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Autore: Emmastory    24/12/2017    4 recensioni
La vita di Rain e del suo gruppo continua, ma purtroppo senza uno dei compagni di viaggio. Sono passati ben quattro anni da quando la povera Samira è morta da eroina sul campo di battaglia, tentando assieme agli amici di eliminare una minaccia ormai conosciuta, ovvero i Ladri. Ora come ora, con la calma che regna sovrana ad Ascantha, nessuno sa cosa sia successo davvero, se la guerra sia finita, o sei ai nostri eroi sia stata concessa una tregua. Sempre uniti e fiduciosi, sono decisi a combattere le loro battaglie, e sperare, con tutte le loro forze, in un nuovo e sereno domani. Come andrà a finire? Scopritelo unendovi di nuovo a loro, nell'ultimo capitolo della saga di Aveiron.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Aveiron'
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Le-cronache-di-Aveiron-VII-mod
 
 
Capitolo XLII
 
Bivio d'amore e onore
 
Passavano i giorni, e ad occhi chiusi come un gatto sdraiato in una pozza di sole, mi rilassavo sul letto della stanza che mi era stata assegnata, incredibilmente vicina a quella di Lady Fatima, ma anche a quelle dei miei tre figli. Per pura fortuna, tutto pare andar bene, e accennando un sorriso, guardo fuori dalla finestra. C'è ancora il sole, e posando la mano sul vetro, lo accarezzo lentamente, pensierosa. Stefan è con me, e mi sente sospirare, ma restando seduto sul letto, non si avvicina. Dopo tanti anni, ricorda ancora la promessa che mi ha fatto, ovvero quella di proteggermi fino alla fino dei suoi giorni, e ora, preoccupato quanto me di un nuovo attacco da parte dei Ladri, è occupato a lucidare e affilare la sua spada, facendo lo stesso con il suo scudo. Pensandoci, ricordo bene che abbiamo entrambi ricevuto le nostre armi dalla stessa Lady Fatima, in quanto provengono dalla sua armeria, e in silenzio, sempre vicina alla finestra, rifletto. Nel farlo, getto uno sguardo oltre il vetro, notando quasi con orrore quanto il regno di Aveiron sia cambiato nel tempo, diventando lentamente l'oscura ombra di sè stesso. Come ormai tutti sappiamo, i sopravvissuti a questa guerra sono sempre pochi, e coloro i quali resistono e ce la fanno passano il loro tempo a pregare e sperare per il meglio, conservando il desiderio di vivere fino al sorgere del sole e risparmiare le energie nel caso si ritrovino costretti a fuggire. Muoversi, sparire e scappare ancora, correndo come conigli alle loro tane, al solo scopo di nascondersi da quelli che ora tutti consideriamo sporchi predatori senza scrupoli. Mi conosco, e so che se da anni soffro di ansia è solo colpa loro, e mentre il tempo scorre, non faccio che pensare ad Ava. Era con noi durante la fuga, ma poi io e lei ci siamo perse di vista, e da ormai due giorni, non vedo neanche la sua ombra. Non sappiamo davvero che fine abbia fatto, ed è inutile dire che Aaron sia preoccupatissimo. In qualità di madre, cerco di consolarlo, e anche Chance e Max fanno lo stesso, mentre Myra, madre anche lei, si limita a guardarlo restando calma e tranquilla, e segretamente, spero che parte della sua calma di meticcia paziente e salvata dalla strada, abituata prima del nostro arrivo a vivere in un rifugio di fortuna in compagnia di quattro cuccioli a cui badare, passi anche a lui. Per un completo estraneo, quarantotto ore sono solo un semplice lasso di tempo, ma non per lui, e neanche per noi. Conoscendo la fierezza che il regno possedeva prima di cadere, speriamo che un giorno torni al suo splendore, ma data la situazione  e i nostri trascorsi, sappiamo bene che due giorni, o quarantotto ore, possono benissimo cambiarti la vita trasformandola completamente, e che anche un solo giorno sfortunato, o una cattiva catena d'eventi possono arrivare a cancellarla come il vento fa con le impronte di un lupo nella neve. È innamorato, e vuole solo il suo bene, specialmente da quando si è unita al gruppo e ha deciso di intervenire per cambiare il suo altrimenti oscuro e funesto destino dettato dalla carriera di Ladra priva di sentimenti e assetata solo di sangue e dolore altrui. Nervoso, si aggira per il castello ormai da ore, tenendo in mano la spada ricevuta in dono dal padre anni fa. Ha di nuovo perso la sua ragazza, e ora è stanco. Stanco di aspettare, star fermo e lasciarsi travolgere da un dolore di quella portata. Non sapendo cosa fare, mi metto subito alla sua ricerca, e non appena lo trovo, scopro che ha una sola frase da rivolgermi. Mi guarda negli occhi, ma non vuole sentire ragioni. "Ora basta, mamma. Andrò a cercarla." Dichiara, serio e deciso. "Aaron ascolta. So che fa male, ma non puoi farlo. È troppo pericoloso, capisci?" Rispondo prontamente, cercando di riportarlo alla calma e alla ragione. Poco dopo, il silenzio cade attorno a noi, e ignorandomi, non apre bocca. Per tutta risposta. imbraccia la sua arma e corre subito fuori dal castello, mentre io, paralizzata, non ho modo di fermarlo. Sconvolta dalla sua ribellione, guardo Stefan, che nonostante mi abbia seguita assistendo all'intera scena, non sa davvero cosa dire. Sconsolata, mi stringo a lui in cerca di conforto, e tornando indietro, lo vedo sparire nella nostra attuale stanza, e in silenzio, mi fermo nella sala principale. Proprio lì incontro Lady Fatima, che accompagnata da Rachel, mi guarda negli occhi. Senza dire nulla, mi invita a sedermi, e obbedendo, la vedo regalarmi un sorriso. Appena un attimo dopo, perle di saggezza. "Devi stare calma, Rain. Tuo figlio è un ragazzo forte, e tornerà indietro, ma non da solo. Questo il suo discorso, che con l'arrivo della sera analizzai a fondo, fino a scoprire che aveva ragione. Aaron era mio figlio, e reputandolo ormai un adulto, avrei dovuto staccarmi e lasciarlo fare, dandogli modo di prendere anche decisioni importanti come questa, che lo aveva condotto ad un bivio fra amore e onore.
 
 
 
Salve a tutti, miei lettori. A distanza di una settimana dall'ultimo aggiornamento, scrivo e pubblico anche sotto le feste, perciò considerate questo capitolo come un regalo di ringraziamento per tutto il supporto che mi fornite. Prima di andare, non dimentico di augurarvi un Buon Natale e buone feste, nonchè uno splendido 2018. Che il nuovo anno vi porti ispirazione, idee e recensioni! Alla prossima, e grazie ancora a tutti voi, anche a chi legge in silenzio,
 
Emmastory :)
   
 
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