Era mattina presto, la ragazza dormiva profondamente, fin quando non fu svegliata dal tonfo del libro che colpiva il pavimento.
Scoprì che esso si era aperto e le pagine che aveva ora davanti erano piene di raffigurazioni bizzarre. C'era l'illustrazione di un ragazzo vestito di nero, al suo fianco un piccolo esserino che ricordava un gattino e nell'altra pagina una ragazza vestita di rosso a pois neri con un'altra creaturine dalla testolina rotonda.
Si inginocchiò, sfiorando le vecchie pagine con le dita e osservando i disegni dei gioielli nell'angolo. Sembrava che tutto fosse connesso.
Passò tutto il primo mattino a studiare il libro nei minimi dettagli, a cercare di comprendere quella lingua arcaica che riempiva le pagine, finché non decise di andare a cercare la donna.
la ragazza si alzò di gran lena per vestirsi alla svelta e poi uscire. Le era rimasta ben impressa nella mente, così affascinante, alta, bionda e dagli occhi talmente verdi da potercisi perdere dentro.
Purtroppo, passata la mattinata senza che nessuno l'avesse vista e riconosciuta - nonostante il paese fosse talmente piccolo che quasi tutti erano imparentati - la ragazza decise di disegnarla nella speranza che questo potesse esserle utile.
Per fortuna era molto brava nel disegno, quindi poté presto vantarsi del fatto che il suo identikit fosse pressoché perfetto, ma comunque nessuno riconobbe la donna e, non le rimase che tornare a casa e buttarsi sul letto. Non riuscì a distogliere lo sguardo dalla sua scrivania, dove la luce della luna illuminava una scatolina in legno che non aveva mai visto prima di allora.
La stanchezza svanì in un istante e, con curiosità, si avvicinò di soppiatto per studiarla. Fece scorrere gli occhi sulle incisioni e, con mani tremanti, la dischiuse per scoprirne il contenuto. Si trattava di due piccoli orecchini rossi con dei puntini neri, le ricordavano qualcosa che non riuscì ad inquadrare finché non fu tornata a sedere a letto. Aveva lasciato il libro sulla coperta, questo bastò per risvegliare in lei il ricordo delle pagine ingiallite e di ciò che aveva visto sopra esse; la figura della ragazza vestita da coccinella, accanto a cui erano disegnati quegli stessi orecchini.
Incerta su cosa fare, richiuse la scatolina e poggiò gli orecchini sul libro. Si infilò sotto le coperte, pensando che sarebbe tornata a rifletterci il giorno successivo e a quanto tutto ciò le sembrasse irreale.
cosa saranno e cosa porteranno alla nostra nuova portatrice di miraculous?
Scoprì che esso si era aperto e le pagine che aveva ora davanti erano piene di raffigurazioni bizzarre. C'era l'illustrazione di un ragazzo vestito di nero, al suo fianco un piccolo esserino che ricordava un gattino e nell'altra pagina una ragazza vestita di rosso a pois neri con un'altra creaturine dalla testolina rotonda.
Si inginocchiò, sfiorando le vecchie pagine con le dita e osservando i disegni dei gioielli nell'angolo. Sembrava che tutto fosse connesso.
Passò tutto il primo mattino a studiare il libro nei minimi dettagli, a cercare di comprendere quella lingua arcaica che riempiva le pagine, finché non decise di andare a cercare la donna.
la ragazza si alzò di gran lena per vestirsi alla svelta e poi uscire. Le era rimasta ben impressa nella mente, così affascinante, alta, bionda e dagli occhi talmente verdi da potercisi perdere dentro.
Purtroppo, passata la mattinata senza che nessuno l'avesse vista e riconosciuta - nonostante il paese fosse talmente piccolo che quasi tutti erano imparentati - la ragazza decise di disegnarla nella speranza che questo potesse esserle utile.
Per fortuna era molto brava nel disegno, quindi poté presto vantarsi del fatto che il suo identikit fosse pressoché perfetto, ma comunque nessuno riconobbe la donna e, non le rimase che tornare a casa e buttarsi sul letto. Non riuscì a distogliere lo sguardo dalla sua scrivania, dove la luce della luna illuminava una scatolina in legno che non aveva mai visto prima di allora.
La stanchezza svanì in un istante e, con curiosità, si avvicinò di soppiatto per studiarla. Fece scorrere gli occhi sulle incisioni e, con mani tremanti, la dischiuse per scoprirne il contenuto. Si trattava di due piccoli orecchini rossi con dei puntini neri, le ricordavano qualcosa che non riuscì ad inquadrare finché non fu tornata a sedere a letto. Aveva lasciato il libro sulla coperta, questo bastò per risvegliare in lei il ricordo delle pagine ingiallite e di ciò che aveva visto sopra esse; la figura della ragazza vestita da coccinella, accanto a cui erano disegnati quegli stessi orecchini.
Incerta su cosa fare, richiuse la scatolina e poggiò gli orecchini sul libro. Si infilò sotto le coperte, pensando che sarebbe tornata a rifletterci il giorno successivo e a quanto tutto ciò le sembrasse irreale.
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