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Autore: Summer11    28/12/2017    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family

Capitolo 47
-Sei innamorato di lei!-


-La mattina presto Rebecca si svegliò, sentendo affianco a lei la presenza di qualcuno. Si girò e vide Jordan addormentato. Solo in quel momento realizzò di essere nuda e le tornò in mente ciò che era successo la notte precedente. Chiuse gli occhi per un momento pensando a quanto stupida fosse stata. Subito lei scosse Jordan che si svegliò. Lui sorrise.-

Jordan: Ehi, buongiorno!

-Lui provò a baciarla ma Rebecca si spostò.-

Rebecca: Dobbiamo parlare!

-Lui la guardò mettendosi seduto a letto tranquillamente.-

Jordan: Parliamo allora
Rebecca: Mi fai vestire?!

-Sbottò lei nervosa. Jordan annuì fissandola, quando la ragazza gli ringhiò contro.-

Rebecca: Girati!

-Il ragazzo facendo un respiro profondo si voltò, decidendo di vestirsi. Mentre prendeva il suo pigiama da terra, parlò.-

Jordan: Che strano, eppure ieri notte non hai provato alcun tipo di vergogna a farti vedere nuda da me...

-Rimettendosi la vestaglia addosso, Rebecca lo guardò.-

Rebecca: Ieri notte è stato uno sbaglio. Un grosso, grossissimo sbaglio
Jordan: Vuoi forse dire che tu non lo volevi?
Rebecca: Certo che no! Io non ti sopporto, lo capisci? Non potrei mai amarti. E’ stato solo sesso
Jordan: Ti sei divertita a fare la sgualdrina!!

-Jordan era davvero arrabbiato. Come aveva potuto non significare niente per lei? Rebecca reagì di conseguenza dandogli uno schiaffo.-

Rebecca: Non ti permettere!

-Lui nemmeno sentì quella manata, il suo cuore faceva più male.-

Jordan: Mi permetto eccome. Se tu non avessi voluto mi avresti dato uno schiaffo, conoscendoti. Invece no, ti sei avvicinata, dandomi il via libera. Non mi sembravi dispiaciuta
Rebecca: E’ stato un errore! Penso ancora a Tristin e mi sono lasciata andare
Jordan: Lo hai lasciato tu!
Rebecca: E quindi?
Jordan: Non sai più come giustificarti. Non capisci neanche ciò che dici!
Rebecca: Sei un vero cretino, Jordan! Dimentica tutto ciò che è successo. Per me non ha significato niente

-Jordan la guardò decidendo di lasciare perdere. Lui si era già esposto troppo.-

Jordan: Questa volta il cretino non sono io. D’accordo, facciamo come se non fosse successo niente. Stammi bene alla larga
Rebecca: Non ti preoccupare!

-Si scambiarono un ultimo sguardo quando Jordan uscì da quella camera, andando, poi, in spiaggia a riflettere.

Intanto Daniel, che usciva dal bagno quella mattina così presto, vide il suo amico uscire in pigiama. Subito lo seguì, raggiungendolo.-

Daniel: Buongiorno!
Jordan: Non è proprio un buongiorno

-Borbottò Jordan sedendosi in spiaggia. Daniel continuò, tra i due non c’erano segreti.-

Daniel: Sbaglio o ti ho visto uscire dalla camera di Rebecca?
Jordan: Non sbagli, siamo stati insieme ieri notte
Daniel: Fammi capire, siete andati a letto insieme e tu sei così depresso?! E’ andata così male?
Jordan: NO! Cioè, tutta quella parte è stata eccezionale, addirittura al di sopra delle mie aspettative
Daniel: Oh, oh!
Jordan: Che c’è?
Daniel: Se è andato addirittura al di sopra delle tue aspettative, sei nei guai amico!
Jordan: In che senso?
Daniel: Sei innamorato di lei! Dopo averlo fatto con le altre ragazze non hai mai detto una cosa simile e soprattutto non con questa serietà. Anche per me è così con Lily, è sempre importante. Jor, tu la ami!
Jordan: Credo di sì. Non so come ci si senta, perché in realtà non mi sono mai innamorato di nessuna. Ma con lei mi sento strano e diverso. Mi sento vulnerabile. Un suo gesto, una sua parola, beh possono farmi cambiare umore
Daniel: Benvenuto nel club degli innamorati cotti!

-Daniel rise, dandogli una pacca sulle spalle. Anche Jordan sorrise per un istante, ma poi tornò serio.-

Jordan: Almeno tu sei ricambiato! Per lei è stato un errore e non ha significato niente

-Anche Daniel si fece serio, cercando di consigliare il suo migliore amico.-

Daniel: Mi dispiace Jor. Puoi provare ad aspettarla
Jordan: No, non lo farò. Mi sono umiliato abbastanza facendole capire i miei sentimenti. Proverò a divertirmi
Daniel: Se ti fa sentire meglio, va bene!

-I due ragazzi si alzarono e tornarono dentro.

A colazione, Rebecca e Jordan non si guardarono nemmeno e la mattina in spiaggia, Lily e Megan se ne stavano sui loro teli da mare a prendere il sole mentre guardavano tutti i ragazzi giocare in acqua con il pallone. Lily rise.-

Lily: Quanto sono scemi!
Megan: Già! Sono contenta che Ryan si trovi bene con loro!

