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Autore: hart    05/12/2017    3 recensioni
Una visita inaspettata, troppo alcol e tutto cambia.
SwanQueen/DragonQueen
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Malefica, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Regina spalancò gli occhi.
«Come? La mia.. fidanzata?!» chiese cercando nuovamente lo sguardo di Emma « Ma sono qui da due giorni e nessuno mi ha cercato...»
 «Sono arrivata solo oggi...» spiegò la bionda, sotto lo sguardo esterrefatto di Emma. Non poteva essere vero. Non poteva farlo davvero. Perché, poi?
«Ti ho cercata nelle altre città vicine, e ieri mi hanno detto che ti hanno vista andare in questa direzione...»
 «Io non mi ricordo niente? Dove vivo? Perché sono venuta qui? Come ti chiami?» Regina riempì la donna di domande frenetiche.
«Mal. Mi chiamo Mal.» rispose la donna accarezzandole il viso. Emma raggelò a quel gesto, e fece un passo indietro, pallida, abbassando lo sguardo.
«Non so perché tu sia finita qui ma... magari è il destino.» continuò Malefica nel frattempo, sorridendo.
 «Destino?» le chiese Regina, rimanendo ferma. Mal sorrise ancora.
«Sì! Forse... forse dobbiamo restare qui. Non eravamo felici a Lowell, in fondo. Per questo abbiamo litigato... e... sei uscita. Eri arrabbiata, quindi forse hai guidato troppo veloce...» gli occhi azzurri si riempirono ancora di lacrime. «Mi dispiace così tanto....»
 «Lowell....Viviamo insieme?» la testa le girò di nuovo e dovette sedersi. Mal la sostenne, aiutandola.
«Sì, in un appartamento. Dicevi sempre che avresti voluto un giardino... magari qui possiamo averlo.» le disse sorridendo.
 «Si...Certo...» rispose l’altra, guardandola, totalmente confusa. «Da quanto stiamo insieme?»
 «Cinque anni...» rispose Malefica, sedendosi davanti a lei e tenendole la mano.
Emma non poté più sostenerlo. Voltò le spalle ad entrambe e uscì dal diner, devastata. Regina le rivolse un’occhiata, notando la sua fuga, ma non poteva andarsene ora. Doveva sapere.
 «Mi dispiace, non ricordo nulla...Che lavoro faccio?»
 «La manager, fino a qualche anno fa. Hai perso il lavoro, ne stai cercando un altro...»
«Capisco...Quindi adesso vorresti trasferirti...qui?»
 La donna si strinse nelle spalle.
«Non mi sembra male come posto.»
 «No non lo è...mi piace tanto.» ammise guardando verso la porta, pensando a Emma.
 Mal le sorrise.
«Bene, allora... mi metto subito all'opera per cercare una casa...» disse sorridendo. Prese il giornale dal tavolo a fianco, incontrando gli sguardi confusi e inquisitori dei presenti. Li fulminò con il suo, e la maggior parte di loro abbassò la testa. Tornò quindi a sorridere a Regina mentre sfogliava il giornale in cerca degli annunci.
«Ordina qualcosa nel frattempo, mia cara. Sarai affamata...»
 Regina la guardò confusa, quella donna non le diceva niente. Come aveva potuto dimenticare gli anni passati insieme?
«Si...» si alzò e andò ad ordinare un insalata.
 Mal le lanciò un'occhiata, controllandola. Sorrise tra sé. Erano anni che aspettava l'occasione giusta, e non se l'era lasciata sfuggire. Regina notò il suo sguardo e le sorrise nervosa; guardò la porta, sperando che Emma tornasse da lei. Sospirò continuando a guardare la porta, poi prese la sua ordinazione e tornò al tavolo.
 Mal la osservò avvicinarsi, compiaciuta. Meglio un inganno che niente.
«Allora, chi era quella donna che ti accompagnava?» le chiese, sondando le acque. Non era cieca, e gli occhi da cucciolo abbandonato di Emma mostravano più di quanto la Salvatrice volesse sicuramente ammettere. Ma anche lei aveva diritto di conquistare Regina, e non avrebbe permesso alla Salvatrice di fermarla.
