Cap 4

A volte

il treno sbagliato

ti porta

alla destinazione giusta

Sono passate due settimane dall'inizio della scuola ormai tutto è entrato in quella noiosa routine che ti accompagna fino alla fine dell'anno e di cui in estate non ne senti la mancanza. Due settimane dall'inizio della scuola e una settimana dalla festa delle matricole, una settimana dall'incontro col ragazzo misterioso che ha nessuno a cui raccontare il vento che sente. Una settimana da che ho incontrato quel volto corrucciato e quell'animo stropicciato sul muretto davanti la casa ad una festa.

Il treno si ferma al secondo binario di una stazione desertica nelle periferia della mia città, sono venuta a trovare mia nonna che è ricoverata in un ospedale qui vicino, salgo sul vagone e mi siedo nel primo posto libero vicino al finestrino...metto le cuffiette e partono i Green Day in riproduzione casuale. Appena prima della partenza del treno il posto che da faccia al mio viene occupato e un ragazzo alto e moro entra nella mia visuale, lo guardo con la coda dell'occhio per non farmi notare e lo trovo a guardarmi.

"La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno." dice sottovoce fissandomi.

Il ragazzo del vento si trova di fronte a me.

"Si è soli con tutto ciò che si ama. " gli rispondo sussurrando, lui spalanca gli occhi come sorpreso che gli abbia risposto e poi sospira

"Ci sono abissi che l'amore non può superare, nonostante la forza delle sue ali." dice

"L'amore vero salva tutti, anche gli animi più tormentati"

"Il tormento è la virtù dell'uomo..." dice "L'amore invece è la sua pecca" conclude

L'osservo per un attimo mentre si lascia andare sul seggiolino, come se sulle sue spalle ci fosse poggiato il peso del mondo. Ogni persona nasconde una storia, e ogni storia nasconde un qualcosa di affascinante, ma se tutte le storie sono affascinante quelle dietro gli animi tormentati sono travolgenti, stravolgenti e una volta che inizi ad ascoltare la loro storia non puoi più tirarti indietro, non puoi interrompere il racconto a metà. E non importa il ruolo che tu abbia in quel racconto se tu sia stato un protagonista, una comparsa o solo un silenzioso ascoltatore, né uscirai diverso perché dai racconti delle anime tristi, si esce sempre diversi, forse si esce anche un po a meta.
 

Dopo quello scambio di battute siamo caduti nel silenzio, solo il rumore del mio libro che cade, il suo abbassarsi lentamente e il mio grazie rompono per un attimo il silenzio...

Il treno si ferma alla mia fermata e vedo lui prendere le sue cose e scendere, come faccio io pochi secondi dopo e come per cercarlo giro lo sguardo per la stazione ma è come se si fosse volatilizzato e perciò sospirando torno a casa, dove trovo mio fratello intento a preparare qualcosa ai fornelli, l'incontro di oggi mi ha destabilizzato perciò, saluto Big K con un bacio e mi fiondo sotto la doccia, ho assoluto bisogno di rilassarmi.

Anche a cena non parlo molto il ragazzo del vento mi passa tra i pensieri ogni secondo, e vedo il volto corrucciato di mio fratello, che mi guarda senza dire niente, dopo cena passo come sempre un po di tempo con lui, per poi andare in stanza...Mentre mi cambio noto il libro che oggi mi è caduto in treno sul comodino e presa da una strana voglia, mi avvicino prendendolo in mano e iniziando a sfogliare le pagine molto a caso, fin quando noto in una pagina un bigliettino incastrato nell'ultima pagina. Lo prendo tra le mani e lo apro con una strana delicatezza sento tipo che sarà importante per qualcosa. Rimango interdetta quando leggo il biglietto e sbatto un paio di volte le ciglia come per realizzare il tutto

"Se il treno è in ritardo la coincidenza passerà in perfetto orario!"

Ps Questa forse era la mia coincidenza?

Forse anche se le storie degli animi tormentati sono stravolgenti e anche se forse da queste storie non ne uscirai interno, mi sa che io voglio conoscere la storia del ragazzo del vento...


 

ANGOLO AUTRICE

Scusati per i capitoli molto sporadici ma sono molto impegnata, spero che questo vi piaccia!!

Baci e alla prossima