-Lily guardò la sua amica d’infanzia. Qualcosa nel suo tono la preoccupava.-

Lily: Perché tu non stai bene con noi?
Megan: Sì, sì! Insomma, mi trovo bene con te e, Sharon è davvero simpatica e gentile
Lily: Sì, lo è! E’ la più sensibile del gruppo, credo. C’è un “ma”, giusto?

-Megan annuì.-

Megan: Credo che la tua amica, Rebecca, beh vedi, penso che mi odi

-Lily sgranò gli occhi.-

Lily: No, ma che dici?! Lei non ti odia affatto! E’ il suo carattere. Sai sembra forte e dura, però sa essere anche più dolce di una torta alla panna. Sa stare vicino alle persone in una maniera incredibile. E’ una ragazza su cui poter contare sempre. Se ci tiene non ti abbandonerà mai, insomma è fatta così. Poi questi giorni può sembrarti una pazza perché quell’idiota di Jordan non fa altro che provocarla, però in generale se non la si stuzzica è tranquilla. Col tempo avrai modo di conoscerla. Puoi aggiungerla su facebook, se vuoi…

-Megan sorrise dolcemente.-

Megan: Okay. Se tu parli così bene di lei vuol dire che è una brava persona. Proverò a scambiarci due chiacchiere più tardi. Ora chiedo a Sharon se mi accompagna a prendere un gelato! Ne vuoi uno?

-Lei si alzò e Lily sorrise.-

Lily: No, grazie. Ora non mi va
Megan: Va bene!

-Lily la guardò allontanarsi e poi decise di avvicinarsi a Rebecca che stava stranamente per conto suo.-

Lily: Ehi! Oggi niente scontri con Jordan?
Rebecca: Non tocchiamo l’argomento “Jordan”
Lily: Cosa è successo?

-Rebecca la guardò e con fatica rispose.-

Rebecca: Ieri ci sono andata a letto

-Lily immediatamente sgranò gli occhi.-

Lily: Ci sei… Andata a letto, andata a letto??
Rebecca: Sì!
Lily: Oh, cavolo
Rebecca: Sia chiaro, io per lui non provo niente di niente!

-Rebecca le raccontò tutto, partendo dal diario ritrovato nel borsone di Jordan. Lily era senza parole.-

Lily: Se non me lo stessi dicendo tu, non ci crederei!
Rebecca: Già! E’ stato tutto così improvviso, tutto così spontaneo che…

-In quell’istante le venne in mente quel piccolo dettaglio a cui la notte precedente non aveva prestato attenzione. Sgranò gli occhi.-

Rebecca: PORCA VACCA!
Lily: Che succede?!

-Lily vide la sua amica alzarsi e partire come un razzo verso la riva. Rebecca provò a chiamare Jordan.-

Rebecca: Jordan, esci dall’acqua!
Jordan: Ma che diavolo vuoi?! Torna all’ombrellone!

-La preoccupazione prese possesso della ragazza che urlò.-

Rebecca: ESCI DALL’ACQUA DANNATO IMBECILLE!

-Jordan uscì dall’acqua raggiungendo Rebecca.-

Jordan: Che cosa vuoi ancora?!
Rebecca: Ieri notte abbiamo usato il preservativo?

-Jordan ci pensò un momento.-

Jordan: No, a dire la verità no. Non ci abbiamo pensato
Rebecca: Perché diavolo non ci hai pensato?

-Lei, disperata, gli sbatté i pugni sul petto, quando lui la bloccò.-

Jordan: Tu prendi la pillola, no?! Non mi hai detto niente e l’ho dato per scontato
Rebecca: NO, DIAVOLO. NON PRENDO LA PILLOLA!
Jordan: Oh, cazzo!

-Lui si mise le mani in testa, poi cercò di riprendersi.-

Jordan: Dai, insomma, forse non è successo niente. Non saremo così sfortunati, per una volta che si fa...
Rebecca: La percentuale è dal cinquanta per cento in su, Jordan!
Jordan: C-come fai a saperlo?

-Anche il ragazzo, si allarmò.-

Rebecca: Il ciclo mi è passato qualche giorno fa. DIAVOLO!
Jordan: Cosa vuol dire?
Rebecca: Che ci sono ancora più possibilità che io rimanga incinta
Jordan: No, cavolo, no!! Cosa possiamo fare?

-Rebecca sospirò.-

Rebecca: Solo aspettare!

-Lei tremava dalla preoccupazione e Jordan la strinse a sé, rassicurandola.-

Jordan: Andrà tutto bene!

-La sera, mentre i ragazzi caricavano i loro borsoni sulle macchine, e Lily si accertava di aver messo l’allarme alla casa al mare, Megan si avvicinò a Rebecca, che non era proprio dell’umore migliore del mondo.-

Megan: Possiamo parlare un secondo?

-Rebecca la guardò.-

Rebecca: Vuoi parlare con me?!

-Megan annuì.-

Megan: Per caso hai qualche problema con me?

