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Autore: Echocide    15/12/2017    2 recensioni
Una piccola raccolta di missing moments dedicata alla serie 'Quantum Universe'.
01. Come Adrien e Rafael si conobbero...
A pelle, sentiva proprio che quella sarebbe stata una persona da tenere alla larga: troppo sicuro di sé, troppo sfrontato, troppo…tutto.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quantum Universe'
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Titolo: Scene
Personaggi: Un po' tutti
Genere: slice of life, generale
Rating: G
Avvertimenti: oneshot, what if...?, raccolta
Wordcount: 977 (Fidipù)
Note: In vero oggi avrei dovuto aggiornare La bella e la bestia, ma il mio cervello si era fissato con Scene e quindi mi son detta: perché non fare uno switch e postare oggi il nuovo capitolo di Scene? Allora, un po' di informazioni su questo capitolo. In vero, ho solo una cosa da dire: cronologicamente va dopo l'inizio del capitolo 9 di Miraculous Heroes e, la seconda cosa dire, è che mi è stata richiesta da qualcuno. Fine. . Non c'è nient'altro da dire.
Quindi si passa alle classiche, solite e noiose informazioni di rito: vi ricordo la pagina facebook per rimanere sempre aggiornati e ricevere piccole anteprime dei capitoli e dei miei scleri randomici e anche il gruppo facebook dedicato a Miraculous, gestito con kiaretta_scrittrice92. Per tutti gli altri miei account social vi rimando ai link nel profilo.
Infine vi ringrazio tantissimo tutti per il fatto che leggete, commentate e inserite le mie storie in una delle vostre liste.
Grazie mille!

 

