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Autore: esserre93    28/12/2017    1 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Amelia, quella mattina, entrò in ospedale e si diresse in reparto da Meredith; dopo gli eventi degli ultimi giorni aveva preso una decisione e sua cognata avrebbe dovuto aiutarla. Dopo aver preso quella decisione, non era più riuscita a non pensarci. Quella sera Arizona avrebbe festeggiato il suo compleanno e quello era il giorno perfetto per far sì che tutto andasse nel migliore dei modi.
-Buongiorno Meredith! – la mora entrò nello studio della bionda, con un grande sorriso sulle labbra. Non appena sua cognata la vide entrare, sul suo viso si dipinse un’espressione buffa: non riusciva ancora ad abituarsi al perenne buonumore di Amelia.
- Buongiorno anche a te! Come va?
- Tutto bene, a te? I bambini?
- Stanno bene, non vedono l’ora di vederti
- Anche io, mi mancano tanto
- Sei venuta per qualche motivo?
- In effetti si
Amelia si avvicinò alla scrivania di Meredith ed iniziò a spiegarle tutto ciò a cui aveva pensato in quegli ultimi giorni. Man mano che proseguiva con il racconto, l’espressione della bionda diveniva sempre più sorpresa
- Wow, sei proprio decisa allora
- Si, non voglio perdere tempo, mi aiuti quindi?
- Certo, mi fa piacere che abbia deciso di chiederlo a me
- Il nostro rapporto è cambiato nell’ultimo anno e sono felice di questo, mi fido ciecamente di te, quindi sei la persona giusta
- Grazie Amy, ti faccio sapere nel pomeriggio allora, va bene?
- Certo, a dopo
Amelia uscì dalla stanza e si diresse nel suo reparto per il giro di visite. Il suo buonumore non cambiò per il resto della mattinata. Tutto stava andando esattamente come lei desiderava.
I due interventi che eseguì diedero esito positivo e, una volta terminato l’ultimo, si diresse verso il suo studio, per poter incominciare con i preparativi per la festa di quella sera. C’erano molte cose da fare e Amelia sperò che Meredith riuscisse a fare ciò che le aveva chiesto.
Fu destata da quei pensieri dal suono del suo telefono. Arizona le chiedeva come stesse andando la giornata. Un sorriso spuntò sul viso della mora, che subito rispose al messaggio.
Amelia appoggiò la schiena alla sedia e incominciò a pensare a tutto quello che aveva passato in quell’ultimo anno. Le festività Natalizie erano ormai alle porte e un nuovo anno stava per arrivare. Aveva perso molte persone a lei care, ma ne aveva trovate altre sulle quali ogni giorno faceva affidamento. Meredith era diventata la cognata che aveva sempre sognato, nonostante il loro rapporto non fosse iniziato nel migliore dei modi; in ospedale aveva trovato dei veri amici, pronti ad aiutarla ogni volta che ne avesse avuto bisogno; poi c’era Arizona, la donna della sua vita. Incontrarla era stata la cosa più bella che le fosse mai capitata. In lei vedeva tutto ciò che aveva sempre desiderato. Aveva completamente stravolto il suo mondo e grazie a lei era riuscita a superare molte paure e molti fantasmi del passato.
 