-Rebecca la guardò e rise.-

Rebecca: Perché mai dovrei averne?
Megan: Non so, mi hai dato questa impressione. Forse perché siamo tornati nella vita di Lily e la cosa potrebbe disturbarti…
Rebecca: Senti, a me non interessa un accidente che voi siate tornati nella vita di Lily, è la mia migliore amica e sono sicura al cento per cento che lei ci sarà sempre per me e io ci sarò sempre per lei. Di certo non la lascerò andare solo perché lei non mi ha richiamata!

-Megan arrossì. Rebecca la stava mettendo davvero a disagio.-

Rebecca: Poi sinceramente non ho tempo da perdere con queste bambinate sull’amicizia. Lily è la nostra amica in comune, punto. Noi non dobbiamo per forza essere amici. Soprattutto perché ci vediamo una volta ogni morte di Papa!

-Megan non voleva mostrarle di esserci rimasta male, così concordò.-

Megan: Sì, hai ragione. Probabilmente mi stavo facendo delle inutili paranoie. Grazie per aver chiaramente risposto ai miei dubbi!

-Proprio in quel momento le due ragazze videro Daniel, Lily e Ryan salire in macchina per lasciare la casa al mare. Rebecca li raggiunse immediatamente lasciando Megan senza parole. In macchina non volò una mosca per tutto il tempo. Daniel, dopo aver accompagnato Megan e Ryan alla stazione dei bus e averli salutati, portò Lily e Rebecca a casa. Lily non seppe nulla della conversazione tra Rebecca e Megan. Rebecca quella notte avrebbe dormito a casa della sua amica, non poteva stare sola con quel peso sulle spalle. Mentre giravano, entrando nella via di casa di Lily, la ragazzina parlò.-

Lily: Becky c’è passata anche mamma, magari parlare con lei ti potrà tranquillizzare

-Rebecca sospirò alzando le spalle.-

Rebecca: Non saprei, Lily...

-Rebecca si rifece silenziosa fin quando non arrivarono a casa e Daniel parcheggiò. Tutti scesero e Lily si avvicinò al suo fidanzato.-

Lily: Amore, entri?
Daniel: No, tesoro

-Lui guardò Rebecca e continuò.-

Daniel: Starò da Jordan. Sicuramente anche lui avrà bisogno di compagnia in questo momento

-Lily annuì, si avvicinò e lo baciò. Lui la strinse a sé.-

Lily: Buonanotte allora
Daniel: Buonanotte patatina!

-Le baciò la fronte e poi si avvicinò a Rebecca abbracciandola.-

Daniel: Forza Becky, coraggio! Scommetto che andrà tutto bene...
Rebecca: Lo spero con tutto il cuore, Dan!
Daniel: Ora vado!

-Si separarono dall’abbraccio, lui mandò un bacio a Lily, salì in macchina e partì. Le ragazze invece, entrarono in casa, lasciando sulle scale i loro borsoni. Lily urlò.-

Lily: CIAO FAMIGLIA, SONO TORNATA!

-Subito videro Brittany correre dalla cucina fino al soggiorno per abbracciare sua figlia.-

Brittany: Finalmente siete tornati! Qui era tutto troppo monotono

-Guardò bene sua figlia dalla testa ai piedi.-

Brittany: Ma che ne hai fatto di mia figlia? L’hai mandata in Brasile e hai preso il suo posto?
Lily: Ah ah, molto divertente!

-Lily sorrise e Brittany salutò anche Rebecca.-

Brittany: Rebecca! Ciao
Rebecca: Ciao Brittany
Lily: Può stare a dormire da noi?
Brittany: Nessun problema. Ho solo paura che il pianto di Dylan possa svegliarti…
Rebecca: Non credo di riuscire a chiudere occhio stanotte, comunque!

-Brittany la guardò, pronta a chiederle delle spiegazioni quando Oliver, scendendo dal piano superiore con Dylan in braccio, catturò l’attenzione di tutti.-

Oliver: Ragazze! Ma siete diventate delle marocchine! Avete cenato?

-Lily sorrise.-

Lily: E’ solo un po’ di abbronzatura, e comunque, sì, abbiamo cenato!

-Appena Oliver e Dylan furono vicino a loro, Lily subito prese suo fratello in braccio.-

Lily: Fagiolo! Non è possibile che in tre giorni tu sia cambiato così tanto. Sei sempre più simile a papà!

-Brittany parlò mentre Dylan sorrideva e si agitava dalla felicità per essere di nuovo in braccio a Lily.-

Brittany: Sì, è sempre più sputato a Oliver!

-Oliver rise abbracciando sua moglie.-

Oliver: Fattene una ragione!

-Tutti risero e Lily fece il solletico sul pancino al piccolo mentre Rebecca, guardandoli sorrise.-

Lily: E lo so che ti sono mancata, monello!

-Oliver guardò le ragazze.-

Oliver: Bene, è ora! Io vado a fare due tiri con Alex. Mi ha dato il via libera. I gemelli sono a letto

-Brittany rise e lo baciò.-

Brittany: Buon divertimento
Oliver: Grazie! Ciao ragazze
Lily e Rebecca: Ciao!

