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Autore: Im_Rave_Ross_16194    15/12/2017    2 recensioni
[Coppia: Oliver Queen | Felicity Smoak]
Le domande erano troppe quella notte, sapevo che dovevo fare da esca, ma mai avrei pensato che un'esca potesse sentirsi dire "TI AMO" dal proprio capo, che per altro sembrava molto sincero, talmente sincero da avermici quasi fatto credere nella trappola.
Story completamente dedicata alla mia ship del cuore: OLICITY, OLICITY, OLICITY, OLICITY every where!!!
E' la prima volta che scrivo di Arrow in generale, perciò mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, magari con una recensione o un commentino ;)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Bonsour...
Eccomi qui con un nuovo capitolo
della storia... :D spero vi paccia.
Questa volta ho deciso di fare
una cosa un pò diversa...
Il capitolo (a differenza degli altri)
è scritto in prima persona da Diggle,
questo perchè l'idea iniziale che avevo
su questa storia era quella di esplorare
i vari momenti che magari non ci hanno mostrato,
ma anche i vari personaggi come avrebbero
potuto vedere le cose.
Spero vi piaccia, e questa volta è più lungo :D
PS:Sono le 02:22, e io sono in soggiorno a
guardarmi niente di meno che...
SPONGE BOB :'D
.rave
 

Chapter 6

  Lian Yu...


La osservavo dagli specchietti retrovisori, c'era qualcosa che non andava con Felicity, ed ero pronto a farle l'interrogatorio, ma la presenza di Oliver rendeva il tutto molto più difficile.       
Diedi un'occhiata anche a lui con la coda dell'occhio mentre guidavo, aveva il suo solito viso impassibile, come se nulla lo riguardasse.

«Ho preparato tutto, l'ARGUS ha sistemato Slade nell'idrovolante militare, e lo trasporteranno loro, noi saremo solo di supporto.»

«Quindi...» domandò Felicity

«Quindi sarà un'escursione nella giungla incontaminata di Lian Yu, alla ricerca di un costume per me!» cercai di rompere il ghiaccio che si stava formando nel silenzio dell'auto. Per fortuna la battuta funzionò, e Felicity si mise a ridere.

«Diggle, se non ci fossi tu, morirei essicata come una pianta accanto a Oliver!» disse Felicity ridendo mentre Oliver mi ammoniva con lo sguardo.

«Beh, credo che Oliver sarebbe capace di prendersi cura di una pianta!» cercai di dargli credito.

«Lo vedremo...» lo guardò con aria di sfida. 
Il viaggio proseguì in silenzio fino al porto militare di Star City, quando Felicity decise di rompere il silenzio.

«Sapete, ho sempre avuto paura degli aerei, non mi sono mai piaciuti. Spero che abbiate abbastanza sacchetti per il vomito!» mi guardò mentre entravamo a bordo dell'idrovolante.

«Ad essere precisi questo è un idrovolante!» specificò Oliver.

«Vola, mi basta sapere questo... -si girò alla ricerca di sacchetti- Come se non bastasse la paura degli aerei, pure il mal di mare mi sta venendo!»

Li osservai in silenzio per qualche minuto, osservando con molta attenzione gli sguardi di Oliver, non le toglieva gli occhi di dosso! I suoi occhi erano combattuti, come se vedessero un piccolo spiraglio di speranza guardando Felicty, ma poi si rabbuiavano quando tornava a guardare le sue mani.

«Oliver, -lo chiamai- posso parlarti un secondo?» domandai facendo segno di uscire dall'idrovolante e lasciando che Felicity si sistemasse.

«Certo!» mi raggiunse sul molo.

«Qual'è il tuo problema, amico?» s'immobilizzò all'istante alla mia domanda.

«Perchè non ti capisco proprio! Abbiamo sconfitto una delle più grandi minacce del tuo passato, cos'altro c'è che non ti permette di vivere?» domandai frustrato, e onestamente un pò stanco della situazione che vedevo ormai da due anni.