 «Emma, lo sceriffo della città. Mi ha trovato dopo il mio incidente. È stata molto gentile, ha cercato di trovare qualcuno che mi conoscesse e mi ha ospitato a casa sua.» disse sorridendo, pensando a lei e a suo figlio.
 Mal annuì pensosamente.
«Emma...» ripeté. «Sì, mi avevano detto di andare da lei, ma non c'era mai alla stazione, quindi non sapevo dove trovarla... E anche il suo vice, un certo... ehm... Dave, possibile? Sembrava sparito...»
 «Si, David, è suo zio...Si è stata tutto il tempo con me...» arrossì
 Malefica sentì la gelosia affiorare sul suo viso come rabbia. La represse, a stento.
«Be', è stata molto gentile...» commentò, sforzandosi di sorridere.
«Si, molto...È andata via, non ho avuto modo di ringraziarla...»
 La bionda si strinse nelle spalle.
«È una piccola città, non credo mancheranno le occasioni di rivederla...»
 «Sì, hai ragione...» le rispose la mora, iniziando a mangiare poi. Mal la osservò, sbirciando il giornale di tanto in tanto.
«Questa non sembra male...» disse indicandole un annuncio. «Potremmo andare a vederla dopo pranzo.»
 Regina si allungò per vedere l'annuncio. «Sì, non sembra male...» concordò.
 Mal sorrise.
«Bene.»
 Regina mangiò in fretta, nervosamente. «È strano per me.. questa situazione... Andare a vedere una casa con una donna che non conosco...»
Mal aggrottò la fronte. Allungò la mano sul tavolo, posandola sulla sua.
«Lo immagino. Vedrai, i ricordi torneranno, col tempo. Almeno, così succede nei film.» rise piano, cercando di risollevarle il morale. «E anche se non tornassero, ne creeremo di nuovi, ancora più belli.» aggiunse.
 Regina accennò un sorriso. Era una bella donna, gentile e sembrava che ci tenesse a lei. Ed era la sua unica possibilità di ricordare.
«Sì, hai ragione.»
Il sorriso di Mal si allargò.
«Grazie.» disse, guardandola negli occhi.
«Allora... magari puoi raccontarmi un po’ di noi...»
 La strega sorrise di nuovo.
«Ma certo... Allora, cosa vuoi sapere?»
 «Credo tutto...Come ci siamo conosciute...»
«Sei venuta tu da me.» esordì la donna, un mezzo sorriso sul volto. «Volevi imparare come condurre un'azienda. Ti ho dato lezioni e... da lì, è nato qualcosa. È stata la cosa più spontanea di tutta la mia vita. Io non stavo passando un bel periodo, ma tu mi hai aiutata a rialzarmi.»
 Regina le sorrise ascoltandola. «Sembra una specie di favola... E siamo andate a vivere insieme?»
 Mal rise appena, annuendo poi.
«Sì, dopo un po' hai iniziato a restare per la notte, dopo le lezioni.»
 La mora arrossì. « Sì...»
 Dovette inventare, da quel punto in poi. Una volta imparati i suoi incantesimi, Regina era tornata nel castello di Leopold. Non avevano mai veramente vissuto insieme, nonostante Malefica, segretamente, lo desiderasse.
«Alla fine hai venduto il tuo appartamento e ti sei trasferita da me.»
 «Dovevo essere veramente innamorata...» sussurrò più a se stessa che a lei. Un sorriso tenero tese le labbra della bionda.
«Sì. E anche io lo ero, e lo sono ancora...»
 Regina le sorrise .«Possiamo provare a conoscerci di nuovo...»
Il sorriso di Mal si allargò.
«Sì.»
 «Andiamo a vedere questa casa?»
 La bionda annuì e lasciò delle banconote sul tavolo mentre si alzava.
«Andiamo, prima che qualcuno ce la freghi.»
 Si alzò a sua volta e uscì dal locale. Mal uscì dopo di lei e prese la sua mano. Quando rialzò lo sguardo, vide la figura lontana di Emma. Sembrava venire dal porto, e si era fermata in mezzo alla strada nel vederle. Regina la guardò e poi guardò le loro mani unite, arrossì leggermente. Si morse il labbro nervosa, poi sorrise e alzò una mano per salutarla.