-Quella sera, le ragazze fecero entrare Red in casa e lui felice come una pasqua saltò subito addosso a Lily. La sua padroncina gli era mancata molto in quei tre giorni. Lui rimase sdraiato vicino alle ragazze e a Dylan per tutta la durata del pigiama party. Brittany volle sapere tutto ciò che avevano fatto in quei giorni e Lily raccontava tutto con entusiasmo mentre Rebecca interveniva poche volte, quando Dylan scoppiò a piangere nella sua sdraietta. Brittany lo guardò.-

Brittany: Credo sia stanco morto. Rivedervi lo ha eccitato ma è davvero stanco
Lily: Lo faccio addormentare io questa volta. Mi è mancato cantargli la nostra canzone

-Disse Lily e Brittany la guardò sorridendo.-

Brittany: Grazie tesoro!

-Lily prese Dylan in braccio e andò al piano di sopra, lasciando Brittany e Rebecca da sole in salotto. Rebecca, che accarezzava Red, sdraiato sopra di lei, dato che era seduta sul tappeto, guardò Brittany per qualche secondo. Poi la troppa preoccupazione la spinse a parlare.-

Rebecca: E’ stato difficile avere una bambina a sedici anni?

-Brittany la guardò spiazzata ma poi rispose.-

Brittany: Sì, lo è stato. Io comunque ho avuto Lily a diciassette...

-In quel momento, Brittany guardò negli occhi Rebecca, e diavolo, eccome se riconosceva quello sguardo. Quando iniziò a rendersi conto di poter essere incinta, ogni volta che si guardava allo specchio, vedeva quella stessa identica espressione e capì che Rebecca chiese più per se stessa. Brittany era senza parole.-

Brittany: Non mi dirai che...

-D’un tratto la Rebecca che tutti conoscevano scomparve, facendo apparire una Rebecca fragile, sensibile ed insicura che scoppiò in lacrime, iniziando a blaterare.-

Rebecca: Io non sono in grado. Non so badare nemmeno a me stessa. E Jordan, insomma lui è un pagliaccio. Come potremmo fare? Io non ho mai avuto a che fare con i bambini, sono figlia unica. E poi come lo dirò ai miei? Mi uccideranno e la mia vita andrà in pezzi…
Brittany: Ehi, ehi, ehi, calmati adesso

-Subito Brittany la prese e la strinse a sé in un abbraccio, cullandola e accarezzandole i capelli. Rebecca aveva bisogno di sfogarsi e di essere capita. Brittany le asciugò le lacrime.-

Brittany: Ne hai già la certezza?
Rebecca: No, per niente. Però le probabilità sono altissime, ieri notte io e Jordan lo abbiamo fatto. Non era programmato, ci siamo lasciati andare e non abbiamo usato precauzioni

-Brittany subito la guardò storta. Sì, quello era il suo istinto di mamma. Rebecca mise le mani avanti.-

Rebecca: Lo so, lo so. Siamo stati degli stupidi! Ma è stato tutto così inaspettato e non ci siamo resi conto...
Brittany: Rebecca, siete stati degli ENORMI stupidi. Questo vuol dire cercarsela!
Rebecca: Lo so, Brittany! Avremmo dovuto parlare prima. E’ solo che le cose tra me e Jordan sono così complicate. E’ stato uno sbaglio enorme e lo sarebbe stato anche se fossimo stati protetti. Comunque, il ciclo mi è passato cinque giorni fa, il che fa aumentare le probabilità. Io non so che fare!

-A Brittany non andava di infierire ancora. Sapeva come ci si sentiva. Accarezzò la ragazzina che tornava a respirare in modo regolare cercando di far passare il singhiozzo.-

Brittany: Senti, il test è meglio se lo fai tra due settimane, per il momento cerca di non pensarci. Perché se entri in ansia, anche se non sei incinta, il ciclo ritarda e ti fa preoccupare ancora di più. Magari siete stati molto fortunati e non è successo niente!
Rebecca: Lo spero!

-Brittany la strinse a sé. Rebecca era diventata come una figlia ormai.-

Brittany: Qualsiasi cosa accada, puoi venire da me. Ti aiuterò. D’accordo?

-Rebecca annuì facendo un grande respiro ancora tra le braccia della donna.-

Rebecca: Grazie Brittany!

-Il martedì seguente, Brittany e Oliver invitarono a cena Alex, Rachel e i gemelli, per poterli salutare prima che patissero il giorno seguente per Parigi.
Oliver e Alex se ne stavano nel cortile posteriore ad arrostire le bistecche sul barbecue con una birra in mano a sussurrare.-

Alex: Non puoi rifiutare, Olly!
Oliver: Credi che non sappia quanto una proposta del genere possa essere importante per la mia carriera e visibilità? Ma dall’altra parte, come faccio a lasciare Brittany sola? Io non ce la faccio. Dylan ha solo tre mesi. Io non posso lasciarla ancora
Alex: Tu non la stai lasciando, Oliver. Sarai sempre qui, tornerai sempre a casa. Sarai solo un po’ più occupato
Oliver: Non lo so…