- Amelia, posso? – Senza rendersene conto, la mora si trovò sua cognata davanti a lei. Non l’aveva sentita entrare – eri sovrappensiero
- Si scusami, sono stanca
- hai operato?
- Si, ho finito da poco
- Sono venuta per dirti che è confermato tutto
- Perfetto! Io mi sto occupando dei preparativi, ma ci sono troppe cose da fare e non so quando farle
- Ma ci sono delle persone che vengono pagate per organizzare feste, perché non chiami? Per una volta puoi lasciar fare a qualcun altro
- Avrei voluto fare io, ma non ho il tempo materiale, conosci qualcuno?
Meredith prese il suo telefono dalla tasca del camice e dopo aver trovato ciò che cercava, lo passò ad Amelia, per farle annotare il numero
- Chiama loro e per stasera avrai tutto pronto
- Grazie, mi hai salvata di nuovo
- Vai, chiama, altrimenti farai tardi
Amelia compose il numero e aspettò che qualcuno rispondesse all’altro capo del telefono, nel frattempo Meredith si sedette sul divano in attesa.
Quando Amelia concluse la chiamata, con suo grande sollievo sarebbe riuscita ad organizzare tutto, come promesso dall’agenzia. Arizona ne sarebbe rimasta felice, ne era sicura
- Tutto risolto? – Amelia guardò in direzione di Meredith e le regalò con un sorriso
- Fortunatamente si, sarei impazzita altrimenti
- Hai bisogno di altro?
- No grazie, dovresti solo venire stasera, puntuale
- Ovviamente, ci vediamo più tardi allora
Meredith si alzò dal divano ed uscì dalla stanza, lasciando Amelia ai suoi pensieri. Essere riuscita ad organizzare tutto per quella sera era stato un grande sollievo per lei; sarebbe stata una serata importante, tutti i suoi amici sarebbero stati accanto a lei e solo al pensiero era emozionata. Arizona meritava più di quello che lei riuscisse a dimostrarle ogni giorno e ce l’avrebbe messa tutta pur di farglielo capire.
La mora guardò l’orologio al suo polso e ricordò di avere appuntamento con Arizona in caffetteria, così mise il camice ed uscì dalla stanza.
Non appena arrivò nel luogo dell’appuntamento, Amelia vide la sua compagna seduta al loro solito tavolo: con la mano destra teneva il telefono, con l’altra, in quel momento, portò una ciocca ribelle dietro l’orecchio, dei brividi pervasero il corpo di Amelia, che si avvicinò alla bionda.
- Ehi, mi aspetti da molto? – la mora si chinò verso Arizona, per poterle dare un lieve bacio sulle labbra
- Ehi, no sono arrivata da poco, ho già ordinato
- Perfetto – Amelia prese posto di fronte ad Arizona e la sua mente la riportò al giorno in cui l’aveva conosciuta. Sin da subito, entrambe, avevano sentito l’attrazione che le legava, come un magnete che attira a se il polo opposto di un suo simile. Arizona e Amelia erano tanto simili, quanto diverse e proprio questo aveva permesso loro di creare quel tipo di rapporto senza il quale sarebbe stato difficile, se non impossibile vivere.
- A cosa pensi?
Amelia scrollò le spalle e tornò con i piedi per terra. Arizona la stava guardando curiosa
- Ripensavo al giorno in cui ci siamo conosciute, a quando ti ostinavi a chiamarmi “Amy”, nonostante sapessi che mi desse fastidio; penso sia stato proprio questo a farmi innamorare di te: la tua ostinazione nel voler fare colpo su di me, anche facendomi irritare
- Ricordo benissimo quel giorno, ne abbiamo passate tante
- Vero e stiamo per festeggiare il tuo primo compleanno insieme
- Sto diventando vecchia
- Abbiamo tantissime cose da fare insieme
- Cosa vorresti fare?
Nel frattempo la barista portò loro i due caffè; Amelia diede un sorso prima di rispondere alla domanda postale dalla sua compagna. Avrebbe voluto dirle la verità, avrebbe voluto dirle cosa stesse organizzando per quella sera stessa, ma cercò di mantenere il segreto.
- Fare un viaggio solo io, te e Sofia, vorrei portarla a visitare tante di quelle città
- Lo faremo, te lo prometto, non appena riusciremo a prendere qualche giorno libero
- Sei pronta per stasera?
- Diciamo che avrei preferito trascorrerlo con te
- Abbiamo tutto il tempo del mondo per stare solo io e te, i nostri amici ci tengono a festeggiarti
- Per questo ho accettato, allora ci vediamo direttamente a casa?
- Si, per le 8:30pm, voglio che quando arrivi sia tutto pronto
- Mm va bene, allora ci vediamo più tardi
Arizona si alzò e prima di andare via lasciò ad Amelia un bacio sulle labbra. La mora,  passò il pollice destro sul labbro inferiore, come a voler catturare per sempre quella sensazione di pace che la invadeva ogni volta che Arizona posava le labbra sulle sue.
 
La fine del turno arriverò presto e con essa anche l’agitazione di Amelia crebbe. Quella, sarebbe stata una serata indimenticabile e nonostante stesse per accadere qualcosa di stupendo, non riusciva a  non pensare alla reazione degli invitati.
Amelia parcheggiò l’auto sul vialetto di casa e una volta trovatasi davanti la porta, inspirò a lungo, per poi aprire. Non appena accese la luce del salotto, davanti a sé trovò le decorazioni più belle che avesse mai visto. Il tavolo era stato poggiato in un angolo in fondo alla stanza, mentre il divano non c’era più, probabilmente era stato portato in un’altra stanza. Dalla porta, dei petali bianchi segnavano un percorso che portava ad un arco fatto interamente di rose bianche. Quella sera Amelia e Arizona avrebbero coronato il loro sogno e sarebbe stato tutto perfetto.
Qualche minuto dopo arrivò anche Meredith, con a seguito i due bambini, che non appena videro Amelia le corsero tra le braccia
- Ziaaaa
- Ciao piccoli, quanto siete cresciuti
- Visto? Ormai siamo grandi
- Eh già, vi ha detto la mamma che oggi, insieme a Sofia farete una cosa importantissima?
- Si, ci ha detto tutto
Amelia lasciò andare i due bambini e si diresse verso Meredith
- Hanno fatto un lavoro bellissimo
- Si, davvero stupendo, stentavo a riconoscere la mia casa
- Ti ho portato i vestiti e le fedi – Meredith estrasse un astuccio rosso dalla sua borsa e non appena lo aprì Amelia rimase a bocca aperta: fedi in oro bianco, con brillanti
- Sono stupende, proprio come le volevo
- Mi fa piacere che ti piacciano, ma chi saranno i testimoni?
- Oh mio Dio! L’ho completamente dimenticato ed ora?
- Risolveremo tutto, sono sicura che ad Arizona possa far piacere avere April come testimone; per quanto riguarda te…
- Stephanie, Stephanie Edwards è perfetta
- Va bene, allora io chiamo April e tu Stephanie
 
