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Autore: harrypotter_vita    10/12/2017    2 recensioni
I genitori di Hermione sono morti in modo misterioso durante la battaglia in cui Voldemort è stato sconfitto.
Lei non riesce più a riprendersi dal trauma e i suoi amici non capiscono più cosa fare.
Ma un giorno, durante la festa di Halloween, Hermione e Ron cadranno vittima di un incantesimo sconosciuto e si ritroveranno l'uno nel corpo dell'altro.
Si ritrovano a pensare: è tutto un complotto? Ci sono delle ragioni per cui accadono così tante cose particolari in poco tempo o è solo casualità? O forse c'è qualcuno dietro a tutto questo?
Genere: Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 5



Hermione era profondamente consapevole che rimanere fuori dal dormitorio oltre il coprifuoco era una cosa altamente proibita, ma a lei mancava il brivido di essere scoperti, di infrangere le regole.

A lei? Alla Strega più brillante della sua età?

La verità era che le era piaciuto infrangere le regole con Ron ed Harry, anche se dietro c'erano ragioni molto più nobili di una semplice chiacchierata.

Ma non poteva dire di no al ghigno di Ron. A lui era sempre piaciuto infrangere le regole, ma quello sembrava un richiamo ai vecchi tempi, come poteva resistere?

Hermione sorrise. - Cosa intendi dire? - Sghignazzò lei sull'uscio della porta.

- Sai bene cosa intendo dire -. Lui sorrise, la prese per un braccio in malo molo (per quanto si sforzasse lui con le ragazze non ci sapeva fare) e la trascinò per qualche corridoio facendola correre. Per lui erano solo dei passi lunghi, ma visto che le sue gambe erano il doppio di quelle di Hermione, lei fu costretta a correre cercando di stargli dietro.

- Ron ma dove stiamo andando?! - Il ragazzo arrivò davanti alla porta della Sala Grande. - Nella Sala Grande? Sai che c'è un alta probabilità di essere beccati? -

- P.e.r.f.a.v.o.r.e Hermione, chiudi la b.o.c.c.a -. Le disse schietto lui guardandola male.

- Perchè mi hai portata qui? Hai voglia di uno spuntino Ronald? - Rise lei incrociando le braccia.

Lui roteò gli occhi :- Quest'estate io e Harry abbiamo preso uno dei tesori rubati dai Mangiamorte al Ministero - Le rispose schietto lui, diventando all'improvviso serio. Di sicuro aveva trovato un modo per sbalordirla.

Hermione si aspettava tutto tranne quello. - COSA.AVETE.FATTO?! -

- Stai zitta! Così ci farai beccare! - La zitti lui mettendole la sua sciarpa sulla faccia. Ron sorrise fiero premendo i palmi contro le porte. - Come ti dicevo, abbiamo rubato questo libro pieno di... Incantesimi -. Hermione emise un gemito. - Sai, roba che non si insegna a scuola, cose che non trovi nel Reparto Proibito -. Ghingò e aprì la porta. - Ho intenzione di fartene vedere qualcuno qui -. I due ragazzi entrarono nella sala. - Sono principalmente tecniche che ti permettono di perfezionare gli incantesimi elementari e di... Offrirti molti vantaggi - Si girò a guardarla prendendole la mano. - Ma ti permettono di avere la piena padronanza della tua magia, il che può essere pericoloso se a farlo sono le persone sbagliate -.

Mentre ne parlava aveva una curiosa scintilla negli occhi che Hermione non gli aveva mai visto. Sembrava quasi che lui avesse la voglia di conoscere, di sapere di più sulla sua magia. Il che era impossibile. Ron aveva sempre avuto la voglia di studiare di una cucchiaino, era arrivato forse il momento dell'Apocalisse?

- Sono cose veramente mitiche Hermione -. Camminò verso il centro della Sala Grande sorridendole. - È meglio che tu rimanga lontana da me, devo ancora perfezionare questa tecnica e non voglio farti del male -.

- È pericoloso?! -

Ron, ovviamente, non le rispose. Ma stranamente, nonostante entrambi sapessero che era pericoloso, il ragazzo non aveva più paura. Era cambiato tanto quell'estate, anche se dentro di sè era sempre rimasto il solito Ron al quale i ragni facevano ballare il tip tap.

- Sapevi che il Wigardium Leviosa può essere controllato... - Sguainò la bacchetta. - ... su sè stessi... - Si tolse la giaca. - ... Per volare? - Hermione sgranò gli occhi e un secondo dopo Ron stava fluttuando a un metro da terra , concentrato, con gli occhi chiusi, come un fantasma. La ragazza ne rimase estasiata, il suo amico aveva puntato la bacchetta puntata sul proprio petto e stava volando! Ad un certo punto, si rimise in posizione verticale e si spostò lentamente in avanti salendo di altri due metri. Fluttuava sopra il tavolo dei Grifondoro come se fosse una farfalla.