-Oliver girò le bistecche sul barbecue e Alex si avvicinò a lui.-

Alex: Senti, sarei il primo a dirti di non farlo se in qualche modo potesse nuocere a Brittany. Io sono sicuro che lei sarà felice per te. Dylan avrà già sette mesi, sarà più gestibile e andrà all’asilo già da Settembre. Non farai nessun torto a tua moglie e ai tuoi figli. Per me dovresti dirlo a Brittany e accettare

-In quel momento Red si avvicinò ai due uomini e Oliver lo accarezzò sorridendo.-

Oliver: Mi piacerebbe davvero per la mia carriera, intendo. Ti immagini vedermi ogni settimana in tv come giudice e soprattutto come tutor? Per non parlare del fatto che potrebbe essere un mio programma per metà
Alex: Ci calzeresti a pennello. Perché questo è il tuo lavoro, tu sforni talenti, questo già lo fai. Dovrai solo farlo in televisione. Se rifiuti adesso, non credo ti faranno un’altra offerta come questa in futuro. Devi accettare, Olly! Quanto tempo ti hanno dato per pensarci?
Oliver: Una settimana
Alex: Non nasconderlo a Brittany. Parla con lei e ti sentirai molto meglio!

-Oliver sospirò e annuì riprendendo poi a controllare le bistecche. Red intanto saltò sulla porta che dava alla cucina e aggrappandosi alla maniglia, l’aprì entrando in casa, per poi dirigersi in salotto dove c’erano tutti quanti. Samuel ed Emily erano davvero affascinati dal piccolo Dylan che era poggiato nella sua sdraietta mentre Lily, Rachel e Brittany chiacchieravano sedute sui divani.-

Lily: Sì, diddi. Per colpa sua ora ho il raffreddore. “Facciamo il bagno di mezzanotte, sarà divertente”

-Lily starnutì dopo aver fatto il verso del suo fidanzato.-

Rachel: Daniel è proprio un ragazzino pieno di vita!
Lily: Alle volte anche troppo. E’ proprio un deficiente…

-Fece una piccola pausa pensando a lui per poi continuare.-

Lily: Il mio deficiente, però!

-Lei sorrise, intenerendo Rachel e Brittany. Lily era completamente innamorata di Daniel. Non esisteva altro ragazzo al mondo. Amava tutto di lui, specialmente i suoi difetti. Brittany guardò sua figlia.-

Brittany: Piuttosto, a che ora arriva?
Lily: Penso alle 20:30. Andava a giocare al campetto questo pomeriggio. Ha detto che sarebbe tornato a casa per una doccia e poi sarebbe venuto qui
Brittany: Oh, magari arriverà con Chad e Austin

-Rachel guardò Brittany.-

Rachel: Sono contenta che tu li abbia invitati. Io, Alex e i gemelli li adoriamo!
Brittany: Diciamo che abbiamo un annuncio da dare

-Rachel e Lily sorrisero capendo a cosa Brittany si riferisse. Proprio in quel momento Dylan iniziò a piangere. I gemelli subito si allarmarono. Samuel corse lontano tappandosi le orecchie mentre Emily lo accarezzò con la sua manina paffutella, poi si voltò verso sua madre.-

Emily: Mamma, pupo piange!

-Rachel sorrise accarezzando il visino di sua figlia.-

Rachel: Lo facciamo calmare? Che dici?

-Emily annuì e Brittany lasciò che Rachel prendesse in braccio Dylan e lo cullasse insieme ad Emily.-

Emily: Cantiamo mamma?
Rachel: Vuoi cantargli una canzone, amore?

-Emily annuì e insieme a Rachel, Brittany e Lily cantarono una ninna nanna che fece calmare il piccolo, mentre Samuel si riavvicinava. Rachel poi, rimise Dylan nella sdraietta, dove si addormentò. Subito Samuel corse verso sua madre, sedendosi poi sopra le sue gambe, stringendosi a lei.-

Samuel: Tu sei mia mamma!

-Precisò il bambino, mentre Rachel lo stringeva a sé e gli dava un bacio sulla testolina bionda.-

Rachel: Sei proprio un gelosone!

-Tutti scoppiarono a ridere e quando Samuel ne ebbe abbastanza con le coccole, scese a terra e andò a sedersi vicino a Red che era sdraiato sul tappetto. Subito il bambino lo abbracciò e lo accarezzò e lo stesso fece Emily. Lily gli fece una foto e poi parlò.-

Lily: I gemelli adorano Red! Diddi, perché non gli prendete un animale? Ora che ci penso, voi non avete mai avuto un animale. Non vi piacciono?!

-In quel momento Brittany e Rachel si scambiarono uno sguardo complice e preoccupato. Forse avrebbero dovuto raccontare quella storia a Lily, lei non si sarebbe fermata con le domande e chiaramente aveva completamente dimenticato quella storia. Brittany parlò.-

Brittany: Beh, Alex e Rachel avevano un animale a dire la verità!
Lily: Cosa? Quando? Prima che io nascessi?

