ottima! Tutto è stato ottimo stasera, mi è piaciuta molto la cena"

"Ne sono felice" sorrido e faccio segno al cameriere di portarmi il conto. Mi volto verso Ann e la vedo tirar fuori il portafoglio.

"Cosa pensi di fare?"

Mi guarda confusa, non capendo. "In che senso? Ti do la mia parte di conto no?"

Quasi scoppio a ridere, pensando per un secondo a Chantal e in quanto in tutti i mesi che siamo stati insieme non si sia offerta neanche di darmi indietro i soldi per un misero caffè. Quando arriva il cameriere gli porgo semplicemente la carta di credito, per poi aspettare che torni con la ricevuta.

"Harry mi dici quanto devo darti?" mi guarda ostinata.

"Non pensarci minimamente Ann! Già sono stato un pessimo cavaliere, almeno su quelle poche cose che mi sono rimaste voglio essere impeccabile. Ah" mi ero totalmente scordato dello spettacolo. Sgrano gli occhi quando leggo 20,58 sul mio telefonino e per quanto la gamba me lo permetta mi alzo in piedi, porgendo il braccio a Ann.

"Dove andiamo così di corsa?"

"Vieni e lo scoprirai" la guido fino all'esterno, aiutandola a infilare il cappotto.

Nel preciso istante in cui il mio telefonino segna le 21,00 tutte le luci del giardino si spengono, facendo fare a Ann un piccolo salto dalla paura.

"Non ti preoccupare, ci sono io" le sorrido e, dopo averla aiutata a infilare il cappotto, poso un braccio sulle sua spalle stringendomela contro.

Dopo pochi secondi di oscurità delle piccole luci cominciano a brillare per tutto il giardino, creando un bellissimo contrasto con i getti della fontana e della musica di sottofondo che creano quasi un'atmosfera magica.

"Harry... Dio mio è davvero bellissimo" ha gli occhi che quasi le brillano, non so se perchè si sta per commuovere o è semplicemente l'ennesimo gioco di luci create da quel giardino.

Poggia il viso contro la mia spalla mentre continua ad ammirare le luci creare spettacoli sempre più belli. Decido di prendere un pò di coraggio e tentare il tutto per tutto, girandola leggermente e fissandola negli occhi.

In una muta richiesta, la invito a fermarmi prima che inizi ad avvicinarmi al suo viso. La vedo chiudere gli occhi e capisco che anche lei vuole quello che voglio io, così piego leggermente la testa e poggio le mie labbra sulle sue. Quel lieve contatto mi fa sentire un ragazzino al suo primo bacio, è tutto così intenso che mi sento io la ragazza tra i due.

Forse in quel bacio capisco che tutti quelli che ho dato prima di quelli erano legati solo al fattore estetico, un fatto puramente fisico e di bisogno. In questo bacio invece trovo tutto, tutto ciò che non pensavo uno come me avrebbe mai potuto provare.

Decido di approfondire quel semplice contatto di labbra spingendo lievemente la lingua contro il suo palato, sperando che anche lei voglia rendere quel bacio ancora più bello.

Timidamente la vedo accordarmi lo spazio per rendere quel bacio più intenso, portandomi a stringere le mani intorno ai suoi fianchi per tenerla più vicina a me mentre lo spettacolo di luci non è intenzionato a terminare, rendendo tutta l'atmosfera ancora più magica.

Quando ci stacchiamo, veniamo distratti dall'ultimo gioco di acqua che chiude quello spettacolo.

Vedo Ann girarsi di scatto quando sentiamo uno scroscio di applausi provenire da dietro di noi. A quanto pare le persone, accorse fuori per vedere lo spettacolo, sono rimaste più colpite dal nostro bacio visto che continuano ad applaudire e perfino uno - due ragazzi a fischiare.



 
*********
Angolo autrice!
Ok, questo è forse uno dei capitoli più romantici che io abbia mai scritto, spero abbiate apprezzato! Con Harry e Ann tiro fuori tutto il romanticismo in mio possesso ma non posso farci nulla, li adoro!
Che dire, spero davvero che vi sia piaciuto e mi piacerebbe saperlo tramite una recensione con un vostro parere!
Liz
 
   
 
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