Hermione si era sempre chiesta, da quando era entrata nel mondo dei maghi, se ci fosse un modo per volare. Ma l'unica risposta che aveva trovato erano state delle scope e degli ippogrifi. Il più grande dubbio della sua vita svelato davanti ai suoi occhi.

Ron aprì gli occhi: - Visto?! - Esclamò estasiato. - Possiamo volare! Anche noi maghi possiamo farlo! - La ragazza rise e non si accorse del fatto che Ron era stremato, in fin dei conti, stava sollevando il proprio peso con la sola forza del pensiero. - Adesso provo a toccare gli stendardi! - Urlò, ignorando la sua stanchezza. A Hermione parve una scelta pericolosa, gli stendardi si trovavano molto in alto e Ron si stava muovendo sempre più lentamente e a scatti. Forse, ad ogni metro in più la fatica diventava sempre di più. Dopo un po' il ragazzo perse all'improvviso il controllo e precipitò come un sasso verso terra.

- RON! -

Riprese il controllo per gli ultimi due metri e poi cadde con un tonfo sul tavolo dei serpeverde. Hermione si precipitò verso di lui preoccupatissima. Magari si era rotto qualcosa, magari adesso li scoprivano!

Soprattutto lei era diventata ancora più premurosa dalla morte dei genitori, quando qualcuno si faceva del male andava nel panico.

- Stai tranquilla Hermione -. Sospirò lui alzandosi dal tavolo, con tutte le braccia piene di lividi.

- Stai bene?! Ti sei rotto qualcosa?! -

- Hermione dai... - La guardò con quei suoi nuovi magnifici occhi azzurri. - Durante la Battaglia di Hogwarts mi sono fatto le ossa, cosa credi? Che una caduta di due metri mi faccia così tanto male? Se solo ci riprovassi... -

- NO! - Ron la guardò malissimo. - Consumi troppa energia e l'hai già quasi tutta esaurita. Poi sei tutto malconcio... -

- Allora potrei provarci su di te! - Ron poteva essere diventato più intrepido, ma rimaneva sempre un pazzo.

- Mai sei matto?! hai visto cosa ti è successo? Sprecheresti troppa energia, certo, se tu mi alleggerissi con un incantesimo sarebbe tutt'altra cosa, ma... -

- Grazie mille dell'idea -. Ron ghignò e puntò la bacchetta sul suo petto. Un secondo dopo Hermione si ritrovò improvvisamente più leggera. Era una sensazione stranissima, come se fosse fatta unicamente di aria e faceva fatica a mantenere l'equilibrio. Certo che era diventato parecchio bravo con gli incantesimi.

- E questo da quando lo sai fare?! - Ron non l'ascoltò e la fece fluttuare. Lei si spaventò ma dopo un po' cercò di concentrarsi meglio sulle sensazioni che percepiva. Il vuoto. Sentiva il vuoto sotto di sè, intorno a sè. Si sentiva leggera, libera, anche se si trovava in un castello a mezzanotte, in una sala da pranzo buia e solo a un metro di altezza. Aveva quella sensazione di vuoto nel petto che si ha quando si cade all'improvviso, era spaventoso ma, allo stesso tempo, eccitante. Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, in quella situazione Ron poteva essere imprevedibile. Poteva spostarla all'improvviso, spaventandola e facendola cadere. Nonostante tutto lei si fidò. Era il suo migliore amico. Doveva fidarsi di lui.

Il ragazzo la faceva fluttuare a massimo due metri da terra. Lei chiuse gli occhi e si fece condurre ovunque lui volesse. Sembrava essere trainati la una linea invisibile che ti portava o in una direzione o in un altra. Era magnifico. Era tutto magnifico, Hermione sentì sia l'adrenalina sia la calma dentro di sè, sensazioni che tanto aspettava da mesi. Finchè Ron non perse il controllo e la fece precipitare.

Per fortuna, riuscì a prenderla al volo, ma, invece di farla cadere tra le sue forti braccia, il suo peso fece cadere anche lui che le finì addosso. Fecero una marea di confusione.

Per fortuna nessuno dei due si era accorto della McGranitt che li fissava tramite uno dei quadri in Sala Grande. All'inizio era intenzionata a dare loro una di quelle punizioni che si ricordano a vita, ma poi decise di lasciarli fare. Quei ragazzi ne avevano passate tante, meritavano un po' di svago :D















Uscirono in giardino, ma si crepava di freddo.