-Rachel la guardò e si fece coraggio.-

Rachel: No, beh, quando nascesti tu, io e Alex eravamo ancora al liceo. Prendemmo un gatto appena ci trasferimmo a Fallbrook, nel nostro primo appartamento. Tu avevi quattro anni

-Lily la guardò scioccata.-

Lily: Un gatto? Io non ricordo che voi abbiate mai avuto un gatto!

-E di nuovo, Brittany e Rachel si scambiarono quello sguardo complice come per autorizzarsi a parlare della vicenda, proprio quando Alex e Oliver rientravano dentro con le bistecche cotte. Oliver andò a sedersi affianco a Brittany e Alex affianco a Rachel.-

Alex: Beh, di cosa stanno parlando le mie ragazze preferite?

-Rachel lo guardò.-

Rachel: Stiamo per dire a Lily di Bart!
Alex: Cosa? Pensavo che fosse un segreto che ci saremmo dovuti portare nella tomba!

-Oliver li guardò.-

Oliver: “Bart”?
Alex: Era il nostro gatto

-Lily li guardò.-

Lily: Perché me lo volevate tenere nascosto? Raccontatemi tutto!

-Alex sospirò e poi parlò.-

Alex: Appena ci trasferimmo a Fallbrook, notammo nel nostro vicinato, un gatto randagio. Girava sempre nel cortile del nostro palazzo. Era sempre più magro e sempre più senza forze, fin quando un giorno, io e diddi Rachel decidemmo di prenderlo con noi. Lo portammo dal veterinario e ci disse che era un gatto adulto di sette anni e che sarebbe morto di fame a breve. Il veterinario ci disse anche di dargli un antibiotico per dieci giorni perché aveva un ascesso

-Lily li interruppe.-

Lily: Cos’è un ascesso?
Alex: L’ascesso è un infezione batterica. Praticamente si forma del pus sulla pelle del gatto e solitamente questo è provocato da una ferita o da un morso di un altro gatto. Quindi abbiamo tenuto Bart con noi, lo abbiamo curato e nutrito e nel giro di un mese e mezzo è tornato ad essere un gatto attivo, energico e in salute. Gli facemmo fare tutti i vaccini e sembrava felice di stare da noi. Gli comprammo addirittura con collare rosso. Ormai faceva parte della famiglia

-Oliver guardò Alex.-

Oliver: Lo scegliesti tu il nome, non è così?

-Alex scoppiò a ridere.-

Alex: Già. “I Simpson” sono sempre stati il mio cartone animato preferito. Ecco il perché del nome “Bart”

-Rachel scosse la testa e continuò guardando Lily.-

Rachel: Poi, ad Agosto tu e Brittany veniste ad abitare a Fallbrook e ricordo che tua madre, quel periodo a lavoro aveva degli orari che non coincidevano affatto con gli orari del tuo asilo
Brittany: Già, quell’imbecille di Tod mi faceva lavorare il pomeriggio e la sera e non la mattina e io non potevo farci niente, purtroppo quei soldi ci servivano
Rachel: Già, così dato che io lavoravo la mattina e il pomeriggio e finivo giusto in tempo per venirti a prendere all’asilo, ti prendevo con me e passavamo metà del pomeriggio e la sera insieme nel nostro appartamento, ogni giorno fino alle 20:00, quando Brittany veniva a prenderti
Lily: Io davvero non ricordo di questo periodo
Rachel: Beh, non durò tantissimo
Brittany: Fu due mesi, forse tre. Fu un periodo d’inferno per me. Comunque, Lily, tu adoravi Bart. Davvero, lo amavi alla follia. Tu adoravi gli animali in generale
Rachel: Io dico che Bart era diventato il suo migliore amico!

-Lily sorrise, poi Alex parlò.-

Alex: Peccato che per Bart non fosse lo stesso!
Lily: Cosa? Perché? Non gli piacevano i bambini?

-I tre ragazzi si guardarono, qualcuno avrebbe pur dovuto sputare il rospo. Alex e Rachel non ebbero il cuore per farlo, così Brittany parlò.-

Brittany: Non gli piacevi tu in particolare!
Lily: Ma no! Perché?

-Alex continuò.-

Alex: Diciamo che la tua idea di “gioco” non corrispondeva alla sua

-Rachel guardò la sua figlioccia mentre i gemelli continuavano a coccolare Red.-

Rachel: Eri una bambina molto creativa. Ti piaceva fare i lavoretti e a Bart non piaceva quando gli incollavi il pelo con la colla spruzzandogli sopra i brillantini…
Alex: O quando gli dipingevi il muso, le orecchie, la coda e soprattutto le zampe per fare le impronte sui fogli …
Brittany: O quando provavi ad infilargli i vestiti delle bambole, perché altrimenti avrebbe avuto freddo in inverno

-Lily li guardò esterrefatta.-

Lily: Gli facevo tutte queste cose?
Alex: E questo è niente. Volevi che lui vivesse come un umano. L’hai buttato nell’acqua gelida dentro la vasca da bagno…
Rachel: L’hai messo dentro il water…
Brittany: E una volta hai provato a lavargli i denti con il tuo spazzolino e il tuo dentifricio alla fragola

-Lily si diede una manata in fronte iniziando a intuire che forse quella storia non sarebbe finita bene.-

Rachel: Sta di fatto che quel povero gatto iniziò a ribellarsi e a graffiarti qualche volta…
Alex: E odiarti parecchio. Imparò a nascondersi da te fino a quando Brittany non venisse a prenderti. Quella era la sua salvezza

-Brittany continuò.-

Brittany: Penso che riuscisse a sopravvivere proprio perché sapeva che ti avrei portata via. Ma un weekend il mio capo mi chiese di andare a Los Angeles per rappresentare la nostra azienda a una fiera. Mi avrebbe dato un grosso bonus per quel lavoro e così...
Rachel: ...io e Alex, la costringemmo ad andare. Ti avremmo tenuta noi per tutto il weekend!