Marinette si portò il cucchiaio alle labbra, assaggiando la zuppa che aveva preso e cercando di ignorare lo sguardo che sentiva addosso: non era tanto facile, considerando che Alya sembrava aver deciso di non mangiare assolutamente nulla per poter fissarla intensamente e ininterrottamente.
Chiuse le labbra attorno alla posata, assaporando il liquido dal sapore di verdure e addentando il pezzetto di patata, alzando la testa e trovando la più completa attenzione dell’amica: «Che c’è?» mugugnò con il cucchiaio fra le labbra, e notando Alya perdere un po’ dell’eccitante attesa che aveva in volto, curvando le labbra verso il basso e abbassando un poco le palpebre; Marinette si mosse a disagio, storcendo la bocca quando sentì una lieve fitta propagarsi dal basso ventre.
«Come che c’è?» Alya allargò le braccia, alzando gli occhi al cielo e scuotendo il capo, facendo ondeggiare i capelli mossi: «Insomma, hai fatto sesso per la prima volta con Adrien! Mi aspettavo…»
«Alya!»
«Cosa?»
Marinette la fissò a bocca aperta, guardandosi attorno e sentendo il volto andare a fuoco quando si accorse che i più vicini avevano sentito ciò che l’amica aveva appena detto: in vero, si stava stupendo che non tutta la sala della mensa avesse ascoltato, dato che Alya non aveva per nulla moderato il tono di voce: «Parla a voce bassa» bofonchiò, chinando la testa e nascondendosi per quanto poteva con i capelli.
«Oh. Scusa» Marinette alzò la testa, notando come il pentimento non fosse per nulla palese sul volto dell’amica: «Allora? Com’è stato?»
Come era stato?
Se lo era chiesta più e più volte, dopo che se n’era andata da casa di Adrien, il corpo leggermente indolenzito e la domanda era tornata prepotente quando era stata in camera sua, da sola, venendo poi spazzata via quando Chat Noir era balzato dalla finestra: «Intenso» mormorò, passandosi la lingua sulle labbra e piegandole appena in un sorriso: «Dolce. Da Adrien, direi.»
«Da Adrien?» Alya scandì le due parole, poggiando la testa contro il pugno chiuso e fissando la ragazza: «Lui è stato…»
«Gentile, dolce, premuroso» bisbigliò Marinette, buttando fuori le parole come se fossero una sola: «Io…»
«Avete usato delle precauzioni, vero? Non ho pensato a dirti qualcosa e…» Alya si fermò, scuotendo nuovamente la testa e incrociando le braccia al petto: «Ti avviso, non voglio diventare zia così presto! Ho una vita da vivere e anche tu.»
«Co-co-cosa?»
«Presumendo che tu non prenda la pillola, il tuo principe azzurro si è infilato un preservativo, vero?»
«Alya!»
«Oh, andiamo! Voglio essere sicura che non ci sono futuri Agreste in arrivo. Per ora. Più avanti li voglio, però.»
«L-l’ha messo» Marinette si fece vento con la mano, sentendo il volto completamente in fiamme e facendo scivolare lo sguardo attorno a sé, cercando un pretesto per sfuggire a tutto ciò: uno qualunque sarebbe andato bene, le bastava solo una via di fuga.
«Ok. E adesso le domande interessanti.»
Doveva assolutamente fuggire.
Non poteva rimanere così.
«Com’è messo Adrien?»
«Alya!»
«Senti, ho sempre avuto un po’ di problemi a farmi un’idea su Adrien» spiegò Alya, ridacchiando e muovendo le mani: «Un po’ perché è brutto fissare intensamente il pacco del ragazzo della mia migliore amica, e poi perché ho sempre avuto problemi a decidere: è ben messo e quindi è veramente la perfezione assoluta che sembra, oppure ce l’ha piccolo e quindi distrugge tutta l’immagine di ragazzo perfetto che ha con questo difetto? Che poi nulla da dire, l’importante è come lo usa.»
«Voglio morire.»
«Non morire e rispondi.»
«Non lo so» Marinette squittì le parole, ancorando le dita sul bordo del tavolo e stringendolo, facendo diventare le nocche bianche: «T-ti sembra che abbia avuto altri…altri…»
«Facciamo così: ti è sembrato bilanciato oppure era come se fosse più piccolo rispetto al corpo?»
«Perché non si aprono delle voragini quando servono?»
«Oppure era più grosso e sproporzionato rispetto a tutto?»
«Alya, basta!»
«Tu rispondi.
«Proparzato…cioè no, poprazioto…no, volevo dire proporzionato.»
«Mh. Interessante. E’ nella norma» Alya annuì con la bocca, storcendo le labbra e tamburellando le dita sul tavolo: «Continua a rasentare la perfezione quel ragazzo. Ma ce l’ha un difetto? Non so, una voglia enorme sul sederino da urlo che si trova? Sì, perdonami, ho fissato il didietro del tuo ragazzo. Ah, un’altra cosa!»
«Non rispondo più a nulla.»
«Dai, sono curiosa.»
«No, tu sei perfida.»
«E’ venuto subito o no?»
«Su-subito?»
«Ti racconto: la prima volta con Nino lui è venuto subito e poi dopo si è accorto che io…beh, non avevo raggiunto il punteggio massimo, quella cosa chiamata or…»
«Ho capito! Ho capito!»
«Ecco. Se hai capito, rispondi: Adrien è…»
«Prima io.»
«Prima tu cosa?»
«Alya!»
«Sai, è frustrante riuscire a tirarti fuori qualche informazione» Alya bofonchiò, inclinando la testa e studiandola in volto, sorridendo alle guance paonazze dell’amica: «Ha pensato prima a te?» domandò, osservando Marinette annuire con la testa e usare tutto il vigore che aveva: «Sono contenta» commentò, incrociando le braccia sul tavolo e posando il mento su di queste, fissando l’altra: «Sono veramente contenta che tu e Adrien stiate insieme e che lui sia così con te. Siete assolutamente perfetti e vorrei…» si fermò, piegando le labbra in un sorriso divertito alla vista delle due persone che si stavano avvicinando: «Ah, ma perché Nino non impara dal suo amico? Non chiedo tanto, un pochino.»
«Bro, essere tuo amico è praticamente essere sempre in competizione con il tuo essere perfetto» bofonchiò Nino, posando il vassoio con il suo pranzo davanti al posto vuoto vicino ad Alya e fissando l’altro sistemarsi davanti a lui: «Cavolo, se lo avessi saputo col cavolo che ti avrei rivolto parola il primo giorno.»
«Che cosa mi sono perso?»
«Nulla, nulla. Anzi, devo farti i miei complimenti, campione!» dichiarò Alya, ghignando non appena osservò le guance del ragazzo imporporarsi leggermente e passare lo sguardo da lei alla ragazza al suo fianco: «Dritto alla meta, eh?»
«Alya!»
 

   
 
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