Dopo tanto tempo , Parigi era tornata ad essere una delle città più tranquille del mondo , la gente passeggiava tranquillamente per le vie parigine ridendo, scherzando ; tutti erano felici . Tutti tranne lei, Marinette stava sulla terrazza a fissare ogni passante , sperando che magari tra di loro ci fosse il suo amato Adrian fosse tra loro oppure si metteva a fissare i tetti magari nel vedere il solito gatto nero che salta da un tetto all'altro , Marinette appoggiò la testa sulle braccia che erano appoggiate alla ringhiera della sua terrazza continuando a pensare ai due ragazzi più importanti della sua vita , Chat Noir e Adrian , non avrebbe mai smesso di pensare a loro due , non avrebbe mai smesso di ricordarli , non avrebbe mai smesso di amarli .
Entrò nella sua stanza chiudendo la finestra e dirigendosi verso la sua scrivania iniziando a disegnare qualche abbigliamento , ma ogni volta che finiva ci scarabocchiava sopra e lo buttava via , non riusciva a pensare ad altro , non riusciva a non essere triste ogni volta che stava rinchiusa nella sua stanza con la speranza che il giorno successivo una volta sveglia , tutto quello che era successo: la scomparsa di Le Papillion, la partenza di Adrian, quella di Chat Noir fosse un sogno e che il giorno successivo si sarebbe svegliata e a scuola avrebbe rivisto il modello e che a causa di Cloé o di qualche altra persona venisse akumizzata e poter rivedere Chat Noir ritornando a lavorare insieme a lui e i suoi vari tentativi di flirtare con lei . Dio quando le mancava quelle giornate.
Quel pomeriggio ,Marinette decise di aiutare la sua famiglia con il negozio sistemando i dolcetti in vetrina e spazzando a terra ; poco dopo arrivò il postino che veniva spesso lì di mattina presto per prendere una brioche per la sua colazione, prima di iniziare la sua giornata << Buongiorno >> li salutò il postino con un caloroso sorriso , Marinette sorrise a sua volta all'uomo << buongiorno signore , è venuto per prendere qualcosa ? >> domanda lei un po' curiosa , il postino gli mise la mano sulla nuca tirando fuori una busta marroncino chiaro con un francobollo made in USA indirizzata a lei con il logo della Tumbler una marca di abiti firmati famosissima negli USA , , Marintte posò delicatamente la scopa contro il bancone prendendo la busta dalle mani del postino << su Marinette che aspetti ad aprila ? >> domandò la madre euforica , la ragazza aprì velocemente la busta trovando al suo intero un foglio bianco piegato a tre , delicatamente l'apri iniziando a leggere il contenuto della lettera che la lasciò senza parole << Marinette dicci cosa c'è scritto non lasciarci sulle farine >> disse il padre facendo ridacchiare i tre , allora la figlia con un grosso sorriso si schiarì la voce iniziando a leggere ad alta voce << c'è scritto : Carissima signorina Dupain-Cheng, la informiamo che lei è la vincitrice di una borsa di studio , per frequentare i nostri corsi pomeridiani di moda all'agenzia della Tumbler . I corsi iniziano il 20 ottobre alle 15.30 a New York, in via Street 37 vicino alla scuola Roosevelt High School dove frequenterà le lezioni mattiniere normalmente . Ci auguriamo di aver la sua conferma e dei suoi genitori . Cordiali saluti Madam Catter >> appena finì di leggere guardò subito i genitori guardandoli supplichevoli << tu che dici caro ? >> domandò la madre un po' preoccupata, il padre guardò prima la moglie e poi la figlia , aveva gli occhi supplichevoli come quelli di un cucciolo , non poteva dire di no era il sogno di sua figlia e quando la tua occasione di realizzare il tuo sogno, bussa alla tua porta bisogna accoglierla subito e non lasciarla scappare via per nessuna ragione al mondo e poi sapeva che a Marinette avrebbe fatto bene cambiare aria << d'accordo >> disse lui abbassando la testa sorridendo un po' , Marinette iniziò a saltare contenta come una pasqua della notizia andando ad abbracciare i suoi genitori ; ben presto sarebbe partita per una nuova avventura oltre oceano , a New york. E con lei anche Ladybug.
I giorni passarono e dopo aver festeggiato con tutta la famiglia e i suoi amici , Marinette era pronta a partire per una nuova vita a New York . Doveva ammettere che era indecisa se andare o meno , non solo perché sarebbe stata lontana da casa ma , aveva paura che andando via Le Papillon avrebbe ricominciato ad akumizzare la gente , ma Tikki l'aveva assicurata che il Miraculous di le Papillon non era più nelle vicinanze, così la giovane si rilassò gustandosi il volo da Parigi a New York ; il tempo lo passò a disegnare modelli a parlare con Tikki - ovviamente stando sempre attenta che nessuno la vedesse -. Appena arrivata , dovette cercare con lo sguardo la donna che sarebbe dovuta venirla a prendere , sua zia Agatha nonché la sorella più piccola di suo padre ; per sua (s)fortuna la trovò ,praticamente quasi subito perché era l'unica donna che con: i suoi capelli rosa molto lunghi che le arrivano alle ginocchia e gli occhi rosa abbinati. La sua acconciatura piuttosto singolare, la sua frangia stilizzata di lato e appaiono ricci alle estremità, e i suoi capelli appaiono arricciati dietro la sua tiara e le estremità sono tenute in una treccia con due grandi nastri blu scuro. Il vestito delle fiabe di una fata madrina ,era impossibile non notarla neanche a chilometri di distanza << Tesoro mio ! Ben arrivata a New York >> disse lei euforica saltellando come una bambina che gli e appena stato regalato un giocattolo che tanto voleva – e pensare che fa la dentista - , Marinette le sorrise e subito venne travolta dall'abbraccio soffocante della zia fatina .
-Notizia del secolo , Ladybug muore per soffocamento dell'abbraccio un po' troppo eccessivo della zia di New York RIP -
Recuperate le sue valigie , le due si diressero verso la cosa della donna che abitava di fronte ad un ristorante con l'insegna scritto in giapponese dove sopra c'erano degli appartamenti , dove sicuramente viveva il proprietario e fuori vicino all'entrata c'era una macchinetta simile a quella degli distributori automatici << quello è il ristorante giapponese più buono di New York >> disse sua zia notandola che si era fermata a fissare il ristorante << se vuoi posiamo le valigie e andiamo a mangiare da lui ti va ? >> chiese la zia aprendo il portoncino del condominio iniziando a mettere le valigie all'interno del piccolo ascensore per poi entrare con sua nipote e raggiungere in fretta il suo appartamento , appena Marinette ci mise piede rimase a bocca aperta nel vedere la casa di sua zia , l'avrebbe immaginata un po' strana e invece si dovette ricredersi << la tua camera è di qua tesoro >> fece lei accompagnandola in camera , di certo non era come casa sua ma era bellissima e alla sua porta c'era persino scritto il suo nome tutto glittato ;doveva ammetterlo , sua zia aveva gusto nell'arredamento << io non so com'è camera tua ma spero ti piaccia >> disse un po' imbarazzata la donna che si grattò la nuca , Marinette si voltò verso lei e l'abbracciò<< grazie zia è stupenda >> affermò Marinette dandogli un piccolo bacio sulla guancia andando subito a sistemare le sue cose nella nuova camera . La sua avventura a New York era solo all'inizio.