-Lily si portò le mani alla bocca.-

Lily: Oh, no. Povero Bart!
Alex: Già, povero Bart. Infatti quel weekend fu l’ultimo che passò con noi. Scappò di casa e non tornò più. Noi provammo a cercarlo e a mettere dei volantini per la città, ma nessuno ci chiamò. La volta seguente che tu e Brittany veniste all’appartamento, tu cercasti Bart disperatamente. Io e le ragazze ci sedemmo sul divano e io ti feci sedere sulle mie ginocchia.-

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Ottobre 2002. Fallbrook, California.

Lily: Diddi, dov’è Bart? L’ho cercato dappertutto!
Alex: Vedi, bimba, Bart è andato via

-Subito gli occhi di Lily si riempirono di lacrime che scivolarono giù per quel suo visino così delicato.-

Lily: Come è andato via? Perché è andato via? Io gli voglio bene e voglio che sia mio amico per sempre!

-Alex asciugò le lacrime alla bambina. Nessuno di loro sarebbe riuscito a dire a Lily la verità riguardo a Bart. Loro sapevano che Lily era in buona fede quando si trattava di Bart. Ovviamente che lui fosse scappato di casa, era dispiaciuto molto anche ad Alex e Rachel, ma ormai non potevano più fare niente. Alex guardò la bambina inventandosi una storia che avrebbe fatto stare meglio la piccola.-

Alex: Vedi, quando noi lo abbiamo preso, lui stava male...
Lily: Aveva la bua, per colpa dei gatti monelli
Alex: Sì, brava. Io e diddi Rachel lo abbiamo curato ma poi quando si è sentito meglio lui è dovuto tornare dalla sua famiglia
Lily: Oh. Quindi è solo tornato nella sua casa da sua moglie e dai figli gattini che lo aspettano?

-Alex, Rachel e Brittany si sciolsero all’innocenza della bimba e Alex sorrise. Non aveva nemmeno il bisogno di dare una logicità alla storia. Lily aveva già immaginato tutto a modo suo.-

Alex: Già!
Lily: Allora sarà felice?

-Rachel sorrise accarezzandole i capelli.-

Rachel: Sarà super felice
Lily: Credete che si ricorderà di noi?

-Alex rise.-

Alex: Puoi ben dirlo!

-Facendo scoppiare a ridere anche Brittany e Rachel.-
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Rachel: Perdere Bart ti aveva turbata parecchio, quindi decidemmo di non prendere più animali. Tra l’altro eri troppo piccola, anche se ti spiegavamo perché i gatti fossero diversi dagli umani, tu non riuscivi a capire. Eri troppo innocente e fantasiosa. Ecco perché non prenderemo animali fino a che i gemelli non saranno grandi abbastanza da poter capire come curarli...

-Spiegò Rachel, proprio mentre il campanello suonava. Lily si alzò e andò ad aprire la porta mentre parlava con i suoi diddini.-

Lily: Mi dispiace di aver fatto scappare Bart!

-Daniel la guardò con sguardo furbetto entrando a casa.-

Daniel: Sbaglio o sento l’odore di una nuova storia su di te da piccola?
Lily: Mi dispiace, caro, te la sei appena perso!

-Lily gli fece la lingua mentre Daniel entrava in casa ridendo. Salutò tutti e subito i gemelli, Samuel specialmente, si fiondarono sopra di lui.-

Samuel: TAAAAANNNN
Emily: DANIEL E’ QUI, DANIEL E’ QUI

-Loro adoravano Daniel, Emily ne era innamorata. Lui li prese entrambi sulle sue ginocchia. Prima che Lily chiudesse la porta, vide il fuoristrada di Chad e Austin parcheggiarsi. Li aspettò e anche loro entrarono in casa, salutando tutti. Anche loro, come tutti, adoravano Dylan e tenerlo in braccio era sempre una gioia. Avrebbero tanto voluto adottare un bambino, ma con il lavoro che facevano, non volevano forzarlo a vivere la loro stessa vita che non era proprio normale per questi tempi e comunque Chad e Austin si bastavano a vicenda. Avevano tanti animali a cui badare.
Tutti si sedettero a tavola e cenarono tra le varie chiacchiere. Brittany si avvicinò a Lily e le sussurrò.-

Brittany: Come sta Rebecca?
Lily: Ancora preoccupata, ma meglio. Sta cercando di reagire
Brittany: E’ quello che deve fare. Ormai non può più tornare indietro!

