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Autore: someeonelikeu    26/12/2017    1 recensioni
«Prima dimmi come ti chiami.»
Il ragazzo fece per estrarre una sigaretta dal pacchetto, ma una mano lo fermò.
Una voce maschile, con un accento norvegese ben nascosto, seguì il gesto immediatamente.
Cassiope sbatté la palpebre, realizzando poco dopo che il ragazzo stava parlando con lei e non con la sua amica riccia.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ALL IT'S GONNA CAUSE IS PAIN

 

“Nessuna delle due sa cucinare, mi spieghi come ti è venuto in mente di invitarli a cena?”
 Cassiope era intenta prendere tutti gli ingredienti che le servivano per preparare una cena italiana basilare, mentre Melissa non faceva altro che saltellare per la casa, raccontando di quanto fosse stato bello il suo appuntamento della sera precedente. 

“…e poi Kristoffer ha detto che non aveva mai mangiato del vero cibo italiano, quindi ho pensato di invitarli. Ma basterà fare una cosa semplice, una lasagna.”
Queste erano state le parole dell'amica rossa, quando - rientrata a casa con delle buste della spesa - aveva avvertito la bruna dell'invito a cena che aveva fatto a cinque persone: Kristoffer, Aleksander e Grethe, Dennis ed Helga.
”Cassie non cominciare a preoccuparti, ho stampato la ricetta e sembra semplice.” Affermò Melissa con convinzione prima di affiancare l'amica ai fornelli. 

Quando il citofono suonò, le due avevano finito di prepararsi e la lasagna era già pronta nel forno: avevano fatto prima del previsto. Melissa corse ad aprire e dopo poco ritornò in soggiorno abbracciata a Kristoffer, che era seguito dai quattro amici; si salutarono tutti, eccezione fatta per Helga e Cassiope, che non ricevette neanche uno sguardo dalla bionda.
 “Le ho fatto qualcosa?”
Chiese la bruna, sussurrando all'orecchio di Dennis.
“Diciamo che ci hai interrotti alla festa.”
Rispose lui ridacchiando, per poi andarsi a sedere su una poltrona.
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
“È pronto!”
Esclamò Melissa dalla cucina, per poi presentarsi con la teglia di lasagna tra le mani: Cassiope non l'aveva mai vista cosí - insomma, mai si sarebbe sognata di vedere l'amica che serviva a tavola - e ne rimase piacevolmente sorpresa. Si sedettero tutti e cominciarono a mangiare: da quello che sembrava alla ragazza, stava piacendo a tutti e anche lei doveva ammettere che la lasagna che avevano preparato non era niente male.

“No, grazie” sussurrò Dennis a Helga che gli stava versando del vino.

“Non bevo, Helga.” Replicó lui, mentre la ragazza insisteva.
“Ma dai, almeno un po, così poi dopo ci divertiamo di piú”
Continuó lei, con il solito sorriso malizio sulle labbra.
“Ho detto di no, faenza!” Questa volta il biondo non si preoccupó di mantenere il tono della voce basso, diede un pugno sul tavolo e si alzò, dirigendosi verso la porta d'uscita e sbattendosela alle spalle; fu seguito da Helga. Cassiope e Melissa guardarono i tre amici che, come se non fosse successo niente, alzarono le spalle e continuarono a mangiare. “È veramente buonissima, ragazze” affermó Grethe con la sua voce squillante.
I ragazzi continuarono a mangiare, ma Cassiopea non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo fino al punto che , passata all'incirca una mezz'ora, la giovane si alzó da tavola per andare a vedere dove fossero i due e cosa stesse succedendo.
“Non sai che ragazza ti perdi, idiota!” “Vaffanculo.”
Mentre Cassiope aprí la porta, sentí i due esclamare con tono arrabbiato qualcosa in norvegese, prima di vedere Helga scendere le scale del palazzo, dirigendosi verso l'uscita.
Dennis si giró verso la bruna, sentendo la porta della casa chiudersi alle sue spalle. “Scusami” Disse dopo poco, per poi distogliere lo sguardo da Cassiope e sedersi su un gradino; la ragazza fece lo stesso, affiancandosi a lui. Non gli rispose verbalmente, gli sorrise solamente.
“Mio padre era un alcolista violento, una notte ha picchiato mia madre fino ad ucciderla, poi si è impiccato in prigione.” La bruna sgranò gli occhi, sorpresa dalla storia che gli stava raccontando il ragazzo; non riuscì a non notare il contrasto tra il tono freddo e distaccato con cui raccontava quella parte della sua vita e gli occhi che si stavano facendo lucidi, per poi ritornare subito di ghiaccio, però.
“È per questo che non bevo.”
Affermò il ragazzo subito dopo, con lo sguardo dritto davanti a se. La bruna deglutì, senza sapere cosa dire: un 'mi dispiace' non sarebbe bastato e, soprattutto, sapeva che non era ciò che Dennis voleva sentirsi dire.
“Mio fratello è morto in un incidente: aveva bevuto e guidava la moto.”
Non c'era bisogno di sottolineare che quello era il motivo per cui non beveva. A differenza di Dennis, Cassiope parlò con un tono ancora pieno di dolore.
Neanche lui le disse che le dispiaceva, si limitò a cercare la sua mano e a stringerla con le sue dita fredde e a fissarla con gli occhi chiari. 

 
  
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