 Emma le fissò. Al gesto di Regina, alzò una mano, esitante, replicando la sua azione. Le sue labbra si tesero in un sorriso solo per un istante. Che diavolo poteva fare? Si tenevano già per mano!
 Regina lasciò la mano di Mal e le andò incontro. « Emma..» disse avvicinandosi a lei. «Sei sparita...»
 Mal rimase di sasso per qualche istante. Con rabbia poi fece per raggiungerle, ma si fermò a qualche metro di distanza, ripensandoci. Le osservò da lontano, trattenendosi dall’avvicinarsi per ascoltare le loro parole.
Emma guardò Regina col panico che le avvinghiava il petto.
«Ehm... uh.. s-sì, scusa, ho ricevuto una chiamata e... non mi sembrava avessi più bisogno del mio aiuto...» aggiunse, visibilmente abbattuta. Incontrò per un istante lo sguardo carico d'odio di Malefica.
 «Sei pur sempre la mia salvatrice.» rispose sorridendo guardandola negli occhi . «Scusami tu hai un lavoro e io ho monopolizzato il tuo tempo… è che con te... mi sentivo…» si bloccò imbarazzata
 Emma sorrise imbarazzata, lanciando occhiate preoccupate a Malefica. Non aveva idea che provasse qualcosa per Regina, ma evidentemente era così, e non era sicura che non l'avrebbe letteralmente fatta fuori pur di stare con lei.
«Sì ehm.. volevo dire, no, no, non l'hai fatto. Mi... mi ha fatto piacere..» disse, cercando con tutta se stessa di non crollare. Un sorriso nervoso scheggiò il suo viso. «Sono felice che tu abbia trovato la tua famiglia.» mormorò, un'espressione di puro dolore negli occhi nonostante il sorriso. «Spero che sarai felice, ora.»
 «Si...» disse guardando Mal. «È cosi strano...sapere di avere qualcuno ma non ricordarsi niente. Non ho provato nulla...Vedendola..» ammise sottovoce. «È brutto vero?»
 Emma sentì le lacrime premere per uscire. Si morse il labbro inferiore, trattenendo il fiato per non scoppiare a piangere. Si dovette schiarire la voce prima di riuscire a rispondere.
«Non sempre il passato è la risposta.» disse piano, sperando che Malefica non la sentisse, lo sguardo fisso negli occhi di Regina, i suoi pieni di ciò che provava per lei. «Io... non conosco questa donna, non so se sia veramente legata a te, cosa ci sia stato tra di voi. So solo che te ne sei andata da lei, in ogni caso. E voglio sapere perché, prima di.... lasciarti nelle sue mani. Devo assicurarmi che Mal sia davvero la donna della tua vita.»
Regina le sorrise. «Grazie Emma... Volevo chiederti se potevo restare ancora qualche giorno da te... Non me la sento di andare a vivere con lei... Non la conosco.»
 Emma sentì il sollievo calmarla appena. Sorrise annuendo più volte.
«Ma certo! Tutto il tempo che vuoi!»
 Regina le diede un bacio sulla guancia.« Grazie...Adesso devo andare Malefica ha trovato una casa in vendita e vuole che andiamo a vederla…Posso venire dopo da te?»
Emma arrossì al bacio. Le sorrise poi, solo un po' abbattuta da quelle parole. Possibile che già stessero cercando casa?!
«Ma certo. È casa tua, ormai.»
 Regina le sorrise e poi tornò da Malefica. «Sono pronta.»
 Mal guardò male Emma ancora un po' prima di sorridere a Regina.
«Andiamo, allora.» disse, passando un braccio intorno alla sua vita.
 Regina le sorrise e arrossì imbarazzata e iniziò a camminare al suo fianco.
 
 Emma le guardò andare via, quindi si riscosse e tornò dentro al Granny's, dove fu sommersa di domande. Alzò le mani.
«Okay, calmatevi! Non lo so cosa sta succedendo, okay? Sto cercando di scoprirlo, ma prima mi serve qualcosa da mettere nello stomaco, sennò non ci arrivo a stasera.»
   
 
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