Hermione batteva i denti mentre Ron la conduceva, pian piano, lungo tutta la riva del lago nero, senza tremare nè dimostrare il minimo segno di freddo. Il vento gelido provocava onde di spuma bianca sulla superficie del lago, dove si infrangevano creando un suono armonioso.

I due ragazzi si sedettero sulla spiaggia a contemplare il cielo stellato con l'assenza totale della Luna. Era fantastico, se c'era una cosa che Hermione amava era osservare il cielo pieno di stelle, studiarlo e orientarsi. Era la migliore a farlo (come in tutte le altre materie). Le costellazioni e la galassia erano bellissime viste da Hogwarts, senza inquinamento luminoso il cielo della scuola era uno dei migliori della Gran Bretagna.

Hermione osservò la stella Polare. "Lì c'è casa mia". Pensò. "O almeno, c'era."

- Ron, ho freddo -. Disse al ragazzo per distrarsi. Anche se rischiava davvero di diventare un ghiacciolo, stando all'aperto, alle 11 e mezza di sera e nel bel mezzo di ottobre.

Ron la guardò, distante mezzo metro da lei. Lui aveva addosso un pesantissimo maglione invernale in stile Weasley e per riscaldare la ragazza avrebbe dovuto semplicemente abbracciarla. - Mica posso controllare il tempo -. Le rispose.

Forse Hermione non avrebbe dovuto confidare così tanto in lui, era sempre il solito insensibile. Roteò gli occhi e provò a stringersi di più a lui e Ron non si mosse di un millimetro! Non aveva un minimo di sensibilità! - Forse potremmo organizzare un viaggio romantico sul Lago Nero per la festa di Halloween -. Disse lei spezzando quel silenzio imbarazzante e aggrappandosi il più possibile al maglione dell'amico.

- Giusto! - Urlò estasiato allontanandosi da lei e facendola morire assiderata. - Ho già in mente un incantesimo per far viaggiare le barche senza conducente -. Si diresse sul lago e chiamò una barca con un incantesimo non-verbale. La ragazza si alzò e cercò di avvicinarsi il più possibile alla fonte di vita e calore, ma lui agitava le braccia facendo degli strani movimenti , quindi fu costretta a rinunciarci per evitare la decapitazione.

- Madame, vuole salire? - Si inchinò e le porse la mano, con alle sue spalle la barca pronta per essere usata. Hermione non potè dire di no a quegli occhi azzurro celeste che facevano contrasto con il nero sullo sfondo.

Mentre saliva la barca traballò, ma non finì in mare grazie a Ron che la stringeva a sè come se fosse un pupazzo e un oggetto delicato. Il ragazzo la fece sedere in modo estremamente dolce e sincero poi si mise al suo fianco riscaldandola un po'.

La barca partì da sola e lentamente fece un lungo giro lungo tutto il perimetro del Lago Nero, andava verso la Laguna delle Sirene, la tana della Piovra Gigante, la riva che dava sul castello e sulla Foresta Proibita. Non era proprio una delle migliori mete turistiche, ma faceva abbastanza paura, quindi per Halloween calzava a pennello.

- Ron -.

- Mh? -

- Non hai freddo? - Hermione sapeva di aver appena fatto una domanda cretina, ma testando la sua stupidità si poteva capire che non si doveva tralasciare niente.

Infatti Ron la guardò inizialmente stupito della domanda e poi esclamò: - AHHH HO FREDDO!! - E cominciò a diventare blu e a battere i denti da un momento all'altro.

- Non ci posso credere! E ho dovuto fartelo notare io! -

(Chi ha visto i primi episodi di One Piece, nell'isola di Chopper, può capire a quale persona io stia facendo riferimento :D )

Si trovavano in mezzo al Lago, in un punto centrale dal quale, per via della nebbia, non si vedeva nessuna sponda nè luce e le acque nerastre gettavano inquietudine e paura ai due ragazzi.

- Forse, è meglio se andiamo Hermione -. Disse Ron spaventato prendendo un remo.

- Aspetta Ron -. La ragazza lo bloccò, staccandosi da lui e mettendosi a guardare il cielo e il lago in modo abbastanza sospetto.