Circa mezz’ora dopo era tutto pronto, i primi invitati iniziarono ad arrivare ed Amelia iniziò a spiegare loro il cambio di programma. Ne furono tutti felici, aspettavano ormai da tempo un passo del genere da parte delle due donne. Anche Owen ne rimase sorpreso e la mora potette vedere nei suoi occhi del dispiacere, ma cercò di cacciar via quella sensazione; aveva preso la decisione giusta. Neanche con l’arrivo di Callie, Amelia si fece scoraggiare. Le cose tra loro due non erano mai state idilliache, ma dovevano continuare a vivere ognuna la propria vita.
Alle 8:40pm arrivò Arizona. Amelia si posizionò sotto l’arcata di rose, con Meredith pronta a celebrare il rito. Non appena la bionda aprì la porta, Amelia trattenne il respiro, in attesa di una sua reazione. Delle lacrime iniziarono a rigare il viso di Arizona: era felice. Amelia le andò incontro e dopo averle posato le labbra sulla guancia, la prese per mano e la accompagnò nella loro camera da letto.
- Amore, ma cosa hai fatto?
- Ci sposiamo, oggi
- Sei matta
- Si, di te
Arizona iniziò a cospargere di baci il viso di Amelia che, nonostante avesse voluto continuare, dovette allontanarsi
-Abbiamo tutto il tempo per festeggiare, ora abbiamo una cosa importantissima da fare. Nell’armadio c’è il tuo vestito, spero ti possa piacere
Arizona aprì l’armadio e un vestito color porpora catturò la sua attenzione: era un vestito monospalla lungo, con una fascia di seta in vita e scollatura a cuore. Amelia aveva avuto sempre gran gusto nel vestire
-E’ bellissimo, grazie Amore
 
Circa un quarto d’ora dopo, le due donne, mano nella mano, raggiunsero i loro amici. Si posizionarono di fronte a Meredith, che evidentemente emozionata, iniziò con la celebrazione.
-Avete preparato le  promesse?
Amelia aveva pensato per tutto il giorno a qualcosa da dire per quel momento, così fu la prima a rispondere, trovando il coraggio di dire tutto ciò che pensava alla sua futura moglie.
Nel frattempo Zola, Bailey e Sofia si avvicinarono alle due donne tenendo le fedi tra le mani
- Guardarti negli occhi, in questo momento, mi riporta al giorno in cui per la prima volta i nostri occhi si sono incrociati, la prima volta in cui abbiamo deciso che ci saremmo appartenute per sempre. Guardarti negli occhi mi ha permesso di essere ottimista anche sugli avvenimenti più difficili della nostra vita: sei limpida, cristallina e grazie a te sono una persona migliore. Hai completamente stravolto la mia vita, Ti Amo di un amore che non ha confini.
Amelia prese la fede e la fece scivolare all’anulare sinistro di Arizona, per poi adagiarvi su le sue labbra.
-Ti Amo Amelia Shepherd, conoscere te mi ha permesso di conoscere me ancora più a fondo. Grazie a te ho trovato il coraggio di fare passi che avevo paura di intraprendere. Abbiamo passato tanti periodi bui, ma sono sicura che ci saranno anche periodi di luce per noi e ti prometto che ce la metterò tutta per renderti una moglie felice.
Arizona prese la fede e imitò il gesto di Amelia.
-Avete fatto emozionare anche me, quindi posso ufficialmente dire che: con il potere conferitomi dallo stato di Washington, io vi dichiaro unite in matrimonio.
In quel momento nella stanza riecheggiò un grande applauso. Amelia prese tra le braccia Arizona, catturandole le labbra in un profondo bacio.
 
 
-Siamo davvero sposate, non riesco a crederci
Amelia era distesa sul letto tra le braccia di Arizona. Tutti gli invitati erano andati via e finalmente era l’una tra le braccia dell’altra.
- Non riesco a crederci neanche io ed è successo solo grazie a te, sei stata stupenda
- Meredith mi ha aiutata molto, non ce l’avrei fatta senza di lei
- Ringrazierò anche lei
- Callie se ne è andata presto, ho sbagliato a non dirle la verità?
- Non sarà stato facile per lei, ma non è colpa tua. Deve trovare la forza di andare avanti
- Sofia sta dormendo nella sua cameretta, secondo te ci sentirà se facciamo l’amore?
- Cerchiamo di non fare rumore
La bocca di Amelia si allargò in un grande sorriso e senza pensarci ulteriormente, si distese su Arizona
- Preparati alla notte più bella della tua vita, mogliettina mia
- Ti piace chiamarmi così eh?
- Non sai quanto
   
 
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