«Non è così semplice...» 

«Oliver, -gli misi una mano sulla spalla- lo sai che ti voglio bene, ma in certe situazioni ti comporti come un bambino di 5 anni! Se non ora, quando? Vuoi invecchiare con 7 gatti? Bene! Affari tuoi, ma non dire che non te l'avevo detto! Lei ti ama, Oliver! Ti ama dal primo momento che ti ha visto, e se proprio vuoi sapere come faccio a saperlo, beh, uno deve essere proprio stupido, o ciecamente innamorato per bersi una bugia di quelle che le raccontavi per decriptare il pc, e analizzare il composto della siringa... che poi come ti è venuto in mente di dirle che era una nuova bevanda energetica?» parlai ormai frustrato.


«Persino un bambino di 5 anni sarebbe riuscito a inventarsi una bugia migliore!» scherzai.

«Hai ragione...» fece un sorriso sghembo volgendo lo sguardo sull'idrovolante dove c'era Felicity.

«Devi aprirti con lei, Oliver.» sussurrai

«E cosa dovrei dirle?» 

«Dille quello che vedo io adesso: un uomo innamorato.» lo incoraggiai.

«Non posso farlo, Diggle. Io non sono l'uomo di qui Felicity si è innamorata, e non lo sarò mai, l'isola mi ha cambiato, mi ha fatto diventare una persona non degna del suo amore, per questo preferisco non ferirla!»

«Ommio Dio! Ma sei proprio una testa dura! Dille quello che vuoi, basta che chiariate questa tensione che si taglia con il coltello, perchè ne ho fin sopra i capelli dei vostri sguardi...» mi diressi verso l'idrovolante.

«Chi guida?» domandò seguendomi.

«Io, perchè siccome tu sei un uomo diverso, sicuramente non sai più neanche pilotare un aereo!» scherzai salendo a bordo sul posto pilota, mentre Oliver si accomodava accanto a Felicity.

Viaggiammo a bassa quota, in modo da non disturbare l'aviazione, e così raggiungemmo l'isola in un'ora e mezza, in qui ogni tanto Felicity apriva gli occhi per controllare se fossimo arrivati, e quando si rendeva conto dell'altezza, si aggrappava a Oliver, che non si lamentava della situazione.                                               
Non era una situazione imbarazzante, perchè nessuno dei due decise di sciogliere l'abbraccio confortante che proseguì fino all'arrivo sull'isola.

«Sei capace di atterrare sull'acqua senza farci rivivere i Beatles e il loro Sottomarino Giallo?» domandò un Oliver sarcastico che aveva passato assai troppo tempo avvinghiato a Felicity da aver assorbito il suo senso dell'umorismo.

«Molto simpatico.» atterrai liscio come l'olio.

«Siamo arrivati.» sussurrò Oliver a Felicity, che si alzò subito in piedi sbattendo la testa sul soffitto del veicolo.

«Chi ce l'ha messo qui il soffitto? Auch!» si massagiò la testa per far passare il dolore.

Gli aspettai sulla riva, mentre Oliver l'aiutava a scendere.

«Layla mi ha appena informato che Slade è al sicuro nelle celle segrete di Lian Yu, e che puoi andare a vederlo.» dissi rivolgendomi a Oliver mentre teneva ancora la mano di Felicity.

Pensai a quanto fossero stupidi quei due, 24 ore fa si erano dichiarati amore eterno, e ora facevano finta come se nulla fosse successo...

«Felicity, mentre Oliver va a vedere Slade, ti va se ci facciamo un giro per la spiaggia?» domandai certo che avrebbe acconsentito.