- Cosa c'è Hermione? Se ci dovesse succedere qualcosa qui, ora, a mezzanotte, quando tutti dormono, non riusciranno neanche a trovare i nostri cadaveri domattina! -

- Sta' zitto Ron! Questo punto del Lago, a quest'ora, in questo posto, può essere molto interessante -. Toccò l'acqua, che, ovviamente, era gelida. Tutto intorno a sè era freddo, molto più freddo di quanto avrebbe dovuto esserlo. Il buio intorno a loro, il freddo, l'oscurità quasi paranormale, faceva vorticare nella mente di Hermione strani pensieri. - Ho letto, su qualche libro... -

- Che m'importa di quello che hai letto! Ho paura, sento che c'è qualcuno qui! -

- Stai zitto Ron! In questo posto... Si possono effettuare incantesimi potentissimi, incantesimi antichi che non sono neanche stati segnati su nessun libro ma che sono nascosti e tramandati da famiglie antiche... Si possono creare e sperimentare nuove magie -. Hermione era sconvolta. - Questo posto è un enorme faro magico che attira tutto il potere, non so cosa ci sia qui sotto, ma è pericolosissimo e nessuno lo sa! -

- Hermione ti prego -. Ron era spaventato e abbracciava il remo come se ne valesse della sua vita. -Cerca di non svelare segreti che possono portare alla fine del mondo ai quattro venti -. Spaventato era poco. La sua faccia era completamente blu e tutto il suo corpo tremava.

La temperatura si era abbassata ulteriormente e in quel momento anche Hermione cominciava ad avere paura. Si sentiva osservata, come se lì con loro ci fosse qualcuno che non avrebbe neanche dovuto esistere. Non stavano arrivando i dissennatori vero? Erano quello che succedeva prima del loro arrivo, ma non voleva essere beccata da quegli esseri al di fuori del castello a quell'ora della notte.

- Vieni Hermione -. Ron le circondò il fianco con una mano e si accorse di star tremando in modo decisamente preoccupante. Il ragazzo la fece sedere sulle proprie gambe e l'abbracciò. - Cosa ti è passato per la testa? Stai morendo di freddo -. Era un punto soffice e caldo. La ragazza sia accucciò meglio al petto dell'amico, mentre lui cercava, con una mano, di remare per uscire da quella galleria sovrannaturale in cui erano capitati.

Ogni metro passava in modo interminabile, faceva sempre più freddo e sempre più buio. Si strinsero ancora di più. C'era davvero qualcuno lì, che non avrebbe dovuto esserci. Ron strinse la ragazza come se fosse la cosa più importante di tutte. Erano avvolti in una bolla che li stava isolando dal mondo esterno, man mano la situazione si stabiliva. la temperatura ritornava normale, la nebbia cominciava a sparire e la riva comparve all'orizzonte.

Il ragazzo remava frenetico e arrivò alla riva. Si sentiva come se avesse appena fatto un incubo, le sensazioni di paura e terrore che aveva provato erano ancora dentro di lui. La testa gli girava e sentiva le forze abbandonarlo. Appena toccò la terra prese Hermione in braccio, si era addormentata. Con la sua piccola statura, il suo viso bello e i suoi vaporosi capelli la facevano sembrare una piccola principessa. Ron l'aveva sempre pensato, dal momento in cui l'aveva incontrata sull'Hogwarts Espress il primo anno. Ma non aveva minimamente pensato che potesse nascere qualcosa fra loro due, erano troppo amici.

Eppure, mentre percorreva i corridoi freddi e bui, con la ragazza tra le braccia, Ron aveva capito che qualcosa in quel lago era successa. Aveva capito che qualcosa li aveva segnati entrambi e che quella cosa si sarebbe manifestata per qualche motivo, in qualche giorno.

Portò Hermione nella sua camera e l'adagiò tra le sue coperte. Forse si sarebbe spaventata un po' nel svegliarsi con attorno dei maschi puzzolenti, ma almeno non era al freddo. Lui andò a dormire sulle poltrone della Sala Comune. Era quasi notte fonda, dormì poco, tormentato da terribili pensieri.

























Zalveeeee!!

Visto che alla fine ci sono riuscita? :D ecco a voi la piccola scena romantica/paurosa fra i due. Mi dispiace ma niente baci, io odio le ff in cui ci si fidanzano subito, adesso sono soltanto due amici.

Comunque, per chi se lo è chiesto, no, in questa scena non si sono scambiati il corpo. *spoiler* Accadrà durante la festa di Halloween, sempre nello stesso punto e con la Luna piena. C'era davvero una persona che li stava osservando, una presenza sovrannaturale che non avrebbe neanche dovuto esistere, ma si scoprirà più avanti chi è questa persona e sarà lei a fare l'incantesimo.

Non so quando riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo (Che sarà l'ultima riunione prima di Halloween + una scena drarry) prima della grande festa e della loro trasformazione.
Spero di avervi incuriositi un po', alla prossima!









 
   
 
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