-Mentre Lily annuiva, Oliver apriva lo champagne, lo versò nei calici e Brittany capì che il momento era arrivato, così si avvicinò a suo marito che parlò.-

Oliver: Vorrei fare un brindisi a delle persone molto speciali che stanno per entrare a far parte della nostra famiglia e soprattutto nella vita di nostro figlio…

-Brittany sorridente, continuò mentre tutti alzavano i bicchieri.-

Brittany: Chad, Austin, vorremmo che voi foste i padrini di Dylan!

-Subito entrambi scoppiarono di gioia, alzandosi e abbracciando Oliver e Brittany.-

Chad: Ma è uno scherzo?
Oliver: No, assolutamente no! Voi siete le persone giuste per lui
Austin: Beh, io non so che dire. Grazie ragazzi!

-Brittany rise.-

Brittany: Beh, però non ci avete dato una risposta!
Chad: Certo, siamo onorati di battezzare Dylan
Austin: Già, lo abbiamo visto nascere!

-Erano tutti davvero felici e Lily si alzò da tavola avvicinandosi ai suoi diddini, stringendoli a sé. Alex la fece sedere sulle sue ginocchia stringendola in un abbraccio. Tutta quella felicità le aveva fatto ricordare quanto fosse grata alla vita per avere Alex e Rachel al suo fianco e sperava per suo fratello, lo stesso legame indissolubile con i suoi diddini.
Quella notte, quando tutti tornarono a casa, anche in casa Hunt tutti andarono a letto. Brittany si sdraiò affianco a suo marito, che la guardò e sorrise.-

Oliver: Il fagiolo aveva davvero fame!
Brittany: Non dirmelo, sembrava non finire più!

-Lui sorrise accarezzando sua moglie che parlò.-

Brittany: Hai visto quanto Chad e Austin si sono emozionati?
Oliver: Già, potevo sentire il loro battito cardiaco perfino quando li ho accompagnati al fuoristrada. Credo che loro siano le persone giuste
Brittany: Lo credo anche io. Beh, buonano…
Oliver: Pulce, ho bisogno di parlarti!

-Brittany si allarmò, Oliver era serissimo.-

Brittany: A che proposito?
Oliver: Ho avuto un’offerta di lavoro…
Brittany: Partirai in tour?!
Oliver: No!
Brittany: Dobbiamo trasferirci in Antartide?!

-Oliver rise.-

Oliver: No, non dobbiamo trasferirci in Antartide!
Brittany: Allora posso rilassarmi

-Oliver l’accarezzò.-

Oliver: Mi è stato proposto di collaborare a un nuovo talent show sulla musica. Io aiuterò a crearlo e poi farò da tutor e da giudice. Si terrà tutto qui a Los Angeles. Ancora non si sa molto a riguardo, però…
Brittany: ...l’idea è davvero allettante per te
Oliver: Già! Però io non voglio lasciarti sola con Dylan o ributtarvi in mezzo al ciclone che è la mia vita da personaggio pubblico. Tu cosa vorresti che io facessi?

-Brittany lo guardò e poi si strinse a lui.-

Brittany: Entrambi sappiamo quanti soldi tu porti a casa e nonostante ciò, tu non mi hai mai chiesto di abbandonare il mio lavoro per stare a casa a badare alla famiglia. Sai quanto mi piaccia questo lavoro e non mi hai ostacolato. Perché dovrei farlo io con il tuo? Voglio dire… Dylan inizierà l’asilo nido appena torneremo dal viaggio a Parigi e io riprenderò a lavorare. Anche se tu sarai impegnato in questo progetto, ce la faremo! Sarai sempre qui con noi, non importa se sarai un po’ più impegnato. E poi io me la sono andata a cercare, ho sposato l’idolo delle ragazzine…

Oliver: Sì, delle ragazzine di dieci anni fa!

-Entrambi scoppiarono a ridere.-

Brittany: Posso immaginare quanto questa proposta sia importante per te e per la tua carriera. Non posso bloccarti in questo modo, altrimenti amerei più me stessa che te, e non è il mio caso. Perciò ti dico di accettare
Oliver: Ci sarò sempre per voi. Il mio lavoro sarà sempre in secondo piano!
Brittany: Lo so, me lo hai dimostrato tante volte!

-Lui iniziò a baciarla e lei sussurrò.-

Brittany: Non posso credere che tra qualche ora partiremo per Parigi
Oliver: Non dirlo a me!
-Lei sorrise baciandogli il collo dandogli il via libera per poterla fare sua quella notte.-


Ciao MERAVIGLIE! <3
Come avete passato questo Natale? Spero sia andato bene. Scusate. Volevo postare prima di Natale ma tra una cosa e l'altra non ho avuto tempo. 
Tornare a casa per le vacanze è bellissimo ma super impegnativo.
Eccomi con un nuovo capitolo. Allora, che ne pensate?
Di nuovo, un altro flashback, scusate ma io li adoro.
Credo riuscirò a postare soltanto dopo capodanno, quindi vi faccio i miei migliori auguri.
Auguro a tutti voi di iniziare il nuovo anno al meglio, circondati da tutti i vostri affetti <3
Mi raccomando, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo. 
Un bacione.
Sum <3

  
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