«Certo, basta che non pesti un'altra mina come l'ultima volta.» disse sarcastica.
«Non andremo molto lontano, rimanremo nei dintorni.» rassicurai l'Oliver preoccupato che si avviava verso la prigione.
«Hai letto la lettera?» domandai controllando che fossimo fuori dal raggio di portata di Oliver.
«No.» rispose cercando di evitare il mio sguardo.
«Per quale motivo?» 
«A dire la verità l'ho gettata via.» guardò in basso toccandosi nervosamente le dita.
«Per quale motivo?» domandai tranquillo.
«Mi hai raccomandato di aprirla quando avessi avuto il dubbio sui sentimenti di Oliver, ma non ho dubbi sui sentimenti di Oliver, so che era solo un piano, lo stesso Oliver è venuto questa mattina pentito di avermi illuso in qualche maniera...» la guardai quasi sull'orlo di una crisi di nervi.
«Nelle bugie c'è sempre una parte di verità.» la rassicurai.
«Non era una bugia, era un piano architettato. A una bugia si crede, ma a una cosa del genere no, perchè conosci la verità!»
«E tu la conosci?» domandai mentre camminavamo verso quello che sembrava un masso roccioso.
«Sono certa quasi al 99% che Oliver non le pensava le cose che ha detto quella sera... Per il resto non posso dire di conoscere la verità assoluta.»
«Quasi? O al 99%?» la guardai con aria interrogativa. Non mi rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo e proseguì verso una delle roccie per sedersi.    
«Ripescala dal cestino, e leggila! Sei combattuta, Felicity. E si vede! Devi comprendere che per Olver non è facile mostrare i propri sentimenti. Prima dell'isola la sua vita era molto diversa, tutti i sentimenti venivano a galla facilmente, ma l'isola l'ha reso così come lo conosciamo noi, e per l'Oliver che conosciamo, mostrare i sentimenti è una debolezza, non solo per lui, ma anche per la persona che lo ama e gli sta accanto. Lui ti ha dimostrato il suo amore a modo suo, ma allo stesso tempo cerca di proteggerti da se stesso. Io lo vedo come lo guardi...»
«Adesso mi ricordi la signora Queen.-sorrise- Anche lei mi diceva la stessa frase.»    


 
«Ci avviamo al ritorno?» domandai cercando di cacciar via il pensiero della morte della madre di Oliver.
«Certo!» si asciugò una lacrima che non credeva le fosse scesa.
Vidi Oliver all'orizzonte, così lo raggiungemmo.
«L'altra volta non me n'ero accorta di quanto fosse bello questo posto...» disse Felicity 
«Non fraintendetemi, l'altra volta ho vomitato l'anima...» mi lanciò un'occhiata che mi fece sorridere al pensiero di quella volta che non è riuscita a mantenere il pranzo nello stomaco.
«Sarà abbastanza sicura da trattenere Slade, la Super prigione dell'ARGUS?» domandai ad Oliver.
«E' abbastanza sicura da trattenere lui e tutti gli altri che ci verranno. Ma ora bisogna che mi concentri... Devo riprendermi l'azienda di famiglia!»   
«Questo non sarà facile, dato che sei povero adesso...» ed ecco la Felicity senza censure.
«Cioè, dovresti trovarti un lavoro...»
«Conosci qualcuno che assume ex miliardari con grandi abilità al tiro con l'arco?» domandò sarcastico sbuffando, mentre Felicity mi guardava sorridente. Parlammo due secondi con lo sguardo, e decisi cosa dovevo fare.
«Ehi, vi lascio un pò di privaci...» feci un occhiolino impercettibile  a Felicity e mi diressi verso l'idrovolante. Cercai di non voltarmi a guardarli, ma appena giunsi vicino al nostro mezzo di trasporto, non riuscii a resistere. Li osservai mentre parlavano, e persino da quella distanza i corpi parlavano senza che loro se ne accorgessero. L'insicurezza di Felicity era evidente, e il muro di Oliver stava pian piano crollando. Sorrisi ed entrai al posto del pilota.
E' stata una giornata interessante, vedremo cosa ci porterà l'alba...
          
 
 

SPOILER ALERT...

 



   
 
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